Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: heather16    21/05/2013    0 recensioni
Heilà! Ragazzi, heather16 è tornata con una ff nuova di zecca! I genitori di Heather, stufa di vederla sempre chiusa in casa, la spediscono dal cugino Jack, uno psicologo (o quasi)... Così Heather si ritroverà ad avere a che fare con un gruppo di pazzi ("medici" compresi) che la aiuteranno a capire che per tornare ad essere quella di prima dovrà fare una cosa che verrebbe in mente...solo a un pazzo!
Per ora non posso dirvi altro se non... buona lettura!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ora provate ad immaginarvi la cosa più strana che abbiate mai visto. Fatto? Ecco, questo non era nulla rispetto alla casa di Jack. Appena entrata in casa Heather si sentì come in un quadro di Picasso.

E credetemi, non era certo per via della casa ma perchè sin dall'entrata si sentiva un penetrante odore di marijuana che stordì la povera ragazza da farla rimanere lì, ferma e impalata come un soldatino.

Cecily invece, che era venuta con loro, aggrottò gli occhi in un'espressione tra il contrariato e il deluso.

Jack, cosa ti avevo detto riguardo a quella roba?! - poi avanzò in salotto, seguita da Heather che si era ripresa - e poi guarda questa casa, sembra un porcile! Spero almeno che tu abbia ripulito la stanza degli ospiti per la ragazzina!”

Piantala! Se ci tieni così tanto pulisci tu!!!”

Bene!”

Bene!!”

Bene!!!”

La bruna corse decisa verso la cucina, mentre Jack invitò la mora a sedersi con lui sul divano.

Quella lo guardò stupita e disse acida: “Tu non lavori?”

L'altro si rilassò appoggiando la gambe sul tavolino che era lì davanti, poi rispose sorridendo: “Non credere di essere l'unica stratega in questa famiglia!”

D'un tratto si sentì un rumore di piatti che cadevano. Jack balzò in piedi e corse a perdifiato verso la cucina: “Cos'è successo? Tutto ben... Guarda la tua mano, sanguina! Lascia stare, pulisco tutto io!”

Dalla stanza uscì Cecily che si stravaccò docilemente sul divano: “1 a 0 per me!”

Heather spalancò gli occhi: “Io pensavo che almeno tu qualcosa di normale ce l'avessi, invece ti sei fatta un taglio alla mano da sola per farlo lavorare! É persino troppo per una come me!”

La bruna rispose: “ Ma no, sciocchina! Questo - disse indicando il taglio che aveva sulla mano che perdeva sangue - me lo sono fatta sbattendo per sbaglio contro il muro di casa prima di entrare, solo che me ne sono accorta solo in cucina, così ho pensato di appprofittarne...

Non credere di essere l'unica stratega di questo sesso!”

La mora infastidita sbuffò ed iniziò: “Non dirmi mai più sciocchin...”

Ma l'altra non l'ascoltò neanche, invece con voce piangente mugolò: “Jack, mi fa così male la mano! Forse avrei bisogno di bere un bicchiere d'acqua per riprendermi dalla vista di tutto quel sangue! Anzi, visto che sei così bravo nel fare i cocktail, perchè non mi, anzi, non ci porti due bei mojito ghiacciati?”

Si sentì un lungo sospiro e dopo pochi minuti Jack appoggiò sul tavolino di compensato vicino alle gambe di Cecily due bicchieri ghiacciati contenenti una sostanza che si fingeva acqua, ma non lo era affatto, menta e lime.

Delizioso, come sempre.” Mormorò Cecily dopo averne bevuta una lunga sorsata.

Poi, dopo un attimo infinito, la bruna disse: “Bene, testiamo la mia bravura nell'affascinante mestiere della strizza-cervelli...Dimmi la prima parola che ti viene in mente.”

L'altra rispose acida: “Non mi piace questo genere di giochi.”

E girò la faccia dall'altra parte.

Cecily la osservò risentita: “Non ti ho proposto di giocare con me allo psicologo, ti ho im-posto di giocare con me allo psicologo! - poi continuò mutando il suo tono da offeso a supplichevole - Avanti, dimmi una parola.”

Sbuffando, l'altra borbottò: “Non so... Acqua?”

Non ci sono risposte giuste o sbagliate, devi solo rispondere nel modo che meglio credi - poi, assumendo sempre di più un'aria e un tono professionale continuò - Ora completa la frase: 'nella mia famiglia siamo...'.”

Dopo qualche secondo, Heather concluse: “...Siamo in 22!”

Cecily chiuse gli occhi: “Usa tre aggettivi per descriverti.”

L'altra fece un smorfia: “ Questa è fin troppo facile: alta,bella, mora.”

La bruna rise trionfate: “Ora ho capito! Stai nascondendo qualcosa di molto personale, come un tuo segreto amoroso o un'azione che ti sei resa conto che non dovevi fare!

Prima che tu spalanchi gli occhi stupita, ti dico come sono arrivata a questa conclusione. Hai...”

Jack uscì dalla cucina asciugandosi le lunghe mani nervose in uno strofinaccio mentre la luce del sole del tardo pomeriggio che filtrava da una finestra rendeva dorati alcuni capelli ribelli che non stavano al loro posto. Disse: “... Hai evitato di parlare della tua famiglia dal punto di vista emotivo e hai descritto te stessa solo dal punto di vista estetico. Ma per la parola da dire a caso, non ho capito.”

L'“amica” rispose: “Ah, quella l'ho detta solo perchè faceva molto chiromante!”

I due scoppiarono in una calda risata finendo col guardarsi intensamente.

La nostra cara Heather interruppe il loro momento magico: “Questa cosa è assurda e soprattutto infantile!”

Cecily sorrise seducente: “Però ho ragione. Non è vero?”

Jack domandò indicando ill mojito della cugina che era rimasto sul tavolo: “Quello lo bevi?”

...Ma io stavo dic..”

Allora, lo bevi o no?”

No, però...”

Il ragazzo afferrò il bicchiere e bevve avidamente. “Avanti,- mormorò poi - ti porto in camera tua così puoi... sistemare le tue cose. Se ci riesci.”

Mentre i due attraversavano un corto e stretto corridoio Heather realizzò cosa aveva appena detto il cugino e domandò quasi intimorita : “Che....cosa intendi con 'se ci riesci'?”

L'altro alzò le forti spalle: “Ma, lo dicevo solo così, tanto per parlare... Eccoci!”

Vedendo la camera Heather si rese conto che Jack non lo diceva 'tanto per parlare': un mucchio di poster, scatole piene di fogli e disegni, una batteria rossa fiammante, un tavolino di cui si scorgevano a malapena le gambe da quanto era colmo di cartacce e un piccolo letto con la testiera appena sotto la finestra. Insomma, nel complesso un vero casino.

La mora non fece in tempo a protestare che il cugino era sparito dicendo: “Buona permanenza...!”

Rendendosi conto che con uno così era impossibile discutere, Heather si arrese e iniziò a disfare i bagagli. Il punto era però: dove mettere I vestiti?

Alla fine optò per disporre le magliette sulla batteria e il resto su una seggiola di paglia stranamente libera. Poi aprì la finestra per far entrare aria fresca ma restò paralizzata dallo stupore quando vide ciò che c'era su un ramo a quasi un solo metro da lei: una mamma merlo che stava immobile a covare le sue uova nel nido. Anche per una come Heather, lo spettacolo era sbalorditivo e meraviglioso. La ragazza sorrise, poi si rese conto che avrebbe dovuto vivere in compagnia di una chiassosa famiglia di merli, e questo non era proprio per lei. Così iniziò a sventolare le braccia e ad urlare, sperando di farla scappare terrorizzata. Invece 'l'uccellina' non si mosse.

Questo addolcì Heather che mormorò: “In questo ci assomigliamo..Sei molto testarda.”

Intanto in salotto Jack e Cecily stavano parlando. E continuavano a parlare.

Cecily non si era nemmeno accorta di star parlando tanto con Jack fino a che le dita di lui si attorcigliarono a quelle di lei. Per un attimo quella rimase bloccata dallo stupore, poi continuò a discutere su chi fosse stato il ragazzo più sfigato delle ormai per loro lontane superiori.

Dopo un'altra mezz'ora rimasta a chiacchierare lei se ne andò. Appena fuori dalla casa lanciò un urlo di gioia e dopo aver camminato un pò in avanti cantando e ballando gridò: “Mi ha preso la mano! Mi ha preso la mano!!!!”

Ed è così che si conclude la nostra prima giornata, o meglio, la prima giornata di Heather nell'affascinante e strano paese di Hangville.

 

 

Spazio Autrice

Allora, innanzitutto chiedo scusa per il terribile ritardo.

E poi... piaciuto???????

Poi ringrazio il mio primo recensore (e unico, per il primo capitolo), la cara move your body!!!

Bacissimi

La vostra

 

Heather16

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: heather16