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Autore: frencia92    21/05/2013    1 recensioni
post Berlin. Tony, Ziva, un incidente e la forza di un amore infinito che dona speranza per poter tornare a respirare... con finale TIVA a sorpresa...!!!
(ho tolto le briglie alla mia fantasia mentre aspetto di vedere il finale della 10^ stagione... ringrazio chi legge!!)
*tratto dal 7^capitolo:
D'un tratto con grande stupore e meraviglia di Gibbs, sente la mano di Tony stringere forte la sua.
La sensazione più bella di sempre, è come tornare in vita dopo essere morti dalla disperazione, un raggio di sole che filtra da nuvole nere che minacciano tempesta, questa sensazione così gradevole da tempo sperata da tutti riporta la gioia sul suo volto, si alza di scatto tenendogli la mano tra lo stupore generale e cerca di risvegliarlo "Tony? Tony?? svegliati... so che mi senti! Dammi un segno, apri gli occhi, fa qualcosa...!!!!"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Only TIVA '
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Piove a dirotto. Il cellulare squilla a vuoto sul comodino e a tastoni cerca di prenderlo ancora assonnata. Smette di squillare, così Ziva decide di tornare tra le braccia di Morfeo e si riaddormenta.
Dopo qualche minuto sente bussare alla porta, così, piuttosto scocciata, s'incammina all'ingresso e apre la porta. Gibbs, McGee e Abby la osservano sorridendo "Ehi... Sono 20 minuti che proviamo a chiamarti... ma dove hai la testa?" "Cosa?" "... il cellulare, Ziva.. non hai risposto..." "...come?"
La guardano stupiti, capendo che probabilmente deve ancora accendere il cervello dopo la lunga dormita.
Li fa accomodare in casa e gli offre qualche birra "Perchè siete qui?" "Ma come... mi hai detto tu di informarti sulle condizioni di Tony..." sentendo quel nome si risveglia completamente tornando lucida, rimette insieme i ricordi e i pensieri mentre Gibbs la osserva preoccupato "Ziva? Tutto bene?"
"Perchè siete qui? Perchè non siete da Tony? Perchè sorridete? Perchè siete così tranquilli? ...cosè successo a Tony??"
Gibbs, sommerso improvvisamente da svariate domande, decide di frenare questa baraonda con uno scapellotto, uno di quelli che solitamente riserva solo per Tony...
"Ehi... adesso basta, ok? Ogni cosa a suo tempo... per prima cosa: stai bene? Hai dormito?"
Ziva, ancora leggermente stordita dall'insolito scapellotto, annuisce con la testa.
"Bene, ora... Tony sta bene. Qualche minuto dopo che sei andata via si è svegliato!" "Oh, bene, ottimo..."
"Appena sveglio ha subito chiesto di te... gli abbiamo detto che sei stata tutto il tempo con lui e che ti abbiamo costretta a tornare a casa a riposare..." "E lui... cos'ha detto??" "...che abbiamo fatto bene e che ti avrebbe fatto bene un po' di riposo..." Ziva abbassa lo sguardo ma Gibbs vede chiaramente le lacrime nei suoi occhi.

"Vuoi che ti accompagno da lui?" Alza lo sguardo sul suo superiore, che sembra aver capito quello che le passava per la testa '...e adesso che devo fare? E se non provasse le stesse cose che provo per lui? E se quel sogno rimanesse solo un sogno? Forse pensa sia mia la colpa dell'incidente... in fondo un po' lo è...' "No, lo vedrò quando si sentirà meglio, ha bisogno di tranquillità..."

Gibbs ripensa inevitabilmente alle ultime parole di Tony mentre usciva dall'ospedale... - Mi avete detto che sta bene... ora ha solo bisogno di un po' di tranquillità!- ...sono le stesse parole che ha detto Ziva...
Inizia a pensare che forse c'è qualcosa che li blocca, forse hanno paura di esprimere i loro sentimenti....

 Abby e McGee salutano Ziva, pronti per tornare finalmente tranquilli a casa, Gibbs si ferma davanti a lei, appoggiandole le mani sulle spalle "Non avere paura dell'amore. Non avere paura di provare ciò che provi... potresti non avere altre possibilità. Se il vostro è amore, perchè non glielo dici?"
"Ma... io... di cosa stai parlando? ...e poi... come ti permetti? Proprio tu mi vieni a dire questo?
La stessa persona che ha creato la regola n°12..."
"Eh eh... si, lo so, non è da me... però so quanto avete sofferto in tutti questi anni e so che, a modo vostro, state tuttora soffrendo per ciò che provate. Se insieme sarete felici, non sarò io a dividervi... l'importante è che il privato e il lavoro non vengano mischiati..."
"Non... so cosa fare... non so se lui la pensa come me, se condivide... i miei sentimenti..." "Beh, dagli una possibilità. Per prima cosa potresti parlarne con lui, ma non aspettare troppo... se la pensa come te e non gli vai incontro, potrebbe pensare che non provi i suoi stessi sentimenti, sei d'accordo?" "Si, hai ragione."
Gibbs sorride e l'abbraccia per darle la sicurezza che ha perso, poi dolcemente le prende il viso e le bacia la fronte.

Esce di casa chiudendosi la porta alle spalle, lasciando Ziva da sola a pensare. Si siede sul divano silenziosa, i pensieri vagano solitari cercando nel buio una luce che li possa guidare, ripensa a Tony, al suo sorriso, ai suoi bellissimi occhi verdi, alle parole che le ha detto prima di andare in Israele a seppellire suo padre... AHT LO LEH-VAHD... non sei sola... e così è stato: non l'ha mai lasciata sola, è rimasto sempre al suo fianco, aiutandola a superare il dolore, ha ballato con lei, le ha stretto la mano intrecciando le dita con le sue, l'ha protetta da tutto il male che c'è la fuori... 
 
Rimane a fissare un punto impreciso sul muro per qualche minuto, finchè prende una decisione, la più importante della sua vita...
   
 
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