Toronto.

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« Hai cinque secondi per parlare. »

« Direi che me ne serviranno di più. Nì, si tratta di tua madre. »

A questo punto Nina rimane pietrificata. Come si tratta di sua madre?

« Allora dimmi. »

« Non possiamo sederci o qualcosa così? »

« Papà hai attraversato mezzo mondo per venire a dirmi qualcosa sulla mamma, dimmi quello che devi dire e vattene! »

« Non capisci... tu devi venire con me. Tua madre è molto ma molto malata. »

« Che cosa? »

« Sì.. ha il cancro. Un tumore gravissimo proprio al cervello. Sta facendo la chemioterapia ma non so se sarà abbastanza. Ha bisogno di tutti noi a casa, a Toronto. Dobbiamo lasciare da parte tutti i nostri problemi per starle vicino. »

Il mondo le crolla completamente addosso.

Sua madre ha un tumore al cervello e lei lo viene a sapere ora, così, dall'uomo che più odia al mondo, suo padre.

Gli occhi le diventano lucidi e ha un groppo in gola, non riesce a dire nulla.

« Nina, non c'è tempo per aspettare che tu riesca ad accettare la situazione, perché non è facile, per niente. La accetterai piano piano, ora dobbiamo solamente tornare a Toronto, ti prego, fallo per tua madre. »

Lei non riesce nemmeno a rispondere, fermata dal dolore, dal panico, dalle immagini che le passano davanti agli occhi. Immagina sua madre mentre sta male e lei non può aiutarla in nessun modo. Ma di certo, stando lì in quel modo non sarà d'aiuto più degli altri.

Capisce che purtroppo suo padre ha ragione e lei deve partire subito con lui e non può avvisare nessuno.

Entra in camera, Ian dorme beatamente.

Decide di lasciarlo dormire e scrivergli solamente una lettera.

Prende un foglio di carta e inizia a scrivere, lasciando che le lacrime che scivolano sulle sue guance cadessero sul foglio lasciando qualche segno sull'inchiostro.

“ Caro Ian, quando leggerai questa lettera io sarò già molto lontana da qui. Mi dispiace doverti abbandonare in questo modo proprio durante le nostre vacanze, doveva andare diversamente e mi dispiace, ma credimi che non sono contenta della situazione, affatto. Mia madre è malata di cancro al cervello, buffo no? Fino a un mese fa stava bene.

Beh comunque non ho tanto tempo, devo partire ora. Ricordati che ti amo davvero tantissimo, e anche se non ci sentiremo per un po', questa cosa non cambierà. Non chiamarmi, non scrivermi, non cercarmi. Starò tutta l'estate a Toronto a prendermi cura di mia madre e non voglio avere nessun contatto con nessuno. Ci rivediamo a settembre, all'inizio delle riprese. A presto. Ti amo, tua Nina. “

Quanto le fa male lasciargli scritte quelle parole ma dirgliele di persona e dirgli “arrivederci” in quel momento era troppo per lei.

Gli lascia la lettera vicino a lui, sul cuscino.

Prende dei pantaloncini corti e una t-shirt ed esce prendendo con lei solamente uno zaino con alcuni vestiti, i suoi documenti e il cellulare.

Esce dalla camera.

« Sono pronta, andiamo. »

Lei e suo padre si fanno il viaggio fino in aeroporto in taxi e poi da lì salgono sull'aereo dove gli aspetta parecchie ore di viaggio.

Nina non vuole parlare con suo padre, lo odia davvero troppo per potergli anche solo rivolgere la parola.

« Nina perchè ce l'hai così tanto con me? »

« E me lo chiedi anche?! Sei sparito dalla mia vita l'anno scorso, SPARITO. Niente segni di vita, solo un messaggio in segreteria con detto “vado in Europa”. Non mi sembra un comportamento da padre questo. E poi cerchi di tornare a casa dopo mesi e mesi aspettandoti che tutto fosse come prima, ma dopo due giorni scopriamo che in Europa te la facevi con altre donne. FAI SCHIFO! E poi ti chiedi perchè la mamma sta male... »

« Non puoi darmi la colpa di tutto, non è colpa mia se lei si è ammalata! »

« Ma ne sei felice. Se lei muore tu potrai finalmente sentirti libero e non legato a una vecchia storia, una vecchia casa e una vecchia famiglia. »

« Nina io non voglio che lei muoia! E non voglio perdere voi! Ho fatto gravi errori, lo so. Ma tutti ne facciamo. »

« Guarda, per quanto odio provo nei tuoi confronti solo sentire la tua voce mi fa venire voglia di sputarti in faccia. Lasciami in pace e stai zitto! »


(Sydney, camera d'albergo)

« Nina, dove sei? »

Ian assonnato allunga la mano nel letto cercando Nina, ma lei non c'è.

Però trova un pezzo di carta.

Lo prende, e ancora mezzo addormentato inizia a leggere, prima pensando che fosse uno scherzo, ma arrivato a metà capisce che non è così e si mette di colpo a sedere.

Mentre legge le sue parole sente un male al petto, e qualcosa che gli impedisce di aprire bocca.

Nina se n'è andata.

A differenza di ciò che lei dice, lui prova a chiamarla ma nessuno risponde.

Prova una, due, tre volte ma niente.

Non sa cosa fare.

Ma poi gli viene un'illuminazione.

Se la sua ragazza se n'è andata da lui allora sarà lui quello a raggiungerla.

Sarebbe arrivato a Toronto, in qualche modo.

Si fa prenotare un biglietto, e dopo aver detto al cast cosa stesse succedendo tutti lo appoggiano.

Lui non sa se quello che sta per fare sia giusto o no nei confronti di Nina che aveva chiesto che lui la lasciasse stare, probabilmente era un po' egoista. Ma non riesce ad andare avanti senza di lei, deve provarci, se non ci ha provato lei.

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