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Autore: Yomi22    21/05/2013    3 recensioni
...E fu così che Erza e Mirajane scoprirono di provare sentimenti reciproci.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Erza Scarlet, Mirajane, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Erza?» chiese il giovane mago, con indosso solo biancheria intima e con i capelli arruffati.
Si era appena svegliato, probabilmente. O forse, cosa ancora più probabile, l'aveva svegliato lei. «Cosa fai qui a quest'ora?» domandò di nuovo, biascicando, socchiudendo gli occhi come se non fosse certo della reale presenza della ragazza.
«Ti devo parlare.»
«E di cosa?»
«Posso entrare?» ribatté lei impaziente, fiondandosi dentro l'appartamento disordinato, senza aspettare una risposta dal ragazzo. Velocemente, si diresse verso il salotto e si sedette sul divano, scostando una pila di riviste sulla magia. 
«Ti devo parlare a proposito di ieri.» disse, con voce agitata. «Vestiti. Intanto preparo un caffè.»
Senza proferir parola, lui andò in camera, mentre lei armeggiava in cucina. Quando ebbero entrambi finito, si sedettero al tavolo. Fecero colazione in silenzio, finché Erza non prese il coraggio. 
«Gray.» disse, con fermezza. «Io ti voglio bene..»
«Ma..» continuò lui, sospirando, «mi vuoi bene, ma non puoi ricambiarmi.»
Lei sorrise tristemente e annuì: «ti voglio davvero bene, Gray, ma io amo qualcun'altro. Qualcuno che ricambia e che non posso ferire assolutamente. Ha sofferto abbastanza, e io voglio donarle la felicità»
«Donarle?» domandò lui, sorpreso. Lei si costrinse ad annuire nuovamente. «Ti prego di non farne parola con nessuno.»
Non ci fu altro da dire: si salutarono e lei andò via.
Si accorse di star correndo solo quando fu a metà strada tra l'appartamento di Gray e la gilda. 
Cosa avrebbe detto a Mira? Avrebbe risolto tutto con un "ti amo"?
Avrebbe dovuto comprarle dei fiori? No, troppo romanzesco.  D'altro canto era stata Mirajane a chiedere di scegliere e lei lo aveva fatto. Aveva scelto l'amore.
Riprese a correre, pensando a cosa avrebbe potuto dire o fare, ma le parole fluivano da lei come un fiume in piena, senza lasciar alcuna traccia dietro di sé. Sentiva un ronzio crescente, che le faceva dolere i timpani ed aumentare la salivazione.
Arrivò alla gilda affannata, con goccioline di sudore che le imperlavano la fronte e il fiato grosso.
Era ormai mattina fatta, solamente poche ore dal "big bang".
Tutto era successo così in fretta! I baci con Mira, Gajil e le sue maledettissime rose, Gray e l'invito a cena, Mirajane che si arrabbia... le scoppiava la testa.
Entrò nella nuova sede di Fairy tail e notò che i tavoli avevano ancora le sedie rovesciate sopra. Le luci erano spente, le persiane chiuse e un forte odore di chiuso aleggiava nell'aria. Erza guardò il bancone e notò con stupore che non vi era nessuno dietro. I bicchieri erano in fila ordinati dietro il banco e un silenzio spettrale faceva da padrone all'intero edificio.
Senza curarsi di accendere una luce o di tirare le persiane, Scarlett fece le scale che portavano al secondo piano, dove un tempo si trovava la sua stanza. 
Il Master doveva già esser arrivato a quell'ora. Bussò due volte alla grande porta in legno massiccio che la separava da Makarov, che rispose subito, incitandola ad entrare.
«Master,» iniziò senza esitare la rossa, «perché è tutto chiuso? Dove sono tutti? Mira?»
«Buongiorno Erza. Gli altri arrivano sempre per le dieci lo sai, e Mira è andata in missione.»
Questo la sconvolse. Mirajane non andava in missioni da.. da secoli! Non poteva combattere! Il Master lo sapeva benissimo!!
«In missione? Ma Master! Mira non può...»
«Mirajane può benissimo, Erza. Lei è una maga potente e sicuramente non si farà battere tanto facilmente. Erano mesi che le dicevo di farlo. Stare dietro al bancone non fa per lei, lo sai. Lei è un fiume in piena. Ha bisogno di scaricarsi. Ma se ci tieni tanto puoi raggiungerla, nessuno ti vieta di farlo.»
«Dov'è?»
«A combattere il famoso ladro di magia: Crow»
«C-Crow? Il corvo!? Master sei impazzito? Quel mago è potentissimo! La ucciderà!»
«Non lo farà, Mirajane è una maga esper...Erza?»
Inutile. Erza era già corsa via. Non poteva permettere che quel criminale facesse del male all'amore della sua vita.
Ma dove si poteva trovare?
Un mago di magia era solito sostare in luoghi dove questa era presente in grandi quantità e l'unico posto vicino che le veniva in mente era la grotta di ghiaccio, parecchie miglia fuori Magnolia.
Lì risiedeva un vecchio mago eremita con grandi poteri, troppo in là con gli anni per usarli. Un pasto facile.
Doveva far presto. Happy. Corse una corsa folle sino ad arrivare all'appartamento di Lucy, ove abitava anche il gatto alato. Bussò più volte fino a che apparve la figura assonnata della bionda, stupita e contrariata. «Erza? Ma cosa.. che cosa vuoi?»
«HAPPY! HAPPY!» urlò la rossa, cercando con lo sguardo la figura del gatto.
Happy uscì e rimase sorpreso quando Erza gli disse ciò che doveva fare. Accettò, non era il tipo da negare una mano a un amico.
«Tieniti forte. Cercherò di fare il più in fretta possibile. Magari vestiti più leggera così il peso sarà minore..»
Detto fatto, Scarlett tramutò la sua luccicante armatura in un sottile abito di seta. 
Partirono.
«Alla grotta di ghiaccio, Happy. Sai dove si trova?»
«Sì ci sono stato qualche volta con Natsu, a trovare il vecchio.»
In una manciata di minuti arrivarono, giusto in tempo per vedere un demone dalla bellezza sfolgorante assestare l'ultimo colpo a un mago piccolo e scuro, avvolto in un pomposo mantello nero.
«Mira!» urlò Erza, staccandosi dalla presa del gatto alato e gettandosi nel vuoto.
Se era stata certa che Mirajane l'avrebbe presa, a mezz'aria si ricrebbe. Il demone non muoveva dito e non proferiva parola. La guardava, ma non accennava a muoversi.
Sarebbe morta? Morta così, buttandosi da decine di metri nella vana speranza di ritrovarsi tra le braccia della sua amata?
Be', meglio morire per amore che trafitta da un dardo di fuoco.
Ma non morì. A pochi metri da terra, Mirajane si mosse ad una velocità fin troppo elevata, prendendo tra le sue braccia il corpo tremante di Erza.
La mise a terra e subito si allontanò, ma in una frazione di secondo si avvicinò nuovamente e le assestò un fragoroso schiaffo sulla guancia. 
Questa pulsò di dolore e le lacrime si mischiarono allo stupore negli occhi di Scarlett.
«Mira?» Un altro colpo, questa volta alla spalla. 
Non erano colpi d'amore, certo, ma non era neanche una normale bottarella da arrabbiatura.
Mirajane era furiosa. Nei suoi occhi l'ira era padrona. «Mira, tesoro..»
«NON CHIAMARMI TESORO!» urlò l'altra, attaccando violentemente la rossa.
Erza schivò il gancio e parò con il dorso della mano un calcio. La lotta durò fino a che Scarlett non si beccò un colpo tanto forte da farla letteralmente volare a terra. A quel punto Mirajane si riprese. Respirò a fondo e si avvicinò alla vittima, sovrastandola. Erza tossì e si ripulì un rivolo di sangue che le usciva dal labbro. «Cavolo Mira.. va bene essere arrabbiati ma mi pare un tantino esagerata come reazione...»
«Esagerata?» urlò l'altra,  cercando di nascondere le lacrime, «tu mi hai fatto male Erza, davvero»
«Lo so, ma sono venuta qui per scusarmi. Io...» Mirajane volò in alto nel cielo prima che la rossa potesse finire la frase. «MIRAJANE!» urlò quest'ultima, guardando l'amata creare... cosa stava facendo?
Con orrore, Erza capì. Stava per attaccarla con una di quelle sue sfere di energia luminosa. Davvero l'odiava così tanto?
Cambiò armatura e scelse quella di Adamantio. Non avrebbe attaccato Mirajane. Mai.
Parò un colpo e un altro. Continuò a bloccare fino a che il sole non fu all'orizzonte. Per essere fuori allenamento Mira se la cavava.
Erza era sfinita. L'armatura le aveva mangiato tutte le forze. Ma anche la sua "avversaria" stava cedendo. I colpi si facevano più deboli e più lenti. Ansimava. 
Non ci volle molto perché finisse a terra stremata. Cadde in ginocchio e si accasciò sulla schiena, priva di energia. Con quel poco che le rimaneva, Erza si sposto su di lei.
«Mirajane...» sussurrò, passando le dita tra i capelli dell'altra, tornata alla sua forma reale. Erano morbidi come seta.
«Capisco la tua rabbia, ma ti giuro che non avevo intenzione di ferirti.»
«Però lo hai fatto.» rispose l'albina, con voce tremante.
«...E non me lo perdonerò mai. Ma io ti amo, Mirajane Strauss. Ti amo da impazzire.»
Calde lacrime rigarono il viso del demone. Erza le baciò le palpebre. «Non piangere.»
«Come posso fidarmi di te?»
«Non lo so, ma so che darei la vita per te. Rinuncerei a tutto. Smetterò di parlare a Gray, se è questo che vuoi.»
Mirajane spostò lo sguardo. «Non dire sciocchezze. Non voglio questo. Io voglio.. voglio solo te..»
Erza sorrise, senza riuscire a trattenere le lacrime. «Sono tua, Mirajane. Solo tua. Per sempre.»
«...»
«Ti amo.»
 
 
 
 
 
 
 
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Davvero brutta, ma sinceramente non ne potevo più di tenere questa fanfiction aperta..
Ho una specie di blocco . Altre fanfic riesco a scriverle ma questa proprio no, è stato difficilissimo buttare giù queste cose per cui perdonate la qualità ma è stato il massimo che potevo fare.
La prossima andrà meglio :)
  
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