Cinque anime.
Cinque anime dannate e corrotte. Cresciute con la convinzione di essere migliori, di essere le uniche a contare qualcosa. Con l'idea indimenticabile di non poter tradire i principi dei padri, che andavano difesi ad ogni costo e a qualunque prezzo.
Erano diventati grandi in ambienti affini, dove "affetto" era solo una parola senza valore. Erano stati plagiati a diventare qualcosa che non volevano essere, costretti ad obbedire a folli imposizioni.
Rovinati, non si sarebbero mai opposti. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per raggiungere un obiettivo a cui non tenevano minimamente, forse sperando di conquistare un sorriso da austere labbra paterne.
Non importava cosa dicesse loro il cuore, la mente, la ragione. Avrebbero fatto quello per cui erano stati messi al mondo, come automi senz'anima.
E ora si trovavano lì, rinchiusi come fiere in gabbia.
Nobili decadenti e senza un futuro. [...]
Al centro della stanza, un corpo: Harry Potter, l'Eroe di tutto il Mondo Magico, giaceva senza vita su un tappeto damascato, il viso sereno e gli occhi verdi schiusi nell'estasi della morte.