“Crossed
destinies”
Capitolo
22: “Happily ever after”
“Sakura!
Dove vai?”
Era una
bellissima giornata di inizio settembre e
“Che
succede?” chiese Eriol.
“Non ne ho
idea!- disse Syaoran, sospirando- Non vi preoccupate, vado a recuperarla
io!”
Così
dicendo, Syaoran spronò Spinel a correre, seguendo la
principessa.
Non appena
Syaoran scomparve nella foresta, Tomoyo ridacchiò
divertita, attirando l’attenzione di Eriol.
“Come mai
stai ridendo, mia cara?” domandò lui, avvicinandosi a lei.
“Credo che
sia colpa mia se Sakura ha avuto questa improvvisa voglia di allontanarsi!”
rispose Tomoyo, sorridendo.
“In che
senso?”
“Ieri sera
stavo aiutando Sakura a prepararsi per la notte e lei mi ha chiesto se…fra di noi andasse tutto bene!” disse lei, arrossendo e
chinando il capo.
Eriol sorrise: “E tu cosa le hai
risposto?”
“Le ho
detto che andava tutto bene, anche se, purtroppo, abbiamo poco tempo da
trascorrere insieme!”
Eriol prese una mano di Tomoyo tra le sue e gliela baciò delicatamente: “Hai
ragione, mia cara Tomoyo. Ma vedrai che tutto si
sistemerà tra un mesetto!”
Tomoyo lo guardò perplessa: “Perché? Cosa
succede tra un mese?”
“Ci
sposiamo!”
Tomoyo arrossì ancora di più e rimase a
bocca aperta, provocando un sorriso divertito sul volto di Eriol.
“Non vuoi,
Tomoyo?”
“Ma sì,
certo che lo voglio, Eriol! Mi hai solo un
po’…”
“Sorpresa?”
“Sì!”
“Era quello
che volevo!- esclamò Eriol, con un sorriso- Ma, nel
frattempo, godiamoci questo momento insieme! E ricordami di ringraziare
“Certo!-
disse Tomoyo, annuendo con il capo- E penso che dovrò
ringraziarla anch’io!”
*****
“Sakura?
Dove sei finita?”
Syaoran
stava seguendo Sakura in mezzo alla foresta, ma il cavallo di Sakura era davvero
veloce.
“Syaoran!
Vieni qui!” lo chiamò, all’improvviso, la sua
voce.
Syaoran,
seguendo la voce di Sakura, cominciò a capire dove lo stesse portando la sua
principessa.
Quella
strada la conosceva molto bene. Così Syaoran trovò Sakura in quel luogo dove era
cominciato tutto, dove si erano conosciuti e innamorati.
Sakura era
scesa da Cerberus e si era avvicinata al laghetto.
Udendo il rumore degli zoccoli di Spinel, si voltò e
sorrise al suo Syaoran.
“Hai visto
dove ti ho portato?”
“Già! –
rispose lui, scendendo a terra e affiancandola- E’ proprio un bel posto. Non so
perché ma mi è molto familiare!”
“Oh,
Syaoran…non scherzare. Io amo tantissimo questo luogo!”
“Lo so
perfettamente, Sakura!”
Sakura si
sedette per terra, riportando il suo sguardo sul laghetto: “Quando fuggii da
casa il giorno del mio compleanno, dissi a Cerberus di
portarmi in un luogo dove
“E lui ti ha portato comunque dal
principe Syaoran!” esclamò Syaoran, sedendosi accanto a
lei.
“Mi ha
portato in un luogo dove
“Però, alla
fine, tu hai sposato lo stesso questo principe Syaoran!”
“Già!
Perché lo amo tantissimo. E se vuoi saperlo, lo rifarei altre mille
volte!”
“Solo
mille? È un po’ poco…”
“Ah,
Syaoran!” esclamò la principessa, spingendolo a terra.
Syaoran
finì disteso a pancia in su, ma si portò dietro anche
lei, che si ritrovò proprio sopra di lui.
“Sei proprio incontentabile, Syaoran!” commentò lei,
arrossendo lievemente, ma guardandolo direttamente negli
occhi.
Syaoran
sorrise: da quando si erano sposati, Sakura sembrava ancora più bella, era
allegra e dolce come sempre, ma aveva qualcosa in più; qualcosa che Syaoran non
sapeva bene identificare, ma era comunque qualcosa di lei che lui amava
tantissimo. Chissà forse era semplicemente l’ essersi
sposata con lui…
Syaoran
sollevò di poco la testa e le rubò un bacio, mentre lei cominciò a giocherellare
con i capelli scuri di lui.
Ma ben
presto, Sakura fu costretta ad allontanarsi da lui e si stese al suo
fianco.
“Beh? Che
succede?” domandò Syaoran, voltandosi sul fianco per
guardarla meglio.
“Syaoran,
se qualcuno ci vedesse, chissà cosa potrebbe pensare dei futuri sovrani di
questo regno!”
“Penserebbe
semplicemente che anche loro sono esseri umani che si
amano e hanno il diritto di passare un po’ di tempo
insieme!”
“Hai
ragione, però…io ho tanta paura di governare questi meravigliosi regni e vorrei
che andasse tutto bene. Vorrei che la nostra gente
stesse bene, fosse felice e ci amasse!”
“Oh,
Sakura…- disse Syaoran, prendendole una mano e baciandogliela delicatamente-…la
nostra gente ti ama già tantissimo e tu, con il tuo animo gentile e dolcissimo,
sarai una splendida regina. Una grande, meravigliosa e bellissima regina! Il
nostro popolo non ha nulla da temere!”
Sakura
arrossì e sorrise.
“Syaoran…-disse Sakura,
accarezzandogli il viso-…se il nostro popolo starà bene, sarà perché il nostro
è un buon re, altruista e capace di comprendere appieno
i veri bisogni dei suoi sudditi.”
“Ma dietro
ogni buon re c’è sempre una grande regina!
E tu sei la mia!” disse Syaoran, sporgendosi su di lei e imprigionandola
tra le sue braccia.
Syaoran la
guardava intensamente, ma le sue parole fecero rattristare improvvisamente la
principessa.
“Sakura…che
ti succede?- disse Syaoran, accarezzandole una guancia-
Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?”
Sakura
distolse il suo sguardo da quello di Syaoran e, con delicatezza, si scostò da
lui, alzandosi a sedere.
Syaoran,
preoccupato, la affiancò: “Sakura…”
Sakura
sospirò e si voltò per guardarlo ancora negli occhi, con una forte ansia che si
dipinse sul suo volto.
“Syaoran…noi siamo sposati da poco,
però volevo sapere una cosa.”
“Mia cara,
puoi chiedermi tutto quello che vuoi, lo sai bene!”
Sakura
annuì: “Volevo chiederti…è…è vero che se non riusciamo a…ad avere un…figlio…tu
puoi avere delle amanti?”
Syaoran
capì cosa la stava torturando: era più che giusto che fosse
infastidita.
“Sì, è
vero! Di solito il re le sceglie subito dopo il
matrimonio!”
Sakura
provò una dolorosa fitta al cuore e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Perciò
si voltò dall’altra parte per nascondere la sua sofferenza a
Syaoran.
“E tu…le
hai già scelte?” domandò Sakura, con voce flebile.
Syaoran
sorrise fra sé e le accarezzò i capelli: “Oh sì. La prima si chiama Sakura…la
seconda si chiama Sakura e la terza…mmm…dovrebbe
essere ancora Sakura…”
Sakura
chinò il capo, sorridendo, mentre qualche lacrima le percorreva le guance, e
Syaoran si avvicinò a lei e le baciò la
nuca.
“Sakura,
questa possibilità c’è davvero, ma nella mia vita non c’è posto per nessun’altra donna. Io non potrei amare e desiderare
qualcuno che non sia tu!”
Sakura si
voltò verso di lui e lo abbracciò: “Syaoran, sei
straordinario!”
Syaoran
rise e la strinse a sé: quello che le aveva detto era la pura e più sincera
verità. C’era solo una donna che lui poteva amare con tutto se stesso e quella
donna era Sakura,
“Ma…Syaoran…-disse Sakura,
guardandolo negli occhi-…se dovesse accadere davvero
quello che ho detto prima…come faremo? Il nostro regno ha bisogno di un
erede!”
Syaoran
rise nuovamente e la fece stendere dolcemente a terra: “Allora…diamoglielo
questo erede!”
Sakura
arrossì violentemente: “Syaoran, sto parlando sul serio!”
Syaoran le
rivolse uno dei suoi sguardi più belli, quelli che riservava solo a lei, e le
sorrise.
“Quando
saremo re e regina, se dovesse accadere davvero qualcosa del genere, allora…noi
abdicheremo!”
“Cosa?”
“Hai capito
bene, Sakura. Io ho quattro sorelle e tu hai un fratello. Se noi non siamo in
grado di dare un erede al nostro regno, lo farà qualcun altro.”
“Ma…i
nostri genitori hanno sempre desiderato che fossimo noi due a regnare. Non possiam…”
“Sakura!-
la interruppe lui, alzando
Le parole
di Syaoran e quel tono così determinato la lasciarono a bocca
aperta.
“Spero che
tu abbia capito bene le mie intenzioni…- disse Syaoran,
tornando a essere più dolce-…perché non le ripeterò un’altra volta,
chiaro?”
Sakura
sorrise e annuì.
“Syaoran,
scusami per essermi lasciata prendere dal panico!”
“Tranquilla…amore mio. Non c’è
bisogno che tu mi chieda scusa!” esclamò lui,
baciandole la fronte.
“Il
problema è che…in questo momento sono davvero felice e ho paura di qualunque
cosa che possa turbare la nostra felicità!”
“Andrà
tutto bene, Sakura. Non devi preoccuparti del futuro. Devi solo avere fiducia in
noi!- disse Syaoran, sfiorandole con una mano la pietra che indossava al collo-
Ci penserò io a mantenere la tua felicità, mi prenderò cura di
te!”
Sakura
sollevò il capo e appoggiò la fronte a quella di Syaoran: “E io mi prenderò cura
di te!”
Syaoran non
poteva chiedere di meglio, così, sorridendo, la baciò.
Se si
fossero presi cura l’uno dell’altra, sicuramente sarebbe andato tutto bene. Il
destino li aveva fatti incontrare, li aveva uniti e non avrebbe potuto separarli
in alcun modo. Il sentimento che li univa era solido e sincero e avrebbe dato a
Syaoran e Sakura la forza necessaria per affrontare e superare ogni
ostacolo.
Fine
Bene…anzi, male, siamo arrivati
davvero alla fine! Qualcuno forse si aspettava che descrivessi il matrimonio
vero e proprio, ma mi sembrava un po’ troppo banale come fine e poi, come ho già detto, non ero ispirata per il matrimonio. Spero,
comunque, che questa storia e questa fine siano piaciute. Devo dire che mi sono
molto affezionata a questa storia, per cui mi sono
impegnata molto. Spero di aver trasmesso qualcosa di buono anche a voi, in
particolare il mio amore smisurato per dei personaggi così belli e complessi
come Sakura e Syaoran e per la coppia praticamente perfetta che formano. Per la
gioia di qualcuno sono riuscita a inserire in questa storia anche il pairing Tomoyo/Eriol che non amo, ma che in questa storia ci stava bene, a
mio parere.
Sto trascrivendo a computer anche
l’altra mia storia su Sakura e Syaoran. Si intitola “Beyond good & evil”: sarà ambientata subito dopo la fine del manga e terrà
conto solo degli eventi del manga. Anche le Sakura card prese in considerazione
saranno solo quelle che appaiono nel manga. In pratica è come se l’anime non fosse mai esistito. Ma non so ancora quando la pubblicherò, perché prevedo da qui a
febbraio dei mesi molto incasinati. E, sicuramente, non credo che potrò
aggiornare così frequentemente come è successo per “Crossed Destinies”.
Ringrazio tutti quelli che hanno
letto e quelli che hanno recensito e recensiranno:
Sakura182blast
Manu
Piajoe22
Sakurabethovina
Sakuretta94
Eragon1001
Yumemi
Maddy94
Monny
Sakura93thebest
Shainareth
Lizdreamer
_Aquaprincess_
DenaDena
A
presto
Kia85