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Autore: Sbrecks    10/12/2007    5 recensioni
Troy e Sharpay. Diametralmente opposti. Due magneti che si attirano e si respingono, indipendentemente dalla loro volontà. Una serie di circostanze che sembrano volerli uniti.Un romanzetto d'amore che racchiude le dieci regole dell'attrazione, alle quali non potranno sfuggire. Quando non è la razionalità, ma il cuore, a dettare le leggi secondo cui vivere.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sharpay Evans, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel mattino, la prima cosa che Chad Danforth vide una volta aperti gli occhi, fu un paio di ballerine rosso fuoco, che tamburellavano alquanto furiosamente a terra.

Perplesso, e non ancora nel pieno delle proprie facoltà, inarcò leggermente le sopracciglia e cacciò un monumentale sbadiglio, senza neanche premurarsi di coprirsi la bocca spalancata con il palmo della mano.

- Razza di cafone! Ti sembra questo il modo di dare il buongiorno a un signora?- Ma immediatamente, uno scappellotto tra capo e collo, accompagnato da un grido decisamente contrariato, gli levò ogni dubbio circa l’identità della proprietaria di quel curioso paio di scarpe. 

Taylor McKessie, la presidentessa del Club di scienze!

-Salve Taylor..- La salutò Chad con un sorriso ebete, voltandosi sul fianco destro.

Ma....aspetta un attimo! Che diavolo ci faceva, Taylor McKessie, in casa sua, alle sette del mattino?

Chad scattò in piedi, dopo aver finalmente preso coscienza di quanto fosse grottesca la situazione.

Lì, qualcuno, gli doveva decisamente delle spiegazioni..

- Chi ti ha fatto entrare?- Salto su incrociando le braccia sul petto, mentre la ragazza alzava gli occhi al cielo.

- Batman- Mugolò Taylor, ispezionando incuriosita i libri ammonticchiati nella piccola libreria di legno chiaro - Non è ovvio? E’ diventato il mio aiutante inseparabile, da quando gli ho spiegato come bilanciare una reazione redox..

Chad guardò fisso la ragazza per qualche istante, cercando di capire se stesse scherzando o  meno.

-Hai dato ripetizioni a Batman?- Domandò perplesso,sistemandosi i capricciosi ricci bruni -...e come diavolo fa, quello schifoso roditore, ad avere le chiavi della MIA casa? Non è possibile..-

Taylor si voltò in direzione di Chad, sbattendo ripetutamente le palpebre.

Era evidente che era indecisa tra lo scoppiare a ridere, e il prorompere in singhiozzi esasperati.

- Mi ha fatto entrare tua madre, Chad..- Scandì, mettendosi a sedere sulla sponda destra del letto -...e si dia il caso che i pipistrelli non siano roditori, ma chirotteri...-

- Ma sempre ribrezzo fanno..- Obiettò saggiamente il Wildcat.

La ragazza scosse la testa.

- Non quanto i tuoi calzini sporchi. Ma quando ti deciderai a infilarli in lavatrice?- Chad rise sotto i baffi, soddisfatto. Come per la maggior parte degli esseri di sesso maschile, era incredibile la sua capacità d’adattamento al disordine più totale, poiché la sua camera era quanto di più simile esistesse ad una casbah zingara -...ad ogni modo, non sono certo qui per fare dei facili umorismi. Ma per chiederti un favore..-

Chad si rizzò a sedere, cingendo le spalle di Taylor con il braccio.

-Ehi, bambina. Sai che puoi chiedermi tutto quello che vuoi..- Sorrise, ammiccante – spara pure..!-

- . Devi assolutamente spifferarmi cosa accidenti passa per testa di Troy..!

Il sorriso di Chad scomparve rapidamente dal suo bel viso.

-....a parte questo...!-

-Andiamo!- Taylor inarcò le sopracciglia, piena di disappunto – Gabriella è la mia migliore amica, ed è stata malata sino a ieri. E sai quante volte, in tutto, Troy l’ha chiamata?

- ...Posso chiedere l’aiuto del pubblico? 

- Una soltanto, Chad..- La ragazza storse le labbra, assumendo un’espressione preoccupata – quando voi uomini sparite, non è MAI un buon segnale...-

-Non so che dirti, Taylor..-

Il Wildcat si strinse nelle spalle, simulando indifferenza.

Taylor gli piaceva  molto, certo; ma Troy era il suo capitano, il suo amico, e la sola idea di tradirlo gli pareva assolutamente impensabile. Come tentare, quindi, di risolvere la situazione?

Dopo una rapida riflessione, Chad optò per la soluzione più scontata.

Accampare qualcuna delle solite scuse prive di fantasia che, solitamente,riuscivano tuttavia a tranquillizzare le donne almeno per qualche giorno..

-Troy ha avuto una settimana un pochino.....faticosa, Taylor. Tutto qui..- mentì spudoratamente Chad, sfoderando il migliore dei suoi sorrisi da ruffiano, riservati generalmente alla signora Darbus, quale supporto delle sue pietose giustificazioni  -....è stato torchiato dai professori, sfinito dagli allenamenti, costretto a cantare con Sharpay Evans.. . Dobbiamo sforzarci di capirlo!

-Non è certo una buona ragione per ignorare la povera Gabriella!- Taylor si posizionò a due centimetri dal naso di Chad, agitando l’indice con aria minacciosa  -...è la sua ragazza, e per giunta si sentiva poco bene!

- Sono d’accordo con te, su questo. Ma...-

- Niente ma, Chad Danforth!- Gli occhi castani della ragazza si ridussero a due fessure iraconde, mentre il povero Chad si appiattiva spaventato a ridosso della parete – credi forse che io sia scema? Ho visto come il tuo amichetto guarda quella serpe di Sharpay, e non permetterò certo che la prima attricetta da strapazzo rovini la storia tra Troy e Gabriella!

-S- senza, senza dubbio, sua Maestà..-

Taylor rimase per qualche istante a fissare Chad, come intenta a riflettere.

-Scegli..!- Intimò quindi, facendo sobbalzare il malcapitato – o decidi di aiutarmi nell’impresa, e marcare stretto Troy, ottenendo la mia devozione imperitura...

- O?- Il ragazzo deglutì rumorosamente, decisamente intimorito. Era incredibile quanto Taylor riuscisse ad essere spaventosa, quando ci si metteva. La versatilità dei geni..

- ...Oppure continuerai a parare il sedere al tuo socio, e verrai perseguitato dai sensi di colpa per il resto dell’eternità. Oh. E non ti ho ancora detto la parte migliore...-La ragazza si piazzò nuovamente a poca distanza dal viso di Chad, con un malevolo sorriso sulle labbra -....diverrai immediatamente il numero uno della mia lista nera..! A te la scelta..-

Chad cercò invano di concentrarsi, traendo un profondo sospiro. Ma era inutile, dannazione; Taylor l’aveva messo con le spalle al muro, ed in tutti i sensi.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, e sbuffò impercettibilmente. Cavolo. Che gran casino. Sperava solo che, le cose, si sarebbero risolte per il meglio, ed in fretta.

Oltretutto, lui odiava le soap-opere; e l’idea di ritrovarsi immerso in un’analoga situazione, lo faceva letteralmente uscire da gangheri.

-Hai vinto..- Cedette infine, mentre Taylor gongolava palesemente – ti aiuterò, razza di despota in gonnella. Ma ad una condizion....-

Inutile precisare che, la ragazza, non gli lasciò neanche il tempo di terminare la frase: e, riacchiappato il proprio zaino, sparì così come era apparsa, canticchiando allegramente un motivetto a Chad  sconosciuto.

Solo quando sentì sbattere la porta d’ingresso, e la voce di sua madre rispondere al saluto di Taylor, il Wildcats, realizzò finalmente le proporzioni del guaio nel quale si era appena cacciato.

Gigantesche.

Anzi.

Monumentali.

hyhh

 

-Pronto? Casa Montez?- Chiedeva nel frattempo Taylor, armatasi di telefono cellulare -.. potrei parlare con Gabriella?-

Un’espressione grave comparve sul bel viso della ragazza.

- E’ urgente...-

 

 

 

 

 

 

                                                      ***

 

 

-E ’ un autentico disastro. Ti rendi conto?- Strepitava nel medesimo istante Troy Bolton, idolo dell’East High, ad indirizzo del poliedrico Ryan Evans.

Il biondino alzò le spalle, inclinando da un lato l’elegante borsalino color cremisi che portava sul capo. 

- Non è un disastro, Troy. E’ l’amore. Una cosa imprevedibile..- Sospirò compassato, mentre raggiungeva al fianco del playmaker la fermata dell’autobus.

Solitamente, in qualità di Evans, Ryan si recava a scuola accompagnato dal proprio autista personale, e non aveva quindi bisogno di alzarsi così presto, per poter arrancare sino alla fermata dell’autobus tra un’ingiuria e l’altra.

Ma quella mattina, complice la sua nuova mania salutista e una certa insofferenza nei riguardi di Sharpay, il ragazzo aveva deciso di non attendere la sorella, e di usufruire del mezzo pubblico come la maggior parte dei comuni mortali.

Dal canto suo, Troy, piombato in crisi, avvertiva un urgente bisogno di aprire il proprio cuore ad un obiettivo ascoltatore: e chi meglio di Ryan, che aveva incontrato inaspettatamente lungo il tragitto, avrebbe quindi potuto raccogliere le sue tormentate confessioni?

D’altronde, non era abbastanza legato a lui da potersi permettere di esprimere giudizi spassionati, e nemmeno così distante dalla questione da non avere nulla di pertinente da dire.

In ogni caso, ciò che aveva maggiormente messo in allarme la coscienza del playmaker, era stata la frase letta proprio quella mattina, sul dattiloscritto rivelatore a noi ormai ben noto.

“Lei ti trascinerà in un gran casino”- recitava lapidaria l’introduzione al quarto capitolo, senza concedere al lettore il beneficio del dubbio.

Poteva essere altrimenti?

- Mia sorella è strana, Troy..- sospirò pesantemente Ryan, mentre un rossore improvviso compariva sulle sue guance, alla vista d’una leggiadra figuretta dai capelli neri -...ma se c’è una cosa che ho imparato di lei, in tanti anni di convivenza, è proprio questa. E’ un casino, quando si lascia sopraffare dai sentimenti.

Non sa controllarli!..-

-Troy, Ryan!- I capelli mossi sciolti sulle spalle, ed un golf rosso vermiglio che contrastava alla perfezione con la sua carnagione scura indosso, Gabriella si avvicinò sforzandosi di sorridere ai due ragazzi, evidentemente in imbarazzo.

Era normale, d’altra parte, che la sconcertasse l’idea di trovarsi faccia a faccia con il suo “boyfriend”, dopo una settimana di silenzio stampa: e identiche riflessioni andava macchinando il paonazzo playmaker...

- Ciao Gabriella..- Le sorrise dolcemente Ryan: e, per un istante, a Troy parve che i suoi occhi azzurri si fossero illuminati d’una luce triste – sei incantevole, come sempre..-

Il wildcat provò una sincera ammirazione per lui: riusciva a mantenere un contegno eccezionale pur trovandosi accanto a Gabriella, anche se in un certo senso, ai suoi occhi, appariva palese che lei non gli fosse del tutto indifferente.

- Oh Ryan, sei sempre il solito adulatore..- Gabriella rispose al sorriso, radiosa.

Era bellissima e fragile, come sempre: ma Troy dovette ammettere con un certo rammarico che vederla illuminarsi di gioia, non gli procurava più un opprimente batticuore, ma soltanto una leggere tenerezza.

Cercò ostinatamente di trovare qualcosa di pertinente da dire.

- Gabriella, scusa se non ho...-

- Non ti preoccupare Troy..- alzò le spalle lei di rimando, visibilmente abbattuta – Taylor mi ha detto tutto. So che hai avuto i tuoi impegni.

E proprio in quell’istante, quale degna cornice d’un diabolico scherzo del destino, Sharpay Evans raggiunse la fermata dell’autobus, chiamando a gran voce il nome di Ryan.

L’impegno. Con la “I” maiuscola.

- Ma si può sapere dove ti eri cacciato, Ryan?- Ansimò la bionda, lanciando un’occhiata in tralice a Gabriella.

Troy si sforzò di restare impassibile, ma il suo sguardo cadde inevitabilmente su quella vulcanica testolina bionda: e, un misto di contrarietà e divertimento, anche Ryan se ne accorse, ed emise istantaneamente un discreto colpo di tosse. 

Quel giorno, Sharpay indossava un paio di pantaloni motivo Burberry, stivali di camoscio ed un vistoso parka rosso.

Come sempre, nella sua originalità, era impeccabile.

Il playmaker sfiorò la crisi di nervi.

- Stamani ho deciso di andare a scuola da solo, Sharp..- Fece Ryan, senza abbandonare la sua proverbiale compostezza – mi sarebbe risultato difficile sopportarti ancora per molto. Ti sei decisamente alzata con il piede sbagliato.

- Per te ogni giorno è buono per rimproverarmi qualcosa, fratellino. Sei davvero incorreggibile..-

- Ho saputo che hai provato tu con Troy, in mia assenza..- Gabriella decise di interrompere la diatriba famigliare, frapponendosi tra i due fratelli. Nel tentativo di spostare con delicatezza Ryan, per farsi largo, la sua mano sfiorò quella del biondino, che ebbe un deciso sussulto. – mi ha fatto piacere..-

- Gabriella, non voglio che pensi che avessi intenzione di rubarti la parte..- si difese tuttavia Sharpay, con una smorfia contrita dipinta sul viso – ero risoluta a cedere il passo, una volta che fossi guarita..-

- Sbagli, Sharpay..- Inaspettatamente, Gabriella, mutò radicalmente espressione.

In quello stesso istante, l’autobus, inchiodò sferragliando.

- Mi hai fatto un grandissimo favore, invece..-

Seguì una pausa di qualche secondo. Troy, tenendosi il cuore, anticipò mentalmente le parole che sarebbero di lì a poco seguite. Sharpay sussultò di sorpresa.

- Non sarò io la Minnie della quarta replica. Ti lascio il musical. E non è l’unica cosa che ritengo più opportuno abbandonare -

Gabriella guardò Troy dritto in viso, gli occhi castani vagamente lucidi. Il suo sguardo non aveva in sé niente, d’accusatorio o rancoroso.

Era soltanto...triste.

-Scusami, Gabriella..- Disse soltanto lui, risentito.

Ma lei si voltò, risoluta ,dall’altra parte.

- L’autobus è arrivato..- Ribadì, atona, fissando un punto imprecisato dinanzi a sé -...faremo meglio a salire...-

Ognuno dei quattro ragazzi i cui destini, quella mattina, si erano incrociati presso la fermata dell’autobus, scelse un posto diverso, lontano da coloro con i quali aveva condiviso, fino a pochi istanti prima, il palcoscenico.

Nessuno rivolse la parola agli altri, sino a quando l’autobus, stracolmo di studenti, si fermò di nuovo.

A pochi metri dalla entrata dell’East High.

Ma una volta che Gabriella ebbe abbandonato l’automezzo, Troy ticchettò leggermente sulla spalla di Ryan, che lo ricambiò con uno sguardo curioso.

- Abbi cura di lei..- disse soltanto, con un sorriso stanco.

Per la prima volta da quando lo conosceva, Ryan gli parve disorientato: ma da quel poco che aveva avuto l’opportunità di osservare, Troy ne era sicuro.

Provava qualcosa per Gabriella.

-Sì..- Annuì infatti, dopo qualche istante, il biondino.

- Lo farò. Te lo prometto.

Troy assentì con convinzione.

Quindi, l’energico trillare della campanella d’inizio lezioni, riempì il cortile.

E le loro strade si divisero nuovamente. 

 

 

                                                 ***

 

 

Quel mattino, sia a Troy Bolton che a Sharpay Evans, risultò alquanto impossibile prestare ascolto alle farneticazioni della Darbus.

Entrambi, probabilmente per la medesima ragione, non riuscivano a placare il senso di colpa che li rodeva: e se per Troy, il classico duro dal cuore tenero, era all’ordine del giorno lasciarsi dilaniare dal rimorso, altrettanto normale non era per la glaciale principessa Evans.

Era talmente tedioso per la stessa Darbus, vederli fissare ostinatamente il soffitto, che cacciarli in teatro con un biglietto di sola andata le parve l’unica soluzione possibile: e fu proprio lì che, finalmente, le due tormentate anime intrattennero un confronto degno di questo nome.

Dopo che ovviamente, fu trascorsa una mezz’ora abbondante di completo silenzio...

- Credi che dovrei chiedere scusa a Gabriella?- E fu Sharpay, inaspettatamente, a romperlo, causando in Troy la più sincera sorpresa – insomma...non volevo rovinare le cose tra voi due, sul serio...-

- Sharpay, non è stata colpa tua..- La consolò il playmaker, alzando con un pesante sospiro le larghe spalle -.. sono io ad essermi comportato come un idiota..-

La bionda aggrottò con decisione la fronte.

- Come sarebbe a dire?- Ruggì, irritata - A causa della mia arroganza da prima donna, tu, da ingenuo ragazzo quale sei, hai perso di vista le cose realmente importanti. Nessun altro è colpevole se non io!

A quelle parole, il ragazzo, ridusse i fumosi occhi azzurri a due fessure, scocciato.

-Oh, piantala!- Le impose infine, scuotendo il capo – se avessi amato Gabriella come meritava, non mi sarei mai lasciato distrarre da te. Non sei certo così irresistibile..-

Punta sul vivo, Sharpay montò su tutte le furie. 

- COME PREGO? Sbaglio o sembravi aver bisogno d’un giretto nel reparto rianimazione, e soltanto perché mi ero avvicinata un po’ più del dovuto ?!

Troy le rivolse una smorfia seccata, incrociando le braccia sul petto.

Accomodatosi presso uno dei numerosi sedili di velluto della platea, balzò improvvisamente in piedi.

- Su una cosa hai ragione, sai?- La provocò, con un sorrisetto malevolo- Sei davvero un gran primadonna!

- Parla mister “ ci sono cartelloni giganti con la mia faccia ebete disseminati per tutta la scuola”!- Tagliò causticamente corto la ragazza, riassunta a propria volta la posizione eretta-  La tua megalomania non ha limiti..-

- Non sono io quello a scoppiare in lacrime perché non al centro dell’attenzione, signorina stucchevole!- La scimmiottò con una sgradevole vocina  in falsetto Troy.

Ansimando l’uno dinanzi all’altra, decisamente alterati, i due ragazzi si scambiarono vicendevolmente uno sguardo collerico, entrambi risoluti a non farsi da parte.

Ma dopo qualche istante, forse resisi conto dell’assurdità di quella situazione, sia Troy che Sharpay emisero un risolino divertito, ed alzarono le spalle.

- Stiamo litigando per decidere di chi sia la colpa, se tra te e Gabriella è finita...- Rabbrividì la ragazza, contrariata -non è tremendo?

- Molto..- Troy le rivolse un sorriso sornione, riempiendosi gli occhi di quel suo profilo radioso, che sembrava riempire di luce il teatro semi buio – propongo di stabilire un ex equo.

-Affare fatto..-

Il playmaker restò a fissare Sharpay in piedi dinanzi a lui per qualche secondo, imbarazzato.

Udiva il cuore battergli in petto come un tamburo impazzito, e ritrovarsi così vicino a lei, che con tutta probabilità si sarebbe accorta della sua agitazione, lo faceva sentire ancor più a disagio.

Sfiorandogli leggermente una guancia, la ragazza gli si avvicinò piano, sino a sfiorare il suo naso con il proprio.

-Hai un buon profumo, per essere un ragazzino narcisista..- sorrise leggermente Sharpay, mentre Troy si sentiva morire.

Quindi, con spaventosa quanto inaspettata delicatezza, la bionda gli stampò un veloce bacio sulle labbra.

- Scusa..- Avvampò quindi, allontanandosi con spaventosa – rapidità non so proprio cosa mi sia preso..-

Troy, immobile, quasi la sua schiena si fosse improvvisamente inchiodata alla poltrona, boccheggiò.

- N-n on importa..-

-Aspetta qui; vado a prendere gli spartiti..- Gli impose Sharpay gesticolando enfatica, nel palese tentativo di sottrarsi da quell’improvviso e fortissimo imbarazzo -Così impiegheremo il nostro tempo in maniera più produttiva, provando. Nel frattempo, sarà meglio che inizi a scrivere la nostra lettera.

- Q- quale lettera?

- Quella tramite la quale ci scuseremo. Con Gabriella, naturalmente!- Cinguettò Sharpay, percorrendo a grandi passi il corridoio.

Troy estrasse dalla propria  borsa sportiva una penna: e, ancora scosso, si mise al lavoro.

Non era troppo strano, d’altra parte, che le sue idee si fossero momentaneamente azzerate.

Nel frattempo Sharpay, intenta a frugare all’interno del proprio armadietto, non si accorse che una mano affusolata ma forte si posava sulle sue spalle, con risolutezza.

-Ma che diavolo volete da m...?

...

...

Silenzio.

In un istante, il deserto corridoio della East High, tornò ad essere un luogo di pace e di tranquillità entro il quale, soltanto pochi studenti, durante le regolari lezioni, transitavano alla ricerca dei servizi igienici. 

- Eureka!- strillò nel frattempo Troy Bolton, che aveva finalmente ricevuto una prodigiosa illuminazione.

Ora, dopo un’attenta riflessione,aveva individuato il modo più adatto per iniziare la sua lettera: ed era stato il rumoroso richiudersi della pesante porta dell’aula di chimica, a risvegliarlo dal trance estatico chiamato Sharpay.

- Cara Gabriella; credimi. Mi dispiace enormemente. ..

Il playmaker era così concentrato, d’altra parte, che nemmeno un legittimo dubbio lo sfiorò.

Perché la porta dell’aula si era aperta, se il docente di chimica era assente da più di una settimana?

In ogni caso, poteva starne certo.

Presto, suo malgrado, lo avrebbe scoperto....

 

 

 

Parto con il ringraziare tutte coloro hanno letto e/o recensito, e quindi in particolare Herm90, *Aqua Princess*, Star_95, Jud_91,Videlbra91, e miss_ka! Ç____ç sono commossa! Scusatemi tantissimo per la mia epica lentezza nell’aggiornare, ma si sa; la passione dei torturat...emmh..professori, è proprio quella di torchiare il + possibile i loro studenti! E dopo l’attività di stage che mi ha decisamente sfiancata, la mia voglia di scrivere, devo ammetterlo, era ridotta a zero! ^__^ Ma prometto che d’oggi in poi sarò decisamente più puntuale (ci proverò almeno T_T)! In particolare, vorrei fare alcune precisazioni;

 

X Cara Aqua.. sui numerosi effetti collaterali dell’amore sono pienamente d’accordo con te! Credimi...anche io potrei scrivere un saggio in materia, e devo purtroppo ammettere che mi ritrovo pienamente nei panni di Sharpay, nel senso che mi lascio attrarre da uomini già impegnati! Ç_ç Con la sola eccezione che, purtroppo, non sempre riesco a farla franca..! Hai ragione, ad ogni modo: sei una vera filosofa e le tue recensioni mi mettono sempre un grandissimo buon umore! xD Ti ringrazio davvero ed un kissone!

 

X Star_95, Jud_91,Videlbra91: oddio mio! Vi ringrazio tantissimo per i vostri complementi! Non li merito! Continuate a seguirmi, ed un forte abbraccio anche a voi!

 

X Herm90: non so davvero descriverti quanto mi faccia piacere che questa schifezzuola ti aggradi! Ç.ç Specialmente perché ammiro moltissimo il tuo modo di scrivere ed ho trovato il ciclo “Tutti odiano Troy” una trovata SPAVENTOSAMENTE GENIALE! >__< Grazie milleeeee ç___ç sn davvero onorata!

 

Ed infine per miss_ka...sai che hai ragione? O.o forse ho davvero calcato la mano con il povero Ryan..ma ti assicuro che non volevo affatto descriverlo come un povero idiota, ma bensì far risaltare l’innocenza che tanto amo di lui! Ed anzi; ti dirò di più. Ultimamente sono stata colta da una cocente passione per quel bel biondino, e vorrei dargli più spazio all’interno della storia nei capitoli avvenire! Che ne dici?  xD

 

 

Concluse le mie farneticazioni deliranti...(sigh..sparo più idiozie di uno sputa palline! Ç__ç) vi saluto ufficialmente, cogliendo l’occasione per ringraziarvi di nuovo, nel modo + sincero possibile! Vi voglio beneee >__<

Leggete se vi va! E siate clementi! >_<

 

P.s: Humu Humu Nuku Nuku Apu’a’a xDDD........non la amate anche voi????(insieme a quel  divino biondino di Lucas ovviamente! *__*)  

 

 

  
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