Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: VasHappeninPotato    26/05/2013    2 recensioni
Aprii lentamente gli occhi, osservando le lenzuola sottosopra del mio letto matrimoniale.
-harry?- lo chiamai piano –harry?- un po’ più forte, ma non ebbi risposta. Mi alzai portandomi dietro il lenzuolo per non rimanere completamente senza niente addosso.
-buongiorno sorellina- mi salutò mio fratello più grande con una fetta biscottata in bocca e una tazza di latte in mano.
-niall! Non mi guardare!- gli urlai arrossendo.
-che ti credi? Che ne ho viste poche? E poi sono tuo fratello, abbiamo fatto il bagno insieme tante di quelle volte-
-al solo pensarci rabbrividisco- mi feci una doccia e mi vestii, poi notai il massaggio di harry sul cellulare: “scusa se anche stamattina me ne sono andato, ma il lavoro mi tiene occupato. Baci, harry xx” sbuffai e lanciai il cellulare sul letto. Aveva sempre fretta, doveva sempre lavorare, aveva tempo solo la notte a quanto pare…
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The End




Con un movimento veloce prese il mio viso, avvicinandolo al suo, e posò le sue labbra sulle mie.
Rimasi in una sottospecie di estasi, assaporando nuovamente quel sapore di ciliegia.
Inspiravo il suo odore come se fosse ossigeno e a me mancasse l’aria.
Si allontanò dalle mie labbra, guardandomi negli occhi.
-Io ti amo Alex. Per favore perdonami.-mi sussurrò accarezzando con i pollici le mie guance.
-Io…- riuscivo solo a balbettare cose senza senso. Avevo paura di amare, tuttavia Louis mi faceva uno strano effetto -Io voglio che tu mi dimostri il tuo amore. Solo quando sarò sicura che non mi lascerai soffrire, forse, potrei provare ad amare ancora.- dissi quelle parole quasi senza rendermene conto.
Non volevo soffrire ancora, volevo che Louis mi dimostrasse il suo amore, così l’avrei amato anche io, senza paura.
Lui sorrise e mi diede un altro leggero bacio a fior di labbra, facendomi impazzire.
Sarà la gravidanza che mi fa questi effetti…
-Vestiti, devo dimostrarti il mio amore!- mi disse sorridente. Non potei fare a meno che ricambiare il sorriso e infilare la testa nel guardaroba prendendo dei pantaloni elasticizzati e una maglietta larga.
Scesi al piano sotto, dove Louis mi aspettava sul divano, vicino a Niall.
-Sei stupenda.-mi sussurrò prendendomi per mano e portandomi fuori.
Erano da diversi giorni che non uscivo di casa e faceva uno strano effetto ritornare a ‘vivere’.
-Dove mi porti?- gli chiesi, come se fosse una giornata normale, tornando ai vecchi tempi, alle uscite tra migliori amici.
-A mangiare qualcosa. Sei dimagrita troppo.-sbuffai, poi acconsentii.
-In effetti ho una certa fame.-Louis sorrise e mi fece entrare in macchina, aprendomi la portiera e sistemandomi la cintura.
Era incredibile come il mio ‘migliore amico’ mi facesse tornare il buon umore, la voglia di vivere.
Il veicolo si fermò davanti alla gelateria dove prendevamo sempre il gelato.
-Tu prendi il cono grande, ok?-mi chiese, forse è mi corretto dire ‘mi ordinò’. Annuii slacciando la cintura ed uscendo dall’auto.
Preso il gelato ci incamminammo per il parco, come facevamo di solito, parlando del più e del meno. Mi faceva ridere come sempre, con le sue battute, i suoi modi buffi di fare, il prendere sul ridere qualsiasi cosa.
-Quindi con Zayn?- mi chiese dopo un po’ di tempo. Io scossi la testa.
-È scomparso quando gli ho detto del bambino, ma non avevamo fatto niente di che, mi aveva baciata due volte.-alzai le spalle, come se non me ne importasse niente.
Invece morivo dentro, eccome se morivo dentro.
Perché le persone dopo avermi fatta affezionare mi lasciano?
Loro non stanno male senza di me?
Allora perché io devo stare male per loro?
Però non tutti mi avevano lasciata.
Louis c’era ancora, anche se era scomparso per un po’.
-Vuoi assaggiare?-gli chiesi, riprendendomi dai miei pensieri. Lui scosse la testa.
-Devi mangiarlo tutto tu.-disse avvolgendo i miei fianchi con il suo braccio -Non voglio che tu e il bambino rimaniate senza forze.- i miei occhi caddero nel vuoto.
In quel momento avevo una creatura nel ventre, che ci rimetteva ad ogni mio sbaglio.
Mi fermai in mezzo alla strada, girandomi e dirigendomi a passo svelto verso la macchina di Louis.
-Alex! Che ti prende?-mi chiese Louis raggiungendomi e prendendomi per un braccio.
-Ho solo diciotto anni e diventerò madre, come mi dovrei sentire? Io non voglio tutto questo Lou, non voglio.- scoppiai a piangere piombando tra le braccia di Lou.
Dannatissimi sintomi di gravidanza e dannatissima sensibilità.
-Vuoi abortire?-mi chiese a denti stretti.
Non avrei mai ucciso un povero essere indifeso. Mai.
-No, voglio solo che tu rimanga sempre con me, senza abbandonarmi.-lui rimase sorpreso dalle mie parole, poi annuì deciso.
-È anche il mio di figlio, perché dovrei abbandonarvi?-mi chiese.
Io non conoscevo la risposta alla sua domanda, volevo solo che lui restasse per sempre accanto a me.
Rimasi in silenzio mentre lui mi accompagnava a casa.
-Vuoi rimanere a dormire qui?-gli chiesi , lui sfoggiò un grande sorriso e annuì.
Entrammo in casa e Niall ci sorrise.
Salimmo al piano superiore scambiandoci timidi sguardi, come se ci fossimo appena conosciuti, come se fossimo tornati al primo anno di liceo, quando lui era diventato il migliore amico di mio fratello e io gli stavo mostrando la casa.
Quando lui aveva bloccato i miei polsi al muro e aveva incastrato dolcemente le sue labbra alle mie.
Aveva solo sedici anni, io ne avevo solo quattordici.
Lui mi aveva regalato il primo bacio e in seguito era diventato il mio migliore amico.
 
 
-E questa è la mia stanza da letto!- esclamai entusiasta, mostrando all’ospite la mia dimora ricoperta di poster e con qualche capo d’abbigliamento sparso qua e là.
L’ospite sorrise osservando i cantanti e gli attori attaccati alla parete.
-E così ti piace Robbie Williams?-mi chiese lui incuriosito, osservando il cantante stampato su un pezzo di carta con vari cuoricini da me aggiunti.
Arrossii come non mai per l’imbarazzo, per poi annuire quasi impercettibilmente.
-Vieni più in qua, ti faccio vedere una cosa.-mi disse sorridente, porgendomi le mani.
Senza oppormi appoggia i palmi delle mie mani sui suoi.
Fece scorrere la punta delle dita sul mio braccio, per poi stringere i miei polsi.
Mi spinse dolcemente verso il muro e incastrò le sue labbra alle mie, facendomi stringere la bocca dello stomaco dall’emozione.
 
 
Dopo quei secondi passati come ore lui si staccò e scese al piano di sotto, dicendo a Niall con tutta tranquillità “Ho baciato tua sorella”.
Niall gli diede un pugno dritto in faccia, al solo pensiero mi viene da ridere.
Louis tranquillissimo che dice a Niall di avermi baciata e mio fratello che lo guarda stranito per qualche secondo e poi gli rompe il setto nasale.
Risi, e Louis mi chiese il motivo.
-Ricordi quando mi hai baciata per la prima volta?-lui annuì ridendo.
-E Niall mi ruppe il setto nasale.-risi ancora.
-Mi ero presa una cotta per te da quel giorno, ma tu facevi come se quel bacio non ci fosse mai stato. Al terzo anno delle superiori incontrai Harry in panetteria. Ti eri messo con Diana in quel periodo ed io stavo malissimo. Lui ci provò con me e da quel giorno mi diedi completamente a lui.-confessai, quasi fosse la cosa più normale del mondo, mentre lui mi osservava con la bocca socchiusa.
-Mi dispiace…-riuscì solo a sussurrare, avvicinandosi a me e sfiorandomi il braccio.
Mi fiondai sulle sue labbra, assaporando il sapore e l’odore di ciliegia. Lui sorpreso ci mise un po’ per ricambiare il bacio.
-Ti amo Louis.- dissi in un sussurro, quasi impaurita che ascoltasse, quasi impaurita che mi avrebbe abbandonato come aveva fatto Harry.
-Anche io ti amo, Alex.-sorrise come non aveva mai fatto prima, o forse ero io che non mi ero mai sentita così vedendo il suo sorriso.
Stavo bene, ero al sicuro.
Niente e nessuno mi avrebbe portato via dal mio Lou.
Quello era il momento perfetto.
Io tra le sue braccia, lui che sorride e nostro figlio che sarebbe arrivato tra pochi mesi.
-Ed amo questo piccolo o questa piccola, perché ne sono certo, sarà bello o bella come la madre.-disse sfiorandomi il ventre.
Gli occhi mi si fecero lucidi e mi strinsi a lui, tenendo la stoffa del suo giacchetto tra le dita ed essendo, semplicemente, me stessa.
 
 
**
 
 
-Papà!-urlò Emily, andando incontro a Louis, appena tornato da una giornata di lavoro.
-Ho portato la pizza per tutti!- esclamò il mio ragazzo, posando gli scatoloni sul tavolo.
Niall mi abbracciò da dietro, facendomi sorridere.
-Ehy, lasciami la mia ragazza.-ordinò Louis a mio fratello, che si scansò immediatamente ridendo.
Il castano mi diede un leggero bacio a stampo, per poi prendere in braccio la piccola Emily, che saltellava felice di vederci tutti insieme.
Lei amava stare in compagnia, amava quando tutta la famiglia si riuniva mangiando cibo dei fast food poco salutare.
-Zio Niall, non mangiarti tutta la pizza!-lo sgridò la bimba dai capelli biondo cenere raccolti in due piccole treccine.
Niall smise di mangiare la pizza fissando la piccola.
-È diventata peggio di te?-mi chiese, provocando la risata di tutti.
Louis lasciò scendere Emily, che si mise in braccio allo zio per mangiare.
Il castano mi prese per mano e senza farci notare ci spostammo in camera da letto.
-Ho preso anche un'altra cosa, oltre che alla pizza. Però questa cosa è solo per te e per nessun altro.- mi sussurrò, facendomi sorridere-Sai che non sono mai stato molto bravo con le parole, questo lo dimostrano anche i miei scarsi voti a scuola...- risi -Ultimamente sto ripensando molto che siamo abbastanza giovani, eppure abbiamo una figlia stupenda e abbiamo già trovato l’amore della nostra vita, ma non riesco davvero a realizzarlo. C’è solo una cosa, che potrebbe davvero farmi realizzare tutto questo, perché le normali coppie serie hanno una cosa che noi non abbiamo e che io sto per darti.- mi spinse leggermente, facendomi sedere sul mio letto, per poi inginocchiarsi davanti a me.
-Vuoi tu, Alexandra Emily Horan, sposare me, Louis William Tomlinson?-mi chiese, tirando fuori dalla sua tasca una scatolina ricoperta di velluto contenente un anello d’argento con due piccoli diamantini sulla superficie –Non è molto, ma l’ho preso con tutti i miei risparmi.- confessò.
Rimasi a fissare l’anello incredula.
Spostavo lo sguardo da Louis all’oggettino d’argento continuamente, mente un nodo mi si formava nella gola, non permettendomi di parlare.
-Sì, mio Dio, Louis, sì.-urlai buttandomi sul mio futuro marito e facendolo cadere all’indietro.
Scoppiai a piangere tenendomi una mano sulla bocca, mentre all’altra mi infilava l’anello.
-Ti amo, Louis William Tomlinson.- gli sussurrai, accoccolata a lui sul pavimento.
-Anche io, Alexandra Emily Horan.- Harry mi aveva abbandonata, Zayn mi aveva abbandonata.
Lui... Lui c'era ancora, e sarebbe rimasto.



**




Eccomi qui dopo secoli e secoli.
Questo capitolo è stato un parto e fa anche altamente schifo, ma volevo finire questa fanfiction.
Ormai non la seguiva più nessuno e avevo deciso di lasciar perdere, però non volevo avercela sulla coscienza(?).
Lo so, nessuno recensirà, ma io l'ho scritto per me, se poi lo volete leggere e lasciarmi una recensione, io ne sarei davvero felice.
Se volete potreste leggere la mia fanfiction 'change.', ne sarei davvero felice.
Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito questa storia, I love you.


@liamsolos

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: VasHappeninPotato