Tigri e coniglietti rosa
“A patto che Ogami lo chiami lei” dissi un po’ spaventata.
Rise: “Posso capire, ci penso io”.
Capivo perché non volesse parlare anche con Sakura, a breve ci sarebbe stato l’attacco del Ricercato e lei andava protetta. Una volta radunati, in quel buco di ufficio, ci spiegò cosa avremmo dovuto fare durante la settimana: “Le ragazze dovranno continuare gli incontri per scoprire i limiti dei loro poteri –sospirai, avremmo dovuto farci picchiare ancora- Manderemo Sakura in campeggio, lontano dai pericoli dello scontro che avverrà a breve in palestra”. Mentre Presidente ci forniva altre informazioni sullo scontro il tavolo divenne più alto di me, avevo un sospetto e quando guardai Nikki ebbi la conferma, eravamo in Code:End. Io ero diventata…: “Cosa sono?”
Toki mi guardò dall’alto sorridendo beffardo: “Un adorabile coniglietta rosa”.
Perché proprio rosa?! E perché prorpio un coniglio?! Conoscendo Toki magari mi stava solo prendendo in giro, mi girai verso Big S. implorandola con lo sguardo:
Toki uscì dalla stanza con me in braccio e sguardo perso, cominciavo ad essere in ansia.
Quando i due piccioncini uscirono dalla stanza Yuki mi prese in braccio e cominciò ad accarezzarmi tra le orecchie, non potei trattenermi, cominciai a fare le
Alzai gli occhi al cielo, non potevo parlare ma andiamo! Imbarazzato e che dice idiozie per uno stupido bacio, questo non è il mio Eco! Lo morsi irritata.
“Ehi, fa male! Che ti ho fatto?”
Gli leccai il morso e chiusi gli occhi lasciano che le sue carezze mi facessero scivolare nel sonno.
Quando mi svegliai non ero in camera mia, a dir la verità non sapevo dov’ero finché non notai gli strani vestiti di Toki. Ero tornata umana, quindi ero nuda, frugai in tutti i cassetti cercando qualcosa da mettermi e dovetti accontentarmi di una camicia troppo larga e un paio di boxer puliti. Dovevo aver dormito ventiquattro ore, perché nessuno mi aveva svegliato?! Dovevo allenarmi. Quando aprii la porta mi trovai davanti Magnetino: “La bella addormentata si è svegliata ed è tornata umana”. Sorrisi acida: Gli soffiai un: “Buon giorno Calamita!” Non si schiodò dall’uscio, anzi si appoggiò sullo stipite e incrociò le braccia.
Rise: “Un nuovo soprannome?”
Sbuffai irritata, un dubbio i uccise: non si sarà mica svegliato quando mi ero già ritrasformata? OH CAVOLO! O.O Diventai rossa e probabilmente Toki capì anche il perché, si affrettò a chiarire: “Me ne sono andato all’alba per gli allenamenti”.
“Dovevo allenarmi anche io!” Ormai era quasi sera e di certo non avrei faticato a stomaco vuoto, quindi avrei aspettato la cena e me ne sarei tornata a letto.
Persa in quei ragionamenti non mi ero ancora resa conto di essere in una stanza, poco vestita e insieme a magnetino <3.<3
Diventai ancora più rossa e…al diavolo! Percorsi la breve distanza che ci separava, lo tirai dentro e mettendomi in punta di piedi lo baciai. Rispose subito mettendomi un braccio in torno alla vita e stringendomi a se. Ci staccammo e ansimando, senza fiato scappai via.
“È meglio che vada a vestirmi” urlai uscendo dalla stanza.
Avevo il viso in fiamme ma ero soddisfatta che quest’incontro non fosse finito come il precedente.