Dedica: /
Parole: 382, ma sicuramente Word mi trolla.
Note: il mio headcanon preferito: Alpha e Gamma si sono baciati mentre erano nell’Eternal Prison e Beta cantava Twinkle twinkle little star a squarcia gola. UhUh (?).
Note2: questa flashfic è direttamente collegata al capitolo 7.
 


 

#08 – L’ultima gru.

 
Chisaku si sedette sulla panchina sotto il vecchio portico dell’edificio, sbuffando e guardando annoiato il cielo, che da più di un mese - nonostante fosse pieno luglio! – non ne voleva sapere di mostrare il sole. Borbottò qualcosa contro i nuvoloni grigi sopra di lui e come risposta un tuono squarciò il silenzio circostante.
Gamma sobbalzò, poi si lasciò andare sulla panchina, sdraiandosi e fissando il soffitto in pietra. Chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò davanti Alpha, chino su di lui, e la medaglietta di metallo al suo collo che penzolava tra di loro.
Chisaku afferrò il ciondolo inciso e lo tirò verso di sé, portandosi più vicino anche Hikaru, che per un attimo lo fissò attonito « Me lo dai un bacio? » domandò senza imbarazzo.
« No. » rispose lapidario Alpha, così che Gamma scattò a sedere « Oh, andiamo Hi-ka-ru, quando eravamo nell’Eternal Prison mi hai baciato, se non erro. »
Il ragazzo sbuffò « No, ricordi bene » e brontolò quello che parve un chiaro « purtroppo » ma Gamma lo ignorò, tirando fuori una caramella, mentre Alpha si sedeva accanto a lui, osservando il cielo.
Chisaku mangiò il dolce al miele e osservò la carta tra le sue mani, e subito dopo prese a contare a bassa voce, tra sé e sé. Novecentonovantanove.
Novecentonovantanove, si ripeté nella testa, mentre piegava la carta della caramella. La gru che ne uscì era un poco stropicciata, ma era comunque ben fatta. La strinse tra le mani cercando di non rovinarla troppo e prima di esprimere il desiderio guardò Alpha
« Ehi, Hikaru, sei proprio sicuro di non volermi dare nemmeno un piccolo bacio? L’ultima volta non mi sembravi troppo dispiaciuto, anzi. » borbottò lui, tentando disperatamente di attirare la sua attenzione – odiava essere ignorato.
Strinse di più la gru e prese a fissare le nuvole nel cielo, che in quel momento avevano iniziato a riversare una gran quantità d’acqua sulla città « Me lo ricordo bene, sai, ti ho baciato perché mi annoiavo » più o meno, pensò « e quando mi sono staccato per dirti che sei bravo a baciare tu ti sei avventato su di me— » mormorò, poi Hikaru si sporse verso di lui e fece combaciare le loro labbra.
La millesima gru, di una tonalità color miele, cadde sul pavimento del portico.

 
Note di fine capitolo: o voi lettori –per la precisione novecentosessantasette (?)- vorrei chiedervi una cosa: potete scrivermi? Cioè, mi spiego: siete tanti tanti e non pretendo che sprechiate la vostra vita tutti a recensire queste falshfic, però vorrei almeno sapere chi siete (?). Se siete registrati, se in questi giorni o durante la vostra esistenza (?) vi venisse la voglia, potreste inviarmi un messaggio privato? Anche solo con su scritto “ciao, io seguo la tua storia” (per quelli proprio pigri copiate e incollate pure eh-).
Mi piacerebbe sapere il vostro nickname, per quanto vi può forse sembrare stupido (?), ma lo desidero tanto, è una mia egoistica richiesta (?).
Beh, ho nient’altro da dire. Al prossimo capitolo signore/i .u.
 
Alicchan ~