Ciao, sono tornata! Prima di incominciare con il nuovo capitolo volevo chiedervi una cosa che per me è molto importante, ma prima una piccola premessa: due giorni fa mia sorella ha scoperto che scrivevo questa storia e , con mia grande sorpresa, non mi ha criticato e mi aveva avvertito che aveva letto però i primi quattro capitoli. Io mi sono messa al suo fianco e le ho gentilmente chiesto di leggere i capitoli successivi a voce alta, così io potevo capire se vi erano delle piccole incongruenze nella trama (e al momento non ci sono ancora). Da quì inizia la mia richiesta rivolta a tutti voi che leggete: non vi chiedo di leggere a voce alta, per carità, ma vi chiedo di prendervi il vostro tempo e di leggere con calma dando il giusto peso alle frasi ... non vi insegue nessuno! Mia sorella invece correva come una pazza, saltava parole, ne inseriva altre che non avevano alcun senso nel contesto in cui erano, si perdeva tra le righe, ... e alla fine si ritrovava a guardarmi con un'espressione ch e diceva "Non ho capito ..." e io le rispondevo con "E ti credo! Non sai leggere! Rileggi la frase con calma e vedrai che alla fine capisci!". Poi lei rileggeva la fantomatica frase e diceva "Haaaa ..." ovviamente quello "spirito" che io cerco di inserire nel racconto andava a farsi friggere. Quindi vi chiedo, vi imploro, in tutte le cose che fate, fatele con calma ma fatele bene! Ora orsù passiamo alle risp. alle recensioni.
maggie89: Mi fa molto piacere che la storia ti piaccia nonostante la coppia Veg/Bul non si sia formata. Devo essere sincera con te e con tutti gli altri: io le cose smanceriose e amorose le posso anche apprezzare ma il mio livello di ... di ... non mi viene la parola ... beh, diciamo "livello di assorbimento", questo livello nella mia persona è decisamente basso. Mi piace di tanto in tanto leggere quacosa in cui ci sia del "LoveLove" (come dice Nana) ma io personalmente non sono in grado di scrivere storie di quel genere (per ora devo ancora finire questa storia, magari dopo mi viene una crepa!). Questa fic io non la definisco proprio una AU (io per au intendo proprio quelle storie in cui per esempio ... chennesò, Goku fa il meccanico, Vegeta il postino e Junior/Piccolo il cartomante, ...), questa io la definirei un AP (alternative present _credo che si scriva così_), proprio uno di quelli di cui Trunks e Gohan parlano nel cartone e nel manga. Spero che continuerai a seguirmi, ciao e a presto.
MartaSaru: "Urca! Ma è il sangue di Vegeta quello? Guarda com'è scuro ..." "Goku? Ma che diavolo ci fai quì? Dovresti essere nel racconto ad urlare come un matto per via dei dolori al cuore!" "Ancora? Ebbasta dai! Già dovrò farlo di nuovo tra un po' di tempo in tv perchè hanno rilanciato DBZ, quì non mi potevi risparmiare?" "E no, come facevo?" "Uff ... e va bene, aspetta che adesso devo localizzare l'aura di Chichi e poi vado ... Huh? A ma tu sei MartaSaru! Sono venuto a sapere che sei una mia grande fan! Piecere, io sono Goku!" "Penso che lei sappia chi sei!" "Ma come sei permalosa, sei peggio di Vegeta sai? Comunque adesso rispondo io a lei! L'autrice è perfida, ma non solo con voi lettori! Con me è a dir poco terribile! Non so se Trunks riuscirà a prendere Vegeta ma se vuoi ci penso io ... ah, l'ho trovato!" "NON CI PENSARE NEMMENO!!" "HAAAAAA!! Mi hai fatto prendere un colpo! Uffi, ora devo proprio andare, mi ha fatto piacere fare la tua conoscenza. Ci rivedremo presto, Ciao ciao" _Bzuziw_ " Ti chiedo scusa ma ormai ha detto tutto lui. Ti prego di continuare a seguirmi nonostante quest'ultimo inconveniente TT_TT"
Dragonball93: Non ti sei accorta dei capitoli che si aggiornavano!? E no-no-no-no! Così non và! ... Dai che scherzo! Spero che stavolta questo tu lo veda subitissimo e che ti piaccia. Spero di sentirti ancora Ciauz!!
E ora la fic è tutta per voi!!
Baci8 da scImMIA (e anche da Goku. Dai, glielo devo, è da molto che non compare nella storia ;D)
CAPITOLO 13
- FAZZOLETTO E SANGUE -
Quel sangue, era suo, lui l'aveva versato.
Guardai la mia mano sporca e poi il fazzoletto ... Vegeta aveva un problema
e io dovevo fare qualcosa.
Mi pulii la mano energicamente e poi mi alzai in piedi. Osservai il pezzo di
stoffa e lo alzai all'altezza degli occhi ... un soffio di vento lo mosse leggermente
e mi scompigliò i capelli ... lasciai la presa e il fazzoletto iniziò
a volare leggero.
Si andò a posare lì, dove poco prima papà era fermo immobile
preso dal suo dolore, sopra il suo sangue ... era un segno. Nella mia mente
apparve una tenera scena: sulla sua mano c'era un piccolo graffio e sanguinava
... la osservava in modo superficiale e disse il suo classico "Tzk"
... poi apparivo io e con un fazzoletto candido gli coprivo il graffio in modo
da bloccare il flusso di sangue ... legai il fazzoletto intorno alla mano ...
lui osservò la medicazione e poi volse lo sguardo verso di me, era uno
sguardo un po' triste ...
Mi svegliai da quella specie di sogno ad occhi aperti e tornai alla realtà.
Io forse ero l'unico che poteva curarlo.
Ormai avevo deciso, avrei aiutato mio padre in qualche modo!
Cercai la sua aura e quando la percepii mi alzai in volo per raggiungerla. La
mia velocità era moderata, di sicuro Vegeta aveva già capito che
volavo in sua direzione ma non volevo che mi prendesse per un perseguitore.
Non si mosse e rimase fermo dov'era, come se volesse aspettarmi.
Quando lo raggiunsi mi aspettava in un bel posticino: c'era un bel laghetto
in fondo a una grande conca rocciosa, tutt'intorno c'era un foltissimo bosco
... l'unica pecca era un piccolo crollo in una parte della conca, del resto
era proprio un piccolo angolo di paradiso, un posto veramente grazioso. Era
proprio vicino alla zona di roccia crollata quando lo trovai, voltato di spalle,
con le braccia incrociate e con le gambe leggermente divaricate ... insomma,
in una delle sue pose classiche.
Atterrai poco lontano da lui e mi avvicinai con passo leggero ma con il cuore
pieno di coraggio. Mi femai a pochi metri di distanza, proprio quando lui si
rivolse a me con quella sua voce grave e rabbiosa:
- Che diavolo vuoi? Vedi di sparire alla svelta!
- Io ti devo parlare ...
- Non mi interessa razza di bamboccio ...
- TRUNKS!! ... Io ... Io mi chiamo Trunks ...
- ... Come se la cosa mi importi ...
- Ti devo parlare di una cosa importante.
Si voltò verso di me e iniziò ad osservarmi con aria stufa.
- Ah sì? Sentiamo ...
All'improvviso persi il coraggio che avevo accumulato. Non me la sentivo di
parlare delle mie origini, di me e della mamma ...
- Prima, vicino a quella parete rocciosa, ti ho visto ... c'è ... c'è
qualcosa che non và?
- ...
- Posso ... - abbassai lo sguardo a terra e mi passai una mano tra i capelli,
ero molto imbarazzato - ... posso aiutarti se vuoi ...
- VEDI DI FARTI GLI AFFARI TUOI!!! E NON TI AZZARDARE AD ANDARE IN GIRO A RACCONTARE
QUELLO CHE HAI VISTO!!!.
Ora mi guardava feroce ... non sapevo come scampare a quella situazione tesa.
Lo guadai e gli sorrisi imbarazzatissimo.
- He he he he ... veramente non ho visto tutto-tutto. Insomma, c'era una grossa
macchia di sangue ma ... ma non ho visto come è venuta fuori ...
Cercai di allargare il sorriso.
- Cos'è, cerchi di fare lo spiritoso adesso? Questo secondo te dovrebbe
cambiare le cose?
- Ecco io ... io non dirò niente a nessuno, giuro. Parola mia!
- Non me ne faccio niente della tua stupida parola razza di donnetta! E ora
vedi di sparire!
Donnetta? ... Nessuno mi aveva mai chiamato così. La situazione stava
precipitando e dovevo assolutamente trovare il modo di dirgli ciò che
provavo ... se solo non fosse stato tutto così tremendamente difficile!
- Io non me ne andrò via da quì finchè non sarò
riuscito a parlarti come si deve!
Mi osservò con aria ancora più irritata, se era possibile ...
- Tzk! -
Forse quello era il segno che indicava "puoi parlare" e così
iniziai.
- Non dirò a nessuno quello che ho visto, ma non è di questo che
ti devo parlare. Devi sapere che da dove provengo io son-
Mi interruppe.
- NON ME NE FREGA NIENTE!! SBAGLIO O TI AVEVO DETTO DI SPARIRE?! COS'E', SEI
SOLTANTO SORDO O SEI ANCHE DEFICIENTE? NON HO TEMPO DA PERDERE CON UNO COME
TE! VATTENE! E VEDI DI NON FARTI PIU' VEDERE DA QUESTE PARTI!! SONO STATO CHIARO
QUESTA VOLTA?! O TE LO DEVO RIPETERE ANCORA?!
Rimasi indignato dal suo atteggiamento eppure ... eppure dovevo continuare a
provarci, prima o poi mi sarebbe stato a sentire ...
Ma che razza di illuso che ero ...
- Io non me ne vado, resterò quì e continuerò a restarvici
finchè tu non ti degnerai di ascoltarmi.
Mutò la sua espressione: sotto a quegli occhi carichi d'odio spuntò
uno strano ed enigmatico sorrisetto.
- Hoooo ... ma che belle parole ...
- NON PRENDERMI IN GIRO!!!
Il sorrisetto scomparve di colpo.
- QUESTO DOVREI DIRLO IO, RAZZA DI IDIOTA!! TI PRESENTI QUI' E CREDI DI POTER
DARE ORDINI A CHICHESSIA! NON MI INTERESSA, IO NON SARO' COME QUEGLI STUPIDI!
NON PENDERO' DALLE TUE LABBRA SOLO PERCHE' TU SEI L'ESSERE VENUTO DAL FUTURO!!
PER QUANTO MI RIGUARDA TU PER ME SEI FECCIA, NON SEI NENTE!!! TU NON SEI NESSUNO!!
Mi urlò quelle parole con rabbia. Mi aveva offeso ... e di rimando gli
dissi poche parole, anch'esse cariche di disprezzo. Come potevo anche solo creare
un dialogo con una persona del genere? Non ci sarei mai riuscito. Mi feci prendere
dallo sconforto e solo dopo essermi convinto che proseguire quella chiacchierata
sarebbe stato inutile dissi quelle parole. Tanto ... che senso aveva proseguire
oltre?
- Forse per te non sono nessuno, ma sappi che per tante persone sono invece
colui che ha permesso loro di poter continuare le loro piccole esistenze. Non
mi importa se per te sono feccia, tanto so che se ho bisogno di aiuto posso
contare su tante persone che al contrario di te mi apprezzano e che forse mi
stimano anche. Grazie a loro io sò di essere qualcuno, di essere una
persona che vale. Tu invece? Sei quì, in questo piccolo pezzetto di Mondo
da solo e se non fosse stato per me forse anche a quest'ora saresti solo come
un cane, forse agonizzante da qualche parte ... E poi sarei io quello che non
sarebbe niente? Un "Nessuno" qualsiasi? Se solo tu riuscissi a guardarti
allo specchio capiresti che in realtà sei tu quello che ha poco valore
... .
Mi osservava in silenzio, non mi interruppe mai. Mi voltai dandogli così
le spalle.
- ... Non ha senso che io continui a insistere con uno come te. Ormai non mi
importa più nulla. Me ne vado.
Feci qualche passo in avanti ... mi voltai leggermente per vederlo almeno un'ultima
volta ma lo vidi con un'espressione che mi fece piangere il cuore: uno sguardo
triste e rivolto verso il basso ... Forse l'avevo ferito ma ormai era tardi
per tornare indietro.
- ... Addio ...
Mi alzai in volo e fuggii il più velocemente possibile da quel luogo
... Dopo pochissimi istanti mi pentii amaramente di ciò che gli avevo
detto.
Per colpa di un qualche fatto di cui non ero ancora a conoscenza Vegeta era
stato scacciato tempo addietro dalla Capsule Corporation e se ne stava isolato
in quel luogo là da solo ... Io ero apparso nella sua esistenza con il
preciso compito di portargli aiuto e assistenza e invece l'avevo abbandonato
... Mi sentii un vero schifo.
Dopo vari minuti di volo, accompagnati da una terribile confusione in testa,
mi ritrovai casualmente nel luogo che avevo abbandonato poco tempo prima. Mi
abbassai di quota e atterrai. Mi avvicinai alla parete ... il fazzoletto era
ancora lì e copriva una parte di sangue.
Una grande folata di vento mi scompigliò i capelli. Con mia grande sorpresa
il fazzoletto si muoveva sotto la potenza del vento ma non si staccava dal terreno,
come se una forza misteriosa lo tenesse incollato a quella chiazza purpurea
...
Sentii una pesantezza al cuore terribile. Io dovevo essere come quel fazzoletto,
dovevo rimanere incollato a lui e non lasciarlo ...
Un'altra folata di vento, questa volta più forte. Il fazzoletto si staccò
... volò verso di me ... lo afferrai delicatamente e lo scrutai per bene:
al centro di esso c'era un piccolo buco. Spostai lo sguardo verso la chiazza,
al centro di essa c'era quel piccolo frammento che mancava dal fazzoletto ...
Era proprio destino ... Io ero come quel fazzoletto, dopo quel contatto con
Vegeta anche dentro di me si era formato un vuoto ... Forse anche per lui, come
per quella chiazza di sangue, la mia venuta aveva lasciato un piccolo segno
...
C'erano così tante coincidenze con quello che mi circondava e quello
che era successo tra me e lui ...
Forse avevo mollato troppo presto ... Sì, avevo decisamente mollato troppo
presto, ma ora come potevo rimediare?
Non riuscivo a trovare qualche possibile soluzione.
Piegai il fazzoletto e lo osservai un'ultima volta prima di riporgerlo dentro
alla tasca. L'avrei tenuto stretto.
Mi librai in volo e quando fui in mezzo a quel cielo azzurro e ben distante
dal terreno scrutai l'orizzonte. Forse per il momento era meglio abbandonare
quei pensieri e mantenere la promessa che avevo fatto al piccolo Gohan. Mi allontanai
velocemente.
Il mio obbiettivo era la casa Son.
... Continua ...