Non siamo ancora tornati insieme.
Quasi non parliamo.
E va sempre così...
che tanto indietro non si torna
E va sempre così...
che parli ma nessuno ascolta
E va sempre così...
che vuoi cambiare ma non servirà
soltanto una promessa...
In fondo è così che doveva andare.
Lei non mi ascolta e io non le tendo la mano.
Non riesco a cambiare nonostante mi ero ripromesso che l'avrei fatto.
Non riesco a guardare i suoi occhi innocenti, senza memoria e dirle la verità.
Su di lei.
Su di noi.
Ma il cuore batte ancora ogni volta che ci sfioriamo.
Salvami e allunga le tue mani verso me
Prendimi e non lasciarmi sprofondare
Salvami ed insegnami ad amare come te
e ad essere migliore
La mia è una vana richiesta d'aiuto.
Voglio che lei mi insegni ad amare.
A ridere.
A prendermela comoda.
Come faceva una volta.
Come ha sempre fatto.
Voglio non dover sprofondare nel mare di agonia ed incertezza in cui mi trovo ora.
E va sempre così...
che tanto lei POI non ritorna
E va sempre così...
CHE aspetti il sole e cade pioggia
E va sempre così...
che credi di aver tempo e invece è già
invece è primavera
Perché forse non c'è più tempo.
Forse non c'è mai stato.
Forse ho sempre sbagliato nel credere che sarebbe tornata.
Nell'aspettarmi sole quando in realtà c'era pioggia.
Nel credere nell'amore quando lei non si ricorda nemmeno chi io sia.
Salvami e allunga le tue mani verso me
Prendimi e non lasciarmi sprofondare
Salvami ed insegnami ad amare come te
e ad essere migliore...
Salvami e allunga le tue mani verso me
Prendimi e non lasciarmi sprofondare
Salvami ed insegnami ad amare come te
e ad essere migliore...
Ed ora le lancio una disperata richiesta di aiuto.
Lancio un grido chiedendole di ricordare.
Ma mai ,, mai nella mia vita ho voluto perderla.
Mai.
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- Hey Stella! - esclamo bussando alla fredda porta chiusa.
Non ricevo alcun tipo di risposta, l'infermeria è vuota.
Il mio cuore ha un tumulto.
Corro verso camera sua.
Apro la porta e ho un sussulto.
Lei è stesa a terra.
Immobile come una statua d'argilla.
Ferma come fosse incollata al terreno.
Gli occhi chiusi e il respiro affannoso.
Ricorda una fata morente.
Un angelo piovuto dal cielo in un giorno di sole.
- Stella .... - mormoro.
Forse mi aspetto che accada come a Tokyo?
Mi aspetto che mi dica d star zitto e mi baci?
Cosa voglio io?
Solo che stia bene.
- Stella! -
L'ansia cresce e decido di chiamare Corvina.
Quando arriva s'inginocchia accanto a lei e inizia il suo mantra tendendo delicatamente le mani sopra il corpo sottile di Stella.
Gli occhi diventano bianchi e la figura della maga s'irrigidisce.
Continua la sua analisi, l'incantesimo non lascia mai la sua bocca.
Le sue mani alzano dolcemente il corpo di Stella dalla moquette.
Non riesco a calmare la preoccupazione.
Che succede?
Che cos'altro deve subire il mio povero angelo?
Io ci tengo a lei.
Devo dimostrarlo.
Non lo sto facendo abbastanza?
Quando Corvina finisce si alza e mi fissa sconvolta.
- Che succede? - chiedo
- Veleno, le rimangono sette ore... X ha l'antidoto -
- Cosa? - spero di aver solo capito male.
Guardo la faccia seria della maga.
Ho capito benissimo.
- Chiama gli altri! Troviamo X! -
Prendimi e non lasciarmi sprofondare
Salvami ed insegnami ad amare come te
e ad essere migliore...