Disclaimer: ancora una volta, questi
fantastici personaggi non mi appartengono ç__ç
N.d.A: Beh, questa è l’ultima volta che
chiedo scusa per i ritardi nella pubblicazione del capitolo (almeno per questa
storia :p); Godetevi l’epilogo!
Epilogo
– Non si è mai troppo vecchi per essere sorpresi
Era una normalissima giornata di lavoro per il Re
d’Oro; nonostante l’età avanzata, Daikaku Kokujyoji seguiva un rigoroso programma di amministrazione
e supervisione del governo e delle principali compagnie commerciali e
industriali, e periodicamente riceveva rapporti sulle attività degli altri Re.
Quella mattina la sua agenda prevedeva appunto un incontro col capo
del proprio dipartimento di intelligence in merito agli ultimi movimenti di
Scepter4 e Homra, ma rimase piuttosto perplesso
quando il subordinato si limitò a passargli una grossa busta senza
contrassegni. Nemmeno la mezza maschera gialla da coniglio riusciva a
nascondere il nervosismo dell’uomo, che all’espressione interrogativa del
proprio sovrano si limitò a rispondere che era meglio se avesse guardato di
persona.
Sempre con un sopracciglio alzato in espressione scettica,
l’anziano militare estrasse dal plico una serie di fogli in carta patinata
rilegati da una semplice spirale metallica.
“Sembrerebbe un normale calendario…” se non fosse stato che la
copertina riportava la fiamma di Homra e,
sorprendentemente, lo stemma di Scepter4. Mai si sarebbe aspettato di vedere
quei due simboli nella stessa pagina. Guardingo, il Re d’Oro cominciò a
sfogliare le pagine…
…e già alla terza ebbe quasi un colpo apoplettico.
La fotografia di Marzo mostrava il Re Blu, disteso in una vasca da
bagno semivuota; fortunatamente era vestito, ma la camicia bianca era talmente
bagnata da risultare quasi trasparente. L’uomo era colto nell’atto di scostarsi
una ciocca di fradici capelli blu da davanti agli occhi furiosamente violetti,
che fissavano con rovente intensità da sopra gli occhiali qualcuno che
s’intuiva trovarsi seduto sul bordo della vasca, appena fuori dal campo
dell’obiettivo; e per un osservatore molto attento, il riflesso rosso sulle
lenti assomigliava a quello di una certa capigliatura leonina…
Il Re d’Oro chiuse il calendario. Inspirò profondamente e ordinò al
suo vassallo:
“Portarmi una pillola per il mal di testa… anzi, meglio tutta la
scatola.”
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Non c’era molto che potesse sorprendere il Re
d’Argento; quando aveva abbandonato la superficie terrestre per vivere isolato
dal mondo in quella villa volante che era il dirigibile Himmerlreich,
la distanza che aveva posto tra sé e il frenetico agitarsi dell’umanità
sottostante era sia fisica che mentale.
Tuttavia, non poté evitare di sentir stuzzicata la
propria curiosità quando l’elicottero dei rifornimenti, inviato settimanalmente
dall’amico Daikaku, gli recapitò anche una grossa
busta.
Il plico era accompagnato da un biglietto col
sigillo del Re d’Oro che riportava soltanto l’avvertimento “Siediti comodo prima di guardarci dentro”.
Adolf K. Weissmann sfogliò
il calendario, e rise come non faceva da anni.
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Yatogami
Kuroh non avrebbe mai messo in dubbio le azioni del
suo maestro, Ichigen Miwa:
il Re Senza Colore era depositario di una saggezza che andava ben oltre il suo
pur straordinario dono di poter vedere il futuro. Però per un ragazzo giovane
quanto lui, nonostante il rigido addestramento da samurai che seguiva
quotidianamente con passione, era difficile trattenere la curiosità.
Una settimana prima, quand’era in procinto di
lasciare la casa del suo mentore per recarsi a fare la spesa al villaggio, il
Settimo Re l’aveva incaricato di imbucargli una lettera. Quel giorno, l’aveva
incaricato di recarsi presso il piccolo ufficio postale per ritirare l’oggetto
che aveva ordinato per corrispondenza.
Roso da un’impazienza che contrariava la parte del
suo animo più dedita alla severa disciplina, Kuroh
s’affrettò a sbrigare le faccende consuete prima di andare a prelevare, come
ordinatogli, l’oggetto misterioso: una busta che riportava il timbro postale
della città di Shizume.
L’involto non forniva nessun indizio preciso sul
contenuto, ma Kuroh era un ragazzo troppo ben educato
per sbirciare la posta altrui senza permesso. Quindi mise freno alla sua curiosità
e ripiegò su un rapido ritorno dal suo maestro.
Il giovane vassallo fu fiero della sua temperanza
quando Ichigen nel rivederlo si complimentò divertito
del suo autocontrollo, e per darne ulteriore prova s’inchinò per ritirarsi e
lasciare solo l’uomo a sbrigare i propri affari.
Il Re Senza Colore però lo trattenne: “Aspetta, Kuroh-kun; vorrei che sfogliassi con me questo calendario.
Dopotutto, l’ho fatto arrivare proprio per mostrarlo a te.”
“Davvero, Maestro? Cosa c’è in codesto calendario
che ritenete di così grande importanza?” chiese subito l’allievo sedendosi
impeccabilmente sulle ginocchia.
Il sorriso divertito di Ichigen
s’allargò: “Le fotografie di persone molto importanti che prima o poi incontrerai.
Avvicinati, Kuroh, e lascia che ti mostri i volti dei
Re e dei loro vassalli che vivono nella grande città.”
“Re come voi, maestro? E ditemi, dall’alto della
vostra mirabile saggezza a cui nulla del presente e del futuro è mai celato: cosa
dovrò fare, quando li incontrerò?”
Kuroh
rimase sorpreso quando dalle labbra del suo mentore uscì una risatina, e con
uno sguardo in cui brillava ilarità anche se accompagnata sempre da molto
affetto, rivelò con tono fin troppo ironico:
“Assicurati di procurarti una cassetta del pronto
soccorso, mio caro allievo!”
FINE
N.d.A.:
Siete liberi di immaginare come volete le foto dei ragazzi che alla fine sono
finite nel calendario, ma nel mio headcanon si sono
rivelate un campionario di bishounen in vena di scherzi
e buffonate :P
Spero
di non aver reso gli anziani Re troppo sfacciatamente OOC, ma volevo
assolutamente inserirli nella storia in qualche modo!
…lo
ammetto, mi sono divertita troppo a far trollare Kuroh da Ichigen :P (pace all’anima
sua XD dopotutto lui sapeva quante botte il suo allievo si sarebbe preso dagli
altri due Re) anche se purtroppo compare solo in pochissimi flashback, l’ho
sempre percepito come una persona incredibilmente buona e saggia, ma dotata di
un certo humor ^_=