Hinata
aprì gli occhi con fatica, a causa della
luce che entrava nella stanza.
“Hinata-chan!
Ti sei svegliata finalmente!”
La
ragazza sbatté le palpebre un paio di volte,
prima di riuscire a mettere a fuoco i particolari di ciò che
la circondava.
Si
trovava in una stanza d’ospedale, completamente
bianca. Dai suoi polsi uscivano dei tubicini collegati a delle flebo, e
la luce
che entrava da una finestrella sulla destra illuminava un vaso di fiori
poggiato su un comodino.
Naruto
era seduto alla sua sinistra.
La
giovane si ritrasse immediatamente. Che diavolo
ci faceva nell’ospedale di Konoha?
”Hinata, stai tranquilla, è tutto finito! Sasuke
è in prigione, e presto sarà
giustiziato.”
“Come?”
”Dai, sappiamo tutto di come ti ha rapito e costretta a
servirlo… Ma ora non
preoccuparti, ora è tutto finito.”
I pensieri della ragazza erano come impazziti. L’ultima cosa
che ricordava era
Itachi che le conficcava la katana nel ventre, e ora le venivano a dire
che
Sasuke l’aveva rapita.
Stava
per ribattere che non era vero, che era lei
che aveva seguito spontaneamente Sasuke per amore, ma si trattenne,
ripensando
a quello che lui le aveva detto solo qualche giorno prima.
“Ti
proteggerò sempre, nessuno ti farà più
del
male, e se perché tu di salvi io dovessi morire, lo
farò. Se sarà necessario,
morirò per te!”
Lui
aveva sacrificato la propria libertà e la
propria vita per salvare lei.
Non
poteva rendere vani in questo modo i suoi
sforzi.
Naruto,
vedendo come la ragazza era confusa, decise
di andarsene, lasciandola ai suoi pensieri.
“Io
vado Hinata, i miei doveri mi chiamano… Nei
prossimi giorni passa nel mio ufficio, abbiamo molto di cui
parlare…”
Proprio
mentre il ragazzo stava per uscire, la
porta si aprì ed entrarono Neji e TenTen con il piccolo
Hizashi.
“Ciao
Hinata! Come stai?”
Lei
salutò debolmente TenTen, mentre Neji
continuava a tenere in braccio il bimbo, impacciato.
“Neji-niisan…
Come stai?”
”Bene Hinata-sama… Molto bene, grazie!”
Dopo essersi scambiati le solite frasi di circostanza, Hinata
incoraggiò i due
a raccontarle tutto ciò che era successo a Konoha nei lunghi
anni in cui era
mancata da casa.
“Beh,
Naruto è diventato Hokage e Sakura direttrice
dell’ospedale… Tsunade e Jiraya si sono sposati e
hanno avuto un figlio… Anche
io e Neji ci siamo sposati e questo è tuo nipote,
Hizashi.”
Mentre
TenTen porgeva il bimbo a Hinata, Neji
continuò per lei il racconto.
“Anche Kiba
e Ino si sono spostai, e lei dovrebbe avere un figlio da un momento
all’altro.
Shikamaru e Temari si sposeranno il mese prossimo e Kakashi e Shizune
aspettano
un bimbo.”
”E mio padre e mia sorella?”
Neji si rabbuiò.
“Hiashi
è morto il mese scorso in una missione nel
paese del Suono. Il suo ultimo desiderio è stato che Hanabi
prendesse il
comando della Casata Principale.”
Hinata annuì. Poteva immaginare facilmente i motivi che
avevano spinto Hiashi a
quella decisione.
“Voglio
vedere la tomba di mio padre.”
TenTen annuì comprensiva.
“Vado
a chiedere a Sakura se può farti uscire per
un po’ di tempo…”
Dopo che la ninja-medico si fu accertata delle condizioni della Hyuuga
e solo
dopo che le ebbe fatto tutte le raccomandazioni del caso, Hinata fu
libera di
uscire, sostenuta da TenTen.
Quando
giunsero al monumento dei caduti, i due si
allontanarono di qualche passo.
Hinata
sfiorò l’incisione sulla lapide.
Hiashi
Hyuuga. Deceduto in missione.
Sussurrò
appena qualche parola nel vento che
soffiava.
“Padre…
sono tornata. Sono diventata più forte,
proprio come desideravi. Forse negli anni in cui abbiamo vissuto
insieme non te
l’ ho mai dimostrato, ma ti voglio bene
papà… e mi dispiace averlo capito così
tardi.”
Lasciò
un fiore ai piedi della lapide e si
allontanò, asciugandosi gli occhi.
“Voglio
vedere Sasuke.”
Neji e TenTen si scambiarono sguardi preoccupati
“Non
so se questo sia possibile Hinata…”
Lei s’impuntò. Voleva vedere quel ragazzo e niente
glielo avrebbe impedito.
Dopo
un po’ i due cedettero alla sua richiesta e la
accompagnarono al carcere.
“Neji
io rimango qui fuori con Hizashi… Occupati tu
di Hinata.”
Neji scortò la cugina all’interno,
attraverso un dedalo di corridoi e stanza. Infine si fermò
davanti ad una
cella.
“Io
sono di là, quando vuoi uscire chiamami.”
Hinata si avvicinò alle sbarre.
Sasuke
era sdraiato sul pagliericcio, immobile.
Solo i suoi occhi si muovevano, vivaci.
“Ciao
Sas’ke…”
”Ciao…”
”Ti
tirerò fuori da qui.”
Lui scosse la testa.
“
È difficile, per non dire impossibile. Non voglio
che tu rischi così tanto per me.”
Stavolta fu lei a
scuotere il capo.
“No
Sasu… Io ti amo…”
”Anche io ti amo…”
“È
per questo che voglio
salvarti.”
Le parole di Hinata risuonarono limpide nella spoglia segreta.
Nuovo
chappy!!!! Come farà Hinata a salvare Sasuke?
E che cosa vorrà dirle Naruto? E Sakura come
reagirà al ritorno di Sasuke?
Tutte le risposte nel prossimo, entusiasmante capitolo, intitolato
“Errori”.