Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Shora    04/06/2013    2 recensioni
Sakura deve cominciare il primo anno scolastico del liceo. Accompagnata da Tomoyo, iniziera così un viaggio tra il suo primo grande amore (un ragazzo conosciuto durante la cerimonia d'inizio anno,Syaoran) e una losca figura che non sembra essere contenta di ciò.
Genere: Avventura, Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura, Tomoyo Daidouji, Touya/Toy | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo punto debole:

La sveglia suonò sul comodino di Sakura. Lei la cercò con una mano e si sedette sul letto stropicciandosi gli occhi, ancora assonnata. Guardò l’orario: le 8:15. Si ributtò all’indietro sul letto.
“Perché anche se è vacanza mi devo alzare presto?” pensò arrabbiata.
-Sakura, sei sveglia, lo sai cosa devi fare oggi vero?-
-Si che lo so, non rompere Toy!-
-Come siamo scorbutiche oggi, eh?- disse suo fratello affacciandosi dalla porta e individuando sua sorella ancora sdraiata sul letto.
-Sakura?! Ti vuoi alzare!- continuò dopo due minuti.
-Lo so che devo fare le pulizie! Ora basta!- si arrabbiò la ragazza.
-Ok, fai un po’ tu, ora io devo andare. Ci vediamo stasera! Oh, papà è già uscito!- gridò mentre scendeva le scale a tutta velocità. La ragazza aprì piano gli occhi tanto non si sarebbe più riaddormentata. Poggiò i piedi sulle mattonelle fredde del pavimento e guardò verso la cesta dove Kei sbadigliava.
-Lo so mio caro, anche io volevo dormire un altro po’, ma dobbiamo fare le pulizie!- si avvicinò alla finestra e aprì le tende. La neve cadeva lenta e infinita imbiancando nuovamente il vialetto ripulito dal padre qualche ora prima. Alla ragazza venne in mente quella volta, che tornata da scuola aveva trovato l’uomo incappucciato sotto la sua finestra. Rabbrividì a quel pensiero. Poi si voltò tornando a sorridere e prese Kei in braccio. Ogni volta che lo guardava non poteva fare altro che pensare a Syaoran. Scese in cucina e decise di prepararsi una veloce colazione a base di latte e cacao con i biscotti, mentre a Kei diede un po’ di latte bianco con una ciambellina e pensò che forse doveva andare del cibo per gatti. Una volta che ambe due ebbero finito di mangiare. Sakura prese a pulire gli scaffali e le mensole con il micio che la guardava curioso. Sbattè tutti i tappeti di casa e fece partire la lavastoviglie. Poi venne il turno dell’aspirapolvere. Non appena l’accese il gattino, spaventato, corse in cerca di un rifugio dietro il divano e la ragazza non poté fare altro che scoppiare a ridere. Una volta finito di pulire tutta la casa con l’aggeggio elettronico andò a consolare il gattino che si era messo a tremare per la paura.
-Non pensavo fossi così fifone. Ma, forse, è perché sei ancora un cucciolo…- sospirò e guardò l’orologio. Segnava le 12:40. Cominciò a pensare a tutt’altro che le pulizie. Era da un po’ di tempo che si chiedeva dove potesse essere finito il tipo incappucciato. Non che lei volesse vederlo, per carità. Era solo che l’aveva perseguitata per mesi per poi scomparire misteriosamente. Neanche i telegiornali ne parlavano più. Sembrava di essere usciti da un sogno, dove tutto quello che avevi fatto non se lo sarebbe ricordato più nessuno. Il cellulare sul tavolino vicino a Sakura cominciò a vibrare. Sullo schermo apparve il nome di Tomoyo.
-Sì?- chiese Sakura poggiandosi all’orecchio il telefonino.
-Ciao, come stai Sakura?- chiese la sua amica all’altro capo dell’apparecchio.
-Bene, tu?-
-Non mi lamento… senti, posso farti una domanda?-
-Vai pure.-
-Sei libera oggi?-
La ragazza riflette un attimo. Le pulizie le aveva quasi finite, per cui verso le 4:30 sarebbe stata libere e suo fratello le aveva dato il permesso di uscire dopo aver finito di pulire.
-Verso le 4.30 sì, perché?- chiese allora la castana.
-Ti va’ di passare a casa mia? Volevo stare un po’con te!-
-Nessun problema!- sorrise la ragazza. Poi si salutarono e chiusero la chiamata. Sakura sollevò Kei fino a incrociare i suo occhi blu.
-Che dici, vuoi venire anche tu?- gli chiese.
Per tutta risposta quello emise un leggero miagolio.
-Ok, ora torniamo a lavoro!- si alzò la ragazza e poggiando delicatamente il micio su un cuscino del divano.
 
Una volta finito Sakura decise di farsi una bella doccia, dato che dopo tutte quelle pulizie si sentiva abbastanza sporca e impolverata e alle 4 in punto fu pronta a uscire. Si vesti pesante e prese due sciarpe una per lei e un’altra per Kei. Prese il micio e lo avvolse nella morbida lana dell’indumento. Prese telefono, chiavi e uscì di casa. Camminando per la strada per andare a villa Daidouji vide un sacco di macchine in fila e capì come mai la sua amica non fosse venuta a prenderla con la limousine, sarebbe di certo rimasta imbottigliata nel traffico infernale che era presente quel giorno. Il micio si mosse nella sciarpa e fece spuntare il musino che cominciò ad annusare curioso l’aria. La ragazza sorrise. Mise una mano in tasca e frugò tra la miriade di oggetti presenti nella scomparto della giacca fino a toccare cosa che cercava. Le sue dita toccarono il fiocco di un pacchetto. Fece un respiro di sollievo.
“Per fortuna non me lo sono dimenticata a casa. Altrimenti quando avrei dato il mio regalo a Tomoyo.”
Ripensò al momento in cui la sua amica si era letteralmente incollata al vetro dell’oreficeria dove aveva visto la collanina con una farfallina rosa e viola che la ragazza le aveva comperato. Poco dopo essere uscita dalle sue fantasticherie intravide tra i fiocchi di neve i cancelli della casa di Tomoyo. Cominciò a corrergli incontro per poi suonare al citofono e sentire l’inconfondibile voce calma e dolce di Madison che le aprì i cancelli salutandola con la solita grazia. La ragazza entrò in casa trovandosi subito la mora che scendeva le scale e che non appena la vide le saltò al collo.
-Ciao!!- saluto raggiante.
-Come mai tutta questa grinta?- chiese Sakura sorridendo.
-Non ti vedo da due giorni e già troppo per me!- scherzò Tomoyo.
Piano piano Kei fece sbucare la codina e i suoi vivaci occhi azzurri. Emise un piccolo miagolio.
-Che carino! Non mi avevi avvisato che avevamo un ospite in più!- scherzò la mora. Entrambe cominciarono a ridere di gusto.
-Vieni andiamo in camera mia!- disse la ragazza.
-Ok…- acconsentì l’altra.
Si sistemarono sul letto.
-Tomoyo, ho una cosa da darti.- disse Sakura. Prese il pacchetto dalla tasca e glielo porse.
-Sakura non dovevi disturbarti… anche se anche io ho una cosa per te!- e così dicendo diede alla sua amica un pacchetto simile al suo.
-Posso aprirlo ora?- chiesero le due amiche contemporaneamente. Si guardarono e iniziarono a ridere annuendo per dare l’una il consenso all’altra di aprire il rispettivo regalo. Ambe due scartarono la carta. Sakura vide che nel suo pacchetto c’era la stessa collana della sua amica solo che la farfalla era azzurra e blu. Si ringraziarono a non finire contente dei loro regali.
-Come va con Syaoran?- chiese a bruciapelo la mora.
-Non saprei negli ultimi giorni è un po’ strano, se ne va via sempre così frettolosamente con una scusa. Come se dovesse fare delle cose importanti. Spero sinceramente che questi impegni non lo allontanino da me, tengo a lui più della mia stessa vita.- rispose un po’ triste la castana.
Qualcosa si mosse fuori dalla finestra. Aveva sentito abbastanza. Sapeva qual era il suo punto debole. Presto la trappola sarebbe scattata.
  
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