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Autore: sat4na    05/06/2013    1 recensioni
Ho sempre pensato che quando mi sarei finalmente innamorato avrei potuto vivere quella storia d'amore che presentano nei film.
Lei ricambia,lei ti ama, e vivete felici e contenti. Ma qui non siamo nei film, no, qui siamo nel mondo reale, quella merda di mondo reale.E io non voglio una lei,ma ben sì un lui, e quel lui è proprio il Quarterback della squadra di Football,Frank.
Dal quarto capitolo: "Bene, tu con quelle linee crei arte Gee. Le stesse linee le hai tracciate sul tuo corpo. Bene, hai trasformato te stesso in un capolavoro,ora sei arte."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHY IS LOVE SO DISASTROUS?
 
Capitolo sette.
 
What's life like, bleeding on the floor?
 
 
 
Se dico che sono la persona più felice del mondo mi credete? Se dico che ho voglia di vivere, mi credete? Perchè è così strano. E' strano come una persona possa cambiarti completamente la vita, come possa da un giorno all'altro farti passare dall'uscurità alla luce. Frank aveva fatto questo, aveva aperto le tende della mia stanza buia e ora c'era un sacco di luce. Ormai erano passati due mesi da quando io e Frank stavamo insieme segretamente. A scuola o in giro lui era sempre il ragazzo popolare, e io il solito sfigato depresso. Due mondi diversi, non ci cacavamo di striscio (Anche se io lo guardavo in continuazione) Ma quando ci trovavamo a casa mia o casa sua era tutt'altra cosa. Eravamo sempre attaccati! 
 
Il suono della campanella mi risvegliò dai miei soliti pensieri. Presi lo zaino, ci infilai i quadermi e le penne e uscì fuori. Andai verso il mio armadietto e come il solito guardavo Frank avvicinarsi da lontano. Lui era sempre 10 armadietti più avanti di me con tutta la schiera di Cheerleader e giocatori di Football. Mi aveva anche detto da poco che si era ''lasciato'' con quella puttana perchè non voleva farmi ingelosire. Quant'è tenero? Non potete capire la mia gioia, questo significa che si preoccupa per me e...
 
MA CHE CAZZO? 
Ero così felice e tra i miei pensieri da ragazzina innamorata che non mi ero accorto che Frank e la troia si stavano baciando. Maledetto, aveva detto che l'aveva lasciata, quel bastardo. Ora vado lì e....no. Cazzo dico? Non posso andare lì. Sento che mi stanno salendo le lacrime e di nuovo il senso di depressione ritorna dentro di me, fantastico. Chiudo l'armadietto e mi diriggo verso il bagno. Vado dentro uno dei WC e chiudo la porta, lasciandomi cadere a terra con la schiena rivolta alla porta.
Perchè? Solo questo voglio sapere. Non pretendevo certo di essere il suo tutto, sapevo benissimo di far schifo. In effetti era gia un miracolo che fossimo ancora insieme... ma, insomma. Non posso di certo mettermi contro lei. Lei era bellissima, magra, il capitano delle cheerleander cazzo. Io ero ... brutto. Io ero Gerard, e non esisteva un insulto abbastanza orribile per descrivermi. Da quando stavo con Frank ero ingrassato, lui si preoccupava sempre se avessi mangiato. Aveva questa fissa, dovevo mangiare regolarmente perchè per lui ero gia stupendo... ma ora è difficile credere a quelle parole. Mi sento solo preso per il culo. Mi sento usato. Diciamo che mi sento la sua puttana personale, ecco. Non mi ero neanche accorto di star piangendo, sempre meglio. Ma cosa diavolo pretendevo? Sapevo quanto facessi schifo , quindi, cosa pretendevo da Frank? Che rinunciasse a tutto per me? Che cretino. Che coglione. Beh, se lui è felice così va bene alla fine. Insomma, io sono depresso e ormai mi sono rassegnato. Anche se con Frank stava cambiando qualcosa, lo sentivo. Ma preferisco soffrire io che lui. Povero, chissà che enorme sforzo deve aver fatto per baciarmi o solo guardarmi in faccia. Mi alzai da terra e andai verso il lavandino, mi sciaquai la faccia e dopo essermi ripreso uscì dal bagno. Era gia passata la terza ora da almeno 40 minuti. Tanto valeva andare sotto le gradinate dello stadio per spiare Frank allenarsi, era bello quando si allenava, tanto. E non me ne fotteva se avrebbe fatto male.
 
Mi recai furtivamente fuori e andai sotto le scalinate per non essere visto. Dalle fessure guardavo giocare Frank. Lui aveva la maglia numero 9...e ora che ci pensavo prima aveva un altro numero. Mh, se non sbaglio era il 31. Dopo un pò mi sedetti a terra (sempre sotto le scalinate e presi il mio album da disegno. Volevo esprimere il dolore, e non sapendo in quale altro modo farlo visto che Frank se mi vedeva anche un solo taglio mi faceva una ramanzina peggio di mia madre quando devo uscire di casa, per questa volta, decisi di farmi del male indirettamente. Disegnai sangue, sangue e sangue, era sangue che usciva da un braccio. Quel braccio doveva essere il mio. Posai il quaderno e mi alzai le maniche.
Che bracci orrendi. Come si fa ad amare una persona del genere? Non si può. Non puoi amare una persona che si odia così tanto da autodistruggersi, hai paura, non hai vogli adi innamorarti di una persona del genere, ecco tutto. E Frank era stato solo gentile e buono.

 
 
Dovevano essere le otto di sera, ed io ero a non far niente seduto sul divano a guardarmi Batman. Mi piaceva Batman, era figo. Il signore dell'oscurità.
 
Sentì il telefono vibrare e lo presi dalla tasca sbuffando. 
 
Era Frank. Non sapevo se rispondere o meno, ma neanche il tempo di pensarci che avevo gia premuto il tasto verde.
"Pronto?" Sapevo chi era, ma meglio assicurarsi che fosse lui e non qualche suo amico.
"Amore! Mi sei mancato, oggi a scuola non ti ho visto per niente. Comunque, ti aspetto fra un ora fuori casa tua per andare ad una festa. Sai che senza di te non vado! Quindi preparati. A dopo... Ah, mettiti quella maglia che hai messo la prima volta, ti sta bene. Ti amo."
Mi aveva detto tutto così velocemente che pensai di essermelo persino sognato. Non avevo neanche risposto che gia aveva chiuso. Bene, una fesa! 
La mia voglia di andare è allucinante.
Sti cazzi.
Andai sopra e cercai quella maglia unisex. Mi vestì esattamente come la prima festa e dopo un ora passata davanti allo specchio a cercare di rendermi presentabile scesi per andare fuori.
Frank non era ancora arrivato, così decisi di sedermi sui gradini della veranda. Per fortuna che erano tutti fuori ed ero solo a casa. Ultimamente a casa ero sempre solo, non eravamo più come prima. Ci eravami allontanati parecchio.
"Ehi bellezza!" Alzai lo sguardo e trovai Frank tutto sorridente. Mi ero quasi dimenticato quello che era successo stamattina.
"Ciao..." Risposi e mi alzai con poca eleganza.
"Andiamo?"
"Si, ma c'è una cosa che non ho capito..." Spostai lo sguardo a terra. " Non hai paura che mi vedano con te?"
"Oh, non preoccuparti di questo dolcezza! Su, andiamo!" Mi fece la mossa con la mano di alzarmi e così feci.
Era strano, disolito appena ci vedevamo mi dava qualche bacio, anche se innocente sulla guancia. Lo sentivo lontano, maledettamente lontano. Povero, è costretto a sopportarmi... se fossi stato in lui mi sarei gia ammazzato.
Durante il tragitto nessuno parlò e stranamente dal solito non mi prese la mano. Questo cominciava un pò a farmi male, ma non potevo farci niente. O forse... forse sarei potuto cambiare? 
"Ehi baby, siamo arrivati! Io vado un attimo dai miei amici... fai conoscenza intanto, dopo ti chiamo!" Neanche il tempo di rispondere che ancora una volta se n'era andato e mi aveva lasciato lì, come un cretino. Se odiava tanto sentirmi o stare con me perchè non mi lasciava, avrebbe fatto meno male.
Me ne andai in giro, verso il giardino dove c'erano davvero un sacco di persone. Mi sedetti sull'erba e iniziai a distruggermi mentalmente fin quando qualcosa non si sedette vicino a me.
"Che fai qua solo? C'è una festa intorno a te!" Mi girai verso lo sconosciuto e rimani un pò scioccato nel vederlo. 
Aveva dei capelli davvero lunghi e un viso particolare.
"Non conosco nessuno." Avevo buttato lì.
"Ora conosci me, alzati. Andiamo di là." Si alzò e mi tese la mano.
 Riposi presi la mano e mi alzai. Normalmente non l'avrei cacato di striscio, ma infondo ero ad una festa. Frank non mi cacava e piuttosto che stare seduto a deprimermi decisi di andare con questo tipo. Cosa potevo ricavarne al massimo? Una sbornia? Beh, sopravviverò.
"Sono Geard, comunque."
"Sono Bert."
 
 
Ehi! Ho finito la scuola quindi d'ora in poi mi dedicher completamente alla storia e all'altra (THREE CHEERS FOR SWEET REVENGE. Che è tipo un horror, giallo. Si, amo le cose allegre.) E inoltre mi dedicherò al fumetto che posterò o sulla mia pagina twitter o creerò un blog interamente per i miei disegni e fumetti. Penso che la seconda idea sia migliore. Passando al capitoloo lol ecco, in questo capitolo inizia un pò di movimento. Ovviamente nelle mie storie non c'è un attimo di tregua, c'è sempre qualcosa che va male. Viva la felicità , yuppi. Comunque questa storia prenderà una piega decisamente brutta ( via avverto di gia.) e boh. Non so ancora come finirà. Andiamo bene...si. Ma non preoccupatevi, troverò un finale mozza fiato! (spero.) Ok, mi sono dilungata abbastanza! Spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori, al prossimo capitolo.
-christinaxo
   
 
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