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Autore: Cronus    06/06/2013    3 recensioni
Pensava di essere il migliore: scelto per diventare il blader numero 1 al mondo, leader degli Starbreaker, famelico fino al midollo, terrificante nel suo essere e spietato come pochi.
Il suo orgoglio era andato in frantumi dopo la seconda sconfitta a distanza di poche ore, era crollato a terra per ben due volte nello stesso giorno, messo in ginocchio da blader più forti di lui per un nulla. Ma lui non sbaglia la terza volta, rinascerà più forte di prima. E nessuno riuscirà più a domarlo, nessuno lo terrà più al guinzaglio.
Perché Damian Hart diventerà un’altra persona.
Caricate i Beyblade, signori, perché il guardiano dell’Ade non risparmierà nessuno stavolta.
3, 2, 1 prontiii…, LANCIO!!!(Beyblade metal masters)
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damian Hart
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Hades Inc. Nuova sede in New York

 
 


- E così l'operazione non si è conclusa con successo?- domandò un uomo alto con voce stridula.

- L'operazione vera e propria non è mai iniziata, è finita ancor prima che cominciasse...- rispose l'altro stravaccandosi poco graziosamente sulla poltrona di costosa pelle.

- Un buco nell'acqua, insomma...- versò dello champagne in un bicchiere e lo porse all'uomo col ciuffo.

- Sì, se così si può definire. Abbiamo avuto delle complicazioni, non siamo riusciti a convincere Rago; almeno però abbiamo risvegliato Diablo Nemesis, ci mancava solo che perdessimo anche quello!- 

- E adesso come hai intenzione di riparare il tutto?-

- Lo sai Ziggurat, la soluzione ha un solo nome: Ryuga Kishatsu!- accompagnò le parole con un repentino gesto della mano, mentre con l'altra si portava il liquido ambrato alle labbra.

-È l'unico in grado di controllare Nemesis.- aggiunse poi poggiando con stizza il bicchiere affusolato sul ripiano di cristallo.

- Pensi davvero che dopo quello che è successo con la Hades Inc. sia ancora disposto a collaborare con noi, Doji?- l'uomo seduto sulla scrivania di fronte a lui alzò un sopracciglio, perplesso.

- Ammetto che non sarà facile riconquistarsi la sua fiducia, ma almeno potremmo provare...-

- Non credo cugino...la sua reazione sarebbe qualcosa di apocalittico!-

- Beh, tu conosci qualcun altro in grado di domare Nemesis?- chiese con una punta di rimprovero -Te l'ho detto solo Ryuga può farcela-

- Veramente...- il dottore abbassò il capo, le lenti degli occhiali, per pochi secondi, rifransero la luce - una persona ci sarebbe...-

L'uomo che gli era di fronte si portò una mano alla tempia, massaggiandola convulsamente, come cercando di ricordare.

- E sentiamo chi sarebbe?- chiese infine battuto dal compagno.

- Sono sicuro di avertene già parlato, è stato un mio paziente agli albori dell'Accademia, parecchi anni fa, il suo nome è Damian Hart.-
 
 
 
 





- Non dimentichiamoci il motivo per cui siamo su quest'isola!- ribadì Yuki.

- Già, dobbiamo trovare il 5^ blader leggendario- aggiunse Madoka.

- Esatto, quindi ascoltami bene Damian, i tuoi problemi personali te li risolvi da solo, a noi non interessano- disse freddo Kyoya.

- Certo, come a me non importa seguirvi nelle vostre stupide ricerche-

- Ricordatevi che anche lui è un legend blader, avete bisogno del suo aiuto se volete sconfiggere Nemesis.- gli ricordò Amber.

- Che c'è adesso lo difendi, ah no dimenticavo che è il tuo "fidanzato"!- Tategami sottolineò l'ultima parola.

- A) non è il mio fidanzato
   B) a quanto mi risulta vi ha sconfitti entrambi, quindi è LUI l'elemento finora indispensabile!- rispose all'offesa marcando volontariamente la parola LUI.

- Amber ha ragione - ammise Kenta.

- Damian, devi seguirci. Dobbiamo trovare tutti i blader leggendari rimasti. Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto...- esclamò Ginka guardandolo dritto negli occhi.-

- Stupidaggini...Voi non avete bisogno di me, ve la caverete da soli, ho altri piani in mente.-

- E sentiamo quali altri piani vengono prima della salvezza del mondo!- sbottò Yuki sul piede di guerra.

- Non sono affari tuoi, ragazzino!- 

In un attimo la situazione degradò. Adesso Damian teneva fermo l'astronomo per il colletto della camicia, sollevato pochi centimetri da terra.

- Di un po', vorrai mica fare la fine dei tuoi due amichetti, Tsubasa e Yu?- gli sibilò minaccioso in un orecchio.
 
 
 








- Cosa?! Hart??! Di un po' sarai mica impazzito? Intendi proprio quel bambino che assistette all'assassinio della madre?-

- Sì, proprio lui. Te ne avevo già parlato se non mi sbaglio-

-"Il Prescelto"- sussurrò Doji - Era così che lo chiamavate ad Hades City, vero?-

- Già, è anche grazie a lui se esiste il sistema di accordo...-

- E secondo te, sarebbe capace di domare Diablo Nemesis?-

- Beh, sì, ne sono quasi sicuro! È stato sottoposto a molte più procedure di quanto serva...-

- Rimembro a fatica, ma mi sembra di ricordare che me ne avevi parlato piuttosto bene, anzi forse elogiavi la sua completa disposizione ai sistemi, mi dicesti "Quel ragazzo sembra nato per sottoporsi a procedure!"- imitò il tono dell'uomo con fare civettuolo -inoltre sarebbe molto più facile convincerlo, in fin dei conti è ancora in debito verso di te per quella faccenda della madre...-

- Già - sul viso del dottore comparve un velo di malinconia mentre si alzava dallo studio e si avvicinava alla grande vetrata, il suo tono cambiò radicalmente, tanto che Doji non riconobbe più l'uomo forte e convincente che era una volta: - Quando ti dissi quelle parole non conoscevo fino in fondo la sua storia, non ero a conoscenza di dettagli molto importanti. Per esempio, non mi ero curato di sapere chi fossero i suoi genitori...in particolare chi fosse SUA MADRE!- Ziggurat si girò, guardando il cugino negli occhi -È una storia molto lunga...in seguito dovrei trovare il tempo per raccontartela. Ma ora abbiamo una precedenza: dobbiamo riportarlo qui al più presto! Ogni ora che passa potrebbe essere decisiva, l'effetto della procedura non dura in eterno, forse potrebbe essere già troppo tardi, dobbiamo muoverci! -

- Di cosa stai parlando Ziggurat?- domandò Doji in un sussurro -Non capisco tutta questa fretta!- gesticolò irritato, mentre il cugino tornava a guardare fuori, finendo il suo bicchiere in un sorso. - Non vedo dove sta il problema! È vero, ormai sono due mesi che quel ragazzo non fa procedure; ma basta prenderlo, portarlo qui e metterlo dentro a quella cazzo di macchina e tutto tornerà come prima! Sempre tu l'anno scorso mi dissi: "Sottoporsi a una procedura è un po' come andare in bicicletta, una volta che hai imparato non ti scordi più!"-

- Non è questo il punto, Doji! C'è anche un altro "piccolo" problema- si portò due dita alla tempia - Non siamo gli unici a cercare Damian Hart...-
 
 
 





Il sole era tramontato velocemente.
Aveva già cenato e ora si apprestava alla riparazione dei Bey.
Con un panno pulente prestatogli da Madoka stava lucidando Kerbecs, lo aveva smontato pezzo per pezzo minimo una dozzina di volte alla ricerca di quelle "modificazioni" tipiche dei blader leggendari.
Non ne aveva trovato traccia.
Era il solito Hades Kerbecs: modalità normale o modalità boost.
Come era sempre stato.
"Magari mi sono sbagliato" pensò "Forse ho avuto un'allucinazione"
Quel pomeriggio non si era allenato, dopo  aver ricevuto quella missiva aveva preferito non uscire allo scoperto.
Chiunque lo stesse cercando sapeva dove trovarlo.
Lo citava la lettera stessa: "So dove sei stato. So dove sarai."
Doveva andarsene da lì. La situazione era diventata troppo pericolosa, avrebbe potuto coinvolgere qualcuno. E questo non se lo sarebbe mai perdonato, come diceva Kyoya, i suoi problemi non erano di dominio pubblico, doveva tenerseli per sé.

- Ehi, che ci fai qui fuori tutto solo, è pericoloso!- udì una voce fin troppo familiare rimproverarlo.
Rispose con un alzata di spalle, senza neanche voltarsi.

- Sai- continuò quella voce - prima sparlavano di te, dicevano che ultimamente ti comporti in modo diverso-

- In che senso?- domandò freddo avvitando per l'ennesima volta il bullone.
Amber si sedette di fianco a lui, accavallando le gambe.

- Beh! Sei lunatico, quando combatti sei quello di sempre: spavaldo, sicuro di te, sadico, malvagio; insomma come eri qualche mese fa al Big Bang Blader!
Poi, invece, quando si parla del tuo passato torni ad essere...beh, non dico timido, ma riservato. Per esempio quando ti sei messo a piangere e quando mi hai bac...sì dai hai capito! Insomma per dirti: sembravi due persone diverse!!!-
Damian sbuffò scocciato smettendo di occuparsi del Bey e guardandola per la prima volta in faccia.

- Non ho bisogno di uno psichiatra, tanto meno di una seduta sui miei problemi caratteriali con te...!- rispose alzandosi e recuperando il mantello che aveva momentaneamente appeso alla maniglia di una finestra.

- Hey, aspetta! - la ragazza scattò in piedi, afferrandolo per un polso.

- Almeno rispondimi!-

- Non ti devo dire proprio niente, che diritto hai tu di conoscere il mio passato! E soprattuto come fai a dire che TORNO ad essere RISERVATO! Tu che ne sai di com'ero prima?! - si divincolò quasi facendola cadere per terra. Adesso stavano urlando.

- E comunque, se proprio ti interessa, la doppia personalità è dovuta agli effetti della procedura...!- si incamminò verso la foresta, voltandole le spalle.

- Tu non vai proprio da nessuna parte!- gridò la giovane.
Seguì il rumore metallico per eccellenza, quello stridio inconfondibile...
Il Guardiano degli inferi si fermò, come pietrificato.
Non ci avrebbe mai creduto se non si fosse girato.
Amber era lì. Ferma. E-e gli stava puntando addosso un lanciatore carico...

- Che stai facendo?- furono le uniche parole che riuscì a formulare.

- Combatti, se non sei un codardo!-

- Spero vivamente che tu stia scherzando!- mosse un passo verso di lei.

- Dove hai preso quel Bey?- strizzò gli occhi per vedere meglio la sagoma metallica, essendo notte fonda.

- Non sono affari tuoi!- 
Lentamente, passo dopo passo, si era avvicinato a lei muovendosi in cerchio, mentre lei lo teneva sempre sotto tiro.

- Forza co-combatti!- stava tremando e dalle ciglia iniziavano a staccarsi gocce grandi come diamanti.

- Ti prego...- disse con la voce rotta da singhiozzi.
Damian era a un metro da lei.
Allungò il braccio con moderata lentezza, la mano agguantò il lanciatore e con gesti calibrati glielo tolse di mano.
Tutto questo lo fece penetrandola con lo sguardo.

- Non mi devi dimostrare proprio niente- sussurrò con dolcezza lasciando cadere per terra il lanciatore.
Poggiò il palmo della mano sulla sua guancia bagnata, accarezzandola in un gesto di infinita tenerezza.

- Perché mi fai sempre questo effetto?- domandò Amber quasi a sé stessa.
Silenzio.
- Dimmi almeno che Damian sei in questo momento...-

- Nessuno dei due...- mormorò prendendole il viso con entrambe le mani.
E lei si perse in quegli abissi grigi e azzurri che erano i suoi occhi, due perle di luce nell'infinità dell'oceano.

- Damian...- riuscì solamente a dire prima che le sue labbra vennero a contatto con quelle di lui. 
POI, IL FUOCO.
 Il fuoco sacro degl'inferi esplose dentro di lei come un accendino in una camera a gas.
Parole disconnesse percorsero le vie più oscure della sua mente: 
" Se hai terrore fuggi.
Sarai la mia preda d'ora in poi.
Se hai paura urli voltando le spalle.
Sei in trappola.
Se hai timore svisceri agitandoti.
Hai gli stessi occhi di mia madre..."
Non capiva più niente, la testa le doleva.
Eppure era così inevitabilmente innamorata di lui...
Perché non reagisci! Si diceva da sola.
Mentre il blader la baciava con ardore.
Non riesco lui, lui è troppo forte. Si rispondeva. È così affascinante...
Ma anche così terrificante...
Una parola prese posto nei suoi pensieri:
Odialo...
Subito dopo un'altra le venne urlata nel suo subconscio: 
Amalo...
Gli gettò le braccia al collo aggrappandosi a lui come una flebile speranza.
Il Blader di Hades Kerbecs non ebbe esitazioni. Guidando con sopraffina maestria le redini del gioco.
Con la lingua aprì finalmente quel bacio, tanto voluto, quanto cercato.
Alla ricerca di emozioni uniche quanto rare.
Sentendo la passione fluire nel cervello come una droga.

- Io devo partire.- l'avvisò parlandole sulle labbra. -questa notte stessa...-
Si staccò definitivamente da lei.

- La verità deve avere un nome...-













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Ok, ok lo so sono lenta come una capra svizzera ad aggiornare, ma, insomma, perdonatemi...in fondo vi voglio bene, ed è uno strazio non vedere questa storia finita. (mi fa un po' pena dire che siamo circa a metà)
Sto allungando un po' questi capitoli, perchè mi sto rendendo conto che se non mi do una mossa non la finisco più.
E' adesso che viene il bello...ah ah *risata malefica*
i prossimi cap saranno un po' più spinti (spero). E darò alla storia la classica connotazione da thriller/giallo.
Da qui in poi mi divertirò a scrivere, perchè fin'ora abbiamo scherzato...E sarà allora che vedrete cosa ha pensato per così tanto tempo il mio cervellino bacato da scrittrice pazza. spero solo di essere all'altezza, perchè gli argomenti non saranno per niente facili da trascrivere...
non vedo l'ora di aggiornare!!!!
infine ringrazio chi mi recensisce da sempre (rebell e giu giu dark), o chi l'ha semplicemente letta o messa nelle ricordate/preferite.
al prossimo capitolo (che spero non sia tra vent'anni)
Bye bye Cronus 
 
  
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