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Autore: Alfietta    06/06/2013    1 recensioni
il mio non è un bel lavoro, con le disgrazie degli altri noi ci guadagnano lo stipendio. Ma se non parliamo noi della verità chi lo farà? questa è la storia di una giornalista, che aiuta al polizia autostradale. In questa sua avventura, incontrerà non solo pericoli ma anche strane emozioni
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ispettore!! Non può dirci nient’altro sul caso?”
è cosi che inizio la mia prima intervista per il primo vero giornale per cui lavoro. L’ispettore è giovane, bello alto e con la barba che lo rende estremamente sexy e attraente: Alé concentrati devi intervistarlo, o almeno provarci!                                                                                          “Non posso! E sinceramente non voglio perdere tempo con voi che ne approfittate delle disgrazie della gente! Andatevene!” e cosi mi cacciò. Appriffitatori, be lo siamo. Quindi. Anzi no aspetta                             
“Vogliamo solo sapere la verità e chi la dirà ai cittadini di questa città se non un giornale giusto e sincero?!” rispondo indignata. Lui si gira alza gli occhi al cielo e mi urla contro   
“Quando sapremo qualcosa  ve lo faremo sapere! Adesso andatevene!” 

Giro un altro po’ tra la folla, è vero il mio non è un bel lavoro, con le disgrazie degli altri noi ci guadagnano lo stipendio. Ma il giornale con cui sto lavorando è un giornale che parla di ciò che non ci dice lo stato, le intercettazioni, i soldi sporchi dello stato e gli omicidi della mafia. Noi ci occupiamo di questo. E nessuno c’è lo può proibire.
Questo caso è un caso di mafia, ma secondo alcuni vi è coinvolto anche il sindaco, ora bisogna solo capire come. Alle sette l’area viene sgombrata e mentre me ne sto andando trovo del sangue su un albero vicino la scena mi avvicino e mentre sto per avvicinarmi all’albero, l’ispettore mi blocca per la vita facendomi traballare, ma lui mi tiene a se con una stretta sicura, reduce sicuramente dai suoi ultimi allenamenti in palestra. “Non dovrebbe toccare le prove” mi  dice con tono rimprorevole “  E voi non dovreste trascurarle” ribatto liberandomi dalla presa.
“Ha ragione” ammette 
“ Io ho sempre ragione!”   
“Adesso non esageriamo..
“  mi dice mentre altri poliziotti vengono a prelevare le impronte.                                
“ Poliziotti trascurano prove: Contribuiscono con lo stato a nasconderci la verità? Sarà questo il titolo del giornale di domani?” si prende beffa di me quell’ispettore del cavolo                                                                                                               
“Sarebbe davvero sensato, però può tranquillizzarsi, non ho intenzione di scrivere niente, a patto che lei mi dica tutto ciò che sa su questo caso…” dico con non scalante
“Certo magari a cena!”                                                                                                                                                                            “Non ci penso proprio!”                                                                                                                                                                              “Allora niente informazioni” guarda tu che spavaldo sa che è un gran figo e ne approfitta.                                                      “Solo una  cena” cosa non si fa per il lavoro


Salve ragazzi/e! ecco questo è il primo capitolo della storia di Ben e Alexandra (personaggio inventato da me). Certo non è un gran che come inizio ma vi prometto che sarà sempre meglio.  Ho già mille idee. Un BACIONE
  
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