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Autore: Sylvia Ruth    08/06/2013    1 recensioni
Questa storia è nata da una mia rilettura dei romanzi di uno dei miei autori preferiti: Robert Van Gulik e dalla mia contorta immaginazione.
Ho immaginato alcuni dei suoi personaggi con il viso ed il fisico dei miei musicisti preferiti: i Depeche Mode.
I romanzi sono ambientati nella Cina medioevale ma io, per colpa di una vecchia fotografia del gruppo, ho preferito ambientarla in un paese europeo e come epoca ho scelto la prima metà dell'800.
Genere: Avventura, Mistero, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Martin si alza di scatto. "Prego signora Morgan. Si accomodi accanto al fuoco."

"Grazie signore." Si siede allargando appena il mantello scuro che la copre.
"Bevi questo Abby...Sorseggialo piano." Le porge un bicchiere. Svuota l'altro in un sorso." Hai un posto sicuro dove farla dormire? Siamo arrivati passando dai campi."

"Camera mia. La biancheria è pulita. La troverà in disordine, ma il letto credo sia comodo. Usi pure la mia vestaglia e quanto altro le serve. Venga, le mostro la strada."
"Abby...chiuditi a chiave e non aprire se non a uno di noi due." Le ordina Dave.
Lei annuisce e segue Martin.

"Eccoci. In quella brocca ci dovrebbe essere ancora dell'acqua. Spero che sia almeno tiepida. Quella porta immette nello spogliatoio che divido con un amico." Fa scattare il catenaccio.     " Vediamo...Candele, ci sono. Acqua da bere, c'è. Le serve altro?"
La signora Morgan nega." Signore...Perchè sono dovuta scappare?"
"Ne so quanto lei...ora pensi solo a riposare. Ne parleremo domani...Buonanotte."
Prima di allontanarsi aspetta di sentire lo scatto della serratura e il rumore della chiave nella toppa. Ritorna rapidamente sui suoi passi.

Dave è seduto davanti al fuoco. Gambe larghe, spalle curve, testa bassa, gli avambracci posati sulle cosce.
"Cosa è successo?"
Prima di rispondergli beve un lungo sorso. "Ti ho disobbedito." Martin spinge un'altra poltrona accanto alla sua e aspetta. " Ho lasciato Alan e sono arrivato alla fattoria usando gli alberi. Ero sicuro che nessuno mi avrebbe notato. Ho controlllato che Abby...cioè Abigail...Volevo dire la signora Morgan..."
"Va bene Abby."
"...Avesse chiuso le imposte e sbarrato le porte come le avevo raccomandato. Io mi sarei infilato nel fienile. La notte era scura, in quel momento non c'era la luna. Ho notato un lieve chiarore in lontananza e..."
"Sei andato a curiosare."

Dave risponde abbassando la testa. "Sempre passando per aria. Sono arrivato abbastanza vicino a quel rudere da sentire delle voci. Mi sono fermato perchè..."
"Se tu sentivi loro...loro potevano sentire te."
"No. Si credevano al sicuro. Parlavano a voce alta. C'era troppa distanza tra un albero e l'altro. Sono rimasto in ascolto. Uno si lamentava di non poter più usare quel nascondiglio. Gli ha risposto una voce dicendo che oramai era diventato quasi inutile. Ancora pochi giorni e avrebbero lasciato Palme per sempre...RICCHI."
"Maledizione! Hai potuto capire di chi si trattava?"

"Due erano vestiti come monaci, ma dovevi sentire che razza di bestemmie sono uscite dalla loro bocca! Gli altri...voci...ombre scure..."
"Continua."
"Se la sono presa con il vecchio imbecille che ha esagerato. Non so cosa trafficavano all'interno. Ho preferito aspettare e dopo un po' si sono seduti sotto di me. Hanno incominciato a bere e a parlare di noi. Sperano che Alba ti distragga...Ti hanno definito un...ficcanaso."
Martin ride. "Detto da loro è un elogio."
"Poi sono passati a noi...A me. Sapevano del mio...interesse...per Abigail e...Battutine salaci, frecciatine maliziose...sempre più...pesanti. Due hanno detto una frase che mi ha fatto gelare il sangue nelle vene. Se non mi avessi raccomandato di essere prudente avrei..." Stringe i pugni."...Sono corso da lei. L'ho svegliata e siamo scappati."
"Cosa hai sentito?"
"Hanno detto che se la vedovella era...tanto affamata...da buttarsi su di me...come un cane su un osso...Se era così...vogliosa di compagnia maschile... potevano farle una visitina più tardi!!" Afferra con tanta forza il bicchiere da spezzarlo.

"BASTARDI!! Hai fatto bene. Domani non terrò la solita udienza. Tu, io, Alan e qualche agente passeremo quel posto al setaccio. Pezzo per pezzo. Mattone per mattone. Se non troviamo un indizio darò ordine di abbatterlo."
"Cosa pensi di fare per Abigail?"
"Alba ha bisogno di abiti. Lei è sarta. Tu sei uno dei miei aiutanti...Incarica un agente di badare agli animali..."
"Le malelingue si daranno un gran da fare..."
"Abby non ha un'amica o una parente da cui alloggiare?"
Dave non risponde subito. "Sì...mi sembra che abbia accennato ad una cugina..."
"Suggeriscile di chiederle ospitalità. Adesso è meglio se vai nel mio ufficio. Il divano è comodo e nel cassetto in basso della mia scrivania troverai una coperta.
Dave si alza con esitazione. "E tu? Dove..."
"Resto con Bach. Vero, cucciolotto?" La risposta del cane è un sonoro grugnito.


"ANDREW FLETCHER!! Che stai facendo?" Brontola Ginevra incrociando le braccia.
"Ssstt...Mi è sembrato di aver sentito un rumore nella camera di Martin..." Risponde mettendosi seduto." GY...DOVE VAI??"

La donna si è alzata in fretta e furia per indossare la vestaglia. "Sono stufa. Martin a colazione! Martin a pranzo! Martin a cena! NON SAI PARLARE D'ALTRO!! Vado di là...Busso alla sua porta e te lo porto. Se preferisci dormire con lui t' accontento..."
"Vieni qui." Gioca con le nappe della cintura. "Chi può dormire con una bellissima donna accanto?" Le passa le braccia attorno alla vita.
"Ooh...Bellissima donna? Adesso ti riferisci ad Alba..." Si scioglie dal suo abbraccio.
"Alba? Chi è Alba?" Le accarezza una guancia.

"QUELLA CHE HAI GUARDATO TUTTA LA SERA BOCCHEGGIANDO COME UN PESCE FUOR D'ACQUA!!"
Andy ride. " Sei gelosa! Ammiravo la tua opera...e sì...pensavo a Martin..."
"Ancora?" Gli volta le spalle.
Le mani di Fletch sciolgono il nodo. " Stanno bene insieme. Formerebbero una bella copia." Mormora mentre con le labbra sfiora la sua nuca. " Vorrei vederlo felice come me in questo momento...Ho il mondo nelle mie braccia..."
Lei si volta con un sorriso. "Davvero?"
"Devo essermi applicato poco...Rimedierò, se tu me lo permetti."
"Signor Fletcher...Non sono ancora del tutto sicura..."
Andy la solleva tra le braccia e la depone delicatamente sul letto. " Signorina Ginevra...vedo che preferisce l'azione alle parole..."
"Mmm. Chissa se Alan o Dave perdono tanto tempo PARLANDO..." Sussurra pensierosa.
Andy assottiglia gli occhi e con un ringhio scivola accanto a lei. "Ah sì?"
"Vieni qui...testone!"

"Gy?" Lei risponde con un mugolio. "Posso farti una domanda?" Picchietta con le dita lungo la sua schiena.
"Continua...Mi piace."
"Alba...Blanche...L'hai osservata bene?"
"Sì?...Più forte..."
Le massaggia le spalle con una mano. "Ti ricorda una persona che conosciamo?"

"Blanche? Più giù." Mugola di piacere." Ecco! In quel punto...Non credo. Chi mi dovrebbe ricordare? Ancora..."
"Non lo so. Gli ho dato la stessa risposta quando me l'ha chiesto."
"Martin ti ha detto che Blanche gli ricorda qualcuno?"
"Sì."

Si volta e si appoggia al letto. "Prima o dopo la nostra...trasformazione?"
"Che differenza fa?"
"Andrew! E' arrivata vestita da UOMO...Con i capelli CORTI..."
"Sempre più lunghi dei miei..."Brontola sottovoce.

Ginevra passa una mano sulla sua fronte. "A me piacciono così...Mi fanno il solletito quando..." Andy se la stringe al petto. " Se parlava di dopo...Vestita da donna con i capelli raccolti..."
" Ma il viso...la postura...rimangono." Obietta lui.
"L'acconciatura cambia l'aspetto di una persona. Se aggiungi che indossava il corsetto...Vita sottile..."

"Seno bene in evidenza...Ahiah!" Gli ha mollato un pizzicotto." Perchè?" La guarda stupito.
"Pensa al mio di seno...Non a quello delle altre."
Andy abbassa con un dito il lenzuolo. "Niente male. Notevole...direi..."

"Sì, sì. Sempre bravo a cambiare discorso. Blanche ha grandi occhi blu, l'aria dolce, i capelli sono castani e naturalmente mossi..."
"Sono poche le donne che avrebbero il coraggio di scappare vestite da uomo...e senza sapere dove andare."

Ginevra sorride. " Ti ricordi da bambini? Quando eravamo la Banda di Martin? Io mi infilavo i pantaloni per salire sugli alberi..."
"Per me eri bellissima anche allora." Mormora sfiorandola con un bacio. " Gli occhi blu mi hanno fatto venire in mente la madre di due nostri compagni di scuola. Abitavano vicino al collegio e siamo stati loro ospiti in più di una occasione. Una donna estremamente affascinante. " Finge di non notare il suo irrigidimento." E' rimasta vedova pochi giorni prima del nostro rientro. Martin si è precipitato a portarle le nostre condoglianze e ha iniziato a farle visita regolarmente. Anche adesso le scrive molto spesso..."

"E' gentile. Cosa ci trovi di strano?" Gli arruffa i capelli.
"Si danno dei TU e c'è una strana aria di...intimità...fra loro. Come se..."
"Intimità?"
"Sì...Il modo in cui si scambiano delle occhiate...Il fatto che conoscano perfettamente i gusti dell'altro..."

"Andy! E' una donna anziana!" Protesta.
"E' più giovane di sua madre. Aspetta...E' sulla quarantina...Ha quattordici anni più di Martin."
"Questo cosa vuol dire? Saranno amici..."Cerca di farlo ragionare.

"Può darsi..." Borbotta, non del tutto convinto. " Ma non credo si riferisse a lei. Penso che intendesse qualcuno del NOSTRO passato."
Lei continua ad accarezzargli i capelli. "Sono amica di molte ragazze del paese...Poche hanno gli occhi blu...Molte i capelli castani...
"Hai visto come è rimasto colpito dai mughetti? Ne ha infilato uno nel taschino..."

"Gli ricorderanno casa. Vicino al capanno dove giocavamo...La nostra sede...Era pieno di quei fiori...Lotte ne andava pazza. Mughetti e primule erano i suoi fiori preferiti. Ne faceva mazzolini, li disegnava...Li usava nei suoi ricami...
"Mughetti...e...PRIMULE??" Oh PORCA MISERIA!! Sono un cretino!" Andy si alza di scatto facendo cozzare la testa di Ginevra contro la testata del letto.

"ANDREW JOHN FLETCHER! Modera il linguaggio!" Lo sgrida massaggiandosi il capo.
"Scusa amore. Io non ti merito. " Le scocca un rumoroso bacio. " Tu sei un genio ed io un povero cieco...Il ciondolo..."
"Di cosa parli?"

"Il MEDAGLIONE di Martin. Quello che prima portava al collo e adesso è attaccato alla catena del suo orologio..." Lei sembra non capire. " E' decorato con il disegno di una coroncina di fiori. Sono stilizzati ma se li guardi attentamente vedrai...PRIMULE e..."
"MUGHETTI...Pensi a LOTTE??"
"M e C...Martin e Charlotte...Potrebbe essere." Mormora strabiliato.

" Amore...Rifletti prima di partire con delle ipotesi assurde...D'accordo: A Lotte piacciono o piacevano quei fiorellini...Ma le primule piacciono anche a me. Si conoscevano da bambini e lui è sempre stato molto protettivo nei suoi confronti...come lo era e lo è con me. Quel medaglione è spuntato al suo collo a metà del penultimo anno di collegio, cioè quando non aveva ancora compiuto diciotto anni...Lotte ne aveva...quindici?"
Andy annuisce.
"Era la figlia della governante e aiutava in Casa Gore. Con che denaro poteva permettersi di acquistare quel gioiello e la catena a cui era appeso?"
"L'avevo dimenticato." Mormora.

"Altra cosa: dopo la morte di sua madre lei non ha accettato l'aiuto della signora Gore e ha preferito trasferirsi presso una zia. Non mi ricordo dove. Quando è partita c'eri anche tu. Si sono salutati come amici. Lui partiva una settimana dopo, sapendo che sarebbe rimasto lontano per un anno e la lasciava con UN BACIO SULLA GUANCIA? C'è stata la guerra...Quando è ritornato ti ha chiesto sue notizie? Se aveva scritto? Se sapevi dove viveva? L'ha mai cercata?"
Lui nega. "Ricorda il suo passato, ma ne parla poco. Non è Lotte." Mormora deluso.

"Blanche la rammenta un pochino come carattere e forse come...figura. Non ne sono sicura. Il ricordo più vivido che ho di Lotte e che a volte ricordava una bellissima gitana. Specialmente quando scioglieva i capelli...neri...lucidi...lunghissimi. La invidiavo perchè i suoi erano ondulati e i miei lisci..."
" A me piacciono i tuoi...Quando ti coprono...come adesso..." Vi affonda il viso. " Adoro il loro profumo...Adoro tutto di te..." Mormora rauco.
"Dimmelo di nuovo...Più da vicino..."


"Cosa fate fuori dall'ufficio del Giudice? A quest'ora dovreste aver finito con le pulizie e preparato per il caffè." Andy interpella gli impiegati e gli agenti fermi nel corridoio.
"Dorme ancora. Ci stavamo consultando se svegliarlo o aspettare." Risponde un impiegato.
"Martin sarebbe... li dentro...addormentato?" Chiede incredulo.

"Le altre mattine lo trovavamo in piedi." Spiega un altro.
"Buongiorno a tutti." Martin saluta con un sorriso e bussa alla porta.
Dave apre assonnato e spettinato. " 'Giorno..." Sbadiglia,

"Caffè per tutti." Ordina Fletch. "Nero e abbondante. Mi spiegate perchè vi date il cambio su quel divano quando in casa ci sono una decina di letti molto più comodi che vi aspettano?" Chiede appena si sono allontanati.
"Era notte fonda. Rischiavo di svegliare le signore." Borbotta Dave.
"Soffro d'insonnia. " Andy sbuffa contrariato." Vengo qui...scelgo un fascicolo e dopo dieci minuti della sua lettura cado nelle braccia di Morfeo...Ti dispiace andare a controllare se si è svegliata? Proponile di scendere a colazione con noi...tra..." Guarda l'orologio. "...un'ora?" Lo sguardo curioso di Andy scivola da Martin a Dave e da Dave a Martin. "Aspettiamo Alan...e il caffè."

Dave ritorna lavato e sbarbato. " Accetta la tua proposta per la colazione."
Martin ringrazia con un movimento del capo. "Procediamo per gradi...Il Signor Stone é morto  a causa di una dose elevata di laudano. E' quello che scriverò personalmente sul certificato di morte...aggiungendo che si è trattato di una disgrazia..."
"Ma il suo è stato un suicidio!" Obietta Andy.

"Quel poveraccio era disperato e tormentato dai rimorsi. Chi di voi vuole che sia sepolto in terra sconsacrata?" Nessuno apre bocca. "Tutti d'accordo. Andy occupati dei funerali. Scegli un angolo tranquillo...al sole...per tutti loro. Fai preparare tre mazzi di fiori. Usa i più belli del nostro giardino...Sono venuti a ritirare il corpo del monaco?"
"Ieri sera. Ho detto che parteciperai alla cerimonia di sepoltura che avverra tra due giorni."

"Va bene. Scrivi un appunto." L' altro scrive alcune parole su un foglio. " Ora parliamo della nostra ospite misteriosa. Si tratta della Signora Morgan. Racconta Dave." Lui li mette al corrente con poche, concise parole. " Hai dimostrato spirito d'iniziativa e hai saputo mantenere il tuo sangue freddo. Bravo!" Le parole d'elogio di Martin fanno spuntare l'ombra di un sorriso sulle sue labbra. " Voglio essere sicuro che sia protetta giorno e notte. " Con un cenno blocca le proteste di Dave. " Non da te...Ma continuerai a fingere di corteggiarla. L'andrai a prendere la mattina e la riaccompagnerai ogni sera. Sperano che Alba mi distragga? Accontentiamoli...e vediamo se cascano nella trappola..." Si alza per osservare l'andirivieni nel cortile.

"Trappola??"
"Chi di voi due mi accompagna questa sera alla Locanda della Luna Rossa?" Propone.
"Martin...MA SEI IMPAZZITO??" Alan è balzato in piedi.
" Tu...in quel...BUCO??" Esclama Dave. " Non ne uscirai vivo...LI AVRAI TUTTI CONTRO!!"

"Cos'è...la Locanda della Luna Rossa?" chiede Andy preoccupato.
"Studia i fascicoli dell'archivio." Risponde con calma Martin.

"E' il covo di tutti i vagabondi, di tutti i mendicanti della città. Alla sera si radunano e si spartiscono i proventi della giornata. Quando è inverno o in caso di pericolo è un posto caldo e sicuro dove dormire." Spiega Dave.

"E' gestito da un uomo che mantiene la disciplina e fa rispettare le regole che si sono dati...Insomma...Una specie di...giudice della comunità. Mi sembra giusto incontrare un...collega." Gli altri credono ad un suo scherzo, ma lo sguardo accigliato di Martin li convince della realtà delle sue intenzioni.

"Veniamo con te." Propongono avvicinandosi.
"UNO SOLO! Non voglio spaventarli." Li osserva brevemente e decide. "Dave. Alan mi accampagnerà al convento."

"Come ha detto?" Andy interroga sottovoce Alan. "Lui...non vuole...spaventarli?? LUI?"
L'altro lo rassicura. " Li noteranno ad un miglio di distanza. Li lasceranno entrare..."
"Ma li lasceranno USCIRE??"
"Dipende da che cosa vuole da loro." Entrambi si fissano preoccupati.
   
 
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