Fanfic su artisti musicali > Escape the Fate
Segui la storia  |       
Autore: Dakota Blood    09/06/2013    1 recensioni
...Un petalo di rosa nera cade dal mazzo, simbolo che il vero amore non muore mai davvero..
Craig non sarà mai veramente solo, TJ sarà sempre con lui, il dolore che prova dopo aver perso l'unica persona che abbia mai amato, sarà condiviso con l'anima del ragazzo del suo cuore.
L'amore vero fa miracoli.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Craig Mabbit
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole brucia gli occhi, soprattutto quando sono occhi spenti che hanno versato troppe lacrime.
Quella maledetta tenda non era stata spostata e aveva fatto filtrare tutta la luce sul viso di Craig, che sbuffava e non voleva saperne di alzarsi, voleva che la stanza intera sparisse assieme a lui, voleva che il pavimento lo inghiottisse per sempre.
E invece si alzò, si stiracchiò con il cuore che gli pesava come se anzichè avere un muscolo nel petto, ci fosse un martello pneumatico, e guardò l'intera camera.
Non c'era cosa che non gli ricordasse che TJ non c'era più.
I suoi fiori preferiti quasi completamente secchi, l'acqua con i suoi pesci rossi, sporca da cambiare... e poi tutta quella roba ancora lì sulla sedia.
I suoi bracciali con le borchie, il gilet in simil pelle con i teschi bianchi, quello che avevano comprato assieme ridendo di gusto perchè li avrebbero scambiati per gemelli.
Aveva aperto l'armadio e aveva visto tutto ciò che apparteneva a lui, i pantaloni neri strappati, le maglie delle sue band preferite, la maglia che gli aveva regalato Max assieme a Ronnie il giorno del suo ventesimo compleanno.
Si sentiva il suo odore lì dentro, e Craig chiuse gli occhi e inspirò a fondo, per imprimere fin dentro i polmoni e nelle ossa quell'aroma di Tj, l'amore che aveva provato per lui.
Perchè diamine era finito tutto così?!
TJ quella notte non aveva voluto bere niente, perchè sapeva che avrebbe dovuto guidare nel cuore della notte, solo, perchè Craig doveva fermarsi in sala di registrazione e sarebbe rientrato a casa la mattina seguente.
L'aveva baciato, gli aveva rivolto uno di quei sorrisi talmente dolci da farti sciogliere il cuore, e si era chiuso la porta alle spalle.
Aveva percorso solo cinque chilometri, si era acceso una sigaretta e aveva messo su il loro ultimo singolo 'Ungrateful'...Poi il buio.
La macchina gli era piombata addosso come un forte schiaffo dato con rabbia e violenza, uno di quelli che ti fanno rivoltare dall'altra aparte lasciandoti dei segni ben evidenti.
E infatti i segni c'erano stati, tanto da non riuscire quasi più a riconoscere quel corpo che aveva sempre riconosciuto anche in mezzo ad altre mille persone.
Il veicolo sul quale guidava TJ era stato sballottato fino ad una cunetta, per poi essere capovolto compiendo cinque giri e andando a finire giù nel pendio che dava sul mare.
Non era rimasto più nulla, a parte un dorpo in frantumi che combaciava alla perfezione con le lamiere.
In quel momento aveva iniziato a piovere, e le lacrime di Craig si erano mischiate al dolore, alla rabbia e all'amore che provava per quel ragazzo che ormai rimaneva solo nelle foto più perfette che avessero mai scattato.

Ora a distanza di pochi minuti da quei dolorosi ricordi, Craig usciva dalla sua casa per incamminarsi verso il cimitero della città, con un mazzo di rose nere, il loro colore preferito.
La tomba era posizionata vicino a quella della nonna di TJ, una signora che aveva avuto la sfortuna di morire piuttosto giovane, e a quel ricordo gli occhi di lui si riempirono di lacrime.
Perchè succedevano cose così brutte?
Perchè la vita doveva separare delle persone che si volevano così bene come loro o che si amavano alla follia?
Scalciò via un sasso, il sentiero era pieno di erbacce e di albero alti che ondeggiavano nel forte vento di Gennaio, freddo quanto il marmo delle tombe.
Arrivò davanti alla foto di TJ e non riuscì più a controllarsi, si buttò a terra graffiandosi le ginocchia con le pietre del selciato e sporcandosi le maniche della felpa di matita nera mischiata alle lacrime ormai grigie.
- Amore.. io.. non posso vivere senza te, ti prego.. devi darmi la forza per andare avanti! Aiutami-
Pronunciò quelle parole con un filo di voce, mentre guardava la foto che ritraeva TJ con i capelli rossi e quei suoi denti bianchissimi, come la neve candida e pura.
Non poteva sopportare tutto quel silenzio, che veniva interrotto ogni tanto solo da qualche corvo che gracchiava.
-Io,.. non accetterò mai questa cosa, non vivo senza te..dammi un segno qualsiasi, dammi la forza di cui ho bisogno, io ti amo e ti amerò sempre...-
Pianse, e lo fece senza contegno, senza preoccuparsi di poter essere sentito da qualcuno o di attirare l'attenzione di quelle signore che portavano i fiori ai mariti deceduti e poi rimanevano lì per  ore a pregare e pulire le tombe.
Il dolore no conosce paura, timore o rimpianto.
Non abbiamo un posto così grande dentri di noi da poter conservare tutto il dolore, e così hanno bisogno di fuoriuscire anche se non è il momento adatto.
Pianse mentre intorno a lui si erano ormai radunati alcuni corvi che lo guardavano in modo curioso, come se volessero fargli compagnia o tentare di consolarlo.
Quando alzò lo sguardo, ormai con gli occhi appannati dalle lacrime e dal dolore, vide un petalo di rosa nero che si era staccato dal mazzo e andava a posarsi per terra.
Allungò il braccio, tese la mano e riuscì a prenderlo.
Aveva un buon profumo, ma non era quello tipico dei fiori, no, si sentiva un leggero odore di tabacco e di pesca, che gli fece tornare il sorriso.
Si alzò, baciò la foto di TJ e gli sussurrò un 'Ti amo amore mio' e mentre si ripuliva i pantaloni dal resto della ghiaia, un forte rumore lo fece voltare di scatto.
Solo dopo capì che si trattava di un tuono.
Si mise il cappuccio, riordinò meglio i fiori e salutò per l'ultima volta TJ.
Iniziò a piovere piano e nel giro di soli due minuto quella leggera pioggia si trasformò in un alluvione vera e propria.
Evidentemente quel giorno il cielo aveva voglia di piangere con lui.





Angolino autrice: Ok, eccomi con il secondo capitolo!  Perchè le rose nere? Perchè sono i miei fiori preferiti e perchè mi facevano pensare molto allo stato d'animo di Craig.. La rosa nera è tanto bella quanto misteriosa e gotica.. spero di non aver deluso, recensite miraccomando!
Baci e abbracci,  
Dak Blood.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Escape the Fate / Vai alla pagina dell'autore: Dakota Blood