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Autore: Lady Deeks    11/06/2013    4 recensioni
Il sesto è stato il vostro ultimo anno di Hogwarts insieme.
Loro non avrebbero ripreso gli studi.
Ma tu sì.
E ora stai tornando.
Stai tornando a casa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Sorridi Hermione, sei a casa

 
Sono quasi le nove.
Il treno sta per partire.
Non puoi perderlo, lo sai.
Che fai ancora davanti al muro?
Attraversalo.
Di che hai paura?
Stai tornando a casa.

***

L’espresso per Hogwarts è pieno come gli anni scorsi, se non di più.
Fatichi a trovare uno scompartimento libero, ma poi ne vedi uno e non puoi credere che sia veramente  quello.
Ti avvicini al finestrino e passi una mano su quelle incisioni nel legno.
È incredibile che Ron ti abbia convinta a non fermarlo.
“Andiamo Hermione, è il nostro ultimo anno e questo è il  nostro  scompartimento! Dove ci siamo incontrati per la prima volta!”
Ti sorprendi a pensarci.
Non lo facevi così sentimentale, vero?
Com’è che dicevi, “la varietà di emozioni di un cucchiaino”? [1]
Eppure l’ha fatto: ha inciso i vostri nomi, tuo, suo e di Harry, ed è anche per questo che lo ami.
Il sorriso del tuo migliore amico, divertito e appena accennato, ti torna alla mente.
Anche per questo non l’hai fermato.
Il sesto è stato il vostro ultimo anno di Hogwarts insieme.
Loro non avrebbero ripreso gli studi.
Ma tu sì.
E ora stai tornando.
Stai tornando a casa.

***

Aspetti che le carrozze arrivino a prendervi.
C’è anche Ginny con te, e la sua presenza ti rallegra.
È la tua migliore amica, e senza la presenza di Ron ed Harry sarà grazie a lei che le lezioni saranno meno pesanti da sopportare.
Non che questo sia il vero problema, le lezioni.
Però saperla vicina ti fa sentire più serena.
La carrozza si avvicina e quasi ti viene un infarto.
“Cos’è che guida la carrozza?”[2]
La domanda di Harry ti torna alla mente, così come la tua risposta.
“Niente tira la carrozza, Harry. Si tira da sola, come sempre.”[2]
E invece aveva ragione lui.
E non solo perché li hai cavalcati al quinto anno e lo scorso luglio, ma perché ora li puoi vedere, i Thestral.
E li puoi vedere perché  i tuoi occhi hanno visto.[3]
Ti volti verso Ginny, lo sguardo fisso su quella sorta di cavallo alato.
La prendi per mano, le vuoi fare forza.
O forse sei tu ad averne bisogno?
Vi sedete sul carro e quello comincia a muoversi.
Stai tornando a casa.

***

Non dimenticherai mai il giorno in cui hai varcato quella soglia per la prima volta. [4]
Eri una bambina e non immaginavi cosa il destino aveva in serbo per te.
E come potevi? Avevi solo undici anni.
Hogwarts si innalza in tutto il suo splendore.
È uguale alla prima volta in cui l’hai vista.
Così imponente e misteriosa… così magica.
Le emozioni  sono uguali alla prima volta che l’hai vista.
Gli insegnanti sono riusciti a ricostruirla completamente, e lei è lì che ti aspetta.
Stai tornando a casa.

***

Lo schiamazzo degli studenti sembra lo stesso di sempre.
Eppure ti accorgi subito che non è così.
A fare chiasso sono i ragazzini del primo e secondo anno: alcuni parlano della casa preferita dove sperano di entrare, altri della guerra che si è svolta l’anno scorso.
Bisbigliano, lanciano sguardi curiosi a quelli del settimo.
A te.
Sanno chi sei, e sanno cosa hai fatto.
Ignorali, guarda i tuoi compagni!
Alcuni li conosci e ti salutano con sorrisi accennati.
Scambiano quattro chiacchiere fra loro.
Sembrano tranquilli.
Ma guardali bene!
La maggior parte ha stampato negli occhi l’orrore che si è svolto tra quei corridoi.
Vi vedi i volti di chi non c’è l’ha fatta, e che sperano stupidamente di incrociare tra i tanti alunni.
Hanno il tuo stesso sguardo.
E la tua stessa, assurda, speranza.
Sarà un anno difficile, ma sei a casa.

***

Noti due bambini del primo anno che chiacchierano in disparte.
Sono alti quasi uguali, uno è biondino, l’altro ha  capelli neri come il carbone.
Sembra stiano nascondendo qualcosa, poi lo vedi.
Il biondino esce dalla tunica una scatola con il logo dei Tiri Vispi Weasley, e un sorriso amaro fa capolino sul tuo volto.
Troppe persone hai perso l’anno scorso, troppi amici.
E fra quelli c’è anche Fred.
Il sorriso gelato sul suo volto pallido e spento non ti abbandonerà mai, come anche i volti di Remus, Tonks, e di tutti gli altri.
Sei quasi tentata di confiscargli la scatola.
Se Fred e George l’avessero scoperto ti avrebbero fatto pagare l’affronto con un qualche scherzo.
E l’avresti pure requisita, se solo l’avessero fatto davvero.
E invece Fred se n’era andato, e George era ancora preda del dolore.
È Ron che si occupa del negozio, per ora, ricordi?
Certo che ricordi.
Ricordi George e tutta la famiglia Weasley distrutta dal dolore e ti fa male.
Ti fa tanto male.
Cerchi Ginny tra la folla e la vedi sorridere ad una compagna.
Sorride, sì, ma la conosci.
Lo vedi che non è come i sorrisi di un tempo.
Decidi di lasciare stare quei due bambini.
Qualche scherzo può solo fare bene.
“Di questi tempi la gente ha bisogno di ridere” aveva detto Fred una volta.[5]
E aveva ragione.
La cerimonia dello smistamento sta per cominciare e gli studenti già smistati devono prendere posto ai loro tavoli.
Ti unisci alla corrente di ragazzi, quando vedi una bambina, anche lei nuova, che si avvicina a quei due di prima.
-Non potete tenere oggetti del genere. È proibito!-
Riesci a sentire quella voce altezzosa e da so-tutto-io e a vedere le smorfie degli altri due.
Quella scena risveglia in te ricordi felici e lontani di quando eravate  voi  a fare così.
E ti è impossibile non sorridere.
Raggiungi Ginny di corsa, col sorriso ancora sulle labbra.
-Perché sorridi?- ti chiede curiosa.
-Ho incontrato un nuovo trio.-
Lei ti guarda leggermente confusa ma non fa altre domande.
 
 
I tre ragazzini sono finiti tutti in Grifondoro.
“Che strana coincidenza” ti ritrovi a pensare, divertita.
E mentre li guardi presentarsi un po’ imbronciati non puoi evitare di pensare a quanto quei tre ti renderanno difficile la vita quell’anno, Capo Scuola.[6]
Sì, ci scommetti tutto.
Sorridi Hermione, sei a casa.
 

 
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Note:
[1] Frase pronunciata da Hermione nel libro “HP e il Principe Mezzosangue”
[2] Dialogo tra Harry ed Hermione nel film “HP e l’Ordine della Fenice”
[3] Come sappiamo i Thestral possono essere visti solo da coloro che hanno visto qualcuno morire. Nel quinto capitolo Hermione non può vederli e credo che la cosa rimanga invariata anche quando, nel settimo, si trasforma in uno dei 7 Harry. Ora, secondo me la cosa cambia quando torna a frequentare l’ultimo anno perché durante la guerra avrà visto sicuramente qualcuno morire, e comunque sia era presente alla morte Fred. Solo per chiarire.
[4] Frase pronunciata da Sirius Black nel terzo capitolo della saga.
[5] Nel film “HP e il Principe Mezzosangue” Ron pronuncia questa frase attribuendola a Fred.
[6] La Rowling ha dichiarato che nel suo settimo anno Hermione è stata nominata Capo Scuola.

 
NOTA DELL’AUTRICE: salve a tutti!  La storia è nata dopo aver ascoltato “Calls me home” di Shannon LaBrie che è una canzone stupenda, quindi se non la conoscete correte ad ascoltarla. Per chi mi conosce sa che questo non è il mio solito stile, ma la prima volta che l’ho usato (nel fandom di NCIS: Los Angeles con "E tu ti fidi di lui", se qualcuno fosse interessato) mi era piaciuto e ora ho deciso di riprovare. Fatemi sapere che ne pensate, e se vi pare una schifezza.
 Ciaoo :) 
  
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