Nota: questo theme è uscito fuori da una riflessione che feci anni fa su
un altro fandom, a cui ho dato il mio cuore per sempre, credo. Penso che la cosa
si possa adattare bene anche qui ^^ sarà un caso che dopo ho scelto proprio il
royai? la mia mente rimane un mistero...
E' un capitolo corto corto, un po' dolce, e un po' insensato.
Il titolo, non so se è giusto, ma io l'ho tradotto con "regola".
-RULE-
L’esercito è regolato da leggi precise e inviolabili.
Come comportarsi in battaglia, come regolare la vita d'ufficio, come evitare
qualunque contatto informale con i propri superiori.
Un bravo soldato deve attenersi a tutto questo sempre, in qualunque momento e in
qualsiasi situazione.
“Tenente?” iniziò Roy, lo sguardo leggermente infastidito, fisso in avanti, e le
mani in tasca.
“Mi dica, signore” rispose Riza, decisa e quieta.
“Mi ripeti perché siamo qui?” chiese appena spazientito. Era almeno la quarta
volta che le rivolgeva quella domanda.
Era un’altra missione, l'ennesima in quel mese, e come sempre Roy aveva deciso
di occuparsene insieme a lei. Non sapeva bene perché le affidasse qualunque
cosa, dai documenti alla sua stessa vita...
“Per ispezionare questo quartiere, signore” rispose lei senza batter ciglio, e
senza neanche preoccuparsi della stranezza della domanda del suo superiore.
“Esatto. E siamo in borghese per non dare nell’occhio, se non sbaglio” un
leggero disappunto nella sua voce.
“Sì, signore” gli accordò lei.
“Allora mi spieghi perché continui a camminare dietro di me? È imbarazzante, li
vedi gli sguardi che ci rivolge la gente… oltre al fatto che è scomodo parlare a
distanza” si affrettò a spiegare lui, voltandosi verso Riza mentre continuava a
camminare.
Due passi indietro e uno di lato. Una distanza spontanea, uscita dalla rigidezza
delle regole militari che obbligano il subordinato a non precedere mai il
superiore.
“E’ il mio dovere, signore, e se mi permette di parlare liberamente, non pensavo
le interessasse così tanto cosa pensa la gente del suo comportamento” spiegò con
calma la ragazza.
Roy si fermò, forse in cerca delle parole adatte.
“No, non è questo, ma… così ci salta la copertura…” cercava in tutti i modi una
scusa per togliersi da quella situazione al limite della stranezza. “Dai… sei il
mio Tenente, no?” aggiunse, abbassando di un tono la voce, e passandosi una
mano, ormai libera dalla tasca, tra i capelli.
Roy non ricordava neanche più da quando pensava a lei come al suo Tenente, con
un aggettivo che specificava un’appartenenza più profonda.
Non avrebbe voluto continuare a sentire solo la sua presenza, il ticchettio dei
suoi passi. Voleva averla nel suo raggio visivo.
Gli basterebbe voltarsi leggermente per vederla, allungarsi di poco per
sfiorarla…
La sua stella polare gli era indispensabile, seppur dietro le spalle.
“E’ il mio dovere restare dietro a proteggerla, senza contare che le regole-”
iniziò Riza.
“Te lo devo ordinare?” la bloccò prima che lei partisse con quel discorso che
conosceva già a memoria.
Due passi avanti. Una distanza banale che non può essere colmata.
Non c'era la paura di non riuscire a raggiungerlo. La consapevolezza che lui
sarebbe rimasto sempre là, davanti a lei, era vivida e forte in Riza.
Ogni volta, in ogni tentennamento, le bastava alzare lo sguardo e ritrovare il
suo traguardo, il suo sogno.
“Le regole devono essere seguite, se ognuno facesse come vuole ci sarebbe una
gran confusione e-” provò di nuovo lei.
“A volte alcune stupide regole possono essere infrante” ribatté, interrompendola
ancora e mettendo il broncio.
Riza non trovò nulla da ribattere e i due ripresero a camminare in silenzio
ancora per qualche minuto.
Vedendo che la situazione non accennava a cambiare, Roy si voltò all’improvviso
e la prese per mano, costringendola, con quell’improvviso e caldo legame, ad
avvicinarsi a lui. Le rivolse un sorriso gentile, mentre Riza distoglieva lo
sguardo imbarazzata, notando che il Colonnello non accennava a lasciarle la
mano. Stando così vicini potevano sentire il calore dell’altro, e una
completezza fino ad allora solo sognata.
Continuarono ad andare avanti, anche se sembrava molto più una passeggiata che
un’ispezione di lavoro.
Non si guardarono, e non si parlarono, soltanto il lento rumore dei loro passi
riecheggiava nella strada quasi deserta.
Un'unica, piccola affermazione, sussurrata appena, spezzò il silenzio.
“Rimani al mio fianco per sempre.”
- Fine
-
Nota: tanto per fare la cretina, Riza vede il lato B di Roy, che non è da buttar
via, ecco perchè rimane là dietro, la regola è tutta una scusa XD
Vabbè, torniamo seri. Mi sono accorta che ultimamente tutto ciò che scrivo ha un
tono allegro. Tipo questo theme, l'ho completamente stravolto pochi giorni fa.
Eppure è strano, la mia vita è uno stress continuo e io scrivo roba allegra...
Freud ne avrebbe di cose da dire, su di me.
Non so se si capisca bene questo theme, magari do qualche spiegazione in più nel prossimo capitolo.
Ok, voglio concludere la raccolta prima della fine dell'anno. Ci vediamo nel
prossimo capitolo, "Run", il gran finale, e sarà anche molto leggero come
argomento.
Ringraziamenti: sarò sintetica, chiedo
scusa. Abbiate pietà (di una povera demente che si dimentica di aggiornare) ^^
Irene Adler: *.* voglio leggere la tua ff!!! Pubblica presto! Grazie dei
complimenti cara, sei sempre troppo gentile. E' vero, il tragitto in macchina è
qualcosa di molto intimo per loro, lì sono davvero soli ^^ Ho preso spunto dalla
puntata 37, quando sono in auto insieme, mi è piaciuta tanto quella scena. Alla
prossima!
valy88: ohi, meno male che dici che non stravolgo i personaggi, non sai quanto
mi fai felice ^^ ci tengo sempre, ci lavoro tantissimo sopra, meno male che tu
apprezzi! non esageriamo però a dire che può averla scritta l'autrice stessa
>///< La scena forse era più ispirata all'anime, stavolta, nel manga mi sembra
che guidi anche lui, mentre nell'anime no. Eh, sì, siamo a -2, anzi, a -1, manca
poco ormai. Fai buon viaggio, ti perderai il prossimo aggiornamento, ma tanto la fic è qui, per quando vuoi leggerla. Ciao!!!
elyxyz: ormai ho completa fiducia in te, se dici che non è banale ci credo ^^
anche perchè sì, le m. hanno sempre sempre ragione XD Però io avevo trovato sul
dizionario che "constatare" si può anche scrivere "costatare", senza la n. Mi
spieghi anche questo? XD A parte che ora che ci penso, credo di essermi confusa,
e invece di correggere qui ho corretto nell'altra raccolta (e infatti non
trovavo l'errore... mistero svelato) ^^" Ora controllo. Ciao e grazie.
Sisya: già, la mia autostima è sempre a -20, che possiamo farci? XD Ho pensato
che il theme fosse banale perchè l'accostamento strada-strada di vita è scontato
^^" Roy ogni tanto è pensieroso, credo, soprattutto per cose così serie, dai,
concediamoglielo XD e Riza cerca di fare conversazione perchè lo vede che c'è
qualcosa che lo turba e vuole aiutarlo. In effetti è strano, ma penso che possa
esserci una cosa del genere ^^ Grazie dei complimenti *O*
PS. grazie ancora per quei video, non sai quanto te ne sono grata, hanno avuto
un effetto devastante su di me ^^
mame: grazie del sostegno ^^ sono contenta che il theme ti sia piaciuto, l'idea
strada-vita è banale, ma non mi è venuto in mente altro ^^" Le frasi di Riza
servivano per tirargli su il morale, perchè lei si accorge che qualcosa lo
turba, e alla fine ci riesce, lui sorride. Credo anche io che senza di lei, Roy
non avrebbe fatto poi molto... A presto!! E poi... accidenti, mi dimentico
sempre di leggere la tua COAT ç___ç ma tanto non fugge, vero? XD
Ultima cosa: grazie a chi ha aggiunto la mia raccolta tra i preferiti, c'è stata una new entry recentemente ^^ Grazie davvero!