Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: semideaa    14/06/2013    10 recensioni
Jem gira la maniglia, chiede permesso educatamente e apre la porta. Mi sussurra: quello al piano è Paul.
Il maestro è uscito, infatti lui ha smesso di suonare. Dallo sgabello dove sta seduto si alza e viene verso di noi. Alto, capelli castano-rosso, occhi chiari e un neo sotto l’occhio sinistro.
Un presentimento sbagliato, improvviso, impulsivo, mi grida: Ho già visto quel ragazzo, cavolo se l’ho già visto. Minchia, io so chi è.
Si ferma davanti a Jem e parla con la sua solita voce angelica che conosco troppo bene e che ho ascoltato troppe volte per credere che la stia ascoltando davvero, dal vivo.
“Cosa vuoi, Jem? E chi è lei?”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Maynard, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I’m the master of my fate?

Apro gli occhi e ho la vaga impressione che il sole sia appena sorto. Delle mani salde mi scuotono dal mio torpore e sento una voce che mi chiama. Sarà mica Effie Trinket che mi porta a Capitol City? Forse era meglio. Sento la voce di mio fratello nelle orecchie, altro che “oggi è un altro giorno stupendo”.
- Rita! Rita! Cosa hai preso ieri, un sonnifero?-
-Se forse non mi avessi svegliato alle cinque, sarei già giù a fare colazione-
-Cara sorella, ti sei dimenticata dell’aereo?-
-Oh cavolo, certo che no, o almeno credo-
-Bene, ti aspetto giù-
Gentile, lui. Mi alzo e cammino come un narcotizzato. Dio, sembro uno zombie. Riesco ad arrivare alla porta del bagno, entro dentro e mi butto, proprio letteralmente, nella doccia. Lavo via tutti i pensieri negativi pensando ancora alla voce di Effie che mi urla “E’ un altro bellissimo giorno!”. Certo, bellissimo. Il giorno che segnerà l’inizio del mio destino, della mia vita. Il mio giorno fatale.
 
 
 
-Sei tranquilla?-
-No-
-Sei contenta?-
-No-
-Sei serena?-
-No-
-E dai, cavolo, Rita, non puoi fare così-
-Oh, aspetta, Marco, non è il tuo sogno che sta per infrangersi davanti ai tuoi occhi-
-Diamine, sei diventata depressa?-
-Non avrei mai immaginato di dirlo, ma, quando arriva mamma?-
-Spiritosa, comunque eccola. Non solo ti compra il biglietto.. –
-Ma che cosa gentile, da parte sua- ironizzo. Oggi non sono dell’umore giusto.
Intanto mia madre torna con un biglietto, che tiene in mano come se fosse oro colato. Mi abbraccia e mi stringe forte, poi mi guarda fisso negli occhi. I suoi occhi, non li avevo mai guardati così a fondo. Di un azzurro, un verde acqua, spento, la giovinezza che passa, tutti i ricordi più belli ma anche più dolorosi nascosti dietro quegli occhi, che un tempo dovevano essere appartenuti alla donna più sicura del mondo. Oggi fluttuavano su un viso triste, cereo, invecchiato dal passare degli anni e dallo scorrere del tempo.
-Andrai lì e ci renderai fieri, vero? Orgogliosi, si?-
Faceva male sentire quelle parole dalla persona che neanche 24 ore prima ti aveva fatto capire che non valevi niente, che non avevi talento per l’accademia più prestigiosa forse dell’intero universo e che meritavi il posto a cui eri stata assegnata, una persona che era stata delusa dalla propria figlia su cui aveva investito tutte le speranze.
Faceva male vedere le sue lacrime mentre pronunciava quelle parole, parole che ormai erano passate e che non potevano essere recuperate.
-Si, ve lo prometto. Ma ora non piangere, renderà solo la partenza più difficile-
Detto questo la presi tra le braccia e la strinsi forte, poggiando il suo petto sul mio cuore. Non sono una persona molto sensibile, riesco a contenere tutto dentro e a non scoppiare. Ecco cosa stavo facendo: immagazzinavo lacrime e adrenalina, parole mai dette e groppi in gola troppo duri da superare.
 
 
-Allora si parte!-
-Si, si parte-
L’eccitazione di Manu stranamente non era contagiosa. Forse poi, non era così strano.
-Hai già parlato con Marcello? Sai indirizzo e tutto?-
-No, veramente non l’ho ancora visto-
-Oh, ma non preoccuparti, prenderà l’aereo con noi, basterà aspettare-
Non volevo aspettare, non volevo parlare con il mio maestro. Mi avrebbe detto di non preoccuparmi, che non era vero che non ero brava, che Londra era così e che Brighton comunque era migliore per me e cose così continuando. Inoltre Manu continuava a saltellare, non vedendo l’ora di arrivare a Londra e Francesca non era ancora arrivata.
Lucio finalmente esce dal bagno e rompe il silenzio di ghiaccio formato dalla mia coscienza e da miei pensieri. Seriamente, avevo paura che si fosse scaricato e fosse entrato nel Ministero della Magia di Roma. Con tutto il tempo che ci aveva messo, poteva aver benissimo pedinato la Umbridge, rubato il suo ciondolo e sorseggiato un caffè. Ma cosa diavolo dico, la Umbridge ormai dovrebbe essere morta!
-Ehi. Scusami per ieri sera-
-Per cosa? Per essertene fregato mentre io stavo male?-
-Mi dispiace-
-Non preoccuparti-
Lo tiro verso un angolo, lontano da Manu e lo abbraccio. E’ pur sempre il mio migliore amico, dopo Francesca.
-Devi stare calma, anche se andrai solo tu a Brighton non significa che sarai sola-
-Che vuoi dire?-
-Ho saputo che lì, all’accademia, ci sono molti ragazzi sui 17 anni, ragazzi della tua età. A Londra, invece, sono tutte persone sulla quarantina, saremo più soli noi di te-
-Wow, grazie del sostegno. E’ solo che ora ho paura di parlare con Marcello -
-Non devi, è il tuo maestro, saprà dirti le cose giuste e consigliarti-
Quel ragazzo ricciolino sapeva sempre come tranquillizzarmi.
-Grazie- gli rispondo e tiro fuori il mio primo vero sorriso della giornata.
 
 
*Il volo 34522 per Londra imbarca i passeggeri fra dieci minuti al gate 8*
-Sentito, Ri? Siamo noi!-
-Si, si, siamo noi.. ma perché Fra non è ancora qui?-
-Ora non importa, dobbiamo andare, Rita, forza!-
Ad un certo punto, mentre Manu mi tira per le spalle, scorgo tutto un miscuglio e una folla che si dilegua spaventata all’arrivo di un uragano. Ma quale uragano, quella è Francesca. Lascio la valigia e Manu mi molla, le corro incontro e lei mi prende al volo. Siamo alte uguali, ma non ho mai capito come ci riesca a sollevarmi, come se fossi una foglia.
-Stai calma, tu sarai mitica, spaccherai i culi a tutti quanti!-
-Ehi, Fra, calmati!-
-Lo sai che per me resterai sempre la Rita dell’asilo, che mi difendeva da quel Michele?-
-Lo ricordi ancora?-
-Come potrei dimenticare? Sei sempre qui, Rita, nella mia mente e nel mio cuore. Vai a Brighton, divertiti e sii felice-
 
Ero nella sala tonda, quella tutta colorata del’asilo privato. Sedevo al tavolo, da sola, un po’ in disparte, quando una bambina con due codini e i capelli castani si siede vicino a me.
-non so, nessuno vuole dividere la merendina con me, io non voglio mangiarla tutta perché mamma mi ha detto che bisogna sempre condividere le cose con gli altri-
-perché nessuno vuole?-
-perché dicono che mia madre è.. non lo so, cos’è, però mi prendono in giro perché non ho un papà, ma due-
-se vuoi la dividiamo, ho fame-
-Si, che bello! Vuoi essere mia amica?-
Proprio in quel momento si avvicina un bambino, si chiamava Michele, lo sapevo perché la maestra lo sgridava sempre.
-che fai, mangi con questa qui?-
-LASCIA STARE LA MIA NUOVA AMICA, OK?- gli grido e la maestra accorre, preoccupata.
-Cosa è successo qui?-
-maestra, è colpa mia.. – ammetto.
-no, no, è anche colpa mia! Gliel’ho detto io!- la bambina si era messa davanti e mi aveva dato la mano.
La maestra era confusa
-allora vi metterò in punizione tutte e due!-
Ci dirigiamo verso le fatidiche sedie delle punizioni, di fronte al muro.
-come ti chiami, bimba?-
-sono Rita, e tu?-
-mi chiamo Francesca!-
 
 
 
 
 

 
Nuovo capitolo!

Questo è molto più lungo, ma di Conorito ancora nessuna traccia. Aspettate pazientemente, arriverà anche il suo turno.
Ho pubblicato il secondo per pura umiliazione. SOLO UNA RECENZIONE? Mi dispiace che non vi sia piaciuto, se non arrivo a due su questo cancello definitivamente la ff da efp, tanto nessuno se la caga.
Un grande ringraziamento a @ehimaliik, che è la mia idola  e la mia musa ispiratrice!
Spero che vi piaccia, io ho una grande voglia di gettarlo dalla finestra e triturarlo nel trita documenti. ahaha -.-
 Ah, ci sono molti riferimenti a hp e hunger games, vi piace o vi da fastidio?
Fatemelo sapere con una recensione!
Come al solito, continuo a ½ recensioni. Sperando che ci arrivi…

Stato: triste e sconsolata :(

 
Solito:
twitter: @ehijcassie
ask: xconah

 
  
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