2
capitolo
Cambiamenti,sensazioni,sospetti..…
Los
Angeles
17.16
Una
sensazione di dolore lo pervase del tutto,era come se stesse rimettendo del sangue,sentiva la
bocca impastata di quel liquido vermiglio che si diramava per tutta la gola
dandogli una spiacevole sensazione di calore e al contempo di asprezza .
Cercò
di muoversi ma qualcosa lo bloccava,aprì di scatto gli occhi trovandosi davanti
un viso famigliare appoggiato sul proprio petto.
-Cordelia…-
Sussurrò
lentamente,come a voler imprimere in quelle parole tutto il sentimento rivolto
all’interlocutore ,ma la paura della
prima sensazione sentita,tutta via
continuava a pervaderlo.
Era
come se fosse un messaggio,un avvertimento.
Lei
era dolcemente addormentata ,con i corti capelli castani teneramente arruffati
e un sorriso beato sulle labbra.Era da tempo che non la vedeva così serena,da
quando il bambino era nato nulla era stato più come prima.
Rammentava
la propria incredulità e l’urlo di Angelus,la sua rabbia e i loro litigi, i
discorsi con Connor,le litigate e anche i loro colpi,che qualche volta
scappavano,come a non riuscire a contenere tutto il dolore.
Alla
fine avevano cercato di dimenticare,insieme.
Pochi
secondi dopo aver fatto un piccolo
viaggio con la mente nel passato,ritornò a concentrarsi su di quelle strane
sensazioni,che ora erano incredibilmente svanite.
Erano
state brutte,crude,quasi malvagie…e soprattutto,non avevano una spiegazione.
Alzò
un po’ lo sguardo,spostando cautamente la testa scura della sua “compagna” e
osservando l’orologio illuminato di quel verde acceso che solo Cordelia avrebbe
potuto fargli comprare….quanti battibecchi per quel piccolo aggeggio!
Sorrise
e stancamente si accorse che l’ora di alzarsi era già arrivata .
Scese
piano dal letto,con l’intenzione di non svegliare la ragazza al suo
fianco,intenzione svanita poiché l’essere ormai quasi una dea aveva reso la
“frivola Cordelia” in una “sensitiva professionista”,in tutti i “sensi”!
Aprì
piano gli occhi e leggero e lo fissò con sguardo da bambina ,con quegli occhi grandi in
cui si sarebbe potuto perdere…affogare e non voler risalire più.
Le
si avvicinò e le sussurrò all’orecchio..
-Vado
a preparare la colazione per tutti,chiamo Connor e sveglio gli altri....-
Oramai
in quella casa per esigenze prevedibili erano tutti notturni,perfino il
picccolo Chase!
Tranne
ovviamente il povero Connor,che aveva
deciso nonostante tutto di andare a scuola di giorno,era al liceo e il fatto di essere padre gli gravava molto,ma
sapeva che quel bambino,pur essendo suo era di tutta quella loro stramba
famigliola e sapeva benissimo che questa era la sua pazza vita.
Era
stato difficile ammettere a tutti e a se stesso di volere un gran bene a
Cordelia,ma come madre e non come amante,e per tutti quel piccolo frutto di una
notte un po’ pazza era il figlio,legalmente di Fred e Gunn,che ci giocavano e
lo accudivano come se fosse il loro cucciolotto, e moralmente un po’ di tutti.
Forse
un giorno gli avrebbero rivelato la verità…forse.
Gli
unici che sembravano i più tranquilli di
casa erano Faith e Wesley,la prima in quel periodo era in Europa,mentre l’ex
osservatore alloggiava in un suo appartamento, erano tutti e due malconci e
stanchi,fisicamente e psicologicamente e si erano presi una bella vacanza
,ovvero Faith di ancora una settimana e lui,quando ne avevano bisogno bastava una chiamata e lo si vedeva
spuntare dalla porta dell’Hiperyon tutto trafelato e preoccupato per una
qualsiasi catastrofe in arrivo.
Appena
Angel entrò in cucina trovò il tavolo imbandito di latte,caffè,frittate e
bacon..
Ovviamente
c’era il suo bicchiere di sangue fumante pronto, messo a quello che col tempo
era diventato il suo posto.
Gunn
e Fred erano seduti girati dall’altra parte e si stavano sbacciuchiando mentre
davano del latte al piccolino,cercando nel contempo un nome bello da potergli
affibbiare.
Cordelia
aveva dato il compito a loro,aveva troppe cose per la testa in quel periodo e
si meritava un po’ di pace mentale,aveva
passato davvero un periodo d’inferno.
Suo
padre era morto circa tre settimane
prima e non era nemmeno potuta andare al funerale,perché le forze dell’essere
l’avevano chiamata.
Si
era arrabbiata moltissimo,e oltre ad essere distrutta dal dolore i nervi le
erano scoppiati del tutto provocando una scenata che mai nessuno avrebbe potuto
dimenticare.
Angel
rabbrividendo ,riascoltò nella sua mente quelle tremende parole..
“Io
sono stanca!Stanca di essere il vostro..il TUO collegamento con le forze
dell’essere!Perché non potevo restare quella ragazza frivola,ingenua e
vanitosa?Quella che nessuno sopportava?Perché?Mi sono rotta le scatole di tutti
voi!Non ne posso più capito?
E’
morto mio padre,chiaro?MIO PADRE!!!!!E per colpa di qualche tuo stupido cugino non l’ho potuto
nemmeno salutare!Hai presente cosa vuol dire avere una famiglia?Ah già!Tu c’è
l’hai a Sunnideil!Con la tua bella mogliettina cacciatrice!Un giorno Riley ,un
giorno Spike ,finirà per scoparsi anche Xander,tu che dici?
Io
sono una persona,io ho dei sentimenti!!!
Ho
anche io una vita,e anche io la vorrei normale!Solo che io non posso,e non perché ci sia qualche bel vampiretto di mezzo
ma perché sono costretta ad essere quello che sono ed io NON C’E’
Gridando
in faccia questo ad Angel e a tutti era scappata e dopo due ore si era rifatta
viva in lacrime e lo aveva abbracciato come a volersi scusare.
Non
c’era stato bisogno di parole…un abbraccio,un bacio,…e tutto era come prima.
Solo
con più ferite,solo con più consapevolezze,solo con più paura.
Ora
tutti cercavano di dimenticare e di vivere a pieno tempo quel breve periodo di
serenità.
Dopo
essersi ripreso dal doloroso ricordo l’uomo che indossava una vestaglia
nera di seta, esclamò:
-Mi
avete anticipato!-
I due piccioncini fecero un mezzo salto per lo spavento.
-Ehi
uomo tenebroso!Se volevi farci spaventare ci sei riuscito!-
Disse
ridendo Gunn ,seguito a ruota da Fred che sorridendogli giocava con il piccolo.
-Che
ne dici di Jhonny?O si…vero che ti piace Jhonny?Jhonny?-
Ma
il cacciatore di demoni arricciò il naso,e quasi offeso rispose…
-Jhonny?Ma
è un nome che si può addire al figlio di Lorne!
No…!Assolutamente!Ci
vuole un nome duro,forte!Come il suo quasi paparino!Growing,che ne dici?
Vedi
sta ridendo è perfetto!-
-Sta
ridendo perché tu lo fai ridere!-
-Che
vorresti dire che io faccio ridere?-
-Esattamente!-
-Ride
per il nome che vorresti dargli!-
-Non
è vero!-
-E’
vero!-
-No!-
-Si!-
-No!
-Si!-
-Ehei ehi ehi! Time out! E si…è proprio mio figlio!Già piccolo e
tutti lo trattano come un principino!-
Disse
ridendo una Cordelia appena arrivata che,coperta da un pigiama bianco
latte rideva a crepapelle seguita da una
già vestita Fred da uno sportivo
Gunn,che aspettava l’ora della caccia
ansiosamente,lo aiutava a distrarsi dal mondo che gli girava intorno,non era
proprio facile vivere così,e sapeva che
quel piccolo periodo di tranquillità sarebbe presto cessato,e al posto
suo ci sarebbero state catastrofi e apocalissi,demone e mostri,morte e dolore.
Dopo
una colazione piuttosto allegra Angel ,come illuminato,divento tutto d’un
tratto serio e con fare veloce,senza spiegare come al suo solito niente a
nessuno prese il telefono e compose un numero alquanto famigliare.
-Wesley
ho bisogno di te vieni..-
Erano
bastate cinque parole per ritrovarsi,in un meno che non si dica accanto un
trafelato e un po’ spaventato Wesley in completo blu scuro con tanto di
cravatta e mocassini.
-Ehi
inglese sei appena uscito dal circo?-
-Ciao
anche a te Gunn!Fred,Cordy…allora il mondo in pericolo?-
Tutti
guardarono interrogativamente Angel..
-Bè..mi
è successa stanotte una cosa un po’ strana..-
Tutti
guardarono Angel e Cordelia con gli occhi fuori dalle orbite finchè la
ragazza innervosita da tutta quella
curiosità e malizia si era alterata urlando fortemente a tutti.
-No!Non
si tratta di quello!!Se no a quest’ora saremmo tutti all’altro mondo!-
Quando
pronunciò quelle parole guardò con la coda dell’occhio colui che era diventato
la persona più importante della sua vita.
Voleva
veder la sua reazione,voleva avere la conferma che se ciò fosse successo
realmente lui si sarebbe trasformato,voleva essere sicura di quei sentimenti che non venivano mai fuori..
Lei
glielo aveva detto tempo fa,tanto..troppo
tempo fa,un ti amo,due parole inutili,stupide e lui l’aveva semplicemente
baciata..
Poi
quando era successo…bè era stata felice,felice perché sapeva di contare
realmente qualcosa per lui,di non essere solo un rimpiazzo della”cacciatrice”.
Fra
di loro non c’erano mai tante parole ,solo un bisogno di affetto tremendo ed
era questo che più la spaventava,aveva paura di conoscere quello che realmente
provava nei suoi confronti,era come se sapesse dentro di se ,che lui stava con
lei solo per riempire vuoti immensi,solo per quello..
Ma
le bastava,se fosse realmente stato così le bastava..lei lo amava e ne aveva
bisogno,e lui…..prima o poi glielo avrebbe chiesto..
Dopo
vari minuti passati a ridere e a battibeccarsi Angel prese finalmente la
parola..
-Allora,stanotte
sono stato svegliato improvvisamente da una brutta sensazione,da un sapore in
bocca,come …come sangue ed era come se il mio stomaco se ne stesse andando a
spasso…non lo so ma era come se dovessi rimettere,mi sono sentito come
quando..-
-Si
ha una brutta malattia?Bè i sintomi sono questi ma è impossibile poiché o
vampiri non si ammalano..-
-Già..-
Il
silenzio scese profondamente finchè la mente di Cordelia non fu passata da un
lampo di genio..
-Forse sta per accadere qualcosa di brutto e tu,con
i tuoi sensi da tenebroso notturno lo avverti!-
Tutti
risero,perfino Angel si lasciò scappare un risolino,quella ragazza era per lui
un ancora ad un mondo che già da tempo non faceva più parte della sua
“vita”,era qualcosa di speciale che lo
faceva stare bene senza pensare al dopo,gli faceva vivere momento per momento
ogni cosa che accadeva,senza pensare ad un domani più faticoso..
-No,è
impossibile,se no sarebbe accaduto già altre volte…-
Ed
il silenzio ricadde inesorabilmente…
-Qualcosa
ci sarà sotto per forza,e se non la riusciamo a trovare ora col tempo uscirà
fuori no?-
-Già!-
E
così tutti si diressero verso i propri orizzonti..
Angel,
Cordelia e Gunn ad uccidere uno strano demone che voleva devastare per la
millesima volta il mondo,Fred aspettava Connor e badava al piccolino e Wesley
controllava nella sua biblioteca manuale,ovvero il suo appartamento,se nei
prossimi giorni ci sarebbe stata la fine del mondo.
Nonostante
ciò,nonostante la notte fu abbastanza tranquilla e lo scontro con quel
demone tutto ricoperto di lame fosse
andato alla perfezione,senza né feriti né tempo sprecato,quella sensazione
spiacevole non lo voleva proprio abbandonare,e questo lo faceva tremendamente
preoccupare.
Era
come se il suo corpo stesse rivivendo
delle sensazioni mai provate,era come se stesse assaporando di nuovo il piacere della vita nelle proprie
vene,e al contempo la sentisse sempre più fragile e debole..
Tornati
a casa tutti,stanchi e distrutti se ne andarono a dormire e dopo un leggero
bacio Cordelia era crollata del tutto, senza nemmeno spegnere la luce del suo
comodino,dove erano solite stare riviste di moda di ogni genere che Angel non
avrebbe mai pensato di vedere in vita sua.
Con
Buffy era tutto diverso,pensò,lei era un ragazza forte che non sprecava il suo
tempo a leggere stupide riviste infondate che non potevano essere di alcuno
aiuto alla propria vita economica e sociale,di cui lui aveva fatto sempre parte
finchè non l’aveva morsa e….
-O
mio dio,Buffy..!-
Fu
come un sussurrò spaventato ,una constatazione,un’illuminazione,una rivelazione
,fatto sta che in quel preciso istante un pensiero orrendo attraverso la sua
mente riducendola ancora una volta in un ammasso aggrovigliato di paure e
domande senza risposta…