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Autore: Out_Ofocus    16/06/2013    1 recensioni
Non aveva assolutamente voglia di tornare a casa per due lunghe settimane. Ma era un occasione importante, suo fratello si sarebbe sposato e lei non poteva certo mancare. Si alzò guardò l'orologio, il suo aereo sarebbe partito alle otto di sera, erano solamente le due di un venerdì pomeriggio, decise così di andare a farsi una doccia, e poi avrebbe finito di preparare le ultime cose. Si cominciò a spogliare andando verso il bagno, lasciando i vestiti per il corridoio. Una volta in bagno, aprì il getto dell'acqua calda ed entrò in doccia, due settimane di giornate interminabili con i parenti, non era pronta a tornare nel suo piccolo paesino, dove tutti conoscevano tutti di tutti e dove lei era e sarebbe rimasta sempre Teddy, la ragazzina sfigata che al liceo non usciva mai e che aveva qualche chiletto di troppo. Nonostante da un anno e mezzo vivesse a Milano, lavorando per una delle agenzie pubblicitarie della città. Aveva perso i chili di troppo che l'avevano perseguitata negli anni del liceo. Aveva sostituito gli occhiali dalla montatura spessa con delle lenti a contatto, che rendevano decisamente più visibili quei due occhini verdi smeraldo che si ritrovava.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let's go Home!

 

Era passato due settimane da quando Andy aveva raggiunto Teddy in Italia, e una settimana da quando anche Ryan li aveva raggiunti. Le cose andavano al quanto bene, nonostante essere in tre in una casa dove Teddy era abituata a stare da sola era più complicato di quello che Teddy si era immaginata. L'idea iniziale quando Andy le aveva detto che anche Ryan li raggiungeva era quella di dormire lei e Andy nel letto matrimoniale in camera di lei e Ryan sul divano, ma il più delle sere avevano finito con l'addormentarsi tutti e tre nel letto della ragazza. Il giorno mentre Teddy lavorava, Andy e Ryan si destreggiavano per Milano facendo i turisti e perdendosi nelle varie viuzze. Era un mercoledì sera e dopo aver ordinato delle pizze, Teddy si era messa sul divano non sentendosi molto bene. 

- Ecco qua! - Andy si mise a sedere accanto alla sorella porgendole la tazza di tea che le aveva appena fatto. 

- Grazie! - disse lei prendendola. 

- Come ti senti? - chiese guardandola preoccupato. 

- E' solo un po' di influenza domani starò già bene! - disse tirando su con il naso. - Dai com'è andata oggi? - 

- Oh bene dai, abbiamo girato un po' la città, anche se credo che ci siamo persi un paio di volte, dovrebbero fare Santo chi ha inventato Google Maps! - rise guardando Ryan, per poi mettersi comodo sul divano. - Tu a lavoro? - 

- Insomma, è stata pesante e il fatto che stavo male non ha aiutato molto! - disse bevendo un sorso di tea. - Andy … posso chiederti una cosa? - chiese guardandolo. 

- Tutto quello che vuoi! - 

- Vi lascio soli, vado a farmi una doccia! - Ryan si alzò dal divano dirigendosi verso il bagno. 

- Che intenzioni hai? Non fraintendermi amo averti qua con me, ma … sono solo curiosa! - 

- Beh … a dire il vero ci ho pensato un po' oggi mentre ero a fare il turista … penso che tornerò a casa, ho comunque un lavoro e la mia vita è là anche se adesso è un po' sotto sopra! - sorrise guardandola. - E non ho intenzione di tornare da solo! - 

- Cosa intendi con questo? - 

- Lo ammetto, sono venuto anche principalmente per riportati a casa Teddy, sappiamo entrambi che sotto sotto ti manca casa … e io ora come ora ho bisogno di te con me! - disse alzandosi dal divano. - Ma so che da solo non riuscirò a convincerti! - si avviò alla porta d'ingresso aprendola non appena finì di parlare. Teddy lo guardò confusa, per poi spostare lo sguardo sulla porta aperta, o meglio nella figura che c'era nella porta aperta. 

- A … Adam? - chiese lei sorpresa. 

- Tutta tua, vi lascio soli! - disse Andy andando in camera della ragazza lasciandoli in salotto. Adam lentamente entrò, chiudendosi la porta alle spalle e poi avvicinandosi al divano, dove Teddy non si era mossa. 

- Cosa ci fai qua? - chiese lei guardandolo. Aveva una strana espressione, non era la sua solita aria felice, Teddy lo capì, sembrava come se gli mancasse qualcosa. 

- Lasciami parlare ok? - disse lui avvicinandosi al divano e mettendosi in ginocchio vicino a lei, in modo da essere alla stessa altezza del viso di lei. Teddy lo guardò e si limitò ad annuire. - Mi ha chiamato Andy, dicendomi che aveva bisogno di me per convincerti a fare non so cosa, ma sinceramente avevo già programmato di venire … Teddy ti ho lasciata andare nel modo peggiore che potessi fare, non volevo non vederti più pensando che le ultime parole che ti ho detto erano così cariche di rabbia! - abbassò un attimo lo sguardo prima di continuare. - So che ti ho detto che ti avrei aspettata, ma questa attesa mi sta uccidendo, lentamente! - Teddy capì che era nervoso, la sua voce tremava e sapeva che gli succedeva solo quando era nervoso. - Ho bisogno di te Teddy, ovunque mi giri, in casa mia, a lavoro, o in città, tu sei lì, sei in ogni posto, sei ovunque, sei un pensiero fisso! - la guardò, gli occhi lucidi e l'aria distrutta, sembrava che non dormisse da giorni. - Ho solo bisogno di sentirti dire che non ci sarà mai una possibilità che me ne devo fare una ragione e so che potrò andare avanti, ma così … non sapere, vivere nel dubbio mi sta uccidendo, e sei l'unica che può darmi delle risposte! - la guardò, ogni emozione che provava leggibile sul viso. - Dimmi che non mi vuoi e me ne andrò, uscendo dalla tua vita, prometto! - Teddy lo guardò e dopo pochi secondi, prese il viso di lui tra le mani e senza pensarci lo baciò, aveva bisogno di quel contatto, di risentire le labbra di Adam sulle sue, per quanto lo avesse negato a se stessa sapeva che era quello, quello che voleva. 

- Sono contagiosa scusa! - sorrise guardandolo. 

- Oh ma chi se ne frega, baciala! - Ryan si lasciò sfuggire il commento, ricevendo in tutta risposta uno scappellotto da Andy. Facendo ridere entrambi. Adam si alzò da terra e si mise a sedere accanto a lei, alzandole le gambe e facendogliele appoggiare sulle sue. Sorrise e si avvicinò a lei, unendo di nuovo le loro labbra. Teddy si sentì rinascere, aveva cercato di non ammettere nemmeno a se stessa che quello che provava per Adam fosse vero, che fosse solo una cosa passeggera, ma adesso con le loro labbra unite e le loro lingue che si rincorrevano in una strana danza, si sentì come completa. Adam dall'altra parte, si sentì come di nuovo completo, come se la parte di cuore che lei, a sua insaputa, si era portata via quando se ne era andata, fosse finalmente tornato al suo posto. 

- Torniamo a casa? - chiese lui staccandosi leggermente dalle labbra di Teddy. 

- Torniamo a casa! - sorrise lei guardandolo. 

 

Teddy (Outfits) era ferma sulla soglia di casa, erano passate due settimane da quando Adam era andato in Italia, e dopo averne parlato per bene aveva deciso di tornare a Liverpool con lui. Sapeva che era la cosa giusta da fare, Adam non avrebbe mai lasciato l'Inghilterra per trasferirsi a Milano da lei, in un paese dove non conosceva nessuno e dove non conosceva nemmeno la lingua. E lei non glielo avrebbe mai chiesto. Ma sapeva di non poter stare lì e lui a Liverpool e vivere una relazione a distanza, non sarebbe finita bene. Così dopo averci pensato un po' aveva deciso di tornare lei in Inghilterra anche se Adam non glielo aveva mai chiesto apertamente. Così aveva parlato con il suo datore di lavoro e avevano deciso che avrebbe continuanti a lavorare per loro via internet. Con l'aiuto di suo fratello di Adam e di Ryan aveva impacchettato tutte le sue cose e aveva sistemato tutto il resto. 

- Pronta? - Adam la guardò sorridendo salendo l'ultimo scalino della rampa di scale del pianerottolo. 

- Fa strano vedere l'appartamento vuoto! - sorrise guardandolo. - Ho vissuto qua per due anni, era diventato come casa mia, e adesso vederlo vuoto fa strano! - 

- Ho messo l'ultima valigia nel taxi, è giù che ci aspetta! - sorrise intrecciando la sua mano con quella di lei. - Ho parlato con il ragazzo del corriere e ha detto che la tua roba dovrebbe arrivare a Liverpool nel giro di una settimana e mi ha chiesto di controllare l'indirizzo … non è quello di casa dei tuoi! - 

- Questo … - disse prendendo la borsa da terra e spegnendo le luci. - Perché on tornerò a vivere con i miei! - disse chiudendosi la porta alle spalle, dopo aver lasciato le chiavi all'interno. 

- Cosa mi sono perso? - 

- Beh, te lo avrei detto una volta a casa … ne abbiamo parlato con i miei e mio fratello e siamo arrivati alla conclusione che dopo due anni in cui ho vissuto da sola, non sono più abituata a stare con loro e … - sorrise aprendo la porta del portone. - Mio fratello ha la casa dove doveva andare a vivere con Cece a disposizione! - 

- Credevo che ci sarebbero andati a vivere lui e Ryan! - 

- In teoria l'idea iniziale era quella! - sorrise salendo sul taxi quando Adam le aprì la portiera. 

- Ma … - 

- I due volevano fare in una delle camere che rimaneva libera una sala divertimenti, tipo biliardo e roba del genere, quindi si sono sacrificati ed andrò a vivere con loro! - sorrise lasciandogli un bacio a fior di labbra per poi dire la destinazione al tassista, aeroporto. 

- Beh, vivrai con due ragazzi … - 

- Sei geloso? - chiese guardandolo. - Uno dei due è mio fratello e l'altro è … Ryan! - 

- Che ci prova con qualsiasi cosa respiri! - 

- Ads … - 

- Era un osservazione! - sorrise baciandola dolcemente. - Andiamo a casa! - disse mettendole un braccio introno alle spalle e stringendola a se.




 

 



- Corner -

 

Ook so che è passato un po' ma non avevamo avuto tempo o idee chiare per postare! 
Poi lo scorso capitolo non se l'è cagato nessuno quindi mi sembrava come se non interessase più la storia! 
Ma comunque dopo l'ultimo incontro con i Ragazzi e un Adam davvero coccoloso ecco cosa ne è uscito! :D Spero vi piaccia! 
Se volete il prossimo almeno una recensioncina lasciatemela dai non fatemi sentire forever alone! 


Thanks! 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

         

 


 

   
 
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