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Autore: intelligentola    20/06/2013    8 recensioni
Ciao!!!!!! dal momento che ci sono autrici molto più brave di me ad immaginarsi un futuro tra Anna ed Emiliano, io provo a cimentarmi un qualcosa di diverso. Un pov da parte di Emiliano dell'8 stagione. Tutto quello che abbiamo vissuto ma raccontato da lui, con i suoi sentimenti.
Hope you like it!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Colorami di vita Appoggiato al mio motorino guardo le ragazze scendere dall'autobus.
Fisso Anna.
Osservo il modo in cui il vento le scompiglia i capelli, come se volesse accarezzare quella perla di rara bellezza.
Rimango incantato da quella visione.
Come se Anna fosse una creatura mitologica, troppo bella per essere vera.
Troppo mia per essere vero.
Ed invece è tutto vero.
Quell'uragano di vita è tutto mio.
I suoi occhi mi sorridono e io in quegli occhi color fondale del mare, mi ci perdo.
Affogo dentro i suoi occhi e lei non lo sa.
Vorrei essere capace di dirle quello che sento,ogni volta che il mio sguardo si perde nel suo.
Vorrei essere capace di realizzare i suoi sogni.
Vorrei essere capace di farla felice.
Vorrei essere capace di farla ridere.
Vorrei essere capace di meritarmi la ragazza ottimismo.
Mi sento come un diario bianco che deve essere ancora scritto.
Vorrei che Anna prendesse la sua matita e scrivesse su di me i suoi sogni.
Vorrei che colorasse su di me le sue aspettative.
Io tela bianca e tu pittrice.
Colorami di vita.
Lei, che ha a disposizione un'intera gamma di colori e io che fino a quel momento conoscevo solo il nero.
Adesso che ho lei vedo il colore azzurro del cielo.
Il verde dei prati.
Il bianco delle nuvole.
Il rosso del fuoco.
Il giallo del sole.
Tutto prima era nero, nero come la pece.
Nel nero mi potevo nascondere senza essere visto.
Ma lei mi ha stanato dal mio nascondiglio per mostrarmi di quanti colori è fatta la vita.
Ed Anna è vita.
Anna è colore.
La guardo avvicinarsi a me.
Sonia dietro di lei si siede sul muretto, dove qualche tempo fa mi aveva rivelato di essere incinta.
Anna si siede accanto a lei, mentre mi segue con lo sguardo.
A passi veloci salgo le scale del palazzo di Sonia.
Giro le chiavi, che Sonia mi ha dato, nella toppa ed entro nell'incubo da cui Sonia sta disperatamente cercando di scappare.
Il padre è seduto in poltrona.
Guarda la tv e non mi degna nemmeno di una parola.
"Salve.." dico da dietro quella poltrona sformata dal peso di anni di tristezze.
"Prendo alcune cose di Sonia e me ne vado" mi guarda con aria da giustiziere.
Sono io il colpevole.
Ai suoi occhi sono sempre il disgraziato che ha messo incinta sua figlia.
Ha uno sguardo severo, pieno di odio, di rancore, ma allo stesso tempo vuoto.
Come di uno che ha perso tutto ciò che aveva sempre avuto.
Per lui, io gliel'ho portato via.
Afferro le cose che Sonia ha messo sulla lista ed esco veloce dalla stanza.
Quello sguardo mi ha gelato.
Sento freddo e l'unica cosa che può riscaldarmi è di sotto che mi aspetta.
"Eccomi.." bisbiglio alle due ragazze, che vengono distolte dal loro parlare.
"Mio padre ti ha visto?" mi chiede Sonia, mentre vedo Anna rabbuiarsi.
Non so se si sia resa conto che questo mondo non centra nulla con lei.
"Si...non mi ha detto una parola" dico, tralasciando di descrivere lo sguardo con cui mi ha gelato.
"Tipico..."
Anna guarda Sonia, come se potesse abbracciarla con il pensiero.
Sembra dirle che non è sola.
Sembra essere disposta ad arginare anche il dolore di Sonia, dopo aver arginato il mio.
Non deve essere facile per lei, vedermi qui, con Sonia, nel nostro mondo.
Le sorrido.
Adesso è lei il mio mondo.
Questo è solo il passato e non mi giro nemmeno a guardarlo.
Punto dritto al futuro.
Punto dritto ad Anna.
Anna è il futuro.
Anna è il mio futuro.
"Scusate, ma purtroppo io devo tornare allo studio" dico, maledicendo il fatto di dovermi separarre nuovamente dagli occhi di Anna.
Da quando siamo tornati ad essere "noi" non abbiamo ancora avuto un attimo tutto nostro.
Non c'è mai stato un primo appuntamento.
Io non ho mai avuto un primo appuntamento.
Ma per Anna avrei fatto anche questo.
L'avrei portata a cena fuori.
Le avrei tenuto la mano durante le passeggiate.
Avrei fatto le prove davanti allo specchio, per trovare le parole giuste per aprirle una volta per tutte il mio cuore.
Prima di Anna, quando vedevo le coppiette felici, ridevo di loro.
Li consideravo ridicoli.
In realtà ero solo invidioso.
Invidioso del fatto che loro avessero qualcuno su cui appoggiarsi.
Qualcuno a cui aggrapparsi quando non si riesce più a sostenere il peso del mondo solo sulle proprie spalle.
Ma adesso, avrei voluto io fare invidia a qualcuno.
Adesso ho anche io quel qualcuno di speciale a cui aggrapparmi.
E mai come in questo momento sono contento di potermi aggrappare ad Anna.
Sapere che lei è al mio fianco è una fonte di inesauribile forza.
Non mi spaventava niente.
Non mi spaventava nemmeno il fatto di dover diventare padre.
Con Anna al mio fianco, sarei potuto diventare il migliore dei padri per mio figlio.
Ma soprattutto ci sarei stato per mio figlio.
Avrei asciugato le sue lacrime.
Gli avrei insegnato a guidare.
Gli avrei medicato le ginocchia sbucciate.
Mi sarei preso cura di lui, perchè grazie ad Anna, ero in grado di poterlo fare.
Avrei riversato su mio figlio il riflesso dell'amore di Anna per me.
Lo avrei inondato di amore.


Le ragazze riprenderanno l'autobus insieme.
"Io e Sonia ce la caveremo benissimo" mi dice Anna guardando me e poi guardando Sonia.
"Grazie...." sorrido "...scricciolo".
Mi avvicino e la bacio.
Un terremoto di emozioni nel mio cuore.
Dal punto più a nord al punto più a sud del mio corpo, vengo invaso dalla gioia di sentire quelle labbra calde posarsi sulle mie.
Di nuovo.
Voglio vivere solo di questo.
Voglio vivere dell'amore di Anna.
Degli occhi di Anna.
Dei colori di Anna.
Voglio vivere di Anna.
Mi basta questo.
"Andiamo Anna!!! Sono stanca" le ordina Sonia.
Ed Anna, troppo buona per prendersela, abbandona le mie labbra, che già sentono la sua mancanza come l'acqua santa per un pellegrino e segue Sonia lungo la discesa.
Dirette alla fermata dell'autobus.


Mi sembra di non potercela fare.
Ma mi basta guardare Anna per trovare ancora una volta la forza di andare avanti.
Sonia ha solo bisogno di tempo e accetterà Anna, mi dico mentro mi infilo il casco.
E se non vorrà farlo, lo dovrà fare per forza.
Anna è la mia vita.
Se vuole la mia presenza, subirà anche la presenza di Anna.


Torno veloce allo studio e mando un messaggio ad Anna.
"Grazie per colorarmi di vita"
Nemmeno il tempo di vedere il simbolo della busta scomparire dal mio schermo che già mi arriva la risposta di Anna.
"Grazie di colorarmi la vita".
Io e lei insieme ci coloriamo il mondo.








Hope you like it!
A presto,
I.
  
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