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Autore: Marlene Ludovikovna    24/06/2013    4 recensioni
Questa FanFiction racconta di una parte dell'ipotetico passato di King Schultz, di come lui sia arrivato a Django.
"“Dovresti aiutarmi a trovare degli uomini, poi li uccidiamo.” Disse il dottore fumando il sigaro.
“Oh, che progetto simpatico. Sei un cacciatore di taglie?” Chiese Hannerose.
“Si, e tu sei un sicario?”
“Si.” Rispose la ragazza.
“Vedi che abbiamo trovato entrambi la persona giusta.” Commentò King Schultz sistemandosi il cappello.
Hannerose Stroud rise. Aveva una risata cristallina, bellissima."
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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1856 – New York

 

King Schultz si mosse a passi affrettati verso la camera dove adesso stava Hannerose.

Si fermò davanti alla porta e bussò.

Quando non ottenne alcuna risposta decise che forse la ragazza stava dormendo, allora entrò.

Doveva controllare come stava, aveva delle gravi ferite. Non così gravi da procurare la morte, se curate.

Le cambiò le fasciature. Sembrava che lei non sentisse nulla, era addormentata in un sonno profondo. Come se dovesse recuperare tutte le forze che le erano state risucchiate via.

King restò ad osservarla per un tempo che sembrò infinito.

A volte il suo viso cambiava per farsi strada tra gli occhi e la mente offuscate dalle lacrime e prendere le sembianze di Paula.

Poi Hannerose si destò di soprassalto.

“Buongiorno.” Disse King.

“'Giorno...” Sussurrò Hannerose.

Seguì un lungo istante di silenzio.

“Tu non mi hai detto la verità a proposito di ieri sera, vero?”

“Avrei dovuto?”

“Ascolta, voglio che questa faccenda si chiuda qui.”

Hannerose riuscì ad alzarsi dal letto tra un gemito e l'altro.

“Si, tutti vogliamo qualcosa che non possiamo avere. Io per esempio voglio una nuova vita e degli oppiacei per calmare queste fitte, ma... non posso.” Hannerose ebbe un sorrisetto amaro.

“Ascolta, io non posso dire la verità a nessuno. Perchè nessuno dice la verità e finchè avremo dei segreti tutti nostri saremo sempre in vantaggio. E comunque una parte di ciò che ho detto è vera, ma dovrai capire tu quale. C'è una parte di me che è rimasta a New York, quando sono andata in Texas.

Ma sono segreti terribili, che è meglio non rivelare. È come quando tieni nascosto un tradimento.” Aggiunse lei abbozzando un sorriso.

King la guardò cercando di mascherare il dolore.

“Tutti abbiamo qualcosa da nascondere, mein fraulein.” Disse lui, infine.

Hannerose annuì con gli occhi pieni di dolcezza.

Questa ragazza riesce davvero ad uccidere? Si domandò Schultz, ma poi, vedendo le venature di amarezza nel suo sguardo capì che sì, poteva farlo. E lo aveva fatto.

“Adesso devo uscire, e tu ti devi riprendere. Quando sarai guarita continueremo la caccia.” Disse Schultz alzandosi.

“Va bene.” Sussurrò Hannerose guardando in basso per nascondere le lacrime.

 

King Schultz tornò da suo fratello Hans dopo molto tempo.

Dopo la morte della sua ama Paula era tornato in Europa. Si era preso un anno in cui aveva girovagato, scritto.

Per un anno aveva smesso di fare il dentista, lavoro che aveva iniziato a fare solo per garantire una stabilità economica alla moglie. Adesso, però, lei non c'era più.

Il suo unico familiare rimasto era Hans Schultz, suo fratello.

Entrò in casa sua. Era ancora come lo aveva lasciato. Scapolo, povero e genio incompreso.

Sorrise.

Hans, sei in casa?” Domandò.

Hans? C'è nessuno?”

Silenzio.

"Hans? Hans!"

King Schultz varcò la soglia della porta.

Hans, giuro che se è uno scherzo...”

Silenzio.

Nessuno scherzo.

A terra, sul pavimento, era steso Hans con due pallottole in testa.

King restò immobile ad occhi sbarrati, poi sentì le lacrime che si facevano strada nei suoi occhi.

Cadde in ginocchio, come se tutte le forze gli fossero state tolte di colpo.

Controllò il battito cardiaco, provò con diversi esercizi di respirazione, ma niente. 

Sentì la voce di sua moglie che gli sussurrava all'orecchio: "se n'è andato..." 

Le lacrime non uscirono.

King ebbe un urlo sordo.

Non era mai stato un uomo facile alle lacrime, ma dopo riuscì a piangere.

 

King Schultz non amava avventurarsi per i quartieri malfamati di New York, ma questa volta doveva farlo.

Era ancora un po' confuso dal ritrovamento del cadavere, ma non era pienamente sicuro che lo avesse messo Hannerose. Non era nemmeno sicuro del perchè Hannerose fosse tornata messa in quel modo, anche se qualche ipotesi la aveva.

E in quel giorno stesso doveva anche trovare l'altra taglia, Howard Ruth. Delle fonti attendibili avevano detto che si poteva trovare nel New Jersey. Ma adesso non poteva, sentiva che Hannerose si portava dietro un segreto troppo pericoloso e restare in questa situazione a lungo andare sarebbe stato un danno. Avrebbe provato a scoprire qualcosa di lei in modo discreto. O almeno, qualcosa in più del poco che già sapeva.

Decise di andare a cercare qualcosa nel quartiere cinese, dove era sicuro che fosse stata anche Hannerose il giorno prima.

Quella era la sua unica certezza, adesso doveva ricostruire gli eventi.

King Schultz sapeva una cosa : la ragazza aveva mentito non su quello che era successo, ma aveva invertito i ruoli, le persone e gli eventi. Di cose vere ne aveva detta solo una, cioè che era stata stuprata, ma non era sicuro di chi lo avesse fatto. Sapeva che Billy Sawyer era una connessione e sapeva che centravano anche John lo Squartatore e Little Jason, i due capi di New York.

Sapeva anche che quando aveva chiesto a Billy Sawyer – quella sera alla locanda – dove doveva andare aveva mentito. Perchè non era partito per il Texas, ma era restato a New York. Infatti lui ed Hannerose si erano incontrati poco tempo dopo.

Era un quadro molto più complesso di quando si potesse immaginare e Hannerose sembrava che ne fosse il centro.

Entrò in un bordello dei cinesi, il Pink Blossom. 

C'erano delle ballerine orientali che erano qualcosa di eccezionale. Tutte vestite pochissimo, con dei veli rosa, piene di gioielli.

King Schultz si sedette al primo tavolo libero che riuscì a trovare.

Subito molte ragazze si proposero di essere prese da lui, che rifiutò.

Non tradirò mia moglie neanche dopo tutto questo tempo. Anche se...

Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da delle urla femminili.

“Lasciami! Lasciami!” diceva una ragazza.

Era una prostituta. Lì dentro erano proibite le ragazze che non ci lavoravano.

Un uomo tentava di spogliarla e le parlava con molta violeza provando a spogliarla.

“Lasciami! Ti prego!”

King Schultz non riuscì a trattenersi. Si alzò e si dirise verso il tavolo in cui stava la ragazza.

“Scusate, se mi intrometto...” iniziò Schultz, e con un cenno del capo disse: “gentiluomo, milady. Esigerei i servizi di questa gentile ragazza in particolare. Ha un fascino, diverso... La voglio per oggi.” Disse King cercando di mantenere la galanteria, ma soprattutto il controllo.

Controllo nei confronti di quell'uomo privo di rispetto.

“No, lei è mia!” L'uomo la strinse tra le sue braccia, ma senza dolcezza.

King rise in modo contenuto. “Oh, buon uomo! Com'è divertente!”

L'uomo lo guardò interrogativo, e lui tornò serio, d'un colpo.

“La costituzione di questo paese prevede che ogni individuo sia libero e con eguali diritti.” Disse King Schultz, scandendo bene le parole.

“E ora io vi sto chiedendo con le buone di lasciare stare questa gentile fraulein. E se con le buone non obbedirete sarò costretto a dirla in altri termini.”

L'uomo si alzò scaraventando a terra la ragazza.

Il dottor Schultz la aiutò ad alzarsi.

“Come osi parlare in questo modo a Kain Mon Xo?” Tuonò l'uomo.

King ebbe una risata nervosa. “Signore, sto solo difendendo le leggi di questo paese.”

Kain Mon Xo afferrò Schultz per il bavero.

“Suvvia, buon uomo. Non siamo precipitosi.” Cercò di calmarlo Schultz.

L'uomo lo buttò a terra e sfoderò una katana.

“Nessuno manca di rispetto a me.”

Poi come un angelo salvatore apparve Miss Lucy Chang.

“C'è qualche problema qui?” Chiese con una voce dolce come il miele.

Era la proprietaria del bordello da molto tempo. Una donna sullla quarantina, sorridente e raggiante. Una vera e propria bellezza orientale il tutto adornato da un kimono rosa e da dei fiori sui capelli.

“Quest'uomo indegno mi ha mancato di rispetto.”

King Schultz si alzò con indignazione pulendosi la giacca.

“Come mai questo gentiluomo ha subito un indegno trattamento, Kain?”

“Te l'ho già spiegato, puttana.”

Gli uomini di Miss Lucy afferrarono Kain Mon Xo per portarlo da qualche parte.

Erano tutti vestiti di nero, con il viso scoperto che lasciava intravedere solo gli occhi.

Adesso Lucy Chang non sembrava più così angelica.

"Immagino di essere davanti a Miss Lucy Chang! Incantato, mademoiselle." Si affrettò a dire King Schultz baciandole la mano. 

Lei rise raggiante. "Piacere mio."

“Allora, desideravate qualcosa?” Chiese lei con un sorriso.

“Oh, si. I servigi di questa gentile ragazza.” Disse Schultz indicandola.

“E... desiderate una stanza?”

“Se non è un problema.”

“Oh, no assolutamente! Si figuri! Per noi servirla è un piacere.”

King Schultz rispose con un sorriso.

“Venga, la faccio accompagnare alle sue stanza. Su troverà anche la nostra Reies pulita e profumata tutta per voi.” Sorrise.

 

King Schultz si fece accompagnare alla sua stanza.

Era tutta ornata sui toni del rosa e del rosso. Molto sfarzosa.

Il letto aveva l'aria di essere molto comodo.

King aspettò l'entrata della sua ospite.

Quando Reies entrò aveva un'aria spaurita.

Lui la accolse baciandole la mano.

“Si sieda pure, mein fraulein.”

Lei obbedì.

King le sorrise rassicurante.

“Vedi, non è come stai pensando. Non approfitterò della tua professione, inoltre sono... sposato. Devo solo sottoporti ad alcune domande.”

Reies annuì.

“Conosci una ragazza di nome Martha Yang?”

“Si! È mia sorella. Avete sue notizie? È scomparsa da quasi un giorno ormai.”

King Schultz non riuscì a guardarla in faccia quando le disse che era morta.

La ragazza scoppiò a piangere.

“Avevo solo lei! Avevo solo lei! Adesso... adesso...” Iniziò a singhiozzare.

“Si calmi, signorina. Se le servirà aiuto potrà chiedere a me.”

“Davvero?” Gli occhi di lei si illuminarono.

“Certo, certo.”

“Grazie...”

“Prima, però, dovrò porvi delle domande.”

Reies annuì tra un singhiozzo e l'altro.

“Conosci una ragazza di nome Hannerose Stroud?”

Reies restò pensierosa fissando il vuoto. “Si, credo... è una ragazza tedesca, vero? L'ho conosciuta un po' di tempo fa. Era una ragazza molto turbata. Soprattutto dopo l'incendio che ha sterminato la sua famiglia.”

“Sai di lei, a quanto vedo...”

“Oh, adesso che ci penso, si.”

“Potresti raccontarmi la sua storia? Tutto ciò che sai di Hannerose Stroud.”

“Cert.. certamente. Allora... ha iniziato a venire da noi ad allenarsi con la spada quando aveva tredici anni. Era davvero brava. La cosa che sapeva maneggiare meglio erano i coltelli. Prima che lei arrivasse la preferita di Miss Lucy era mia sorella Martha, ma poi è arrivata Hannerose. Credo che sia per questo che mia sorella la odiava tanto. Io in lei sinceramente non ci ho mai visto nulla di male. Era una ragazzina molto testarda. Billy Sawyer se ne invaghì subito, anche se adesso sta con altre ragazze. Credo che l'abbia dimenticata...”

Io non credo proprio, pensò Schultz.

Adesso credo di non vederla da dieci anni o giù di lì...”

Cosa l'ha fatta separare da voi?”

è andata a vendicare l'assassino della sua famiglia a sud.”

E voi l'avete lasciata fare senza dire nulla?”

Oh, no. Prima il maestro ha voluto che compiesse il suo ultimo omicidio.”

Capisco.” Annuì Schultz.

Credo che ci sia dell'altro che non mi hanno detto, finora è tutto. Se mai scoprirò altro ti farò sapere.” Disse singhiozzando sommessamente.

Grazie, mia cara. Ti sono immensamente grato. Se vuoi puoi andare...” Disse King Schultz prendendo il portafogli. Le diede venti dollari.

La ragazza lo ringraziò commossa, si mise i soldi nel reggiseno e lo lasciò solo.

King chiese udienza a Miss Lucy Chang per scoprire altro.

L'ufficio di Miss Lucy era ancora più sfarzoso delle camere. C'era addirittura una fontanella di marmo che raffiguarava due delfini.

Prego, entrate.” Disse lei, cordiale come sempre. “Accomodatevi, signor Schultz.”

Lui si sedette.

Desideravate qualcosa?” Chiese Miss Lucy.

Informazioni, mein fraulein. Ovviamente se per voi non è un problema.” il dottor Schultz sorrise malizioso.

Lei rise. “Ma si figuri! Dica pure!”

Allora... Conosce una ragazza di nome Hannerose Stroud?”

Lei si accigliò. “Non credo che dovrei parlarne con lei.”

è per una questione importante, signorina.”
“Le è successo qualcosa?”

Sono venuto qui per chiedervelo.”

Miss Lucy sostenne lo sguardo penetrante di King Schultz. Poi la bocca di lei si aprì in un sorriso.

Quanto mi dai perchè io risponda a tre tue domande?”

King Schultz non esitò. “Cento dollari.”

Il sorriso di Miss Lucy Chang divenne ancora più smagliante.

Vada con le domande allora, signor Schultz.”

Cosa è successo di preciso ieri sera?”

è arrivata qui Hannerose Stroud. Cercava Martha Yang e una spada.”

Per piacere, si limiti ad elencare l'accaduto. So che lo sa.”

Bene, è arrivata la ragazza. Le abbiamo dato la spada, poi Billy l'ha portata da Martha, ma la Yang aveva ancora del rancore nei confronti di Hannerose per una cosa successa tempo prima.

Allora non voleva che Hannerose prendesse la spada, ma Billy, gliel'ha data. Fa il suo gioco e il suo gioco era quello. Allora Martha si è arrabbiata con lui, Hannerose ha approfittato della situazione per derubarci. Poi Billy ha picchiato Hannerose quando se n'è accorto. Quella troia cerca sempre di fare il doppiogioco...” Lucy parlò con un disprezzo malcelato. Anzi, a nasconderlo non ci provava nemmeno.

Qual'è la cosa successa tempo prima?” Domandò Schultz, con un tono di voce che non ammetteva repliche e che esigeva risposta.

Non posso dirtelo.”

Ho pagato cento dollari, madame. Ed esigo risposte.” King Schultz ce la mise tutta per non alzare la voce.

Bene, allora ti basti sapere che Hannerose è stata tradita da noi. Le abbiamo giurato che le avremmo detto tutto sull'assassino della sua famiglia a cui lei stava dando la caccia se prima avesse compiuto il suo ultimo omicidio su commissione. Allora è tornata e ha fatto una strage. Ottantotto persone tra cui qualcuno di importante. Poi se n'è tornata in Texas. Credo che ancora adesso si senta in colpa per l'omicidio... povera stupida. Eppure mi sembrava intelligente quando l'ho conosciuta.”

King Schultz ebbe la conferma di quello che fino ad allora aveva solo pensato.

Miss Lucy lo fissò sorridendo. 

"La terza domanda non me la fa?" 

King Schultz si alzò di scatto. "Basta così."

Miss Lucy e Billy andarono a trovare Hannerose nella stanza insieme al maestro delle lame Yan Hanzo.

Avevano portato una spada. Gli occhi di Hannerose si illuminarono.

Davvero?” Sussurrò.

Billy le sorrise. “Si, dolcezza.”

Ma prima dovrai compiere il tuo ultimo omicidio, e poi potrai andare a vendicare la tua famiglia. Quando tornerai con la testa dell'uomo che devi uccidere ti diremo tutto sull'uomo che ha ucciso la tua famiglia e sarai libera di fare ciò che vuoi. Sarai libera di andare dove il vento ti porta.” Precisò Yan Hanzo con tono pacato.

Hannerose sorrise con gli occhi lucidi di lacrime.

Chi devo uccidere?” Chiese.

Un uomo tedesco che abita ad El Paso, in Texas, ha moglie e fratello nella stessa casa. Il fratello è passato solo per una visita breve. Non fare altre vittime se non lui.” Disse Lucy Chang.

Hannerose annuì e bevve un sorso d'acqua. “Quando parto?”

Oggi.” Rispose Billy.

 

King Schultz restò immobile osservando la città di New York che si diramava davanti a lui tramite vie. Dietro di lui c'era un mondo a sé, il mondo della prostituzione e del crimine.

Quello a cui Hannerose sarebbe stata sempre legata, quanto lui ne sarebbe sempre stato estraneo.

I volti di Paula e di Hannerose si confusero per un istante.

Era come se fosse stata una parte di sua moglie ad uccidere suo fratello.

Adesso non aveva dubbi.

Conosceva fin troppo bene l'ultima vittima di Hannerose Stroud.

Anche questa volta pensandoci non riuscì a piangere.

Non era mai stato un uomo facile alle lacrime.

 

Writers corner: 

Buonsalve a tutti! ;'-) 
Come ogni lunedì, un nuovo capitolo della mia fan fiction che spero vivamente vi stia piacendo. 
Questa volta ho introdotto un flashback di Hannerose, e spero che questa novità vi sia piaciuta, inoltre si vede la morte del fratello di King Schultz, Hans Schultz. 
(povero King che gli faccio ricordare una morte praticamente ad ogni capitolo! Anche se prometto che dagli altri sarò un po' più romantica. AHAHAH.) 
As always, vi elencherò le citazioni presenti in questo capitolo: 
- Il nome di Lucy Chang è un tributo a quello di Lucy Liu, l'indimenticabile O'Ren Ishii in Kill Bill. 
- Quando Miss Lucy Chang parla del passato di Hannerose dice che lei ha ucciso ottantotto persone da sola. Anche questa è una citazione a Kill Bill, cioè lo sterminio degli Ottantotto Folli. 
- La casa di prostituzione in cui si reca Schultz si chiama Pink Blossom. Questa è una citazione al film di RZA, "L'uomo con i pugni di ferro". 

Bene, per questa volta è tutto. Spero che la fic vi sia piaciuta! 
Bacione e alla prossima! <3 
   
 
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