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Autore: Shatzy    07/01/2008    13 recensioni
"Lavorare è meno noioso che divertirsi" (C. Baudelaire).
Raccolta di situazioni di vita d'ufficio, tra un po' di romanticismo, comicità, e lavoro arretrato.
RoyAi.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota: questo capitolo è nato tanto tempo fa nella mia testolina. E' ciò a cui ho subito pensato leggendo uno dei 100 themes, "Home Cooking". Quello scritto da Stray è sicuramente migliore, quanto meno non è assurdo come il mio, ma lo sapete, questa raccolta è votata all'assurdo XD So solo che anche questa volta devo ringraziare(?) il mio inconscio, perchè l'idea mi è arrivata nello stato di dormiveglia. ^^
E’ un capitolo abbastanza lungo, ma spero vi risulti piacevole, forse è il mio preferito, nella raccolta.

Già che ci sono: Buon Anno Nuovo a tutti quanti!!! (sono un po’ in ritardo ^^”)
Sperando che tanti commenti ad inizio di anno, siano tanti commenti tutto l’anno XD



Dedicato a Sisya.
Perché i suoi lavori e la sua gentilezza (e i suoi preziosi video), mi hanno dato energia.





Home cooking



“Dov'è che ha detto? Nel primo cassetto, eh? Io qui non vedo proprio un bel niente!” esclamò tra sé e sé Roy, rientrato in ufficio di corsa prima ancora che finisse la pausa pranzo, per cercare un documento importante che gli avrebbe permesso qualche punto in più nella scalata al potere.
Il punto era che, se fosse stato per lui, quel fatidico documento sarebbe volato casualmente, e già molto tempo prima, giù dalla finestra… per fortuna Riza lo aveva conservato, sicura che un giorno sarebbe servito.
Ed ora Roy era lì, davanti alla scrivania della sua subordinata, a rovistare nel suo primo cassetto, dove lei gli aveva detto si trovasse, alla folle ricerca di quel tesoro.

“Io non lo trovo, uffa! Deve essersi sbagliata… ma certo” borbottò, iniziando ad aprire anche il secondo cassetto.

“Ma perché non è venuta anche lei a cercarlo? in fondo è roba sua, deve pensarci lei” continuò, togliendo il contenuto del cassetto e poggiandolo sul ripiano della scrivania.

“Questo è tutto tempo perso! Non pensavo fosse così disordinata!” ammise, riversando il contenuto del terzo cassetto per terra.

Fu allora che si accorse di un qualcosa che, urtando il pavimento, fece un rumore diverso dal previsto. Piegò le gambe e si avvicinò al luogo dell’impatto, raccogliendo una scatolina di latta, decorata con fronzoli e merletti, e con stampato sopra un bel cuore rosso.

Roy la fissò sbalordito, poi, preso dalla curiosità, la aprì, e meraviglia delle meraviglie, conteneva dei biscotti! Ma non semplici biscotti, bensì dei biscotti visibilmente fatti a mano! Qui la sua esperienza in doni del genere non poteva mentire, ne aveva ricevuti troppi per potersi sbagliare come un novellino: quelli erano biscotti casalinghi, e se l’istinto lo avvertiva bene, appartenevano al suo Tenente…

Roy, senza neanche pensare a ciò che stava facendo, ne prese uno e se lo portò alla bocca...

Non era male. Certo, aveva un sapore un po’ particolare, con un retrogusto leggermente salato, ma nel contesto era buono. Poteva riconoscere la mano di Riza: non era una cuoca eccezionale in fatto di dolci, lo ricordava bene, visto il periodo passato a casa sua, anni prima, e come aveva fatto da cavia ogni settimana, per farla esercitare nella nobile arte della cucina. Invano, diceva il padre di lei. Ma per Roy l’unica cosa che veramente importava era che lei cucinasse mettendoci impegno, e solo per lui.

Assaggiò un altro biscotto e si lasciò trasportare ancora dai ricordi.
Era così carina con quel grembiule a fiori troppo grande per lei, e delle mollettine colorate a tenerle i corti capelli, e poteva ancora vederla con il viso imbrattato di farina mentre gli porgeva la sua ultima creazione.

Continuò a prendere altri biscotti, accomodandosi sulla propria sedia e chiudendo gli occhi.
Certo che non era cambiata poi molto da allora… era pur vero però che non doveva avere molto tempo per esercitarsi: era impegnata con il lavoro, e inoltre doveva occuparsi del suo cane. Eppure aveva ancora qualche momento per far uscire la sua femminilità, e quella scatola ne era la prova…
Roy avrebbe voluto continuare a fare da cavia anche adesso, nonostante i biscotti leggermente bruciati, non molto regolari nella forma e dal sapore salato che stava ingurgitando.
Chissà per quale motivo li aveva fatti…

No!

Si alzò di scatto, uscendo violentemente dal dolce limbo in cui era caduto.
E se adesso ci fosse qualche altro uomo per cui lei cucinava? E se quella scatola lavorata fosse un regalo per lui? E se Riza avesse voluto dare a quest’altro un segno del suo amore fedele sottoforma di biscotti? E se...?

Non poteva permetterlo! Per prima cosa non osava pensare che quel sorriso sincero che lei gli regalava quando lui le faceva i complimenti per l’ottima riuscita della sua cucina, adesso potesse appartenere ad un altro. E poi chi poteva essere? Doveva scoprirlo. E subito.

Si sedette di nuovo, buttando con rabbia un biscotto in gola e masticando con forza.
Ma no. Stava con lei quasi tutto il giorno, se avesse avuto un uomo lui lo avrebbe saputo, ne era certo. Non erano cose che passavano inosservate. Si tranquillizzò un pochino, riprendendo a mangiare con calma. Ormai aveva finito la metà della scatola, se non di più.

Certo che era proprio una scatola strana, così non da lei… magari voleva mostrare la sua femminilità, per questo l’aveva comprata con tutti quei fronzoli. Magari era davvero un regalo per qualcuno… in fondo, si trovava nel suo cassetto, e perché mai avrebbe dovuto portare una scatola di biscotti al lavoro? Non l’aveva portata giù in mensa, quindi non voleva offrirla agli altri, e di certo non l’avrebbe aperta in ufficio, non lei. L’ufficio era solo per il lavoro, diceva sempre.

Sgranocchiando l’ennesimo biscotto, pensò che forse Riza l’avrebbe consegnata al destinatario dopo il lavoro. Ma quella sera avevano deciso di andare a controllare un quartiere pericoloso, non c’era tempo per appuntamenti vari, a meno che…

Roy quasi si strozzò da solo, iniziò a tossire e a battersi una mano sul petto per far scendere un pezzetto di biscotto che lo aveva infastidito.

Non poteva essere! Ma tutto tornava! Fece di nuovo il ragionamento e la soluzione era ancora là, dolce e semplice come un biscotto fatto in casa.

Quei biscotti erano per lui, ne era certo!
E quindi aveva tutto il diritto di mangiarli...

Si poggiò allo schienale della sedia, alzando le gambe sul tavolo della scrivania, se quelli erano i biscotti di Riza, fatti per lui, doveva goderseli in pieno. Chiuse gli occhi e assaporò un’altra manciata di dolcezza. Poteva vedere Riza tutta affaccendata a preparare l’impasto. Era lì, nella sua mente, che si spostava con l’avambraccio una ciocca di capelli ribelli, e che sorrideva soddisfatta dopo aver sfornato la teglia. Era come se potesse sentire sulla superficie di quel biscotto che ora teneva fra le labbra le mani di Riza che lo impastavano, precise.

Ne aveva ricevuti tanti nella sua vita, di dolci fatti in casa, ma mai erano stati buoni come quelli che aveva tra le mani. Avevano un qualcosa di tranquillo, di familiare...

“Colonnello! Che sta facendo?” urlò, quasi, Riza, appena entrata nell’ufficio.

Roy fu talmente sorpreso che perse l’equilibrio, cadendo rovinosamente a terra. Ma il suo proverbiale fascino non gli permise di rimanere là disteso come un sacco di patate colto in flagrante, per cui con un agile balzo si sistemò di nuovo in piedi, seppur barcollando a causa della caviglia slogata, con l’uniforme sporca di briciole e una macchia di un qualche residuo dolciastro a un lato della bocca.

“Tenente…” sfoderò il suo smagliante sorriso, anche se un po’ acciaccato.
“Colonnello, cos’è questo disastro?” chiese, a metà tra la disperazione e la paura, indicando la confusione di fogli e oggetti vari che regnava per terra e sulla sua scrivania, contornata anche da un paio di cassetti sfilati e abbandonati da una parte. “Che è successo alla mia scrivania?”
“Ehm, ecco” provò a spiegare lui, rendendosi conto solo ora che aveva tralasciato la ricerca del suo vitale documento.
“Spero ci sia una spiegazione per tutto questo, signore” minacciò Riza, prendendo il famoso documento appena sotto un paio di fogli, in quello che era stato il suo primo cassetto, e agitandolo davanti al viso del Colonnello.
“Ma certo che c’è una spiegazione! Per chi mi hai preso?” provò, facendo leva sul suo grado maggiore, e allentandosi il colletto della divisa. “Però, prima” continuò, avvicinandosi zoppicando a lei, “sai cos’è questa?” domandò, retorico, mostrando la scatola incriminata che teneva sul palmo, in bella vista.
Riza arrossì di colpo. “M-ma co-cosa ci fa con q-quella… io n-non pensavo che… ecco, c-come…” balbettò, minacciando il suo cervello, che si rifiutava di formulare una frase ordinata.
“Non c’è nessun problema, Hawkeye. Erano squisiti” sorrise lui, godendo dello spettacolo del suo Tenente imbarazzato.
“Ha mangiato i biscotti?” chiese timida.
“Certo, e non devi vergognartene. Stavo cercando il documento nei tuoi cassetti quando questa scatola è caduta per terra, forse era posizionata male, così si è casualmente aperta ed è uscito un biscotto, ormai era caduto, ma ho capito subito che era fatto a mano e di certo non potevo permettere di buttare il frutto della tua fatica, perché li hai fatti tu, vero?” le chiese gentilmente, anche se aveva distorto un po’ la verità nella sua spiegazione.
Riza annuì appena, mentre Roy riprendeva: “così l’ho assaggiato, ma poi non ho più potuto farne a meno. Non ho mai mangiato niente di più buono, erano ottimi. Mi perdoni per averli mangiati?”
Riza accennò un altro accordo, mentre il suo viso andava sempre più a fuoco per via della vicinanza sempre più insistente di Roy. Ormai poteva sentire il calore che emanava.
“Mi sono ricordato di quando cucinavi per me, anni fa. Eri così carina e dolce… mi piacerebbe sperimentare di nuovo la tua cucina, ogni tanto. Se vuoi, sappi che io sono sempre disponibile”
Riza annuì di nuovo, sbattendo leggermente la fronte sul petto di lui, avvicinatosi ancora.
“Riza” disse, alzandole il mento con una mano, per poterla guardare negli occhi... ma che le era preso? Si stava comportando come una scolaretta alla prima cotta! Beh, non che la cosa gli dispiacesse più di tanto, era in qualche modo appagante vederla così, timida e indifesa contro le sue doti seduttive. Era una conferma alla sua teoria, e la cosa lo faceva sentire superbamente sicuro.
“Riza...” sussurrò, poggiando la sua fronte su quella di lei e prendendole le mani nelle sue, “il pensiero che le tue belle mani abbiano lavorato così tanto per creare qualcosa di così perfetto, non può che scaldarmi il cuore. Vorrei svegliarmi ogni mattina con il profumo dei tuoi biscotti ancora caldi nel forno, vorrei poter assaggiare le tue delizie ogni momento della giornata, vorrei che tu cucinassi per me per sempre, proprio come hai fatto oggi”.
“Ma questi biscotti non erano per lei, signore” bisbigliò Riza, ancora intontita dal profumo di acqua di colonia misto a biscotti del suo superiore.
“Eh? Come sarebbe a dire?” si stupì Roy, “Ah, ho capito” sorrise, amabilmente malizioso, “ma ti ho già detto che non devi vergognartene, li ho apprezzati moltissimo, sul serio.”
“Ho capito, signore, ma… vede… non erano indirizzati a lei” sussurrò, ancora rossa in viso, staccandosi da lui.
“Ma che stai dicendo?” sbiancò, “allora sono per un altro uomo? Come puoi frequentare un altro e non dirmi nulla?” gracchiò come una delle peggiori fidanzate gelose.
Riza si limitò a fissare il pavimento, visibilmente imbarazzata, da come si poteva intuire dal colore rosso acceso delle sue guance, dal labbro inferiore morso, e dal braccio che reggeva l’altro gomito. Ma Roy non si fece intimorire.
“Voglio sapere chi è? Adesso! E se non me lo dirai te lo ordinerò! Lo conosco? Chi è?” strillò, alterato da una gelosia che non sapeva neanche di avere, tanto da voler riscuotere un diritto di conoscenza che non gli apparteneva.
“Ecco… quei biscotti…” iniziò a spiegare lei, non avendo ancora il coraggio di guardarlo in faccia.
“Riza!” la riprese lui.

“Non-sono-per-lei-sono-di-Black-Hayate!” sputò fuori Riza in un’unica lunga parola, via il dente, via il dolore dice un vecchio detto.

Roy rimase attonito, con la bocca spalancata e un colorito livido che si stava facendo strada sul suo bel viso.
Riza ebbe il coraggio di alzare lo sguardo, finalmente, e di puntare i suoi grandi occhi colpevoli dentro a quelli del suo superiore.
“Ultimamente è stato male, così il veterinario mi ha dato una ricetta da preparare in casa, in modo da essere sicura che ciò che mangia sia genuino. Li avevo portati a lavoro per darglieli stasera, per cena. E la scatola” fece lei, indicando quella che ormai era scivolata dalle mani deboli di Roy e stava ancora rotolando per terra, “me l’ha regalata Elicia, qualche settimana fa, e stamattina non ho trovato di meglio per contenere i biscotti… Mi dispiace tanto”
Ma le sue scuse non arrivarono mai al Colonnello, che era già corso in bagno per svuotarsi il prima possibile di ciò che aveva poco prima ingurgitato.





Fine



Nota: piccola vendetta personale ^^ L'ho detto che in questa raccolta Roy dovrà fare spesso la figura dell'idiota? XD
Avete presente il fatto che gli uomini non trovano mai niente da soli? Beh, mi sono ispirata a questo, all'inizio.
E perdonate il finale idiota, ma io amo quel cucciolo *.*


 

Ed ecco qui uno splendido disegno di Nimphadora, ispirato a questo capitolo.
Ormai lei non ha più neanche bisogno di presentazioni, lo sappiamo tutti che è bravissima ^^ Io sono innamorata del colore, ma anche l'espressione non scherza, sembra una fotografia per quanto è vera.
Grazie mille, Nimpha, e complimenti!




 

 


Ringraziamenti per “Convivenza”: ringrazio tutte le gentilissime personcine che sprecano il loro tempo leggendo e commentando il mio lavoretto ^^ GRAZIE
Tra l’altro ho notato questo senso di solidarietà totale verso Havoc… anche a me dispiace per lui, lo giuro, è già la seconda volta che lo tratto male. Giuro solennemente che d’ora in poi userò uno degli altri subordinati! E’ solo che è difficile, Havoc si presta troppo bene, nelle questioni amorose.



valy88: eh, per Havoc è dispiaciuto anche a me, ma motivi di forza maggiore mi hanno costretta a distruggerlo un'altra volta (poveretto, è già la seconda volta che lo faccio stare male ^^"). Speriamo trovi qualcuna, dai, ma secondo me la tua proposta la accetterà XD Io voglio Fury però XD La convivenza è proprio difficile, meno male che i loro difetti sono amati ^^ Speriamo proprio in qualche scenetta in più tra loro, non fa male a nessuno (tranne a quelle degli altri fandom ^^"). Ciao!!
PS. Ben tornata a casa ^^ come sono andare le vacanze?

Red Robin: oh, una nuova lettrice ^^ sono proprio contenta di averti fatto divertire, tanto più se sei di gusti difficili! Speriamo che anche il seguito vada bene. Ma non ho capito: perchè il cap 3 sarebbe triste? O_o pensavo fosse comico... vabbè, grazie comunque del commento e della tua opinione, spero continuerai a seguirmi, se ti va ^^

NiraMalfoy: un'altra nuova lettrice, me commossa!! Sono contenta che la mia raccolta ti piaccia, e che tu non sia scappata dal fandom di FMA dopo averla letta ^^" Sugli errori ci faccio sempre tanta attenzione, se poi qualcosa mi sfugge ci sono persone gentilissime che me li segnalano, ma sono proprio contenta che tu ci abbia fatto attenzione, al mio stile. E sono ancora più felice che il primo capitolo sia stato il preferito ^^ così deve essere, quello era nato per essere oneshot, poi ci ho creato sopra tutti gli altri cap, che non dovrebbero essere all'altezza del primo. Ed è esattamente come dici, il comportamento di Roy è volutamente esagerato, ma il bello è che uno se lo immagina a reagire così XD Sulle tue domandine, acc... non pensavo che qualcuna se ne accorgesse... Allora, non c'è Maes per il semplice fatto che non so minimamente muoverlo, non so come inserirlo, che fargli dire, e cose del genere, per cui non c'è in questa fic ^^" la scusa è che loro sono ancora a East City, mentre Maes è a Central XD nelle altre mie fic ad esempio, lui è già bello che morto, sempre per il problema di prima (la mia incapacità), anche se cmq credo che la storia inizi dopo la sua morte, mi sembra che il rapporto tra Roy e Riza sia più profondo dopo. Il tuo commento è stato uno dei più sensati che abbia mai ricevuto, e sono felicissima che hai notato tutte quelle cose, saltello dalla gioia. A presto allora!!!

Stray: ma come il capitolo migliore?! O_o ti svelo un segreto, i capitoli pari sono delle schifezze, li ho alternati apposta XD Allora, l'idea di complicità era voluta, per questo si finivano le frasi a vicenda, mentre le loro azioni erano quotidiane e familiari. Sono felice che hai colto il senso ^^ La truppa non dovrebbe sapere niente del loro passato, credo, per questo sono shoccati nell'apprendere che i loro capi abbiano avuto una convivenza amorosa XD Questo nuovo cap dovrebbe risollevarti di più il morale, è altamente idiota!! Spero ti sia ripresa (e non da SABBIA ^^). Ciao.

elyxyz: ci ho messo una vita a scrivere quel capitolo! ç___ç cercando di calibrare le cose tra frasi completate a vicenda e azioni. La truppa è shoccata secondo me nel sapere che loro due possano aver convissuto da amanti, in fondo non hanno specificato che si trattava di una convivenza a fini partici (lo studio dell'alchimia), non so se non ci abbiano pensato, o se volontariamente non l'abbiano detto XD Sì, ora lo so, hai sempre ragione! ^^ Sei la mia m. preferita XD

The_Dark_Side: meno male che è uscito fuori tenero, io volevo cancellarlo ^^” (sono in preda all’angoscia quando devo postare, sto lì, è tutto pronto, devo solo spingere quello stramaledetto pulsante, e chiudo la pagina perché cambio idea! >.<). Io ho giocato molto sul fatto che nessuno sappia nulla, poi magari sbaglio, ma pazienza ^^” il punto era proprio far credere alla truppa, e al lettore, che ci fosse questa convivenza amorosa tra i nostri due beniamini, e invece c’era il trucco ^^ ma spero anche io con tutta me stessa che in futuro possa esserci davvero! O al massimo scriveremo qualche ff a riguardo, no? Finché c’è la fantasia… ^^ Grazie dei complimenti, io aggiornerei anche presto, ma a parte il fatto che sono molto impegnata con lo studio, c’è il piccolo particolare che me ne dimentico ^^” Baci!

Lely1441: ah-ah, il punto era proprio questo, mia cara, il punto di vista è quello dei subordinati, e del lettore, che crede nella loro convivenza attuale, non a quella passata! Per questo alla fine sono tutti shoccati, non se lo aspettavano ^^ Quindi il fatto che tu abbia pensato a questo, non fa che rallegrarmi ^^ Sono due casinisti, hanno complicato la situazione senza rendersene conto XD Anche io non vedo l'ora che TU aggiorni -___- le vacanze non dovevano portarti un po' di tempo libero? XD scherzo. Ah, il greco... quanto mi manca (ma anche no :P). ciao ciao ^^

Neverwinter: mai sentito 'sto gioco di ruolo... vabbè, fosse anche un gioco truculento di guerra, il nick rimane carino ^^ Ebbene sì, se hai letto il manga (e spero di sì, perchè mi sono dimenticata di avvertire nelle note iniziali che prendevo spunto dal vol 15, e potrei aver fatto un casotto ^^"), loro due hanno convissuto davvero, quando erano adolescenti, ma era pura amicizia. Solo che la truppa non lo sa, e rimane shoccata. E sì, sarei rimasta shoccata anche io, soprattutto perchè si tratta di Roy e Riza, non di due qualunque ^^" Mi dispiace davvero tantissimo che hai passato una brutta esperienza, spero che un po' sia passata, e spero anche che questo nuovo capitoletto possa risollevarti il morale, sarebbe lo scopo della raccolta, far fare un sorriso alle mie care lettrici ^^ Riprenditi presto, se puoi, i momenti brutti capitano a tutti, purtroppo. Non ti preoccupare di commentare, se non te la senti, poi al massimo recuperi tutto dopo :P (scherzo). Ciao ciao ^^

Shirahime88: sì, infatti, ma io ti adoro!!! Havoc è sfigato, lo sappiamo tutti, va bene compiangerlo, ma è la vita! XDDD La loro convivenza passata è adorabile davvero, mi piace un sacco come tema, prima o poi lo amplio ^^ E ti è sembrato anche un cap dolce, ma evviva! ^___^ un bacio.

Kanchou:
grazie di aver letto e commentato tutti i capitoli, magari fossero tutti come te... ^^ sei stata gentilissima. ehm, grazie dei complimenti ^///^ io ci provo, a far sorridere, e se le scenette non fossero coerenti anche dal punto di vista psicologico allora sarebbe inutile. Per prima cosa scriverei delle originali, se volessi cambiare i personaggi, e poi metterei “demenziale” e non “comico” nei generi ^^ Ti faccio una risposta unica, altrimenti mi perderei io per prima a rimettere tutto al suo posto ^^”
Nel cap 1 sono felicissima che hai fatto il paragone tra Roy e l’urlo di Klimt!! Era a quello che pensavo XD e poi sarà anche una situazione ai limiti dell’assurdo, ma è successa davvero, nella realtà ^^”
Nel cap 2 “scelte di vita”, quella che mi è piaciuta descrivere di più è stata proprio la riunione maschile XD la fic doveva finire con Riza che ascolta, ma ho voluto continuarla dal punto di vista di Roy perché mi piace troppo fare queste scenette al maschile (evviva, sono anche riuscita a rendere bene la cosa: tutti i maschi se stanno insieme sparano idiozie, ne ho la prova ^^”).
Il cap 3 doveva disgustare, tu l’hai trovato solo buffo, bene, vuol dire che hai uno stomaco di ferro!
Il 4. Hai colto il senso, ci metto sempre parecchio a scrivere i capitoli, perchè cerco di fare attenzione a svelare i dettagli piano piano, pubblico le ff anche dopo 4 mesi (sono lenta ç___ç). Quello che avevo in mente, era il punto di vista dei subordinati, e forse anche quello del lettore, che non si aspettava questa idea del loro passato comune, ma magari di una convivenza attuale. Quindi, i 4 subordinati non sanno della loro vita passata insieme (almeno credo ^^"), e sentirli parlare così preparati di una cosa come la convivenza deve averli piazzati. Ricordo che stiamo parlando di Roy (dongiovanni incallito che non ha alcuna intenzione di sposarsi) e di Riza (che è sempre un tantino rigida e inflessibile). Per questo sono rimasti shoccati. Poveretti, ma io li adoro ^^ Poi, la convivenza passata cmq è stata davvero solo di amicizia, Roy è stato l'allievo del padre di Riza, ed è andato ad abitare da loro. Le date non si conoscono, ma abbiamo cercato di lavorarci sopra io e un'altra ragazza, così abbiamo intuito che probabilmente Roy aveva 16 anni, e Riza 12, quando la convivenza è iniziata, e lui ne aveva circa 20 quando se ne è andato. Quindi non si può parlare di "amore", ma di "amicizia". E poi c'era il padre burbero di lei, e il fatto che la figlia del maestro è considerata sacra, insomma, un casotto. Ma è nato tutto lì, io ne sono sicura ^^ Grazie ancora, il resto dovrei già avertelo spiegato in privato, ma se qualcosa non ti è chiara chiedi pure, ne hai tutto il diritto, anche perché non conosci bene i personaggi. Ciao ciao ^^

soxy88: ah, ma io adoro tutta la truppa! Ho scritto questa raccolta solo per loro, cosa credi! ^^ E quindi sono felicissima che come compaiano ti facciano sorridere, è il loro e il mio intento (beh, il loro un po' di meno ^^"). Sono veramente adorabili, credo che l'Arakawa abbia fatto un ottimo lavoro con loro, si sente benissimo il senso di squadra e la collaborazione. Li amo (se non si era capito). Il passato comune di Roy e Riza è un tema a cui sono molto affezionata, ogni tanto lo piazzo da qualche parte XD Spero che anche questo ti sia piaciuto ^^ ciao ciao

*O* (Sisya): NON sei un'idiota è__é un'idiota non scrive cose poetiche e divertenti come le tue fic! L'importante è che hai commentato lo stesso, e ti sei accorta della dimenticanza (che poi mica è un obbligo, non sparo a nessuno, o quanto meno non a te mia cara ^^). Sì, sì, dispiace anche a me per Havoc, prima o poi sriverò qualcosa per farmi perdonare da lui, lo distruggo sempre... Le parti della loro convivenza sono piaciute anche a me, ho cercato di descrivere qualcosa di intimo, che solo due che vivono insieme possono condividere. La convivenza è difficile, te lo assicuro, però si conoscono tanti piccoli particolari delle altre persone, ed è una bella cosa ^^ Eh, l'eventuale ritorno a vivere insieme... *O* (scusa, ma ci voleva), e chi non lo sogna di noi fan? Magari davvero ricordando il loro passato torna loro la voglia di riprovare ^^ La loro adolescenza comune mi piace un sacco come tema, avevo anche iniziato a scrivere una raccolta su questo, trovo che sia un ottimo inizio di uno splendido futuro comune ^^ Un bacione anche a te!!

Kabubi: lollosa, eh? meno male ^^ per le battutine, credo che Havoc avesse altro a cui pensare, era già distrutto di suo, e Breda è rimasto parecchio shoccato... ma di sicuro dopo che si sono ripresi tutti quanti avranno cominciato a fare battutine, io me lo immagino che scommettono anche su cosa sarà mai successo in quella convivenza XD Ma lo shock c'è stato, e ci credo! ^^ Grazie del commento!

mame: ma mame cara, tu puoi essere in anticipo quanto vuoi, è già tanto che commenti ^^ e poi ormai hai anche cambiato rotte, quindi non sentirti obbligata a fare nulla, ok? ^^ cmq, meno male che condividi il fatto che la truppa non conosca il loro passato, in fondo non si sa niente al riguardo, e non credo che roy e riza siano andati a spifferare ai quattro venti il loro passato, anche perché non è stato proprio idilliaco (Vecchio compreso). E quindi ho giocato un po’ su questa cosa, il lettore doveva cascarci, quindi sono felice che tu abbia abboccato ^___^ ciao!!!




 

   
 
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