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Autore: skullrose    24/06/2013    1 recensioni
Azusa non capiva quel sentimento che come un tarlo si era insinuato in lei, era diventata malinconica a causa di Yui, il sogno che faceva tutte le notti la turbava e le dava modo di aumentare i suoi dubbi e i suoi sentimenti così insoliti per lei...
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Azusa Nakano, Yui Hirasawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La malinconia di Azusa Nakano cap 2

Capitolo due

 

 

Quella mattina, nel club di musica leggera, si respirava aria di tempesta, non per via del tempo, ma dell’umore di due ragazze del gruppo, Yui se ne stava in disparte con la testa poggiata sul banco fantasticando su chissà cosa, Azusa guardava Ton-chan che nuotava senza darle retta, le altre, fatta eccezione di Mugi, erano preoccupate. Mio aveva cercato più volte di parlare con Azusa ma la ragazza sembrava restia a confidarsi, Ritsu neanche a dirlo, non si era neppure sforzata di parlare con Yui, credeva fosse inutile parlarle, era sempre persa nel suo mondo in quel periodo, e se a lei stava bene così, chi era Ritsu per dire qualcosa?

Alla fine della scuola, Azusa non aveva trovato il coraggio di parlare apertamente a Yui, le altre se ne erano andate da diversi minuti, restavano solo loro, ma sembrava che a Yui non importasse, eppure non si era mai comportata così.

Sono qui! Guardami ti prego, ho bisogno di sapere che per te esisto!

“Azusa…”

“S-Sì?”

Doveva controllarsi, non voleva mostrarsi preoccupata o arrabbiata, doveva mantenere la calma.

“Se ti dicessi che esco con qualcuno come la prenderesti?”

Voleva morire, voleva scappare da quella stanza improvvisamente troppo stretta e fuggire lontano, in un posto dove nessuno potesse trovarla, dove Yui non l’avrebbe raggiunta. Le sue gambe erano diventate molli come nel suo sogno, si era mantenuta alla sedia per evitare di cadere cercando di riprendere fiato, non si era accorta che dopo quella domanda, aveva smesso di respirare.

“Non vedo dove sia il problema, sono contenta che hai trovato un ragazzo”

“È una ragazza”

È lei, quella del sogno, sono sicura!

“Continuo a non vedere il problema”

“Sapevo che avresti capito”

Eppure c’era qualcosa che non andava, non era felice, Yui aveva detto quelle cose in modo fin troppo annoiato, come se non fosse necessario parlare con lei, solo che Azusa non sapeva che le sue risposte avevano ferito Yui più di ogni altra cosa.

Senza aggiungere altro, Azusa aveva lasciato il club non ripresentandosi le settimane successive, voleva stare da sola a pensare, le altre le avevano mandato diversi messaggi, ma lei non aveva risposto, persino Ui era preoccupata, sia per lei, sia per sua sorella, diceva che si rinchiudeva in camera a piangere e quando andava in classe per parlarle non c’era mai.

“Ui, Yui-senpai ha la ragazza!”

“Non è possibile!”

“Me l’ha detto, ha detto che esce con qualcuno”

“Onee-chan che esce con qualcuno? Non ci credo”

Sembrava sul punto di svenire.

“Calmati Ui, magari non è vero niente!”

“Spero per te che sia così”

Non aveva capito bene il senso della frase, ma aveva deciso di non chiedere spiegazioni, era troppo stanca, da quando Yui le aveva parlato, non era più riuscita a dormire per più di qualche ora a notte, si aggirava per i corridoi della scuola senza vita, sembrava un fantasma, più volte Mio era andata a trovarla ma lei rifiutava di parlarle, le piaceva Mio, era una brava persona, anche se s’impicciava troppo.

Mentre usciva dalla scuola, aveva visto Yui correre incontro a una ragazza, non sapeva chi fosse, aveva la divisa della loro scuola, ma lei non la conosceva, le sorrideva radiosa, l’abbracciava e… non osare baciare Yui-senpai!

Una rabbia incontrollabile era nata in Azusa, la gelosia era diventata qualcosa d’insopportabile, senza rendersene conto era corsa da Yui e quella ragazza che continuava ad amoreggiare con lei.

“Togli le mani da Yui-senpai!”

“A-Azusa…”

“No, Yui-senpai, stammi a sentire, ho sopportato per troppo tempo, ho sopportato tutto, e tu cosa fai? Esci con una che non ti conosce come ti conosco io!”

“Azusa calmati!”

“No! Non voglio, mi hai profondamente ferita Yui-senpai, ormai ne ho abbastanza!”

Senza aspettare la reazione delle due ragazze, Azusa era corsa via in lacrime, non le importava più niente, il suo viso era rosso per la vergogna, non credeva di arrivare a dire quelle cose, ancora non capiva la gelosia smisurata che provava nel vedere Yui con quella ragazza.

Entro sera, tutto il gruppo sapeva cosa fosse successo tra Yui e Azusa, Mio e Ritsu si erano precipitate a casa della ragazza per convincerla a parlare, Mugi invece, era da Yui.

“Yui-chan...”

“Mugi-chan, cos’ho sbagliato?”

Era a pezzi, aveva pianto da quando aveva lasciato la scuola, Himeko le aveva retto il gioco, aveva architettato tutto quello solo per dare ad Azusa il coraggio necessario per dichiararsi eppure non aveva funzionato, si sentiva vuota e si odiava per aver fatto soffrire la ragazza.

“Dovresti andare a parlarle”

“Mai, non voglio più parlare con lei!”

“Azusa, si può sapere cosa succede?”

“Non lo so, questa, questa cosa mi spaventa, mi batte forte il cuore quando vedo Yui-senpai, quando ride, quando mi abbraccia, vorrei che il tempo si fermasse, che mi permettesse di guardare sempre il suo viso per perdermi nei suoi occhi!”

“Ti sei innamorata”

Per la prima volta Ritsu aveva parlato, aveva ascoltato e osservato abbastanza per capire cosa stava succedendo, non voleva intromettersi, sapeva cosa succedeva quando gli amici provavano a forzare gli eventi, era successo anche tra lei e Mio, solo che quella volta fu Sawa-chan-sensei ad intromettersi e la cosa non le era piaciuta per niente.

“Azusa, per il bene del club di musica leggera, devi chiarirti con Yui!”

“No!”

“Ascolta, so che è una stupida, ottusa e sciocca ragazza, ma cerca di sentire cos’ha da dire, non dovremmo nemmeno metterci in mezzo, non dovremmo nemmeno essere qui!”

“Ritsu!”

“No Mio, è così, ricorda cos’è successo quando Sawako ha forzato le cose tra me e te!”

Mio sapeva a cosa Ritsu si riferisse, non era nemmeno per lei un bel ricordo, non negava di dover un favore a Sawako-sensei, da una parte la ringraziava per aver aiutato lei e Ritsu e stare insieme, ma dall’altra avrebbe preferito avere un po’ più di tempo per riflettere.

“Questa volta Ritsu ha ragione Azusa, parlale, vai da lei”
  
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