Battiti
***
Cinque
battiti.
Il mio
cuore accanto al tuo, per la prima volta, così, come sarebbe
dovuto essere da
sempre. Tu vicino a me, il tuo cuore, vicino al mio. Il tuo cuore, il
mio
cuore.
E finalmente mi è chiaro come dietro tutti i litigi, tutti
gli insulti e questi
anni trascorsi a odiarsi, vi fosse il mio cuore accanto al tuo.
Null’altro.
La tua mano sfiora la mia, la coglie come se fosse un fiore
delicatissimo e se
la porta al petto. La apre, proprio lì. Sul cuore.
E io li sento, sento quei cinque battiti. I cinque battiti del tuo
cuore.
«Ti
amo, Lily.»
***
Quattro
battiti.
Attraverso
la navata della piccola chiesa sconsacrata, l’abito bianco su
di me e non più
su altre donne.
Sono tre i battiti che sento, prima di arrivare infine
all’altare, dove ti
vedo, bello e fiero come sempre, ma oggi diverso. I tuoi occhi verdi
brillano
in un modo particolare quando li fissi nei miei e mi prendi la mano
– come la
prima volta -.
«Vuoi tu, Lily Evans, amare ed onorare questo mago, James
Potter, in salute e
malattia, per sempre ed oltre?»
Lo
voglio.
E sento
un quarto fortissimo battito del mio cuore.
***
Tre
Battiti.
«Hai
sentito, Evans?»
Mi
guardi emozionato, mentre tieni tra le braccia un minuscolo fagottino. Splendido minuscolo fagottino, frutto
del nostro amore. Impossibile ma vero come io e te insieme – per sempre ed oltre – siamo
riusciti a
creare una vita.
Nostro figlio. Figlio del nostro
amore. Harry James Potter.
«Che
cosa?»
Togli
con fatica gli occhi dal nostro bambino, che se ne sta lì
inerme e
piccolissimo, per rivolgere la tua attenzione a me.
«Ho
sentito battere il suo cuore. Tre volte.»
Benvenuto
al mondo, mio amatissimo Harry.
***
Due
Battiti.
Finalmente
sento quell’emozione indescrivibile dell’essere a casa. Sto sistemando le lenzuola della
nostra nuova dimora a
Godric’s Hollow e il cuore
minaccia di esplodermi nel petto, con un battito fuori dal comune.
Tutto, qui, ha
odore di casa. Penso al mio
piccolo
bimbo, che finalmente dorme nella stanza accanto, dopo ore ed ore in
cui ci ha
tenuti svegli, forse per capriccio, forse per fame, forse per
chissà che cosa;
a me piace pensare che avesse bisogno di sentire il mio odore mischiato
al tuo,
insieme, accanto a lui.
«Benvenuta
a casa, Lily Evans Potter.»
Sono le
tue braccia ad avvolgermi da dietro, mentre il tuo odore si mescola con
il mio,
ancora una volta, ancora per sempre.
Ed è
un
secondo battito del mio cuore, quello che sento mentre mi baci il collo.
***
Un
Battito.
Ho
sempre pensato che la morte sarebbe stata veloce ed indolore, una di
quelle
cose che arrivano con impetuosità senza che tu te ne accorga
neanche. Mi ero
immaginata distesa in un letto caldo, mentre la mano del mio bambino,
ormai
adulto, prendeva la mia, accompagnandomi in quell’ultimo
spettacolare viaggio. Quanto mi sbagliavo. Me
ne sto nascosta
nella stanza di Harry, che piange disperato mentre io non so cosa fare,
non so
cosa pensare, non so nemmeno se pensare.
Harry piange, ma piango anche io, piange il mio cuore, la mia anima. Ti
ho
appena visto morire, amore mio, mio dolce, dolcissimo amore. Ho visto i
tuoi
occhi verdi, sempre così vispi, attivi, svegli, vivi, spegnersi. Così. In un
istante che non ho neanche avuto il
tempo di contare. È possibile? È possibile che Lui ci abbia trovati? È
possibile che ci abbiano traditi? E Harry
piange, continua a strillare e io non so come farlo calmare, ma deve calmarsi, altrimenti Lui ci
troverà, oddio se ci troverà. Ci
troverà sicuramente. Si porterà via il mio
bambino, così come si è portato via te.
No.
Sento
la tua voce nella mia testa pronunciare quella negazione, sono
così certa di
averti sentito parlare. Mi sono immaginata tutto? Eppure era
così nitida, la
riconoscerei ovunque, persino in capo al mondo. Eri tu. Tu
mi dici che no, il frutto del nostro amore non
morirà, non così,
non per mano Sua. Tu mi dai la
forza
per alzarmi sulle gambe e lottare ancora una volta, l’ultima
volta, insieme. Perché
tu sei con me. Stai
combattendo con me. E allora guardo nostro figlio e so che lui vivrà, che io
morirò per regalare la
vita a lui. E così non moriremo mai, James,
perché noi vivremo in lui. Parole
d’amore escono come fiumi dalla mia
bocca, mentre la porta si spalanca e un’ondata di gelo mi
penetra nella pelle.
Ma io non ho paura, no. Guardo il mio bambino e so
che lui vivrà.
Ti
ho amato, James.
Ti
amo.
E
ti amerò sempre.
Un
ultimo speranzoso battito, mentre dalla Sua bacchetta fuoriesce quella
fatidica
luce verde. Un ultimo battito per il nostro amore.
Per
il nostro Harry.
***
Angolo Autrice
La signora Eryca
Consigliera e Alleata dei Magici
Malfattori
È fiera di presentarvi
La Mappa del Malandr... No
aspettate. Rifacciamola.
...
È fiera di presentarvi
Battiti!
Voglio
(e devo) ringraziare A
strange dreamcatcher per aver letto e
corretto in anteprima il testo e avermi creato quello splendido banner
che
vedete all’inizio della pagina.
Spero
che questa piccola shot vi abbia entusiasmati, anche se
l’Angst regna sovrano
(Angst is the way!). Ho cercato di trovare un metodo un po’
originale per
parlare della nostra cara Lily e dei suoi due uomini e l’ho
trovato con i battiti del cuore.
Bene,
da brava Lily/James shipper ho riempito di sole,
Quore e ammore questa storia, perché è
proprio così che mi immagino questi
due: un detestarsi che nascondeva l’amore.
Se
leggete lasciatemi un commentino, fa sempre piacere sapere cosa il
lettore pensa
della storia e, inoltre, se avete dubbi o critiche da fare sono sempre
disponibile!
La
vostra Eryca.
Fatto il misfatto.