You
are the will that makes me strong
Where
the world just shuts down for awhile
Blindly,
you came to me
Finding
peace and belief in this smile
Find
some peace and belief in this smile»
Era
un tranquillo pomeriggio di fine agosto e Liam se ne stava spaparanzato
al sole
con gli schiamazzi degli altri che si stavano divertendo in piscina.
- Leeyum.- le sue labbra si piegarono
subito in un
sorriso felice, si tirò su a sedere velocemente e
abbracciò forte il ragazzino
che ricambiò la stretta. - Mi sei mancato tantissimo.-
annuì baciandogli la
testa più volte obbligandolo poi a sedersi su di lui.
- Anche tu, non andare più
via.- si lamentò come un
bambino respirando contro la pelle del suo collo.
- Sono solo andato in vacanza.- lo
sentì ridacchiare
mentre si posizionava più comodo sopra di lui.
- Non ci andare più.-
mugugnò scoppiando poi a ridere
e lasciando che l’altro gli prendesse il viso tra le mani. -
Pensavo non
riuscissi a tornare per..- si bloccò quando il moro scosse
la testa con un
sorriso.
- Non potevo perdermi il compleanno del
mio ragazzo,
no?- annuì accarezzandogli la pelle della schiena sotto alla
maglia a maniche
corte. - Comunque sono stati loro ad obbligarmi a non dirti nulla.-
seguì il
dito del diciottenne e sbuffò quando si trovò
davanti i sorrisetti dei due che
si erano avvicinati a loro.
- Ti piace la sorpresa?-
iniziò il più basso tra i due
sorridendo soddisfatto.
- è stata una mia idea.-
intervenne l’altro con i
capelli tutti ricci e un sorriso furbo.
- Non è vero,
l’idea è stata mia.-
- No, Louis. Tu avevi proposto di far
trovare Zay
dentro ad una torta.-
- Oh, ma chiudi la bocca, Harry!-
- Vuoi chiudermela tu?-
Scoppiò a ridere insieme
agli altri vedendo Louis
arrossire imbarazzato ed incrociare le braccia con un broncio.
- Ma stai zitto che hai una farfalla
sullo stomaco!-
scosse la testa sorridendo a Zayn che teneva il capo poggiato sulla sua
spalla.
- Perché tu mi fai venire le
farfalle nello stomaco.-
- Ed è una completa idiozia!
Chi si fa un tatuaggio di
un’enorme farfalla?-
- Parla quello che ha Bambi tatuato
sulla spalla.-
- Non è Bambi! È
un cervo!-
- Se volete scopare evitate il mio
letto.- s’intromise
Liam con un sorrisetto notando la tensione tra i due.
Distolse l’attenzione quando
sentì Zayn accarezzargli
il petto con un dito, lo guardò attentamente non riuscendo a
trattenere il
sorriso euforico quando incrociò i suoi occhi nocciola.
- Ed ecco i fidanzatini che si
assentano dal resto del
mondo.-
Continuò
a sorridere al moro accarezzandogli i capelli mentre lo vedeva chiudere
gli
occhi e quasi seguire i movimenti della mano con il viso.
- Non si sono visti per tre mesi, Dio
mio, lasciali in
pace.-
Annuì
dando ragione ad Harry che si era all’improvviso trovato in
piscina con un
Louis tutto soddisfatto che lo guardava, scoppiò di nuovo a
ridere quando vide
Harry aggrapparsi al piede dell’altro, trascinandolo dentro.
Riportò lo sguardo sul
ragazzo che muoveva le dita tra
i suoi capelli e piegò le labbra in un broncio.
- Non mi hai nemmeno salutato.-
mugugnò accarezzando
la schiena di quello che sorrideva e gli riempiva il volto di baci.
- Ciao.- sorrise quando glielo
sussurrò sulle labbra
prima di morderle e succhiarle tra le sue.
- Tanti auguri, amore.-
arrossì intrappolandolo di
nuovo tra le sue braccia mormorando: - Come hai fatto a convincere i
tuoi?-
- Non si fidavano a lasciarmi tornare a
casa da solo
ma non volevano nemmeno tornare a casa qualche giorno prima.- lo
lasciò
spiegare, rimettendosi comodo sulla sdraio con Zayn sopra di lui. - Ma
poi i
tuoi genitori hanno chiamato e li hanno convinti. Non so cosa si son
detti.-
annuì non riuscendo a smettere un secondo di sorridere.
- Sono felice.. non pensavo di vederti
fino a
settembre e..-
- Non si capisce che sei felice,
Leeyum.- sollevò un
sopracciglio guardandolo confuso. - Hai un sorriso enorme da quando mi
hai
visto.- arrossì ancora stringendolo forte mentre
l’altro gli prendeva le guance
tra le dita tirandole.
- Mi era mancato il mio gattino.-
sussurrò spostando
le mani sul sedere del ragazzo che arrossì su tutto il viso,
perdendo il
sorrisino divertito con un brivido e iniziando a balbettare sul viaggio
durato
troppo e sul caldo insopportabile.
- Guarda come arrossisce alla parola..-
Avvicinò le
labbra al suo orecchio sussurrando: -..gattino.-
- Perché è..
è una cosa che.. che voglio dimenticare
e..- Scoppiò a ridere tenendolo stretto per non farlo
scappare via.
- Io non voglio dimenticare nulla. La
tua cod..- Il
resto della frase fu soffocata contro alla mano di quello che arrossiva
sempre
di più scuotendo la testa.
- Tu invece sembri un cane, sai? Un
cane che non la
vuole smettere di..- gli strinse la mano liberandosi e interrompendolo:
- I
cani e i gatti si infastidiscono sempre.-
- Sei tu che continui a..-
- Devo ricordarti che ti sei fatto
trovare..- sollevò
gli occhi al cielo quando il diciottenne gli coprì ancora la
bocca, gli spostò
la mano continuando: - E quando i tuoi son tornati e hanno chiesto cosa
fosse
successo perché i vicini hanno sentito gridare?-
scoppiò a ridere non riuscendo
a trattenersi davanti all’espressione sempre più
scandalizzata del suo ragazzo.
- Mi son sorbito i pettegolezzi delle
mie sorelle per
mesi!- si morse le labbra accarezzandogli i capelli dolcemente e
sussurrò: - Te
l’avevo detto che non dovevi miagolare, amore.-
- Ma ti eccita così tanto?
Questa è una perversione,
Liam! Non puoi eccitarti a pensarmi come un gatto e..- lo
bloccò attirandolo di
nuovo a sé e lo baciò sulle labbra.
- Sei tu che hai alimentato questa
fantasia.- borbottò
cercando di difendersi mentre l’altro lo guardava ancora
più sorpreso e: - Stai
scherzando?-
- Ti sei fatto trovare con.. hai
capito, no?- evitò di
specificare per non farsi tappare di nuovo la bocca dal ragazzo che
piegò le
ginocchia lasciandogli appoggiare sopra i gomiti.
- Ma tu hai iniziato per primo.. io ho
deciso di
sfruttare tutto a mio favore.- scosse la testa divertito
accarezzandogli le
gambe coperte dai jeans.
- Vuoi metterti in costume?-
cambiò discorso spostando
le mani sotto alla maglia del ragazzino che si spinse ancora di
più contro di
lui facendo spallucce.
- Dai vieni.- si alzò
obbligandolo a fare lo stesso e
gli prese la mano trascinandolo sull’entrata a vetri del
retro. - Dovrei avere
qualcosa che può andarti bene.. di quando avevo dieci anni.-
ridacchiò
divertito intrecciando le loro dita e ignorando i borbottii
dell’altro.
//
- La mammina non ti ha insegnato a..-
bloccò il resto
della frase di Louis appoggiando una mano sulla sua testa spingendolo
sott’acqua.
- Vieni qui, Zay. Ci sono io.-
allungò il braccio
libero con un sorriso incoraggiante quando riuscì ad
ottenere la sua attenzione.
Liberò l’amico
vedendolo ritornare a galla sputando acqua
ed esclamando: - Idiota che non sei altro! Potevo morire!-
- Per un po’
d’acqua nel tuo cervello vuoto?- lo prese
in giro con un sorriso strafottente aggiungendo sottovoce: - Tu provaci
a
prendere di nuovo in giro il mio ragazzo e quello sarà il
minimo.-
- Harry! Devi difendermi!-
scoppiò a ridere quando il
riccio li fissò confuso illuminandosi e gridando: - Liberami
di lui, Liam!-
- Scusami. Vado a distruggere il mio di
ragazzo.-
sentì una risatina e sollevò lo sguardo
trovandosi davanti Zayn che prese posto
sul bordo muovendo le gambe nell’acqua.
- Non ho paura dell’acqua.-
annuì posizionandosi tra
le sue gambe accarezzandogliele e mormorando: - Lo so.-
- è solo che.. non mi
piace.- sorrise abbracciandogli
la vita ed appoggiando le labbra sul suo stomaco ghignando contro la
sua pelle.
- E ora che hai?- scosse la testa
puntando le braccia
da una parte e dall’altra del corpo del diciottenne e si
sollevò sussurrando
contro le sue labbra: - Proprio come un gattino.-
Lo baciò dolcemente
sentendolo aggrapparsi alle sue
spalle per approfondirlo, si staccò lentamente guardandolo
negli occhi e
mormorò: - Ti fidi di me?- quando lo vide annuire
piegò leggermente le braccia
ritornando nell’acqua con Zayn aggrappato a lui.
- è fredda, Leeyum.- sorrise
quando l’altro si lamentò
contro la pelle del suo collo stringendosi con le braccia e con le
gambe al suo
corpo.
- Non devi aver paura, gattino.-
ghignò mordendogli
una spalla mentre il moro si lamentava non allontanandosi
però da lui.
- Vuoi uscire?- domandò dopo
qualche minuto muovendo
le mani sulla sua schiena dopo averlo sentito tremare, Zayn
però scosse la
testa appoggiandola poi contro la sua spalla con un sospiro.
- Mi piace stare così con
te, mi sei mancato
tantissimo e ti amo.. anche se certe volte vorrei ucciderti per le
situazioni
in cui mi fai finire.- appoggiò le labbra contro i suoi
capelli neri e bagnati
ridacchiando.
- Sei un gattino tenero che vuole solo
le coccole.-
riprese, trattenendo il gemito quando il ragazzo tra le sue braccia
strinse
forte le unghie di una mano sulla sua spalla e le altre su un suo
capezzolo.
- Quando il gattino
attaccherà..- appoggiò le mani sui
suoi fianchi strusciandosi contro di lui per trovare sollievo
all’erezione e
gemette: - Sto solo aspettando quel momento.-
- Non ti è bastato..- scosse
la testa e strinse le
mani sul sedere del ragazzo che spostò le mani tra i suoi
capelli mossi. - E
nemmeno..- negò ancora chiudendo gli occhi e soffocando i
gemiti contro la
spalla di Zayn che si muoveva contro di lui.
- Non hai idea di quello che mi fai
quando..- Fu
interrotto dall’invito a uscire ripetuto dal moretto, i suoi
occhi scuri e
liquidi per il piacere. Appoggiò le mani al bordo alle sue
spalle e si issò con
facilità, nonostante il peso dell’altro stretto a
lui che lo fissava con le
guance in fiamme e un’espressione sbalordita.
- Come cazzo fai ad essere
così forte?- Scoppiò a
ridere di fronte alla sua esclamazione, gli scompigliò i
capelli e mormorò un
semplice: - Palestra.-
-
Puoi sempre tornarci con me.- propose quando Zayn lo liberò
della presa
restando comunque seduto sopra di lui.
Lo osservò attentamente
mentre scuoteva il capo e: -
Non mi serve più ora.-
- Dopo essere finito in presidenza per
aver spaccato il
naso di quel bastardo, direi che non ti serve più.- Lo
strinse tra le braccia
baciandogli una guancia. - Mi hai fatto spaventare quella volta. Tutto
bagnato
davanti al bar in cui..-
- Avevo paura i miei non mi volessero
più dopo..-
- .. aver fatto finire
all’ospedale quello che ti ha
rovinato tre anni della tua vita?- concluse per lui vedendolo annuire
timidamente, lo abbracciò più forte sentendolo
rannicchiarsi contro il suo
petto.
- Ti amo, Leeyum.- sorrise con il mento
poggiato sulla
sua testa e gli baciò i capelli neri e bagnati, ricambiando
la confessione
carica d’affetto con il sussurro: - Anche io, Zee.
Tantissimo.-
//
- È solo il gioco della
bottiglia! Pensa se ti avessi
proposto ancora lo strip poker!-
Lasciò
parlare Louis mentre
muoveva le dita tra
le ciocche nere di Zayn, sfiorandogli con dolcezza il viso, e si
rivolse solo a
lui quando gli domandò se avesse sonno, ignorando totalmente
quello che
continuava a parlare con un ritmo frenetico.
-
Ma è il tuo compleanno, Leeyum.- Sorrise alla voce stanca
del moro, lo
sbadiglio che aveva cercato di nascondere con la bocca contro il petto
di Liam,
e appoggiò una mano sulla sua testa, tenendolo in quella
posizione quasi a
volerlo nascondere in quel momento intimo.
Sollevò lo sguardo su Louis
che si era alzato in piedi
con la bocca spalancata dalla sorpresa mentre un Harry quasi brillo si
attaccava
alla sua gamba.
- Liam!- Piegò le labbra in
un sorrisetto, sollevò le
braccia e cercò di spiegare il motivo per cui non avrebbero
fatto alcun gioco
con il mormorio: - Ha sonno.-
- Non ci credo! Solo perché
lui..- Lo zittì con
un’occhiata, rivolgendo un sorriso dolce al diciottenne che
sbadigliava,
chiudeva gli occhi
e si stringeva a lui.
Si alzò lentamente,
prendendo in braccio il moro che
gli circondò subito il collo con le braccia, fece un cenno a
Harry e Louis e,
dopo aver sentito la sua accusa per tutte le macchine che avrebbe
potuto usare
per accompagnarlo a casa, mormorò: - Potete stare qui anche
voi, perché oggi
sono particolarmente bravo.-
- Oh, grazie somma divinità
per concederci un lusso di
tale..- La risata roca di Harry bloccò tutto il discorso di
Louis che fece uno
strano gridolino.
- Buonanotte.- Li lasciò
soli a terra e salì
lentamente i gradini, stringendo il corpo di Zayn tra le braccia, e
quando
arrivò in camera posò delicatamente il suo corpo
sul materasso, vedendolo
girarsi subito su un fianco e rannicchiarsi con le ginocchia strette al
petto.
- Sei proprio un gattino.-
ridacchiò accarezzandogli i
capelli mentre l’altro faceva quasi le fusa spingendosi
contro la mano.
Si slacciò i pantaloni e si
sfilò la maglietta
sdraiandosi al suo fianco sotto alle lenzuola, lo guardò
un’ultima volta
sorridendo e poi si addormentò.
//
- Li. Liam. Lee.- sbuffò
stropicciandosi gli occhi e
voltandosi verso il ragazzo in ginocchio sul letto che lo guardava
terrorizzato.
- Che c’è?- chiese
con uno sbadiglio, si rannicchiò su
un lato e chiuse gli occhi per riprendere il sogno interrotto e venendo
subito
scosso un’altra volta.
- Ho paura.- grugnì con il
viso contro il cuscino e bofonchiò:
- Di cosa hai paura? È solo un..-
La
sua frase venne interrotta da una luce improvvisa e dal gridolino di
Zayn che
gli strinse un braccio, sicuramente lasciando i segni di mezzaluna
sulla pelle
con la pressione di quella stretta.
- .. temporale.- concluse con il boato
e si morse le
labbra per trattenere la risata quando il moro si strinse a lui,
nascondendosi
contro il suo petto.
- Ho sempre avuto paura di..- Lo
abbracciò sentì il
suo corpo tremare all’ennesimo tuono.
- Cosa posso fare io?-
domandò mentre sfregava una
mano lungo la sua schiena per farlo calmare.
- Resta sveglio fin quando mi
addormento.. ti prego.-
Annuì con le dita che muoveva tra le ciocche di capelli per
dargli una distrazione
ai tuoni che sembravano squarciare il cielo per
l’intensità del suono e d’improvviso
domandò: - Sai che tra qualche giorno sarà un
anno?-
Aspettò
che il suo capo si muovesse in un cenno contro il petto e poi
continuò: - E io,
davvero, non so più come ringraziarti per tutto quello che
mi stai facendo
provare.-
-
Me lo dicono sempre anche i tuoi.-
Annuì
con una mano contro la sua guancia, ricambiò il sorriso e
intrecciò poi le loro
dita.
- Ed è la verità,
Zayn.- mormorò, spostando gli occhi
verso il soffitto per continuare a confessare: -
L’anno scorso volevo mollare la squadra,
sai? Poi sei arrivato tu e.. tutto il discorso sul non lasciare mai i
propri
sogni..-
- Ho ricominciato a disegnare quel
fumetto.- Riportò
la sua attenzione sul ragazzo che arrossiva e aspettò il
continuo della frase.
- Ho inserito anche te, come supereroe.- Gli spostò i
capelli dalla fronte e
portò le loro mani intrecciate alle labbra. -
Perché sei il mio supereroe.-
- Come siamo romantici oggi, gattino.-
ridacchiò
vedendolo arrossire imbarazzato e nascondersi contro di lui,
borbottando ogni
tipo di maledizione.
Lo strinse forte, sentendolo imprecare
contro la sua
pelle ogni volta che un tuono squarciava il silenzio.
- Sai cosa diceva mia nonna dei
temporali?- Percepì il
suo capo scuotersi in segno di negazione e continuò. -
Appena vedi il lampo
devi contare e a seconda di quanto riesci ad arrivare puoi sapere
quanto è
lontano da te.-
- Lo voglio lontanissimo.- sorrise
accarezzandogli la
nuca, appoggiò le labbra sulla sua fronte e
mormorò: - Vuoi provare?-
Quando qualche minuto dopo la stanza si
illuminò di
nuovo Zayn si rannicchiò contro di lui bisbigliando: - Conta
tu, Leeyum.-
Iniziò a contare a bassa
voce con le labbra contro il
suo orecchio, muovendo la mano lentamente sui suoi capelli, si
fermò all’otto e
lo strinse più forte quando un boato non troppo forte si
fece sentire.
- Continua a contare.- Annuì
con un sorriso quando
l’altro iniziò a baciargli il petto, sbadigliando
e chiudendo gli occhi.
- Grazie di tutto, Leeyum.- gli
accarezzò la schiena,
contando contro i suoi capelli, e quando all’ennesimo tuono
non lo sentì
tremare abbassò il volto vedendolo tranquillamente
addormentato su di lui.
- Sogni d’oro, cucciolo.- gli
baciò la fronte e chiuse
gli occhi addormentandosi in poco tempo.
Quest’idea è
venuta tutta parlando con la persona a
cui è dedicata questo breve spin off di Car Wash.
Non ho altro da aggiungere a parte il
fatto che..
OMMIODDIO SONO RIUSCITA A SCRIVERE VERDE.
E mi sta venendo il diabete con questi
due.
Oh, ho inserito qualche spoiler.. non
sono riuscita a
fermarmi. (Quando pubblicherò la quinta parte capirete tutto)
E poi, se qualcuno avesse in mente
qualcosa da farmi
scrivere è ben accetto. Mi diverto quindi.. siete
liberissime/i di farlo.
Ancora grazie a tutti, ascoltate i
Boyce Avenue (E se
ve lo state chiedendo, sì, continuerò a rompervi
le palle.)
Grazie ancora a tutti quanti, alla
prossima. (Perché
come ho detto prima non vi libererete davvero MAI di me.)
Zayn, ragazzo di diciassette anni,
passa l’estate al
‘bubbles hand car wash’ dove Liam lavora per
pagarsi le rette dell’università.
Settembre, Liam ricomincia a lavorare
al solito bar
all’angolo della via e Zayn gli insegna a sognare di nuovo.
Zayn e Liam e l’incontro con
le loro famiglie.
Zayn a cena dalla famiglia Payne.
Zayn,
Liam, Miami e lo yacht.
Liam entra nel tag zerrie, Zayn cerca
di fargli capire
che è l’unico per lui.
Zayn insegna nella scuola elementare di
Bradford e
riceve biglietti anonimi alla fine del mese, Liam torna a casa da
Londra alla
fine del mese e scrive parti di poesie che fa recapitare alla scuola
che
frequenta suo fratello Matthew.