Film > Django Unchained
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Autore: Marlene Ludovikovna    01/07/2013    3 recensioni
Questa FanFiction racconta di una parte dell'ipotetico passato di King Schultz, di come lui sia arrivato a Django.
"“Dovresti aiutarmi a trovare degli uomini, poi li uccidiamo.” Disse il dottore fumando il sigaro.
“Oh, che progetto simpatico. Sei un cacciatore di taglie?” Chiese Hannerose.
“Si, e tu sei un sicario?”
“Si.” Rispose la ragazza.
“Vedi che abbiamo trovato entrambi la persona giusta.” Commentò King Schultz sistemandosi il cappello.
Hannerose Stroud rise. Aveva una risata cristallina, bellissima."
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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 New York – 1856

 

Hans, ho una notizia decisamente positiva.” Annunciò King.

Che sarebbe?” Disse Hans con fare distratto.

“Ho pubblicato il mio libro!”

“Cazzo! Quando hai saputo che sarebbe stato pubblicato?”

"Un mese fa."

"E perchè non me l'hai detto prima?" 

King fece spallucce e sorrise.

Il fratello si mostrò incredulo, poi andò a prendere una giacca per lui e il fratello.

Preparati. Si esce. Dobbiamo festeggiare.” Annunciò tra il solenne  e il divertito.

King si mise la giacca e sorrise.

 

Hannerose si era ufficialmente ripresa.

Lei e King Schultz erano uniti da un tacito accordo :Hannerose non parlava e lui non le chiedeva di

farlo, a meno che non fossero questioni di grande importanza.

La taglia di Howard Ruth l'avevano presa, fondamentalmente grazie ai coltelli di Hannerose.

L'aveva centrato al braccio e poi al cuore.

King per un istante aveva quasi avuto paura di lei.

Adesso che sapeva com'erano andate le cose in qualche modo, si sentiva vicino alla ragazza.

Hannerose stava facendo colazione con un tè Earl Grey quando Schultz rientrò.

“Ce ne andiamo da qui.” Annunciò lui.

Hannerose restò a fissarlo.

“Va bene.” Disse.

“Prima però devo fare una cosa.” Aggiunse la ragazza fissando il vuoto.

“Ti consiglio di evitare cose poco convenienti, mein fraulein.”

“E quali sarebbero le cose poco convenienti?”

“Non tornare al Pink Blossom.”

Hannerose rise. “E a te cosa interessa?”

“Non so, cara. L'ultima volta mi è costato cento dollari, tanto per fare un esempio.”

“Sei andato a raccogliere informazioni su...”

“Ascolta, mein fraulein. Io devo conoscere la gente con cui ho a che fare. Non credi?”

“Bene, allora facciamo uno scambio equo.”

“Cioè, mia cara?” Chiese Schultz.

“Mi aiuti a fare quello che devo fare.”

 

Camminando tra le vie di New York, Hannerose sembrava spensierata a livelli inquietanti.

“Ehi! Guarda! Credo di dover prendermi un vestito!” Disse Hannerose indicando una bancarella.

“Cosa?” Fece King.

“Mi piace il vestito rosa.” Disse lei sorridendo.

King rise. “Non so quanto possa stare bene con gli stivali texani.”

Hannerose lo guardò con dolcezza.

Adesso era troppo uguale a Paula. Più del sopportabile.

Tutti si alzarono all’entrata di Paula De L’Arche.

Aveva un sorriso bellissimo, capelli biondi e occhi nocciola e profumava di rose.

Era racchiusa in un bellissimo vestito rosa chiaro, pieno di pizzi e ornamenti.

Lei e Hans si abbracciarono.

Paulette! Ti devo assolutamente presentare mio fratello King.” Disse allegro, poi fece le presentazioni.

Enchanté, mademoiselle.” Lui le baciò la mano.

Mon plaisir, monsieur.” La ragazza arrossì.

Oh, Hans mi ha parlato tanto di voi! Sembrate un così caro ragazzo! Prego miei ospiti, sedete!”

Il suo sorriso radioso e bellissimo ipnotizzava tutti. Era come se ti stesse dimostrando che in quel momento non voleva vedere nessun altro se non te.

Con i suoi modi gentili e dolci, e la sua voce soave come il miele.

Pauly, perché non porti King a fare un giro della casa?” Suggerì Hans.

Oh, ma certo! Scusate, signor Schultz. Sono una pessima padrona di casa!” La ragazza assunse un’aria mortificata.

King ebbe una risatina ironica. “Figurati, mia cara. Ah, ti prego, chiamami King.”

Lei fece di nuovo quel sorriso stupendo.

Farò di tutto per non farle perdere quel sorriso… Pensò lui alzandosi.

Vuoi dello champagne da bere?” Chiese lei .

Oh, grazie mia cara.”

Paula gli diede il bicchiere.

Che lavoro fai, signor... King?” La ragazza non riuscì a trattenere la risata e rischiò di sputare tutto lo champagne.

King sorrise teneramente.

Scrivo. Ho pubblicato da poco un libro.”

Paula applaudì eccitata. “Che bello! Mi piace tantissimo leggere! E… come si chiama questo libro?”

Il sospiro della pioggia.”

è intrigante!” Esclamò lei, sinceramente entusiasta.

King Schultz abbassò lo sguardo imbarazzato.

Tu invece che piani hai per il futuro, mia cara?”

Credo… sposarmi.” Lei arrossì.

E chi è il fortunato?”

I miei sono indecisi tra Winston Winnfield o Calvin Candie. Sono entrambi proprietari di delle piantagioni in Mississippi. Io odio il Mississippi.”

Si coprì la bocca con la mano.

Scusa, sono appena stata poco educata. Mi dispiace.”

Non ti preoccupare, mia cara.”

Lei sorrise timidamente.

Ehm, mi sa che dobbiamo tornare dagli altri. Insomma, non vorrei che si preoccupassero.” Aggiunse lei agitata.

Certamente, mein fraulein.”

 

King Schultz e Hannerose erano di nuovo davanti al Pink Blossom.

Quando entrarono l’atmosfera si irrigidì. Tutti gli occhi erano puntati su di lei.

Non c’era una persona che non la conoscesse, che non si fosse fermata a guardarla.

Ma lei continuava a camminare, noncurante.

Fino ad arrivare ad un tavolo.

Schultz la avvertì in tedesco poco prima. “Non so quanto questa sia una buona idea e se succede qualcosa non me ne prendo la colpa.”

L’uomo seduto al tavolo abbandonò per un secondo la ragazza.

“Hey, Billy.” Salutò lei lanciandogli un coltello. Lo mancò per pochissimo.

“Ma che cazzo! Cos’è, sei immortale?” Urlò con voce stridula prendendo la spada.

Hannerose gli puntò contro una revolver.

“Risparmiati i tuoi giochetti da sfigato. Tu non sei immortale, che io sappia.”

Intanto si era radunata la folla.

“Donna, torna a fare il tuo lavoro!” Urlò un grassone.

Cadde a terra morto con una pallottola in testa.

“Capisci che questa volta faccio sul serio, Bill?”

“Sei soltanto la stessa ragazzina impaurita di un paio di anni fa. Sei innocua. Non mi ucciderai mai.”

King Schultz in questo arco di tempo rimase immobile, la verità era che lui, sempre pronto a tutto non sapeva cosa fare. E si sentiva in apprensione, era come se sentisse che questa volta doveva salvare Hannerose perché rappresentava il fato che dava una seconda chance a lui e Paula.

Dio, che cosa stupida. Pensò.

“Billy, caro. Io ti ho avvertito.”

Poi lui scoppiò a ridere, seguito da Hannerose.

Lei andò verso di lui, lo baciò e si sedette sulle sue ginocchia ridendo.

Billy ricambiò il bacio.

Fu una reazione a catena, poi il mondo iniziò a girare intorno a Billy Sawyer, che invece di sembrare spaventoso adesso sembrava così cordiale e divertente. Hannerose aveva uno sguardo felice e luminoso mentre sorrideva. Sembrava terribilmente, irrimediabilmente innamorata.

Stavano ridendo tutti, tranne King Schultz.

Billy gli puntò contro una pistola.

“Fine dei giochi, amico. Dacci tutti i soldi che hai guadagnato con l’aiuto della mia Hannerose.”

King Schultz accennò un sorriso nervoso. “Temo di non aver capito bene.”

“I soldi, amico.”

King si ritrovò costretto a prendere il portafogli.

“Prima di andare devo parlare con la gentile signorina…”

Lei gli lanciò uno sguardo spaventato.

“Non so se ho voglia di farti parlare con mia moglie…” Disse guardandola.

“In fondo hai avuto così tanto tempo…. E adesso cos’è che vorresti dirle?”

“Bene. Signor Sawyer, è stato un enorme piacere conoscere lei e la sua bellissima... moglie.” Disse Schultz andandosene con risolutezza.

“Aspetta King! Billy, sei stato terribilmente maleducato, non si accoglie così un ospite!” Hannerose si alzò e andò verso King.

“Torno subito.” Disse Hannerose.

“Parliamo in tedesco, così non ci capiscono.” Suggerì Schultz, e lei annuì.

“Complimenti, è davvero un bel giochino.” Disse lui sarcastico, dopo un istante di silenzio.

Hannerose non l’aveva mai visto così. Sembrava arrabbiato e deluso.

“L’avete davvero fatta bene la messa in scena di lui che ti stupra e tu che rimani ferita…”

“Ascolta, abbiamo davvero litigato quel giorno. Ma non mi ha fatto del male. La ferita alla schiena me la sono fatta combattendo con Lucy.” King Schultz vide un tentativo di supplica nello sguardo della ragazza.

“Mia cara, ormai ti conosco abbastanza per capire che mi stai nascondendo qualcosa.”

“Lascia stare. Resta in circolazione, a New York. Ti farò riavere i tuoi soldi.”

“E, se permetti, tu cosa farai qui?”

“Chiuderò un conto in sospeso.” La ragazza sorrise con amarezza. Adesso King Schultz identificò quello sguardo.

“Sappi che alcune cose che ti ha detto Lucy sono vere. Io ho davvero fatto una strage qui, sono davvero andata in Texas per il mio ultimo omicidio… poi sono dovuta restare lì. Il che è un destino beffardo se consideri che odio il Texas.”

“Mein fraulein, tu non mi devi scuse. La parte del tuo ultimo omicidio già la conoscevo, e adesso ne ho solamente avuto la conferma. Sono seriamente dispiaciuto dei fatti recentemente accaduti…”

Hannerose lo interruppe. “Dimmi di te. Tu adesso sai tutto e non mi sembra un ragionamento alla pari.”

Lui annuì.

“Sono venuto in America dalla Germania quando avevo diciotto anni. Mio fratello era un pianista io uno scrittore. Ho sposato una donna che poi è morta. Per lei avevo abbandonato ciò che amavo per diventare dentista, per garantirle una stabilità economica. Quando è morta ho fatto un viaggio in Europa e al mio ritorno ho trovato mio fratello morto. Quando ho visto una sagoma correre lontano da casa mia con un fucile in mano, ho pensato che avrei vendicato mio fratello. Così sono arrivato a te. Il fatto che tu fossi un’assassina non mi importava, era tutta una farsa.”

Hannerose alzò lo sguardo verso di lui.

“E adesso?” Chiese.

“Io ti ho cercata per ucciderti, Hannerose.” Fu difficile dirlo, ma adesso non aveva importanza.

“E ne hai tutte le ragioni, ti lascerò alla tua vendetta tra due settimane, tra esattamente due settimane. Adesso vattene. Ti farò riavere i tuoi maledetti soldi.”

King Schultz lasciò Hannerose al suo destino, lasciando incompiuto il suo.

Perché quando si era trovato il momento giusto se l’era lasciato sfuggire.

La verità adesso era che non sarebbe mai morta per causa sua.

E ciò era inevitabile, dato che quando aveva visto Hannerose Stroud e quel sorriso, l’innamoramento sforzato, aveva rivisto Paula De L’Arche-Schultz che faceva di tutto per sembrare una brava moglie.

King riuscì a vedere la connessione tra le due in modo chiaro, adesso.

Erano due fuggitive, non sarebbero mai riuscite a stare nello stesso posto, con lo stesso uomo. Perché la fiamma sarebbe appassita.

Erano destinate ad essere libere, e finalmente capì, che Paula in King aveva visto la libertà.

Come Hannerose non l’aveva mai vista in Bill.

 

è stupenda, non trovi?” Lo stuzzicò Hans.

Mi hai presentato una ragazza che sta per sposarsi? Ma cos’hai nel cervello?”

Dai King! Non ti arrabbiare! Era solo per fare un’esperienza. Goditi un po’ la vita!”

Torniamo dagli altri se no penseranno che in Germania non esiste l’educazione. E nel tuo caso, Hans, direi che i nostri genitori hanno fatto un po’ di errori.”

Detto questo lo lasciò solo senza aspettare una risposta.

Paula scese dalle scale insieme a suo fratello e alla sua sorellina, che prima di arrivare dovevano terminare le lezioni che avevano.

Non sgambettare, Paulette.”

Si, mamma.” Rispose lei.

Tutti salutarono Marlene e Louis De L’Arche.

Louis aveva venticinque anni e si stava laureando in medicina, Marlene ne aveva dodici.

Marlene non aveva molto della sorella, i suoi capelli erano più scuri e il sorriso meno luminoso.

Louis invece era l’incarnazione del fascino.

Lui e King si strinsero la mano, invece baciò quella della sorellina, mentre Paula sorrideva emanando gioia.

Mi dicono che la cena è pronta.” Annunciò Claudine De L’Arche (loro madre) agli ospiti.

A tavola Walt Emerson intrattenne gli ospiti. Aveva un carisma eccezionale e King per un secondo lo invidiò. Paula pendeva dalle sue labbra, ma King non si trovava pienamente d’accordo in ciò che diceva.

Credo che ogni uomo sulla terra abbia un compito. Anche questi negri qua. Insomma il loro compito è di essere schiavi, sottomessi. In caso loro divenissero liberi il mondo si ribalterebbe perché sono nati per essere questo. Come noi bianchi siamo nati per essere i padroni del mondo. Io proporrei anche l’annientamento di queste creature inferiori, se non fossero così utili per il lavoro.” Diceva.

Si! Se no prenderanno il controllo del mondo, diventano sempre di più!” Intervenne Rosemary Hart.

Io credo che lo sterminio non sia una buona idea, Walt.” Commentò Archie Hicox con galanteria.

King osservava questa scena tenendo conto delle espressioni degli schiavi lì presenti, che ormai sembravano non farci caso, da quanto erano abituati a sentirsi inferiori.

King sentì il voltastomaco, era terribilmente contrariato, ma non capì subito il perché.

E voi, signor King Schultz, che ne pensate?” Chiese Paula interrompendo i suoi pensieri.

Credo che… Sinceramente in Europa abbiamo idee un po’ diverse. Dal settecento dilagano idee illuministe che mettono come prima cosa l’uguaglianza. Teorie con cui concordo.”

Da quel momento Paula decise che avrebbe dato a King tutta l’ammirazione che poteva dimostrare. Gli sorrise, ma dovette restare in silenzio, e il perché l’avrebbe confidato tempo dopo.

La vera schiava lì ero io.” Avrebbe detto.

 

 

Writers corner:

 

Bene, come ogni lunedì ecco il nuovo capitolo. <3

Come avrete notato ho iniziato ad approfondire i caratteri di Paula e Hans, e dal prossimo capitolo esplorerò anche Billy e Lucy.

Now, as always, la lista delle citazioni:

- Durante la cena parla un uomo di nome Archie Hicox, il nome è lo stesso del Tenente Archie Hicox di Inglorious Basterds.

- Rosemary Hart prende il nome da Rosemary di “Tenera è la notte” (capolavoro di F. Scott Fitzgerald) e il cognome da Roxie Hart del film “Chicago”.

- Il primo ipotetico sposo di Paula prende il nome da Winston Wolf (Pulp Fiction) e il cognome da Jules Winnfield (sempre da Pulp Fiction)

- Il secondo ipotetico sposo si chiama Calvin Candie (Django Unchained), qui in realtà non c’è tanto bisogno di specificare chi fosse, quindi ok. <3

Well, è tutto (credo). Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, in caso contrario potete venire a picchiarmi su appuntamento (lol).

Ah, ricordate che le recensioni sono sempre gradite (anche in caso di critiche, purchè siano fondate) e ad ogni recensione Milly vi regala un biscotto! <3 YAY!

Baci e auf wiedersehen! ^*^

   
 
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