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Autore: maryana    14/01/2008    4 recensioni
Questa fanfiction è ambientata prima dell'arrivo dei cyborg, quei tre anni Vegeta li trascorre alla Capsule Corporation, dove tra lui e Bulma si instaura un legame speciale: tra un battibecco e l'altro e sguardi sfuggenti, nascerà la passione tra i due finché non potranno fare l'uno a meno dell'altra?
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bulma se ne restava in mezzo al corridoio immobile, al suo interno si agitavano troppe emozioni…verecondia, ansia, speranza ma soprattutto desiderio… provava vergogna lei stessa per l’istinto di avvicinarsi a lui, di stringersi contro il suo petto marmoreo, chiedendo silenziosamente ma con occhi arsi di passione, di accarezzarla, di sentire la sua ruvida mano sulle sue più recondite e segrete parti del corpo.

Mai in tutta la sua vita aveva formulato simili impudichi pensieri… provare piacere corporeo.

Ma oramai il suo corpo era cambiato e sentiva certi bisogni, soprattutto vicino ad un uomo come Vegeta, che di certo non passava inosservato data la sua indiscutibile bellezza.

Ci mise cinque minuti buoni per realizzare di essere rimasta al centro del corridoio, tra la sua camera e quella di Vegeta, mezza nuda, coperta solo da un fine asciugamano; ancora violentemente rossa in viso, aprì delicatamente la porta della sua camera, vestendosi in maniera assente.

Percepiva ancora l’elettricità che si era liberata nell’aria in quel preciso istante.

Vegeta, nel frattempo, era ancora chiuso all’interno della camera gravitazionale… l’allenamento era l’unica cosa che gli importava, ma in quel preciso istante di vita, c’era qualcosa che lo attirava molto di più.

Era sempre stato istruito per combattere, uccidere, sconfiggere e sottomettere, ma prima di tutto egli era un uomo, con i suoi bisogni e desideri.

Ed in quel momento sentiva crescere irrefrenabilmente la brama di possedere quella terrestre … nonostante odiasse la sua voce acuta, la sfrontatezza con cui era solita rivolgersi a lui ed il suo essere così petulante, non poteva negare nemmeno a se stesso la bellezza e perfezione che la caratterizzavano, una donna così tanto appetibile sarebbe stato difficile trovarla, perché ciò che più suscitava in lui la frenesia di farla sua, era la sua vulnerabilità, sapeva che avrebbe potuto procurarle dolore semplicemente stringendo un tantino troppo forte il suo piccolo polso tra la sua possente mano… Bulma era in grado, anche se ella non ne era cosciente, di farlo sentire potente.

Continuava ad allenarsi con foga, ardore… il sudore gli scorreva lento sulla fronte fino a fargli bruciare gli occhi, sperava di stancarsi tanto da spegnere il desiderio sessuale con uno di stanchezza, o almeno che il suo stomaco cominciasse a reclamare il cibo.

Purtroppo per lui, quella sera, il suo fisico sentiva una fame diversa, che non avrebbe messo a tacere neanche con un abbondante cena.

La mancata presenza di Vegeta a tavola, ingurgitando tutto ciò che era commestibile, aveva suscitato molte perplessità nella famiglia Brief, però erano ben lontani dall’azzardarsi a chiedergli se si sentisse bene, se avesse bisogno di qualcosa… o peggio domandargli il perché della sua assenza.

Bulma, guardava il suo piatto pieno, senza il minimo interesse, non aveva proprio appetito, ripensava alla scena di poco prima, analizzando dettagliatamente ogni mossa di Vegeta, cercando di decifrarne, o almeno trovarne, un minimo di significato… ma dal suo punto di vista, l’uomo non aveva dato segni di cedimento, o di interesse… La aveva liberata dalla sua stretta energica, in modo brusco e voltandole le spalle se ne era andato.

Ovvio era che la giovane non dubitasse neanche che il principe era invaso in ogni centimetro del suo corpo dalla sua stessa voglia.

A fine pasto, si offrì per riassettare la cucina, non aveva la minima voglia di buttarsi sul letto facendo zapping, e alla fine soffermarsi sul programma meno idiota.

Così armata di pazienza e con la mente lasciata libera a vagare per dimensioni più piacevoli e appaganti di quella reale, sparecchiò mettendo i piatti nella lavastoviglie, passò sul marmo della cucina la aspirapolvere mentre sul granito del davanzale una spugna carica di detersivo.

Portato a compimento quel facile lavoro, si diresse pigramente in camera sua, si accomodò sul letto, sbadigliando accese la tv, passando da un canale all’altro svogliata.

Vegeta, in quel momento preciso, smise di provare ad allontanare la sua lussuria, era impossibile, l’unico modo era andare da lei, e assaporare ogni parte del suo essere.

Disattivò la camera gravitazionale, nel breve tratto dal trainer alla casa fu colto dalla pungente aria serale, ma si sentiva bollente di passione, tanto da non percepirla… aveva impazienza di saziare la sua carne, il rumore dei suoi stessi passi andavano a ritmo con i battiti del suo cuore… Era infervorato, come solo l’inizio di una battaglia era capace di fare.

Eppure davanti la sua porta chiusa lo colpì un turbamento inappropriato ed improvviso, ma poi preso coraggio spalancò la porta.

Bulma sussultò, presa alla sprovvista, si sedette sul letto guardando il suo visitatore:

<< Vegeta!! >> esclamò estremamente allibita dalla sua irruenza.

Vegeta non le disse nulla, mentre lei continuava a guardarlo intimorita: dopo un attimo di smarrimento iniziale notò la figura disperata dell’uomo, era accaldato, sudato con degli occhi che sembravano iniettati di sangue.

Continuando a fissarlo con un espressione interrogativa gli chiese:

<< Perché sei qui? >>

Ma quello senza degnarla di una risposta esaustiva si avvicinò a lei con solo due passi… Bulma strabuzzò gli occhi vedendolo così vicino, l’ultima ed unica volta, l’aveva quasi baciata… cosa aveva intenzione di fare in quella frazione di secondo?

Vegeta con mani sicure le prese il viso tra le mani, e con voracità premette le labbra su quelle di lei.

Bulma con il cuore che faceva le capriole si lasciò guidare dalle labbra vogliose del sayan, con desiderio ed inesperienza le mosse alla stessa cadenza di quelle del suo amante.

Non aveva mai ricevuto un simile bacio, solo in quel momento si rese conto di cosa volesse dire essere baciata.

La mano di Vegeta si mosse sul seno di Bulma, che gemette dal gesto inaspettato.

Si staccò dalle sue labbra e cercò i suoi occhi, arsi dal desiderio.

<< Io… io… non l’ho mai fatto >> sussurrò timorosa, arrossendo violentemente.

Vegeta fece un mezzo sorriso di compiacimento, il fatto che lei era ancora vergine, lo eccitò ancora di più… lo rendeva fiero, più di quello che già era.

Con gentilezza, la fece sdraiare, sfiorandole con un dito le labbra, Bulma deglutì faticosamente, cominciò a tremare e a sudare freddo.

Non sapeva in cosa consisteva l’atto sessuale, e un po’ ne aveva paura, cercò gli occhi corvini di Vegeta, che la riguardarono impassibili, mentre con le labbra le sfiorò il collo… ed alla aveva inteso che era il suo modo di tranquillizzarla che non le avrebbe fatto del male.

Quando qualche minuto dopo, lo sentì muoversi dentro di lei, spalancò la bocca senza riuscire ad emettere alcun suono.

Le venne la pelle d’oca come quando rilassata si godeva un bel bagno caldo, l’acqua calda le stimolava tutti i sensi… quella nuova piacevolissima sensazione non era minimamente equiparabile.

Vegeta, soddisfece il suo desiderio, come un guerriero che mostra il suo valore e coraggio in battaglia, con lo stesso impeto la possedeva… sembrandogli di portare a compimento ciò per cui era stato addestrato: combattere, uccidere, sconfiggere e sottomettere.

Fuori la casa il vento infuriava tra gli alberi, spazzando via ogni cosa… mentre in quella camera due anime infiammavano, sudavano senza percepire minimamente la frescura serale.

Il mattino dopo, Vegeta, si risvegliò in un letto che non era il suo, inizialmente si sentì smarrito, poi giunse alle sue narici un profumo delizioso, un profumo che solo una donna poteva emanare, si girò a guardare la ragazza che dormiva al suo fianco.

Le gote leggermente arrossate, i capelli scompigliati… la guardò dormire assorto, magnetizzato dalla sua bellezza.

Fu riscosso dalle sue considerazioni, dal colpo secco che gli arrivò sul naso, Bulma si era mossa nel sonno colpendolo involontariamente, stava per infuriarsi, quando due paroline che lei pronunciò piano , lo raggelarono….

<< Ti amo >>

Cosa mai significava, avevano bruciato di passione la sera precedente, ma poi sarebbe finita lì… o forse non sarebbe andata così.

Quatto, quatto uscì dalla sua stanza.

Bulma si svegliò sbadigliando rumorosamente, mosse un mano in cerca del suo compagno d’amore, ma non lo trovò.

Si sollevò a sedere, se n’era andato, lievemente delusa si alzò.

Alla prima occasione che vide Vegeta gli andò vicino, lui la guardò ostentando indifferenza, ma non poté far nulla per il rossore che gli colorò leggermente il viso.

Bulma a quel punto sorrise contenta… Vegeta era orgoglioso, fiero, sgarbato nei modi, in un certo senso ingrato, eppure lei non poteva fare a meno di amarlo.

<< Allora cosa vuoi?? >> gli chiese burbero.

<< Niente… >> lei continuava a sorridere << Dirti solo una cosa… eppure ti amo >>.

FINE!

Come vi avevo promesso, ho ultimato e finito questa fan fiction.

Per scriverla ci ho messo un mese intero (grazie per la vostra pazienza), un mese in cui sono stata colta da momenti di slancio e ispirazione ma accompagnati da altri di sconforto…

Ma il vostro supporto mi ha invogliato e spinto a continuare, cercando di darvi il meglio di me.

Per questo, VI RINGRAZIO sinceramente.

Sia per le vostre recensioni:

Nana987 (non disperare, farò altri lavori), Gloria 7( non credo scriverò il seguito di questa storia, ma la mia testolina si è già messa in moto per scrivere altre storie!), Lacrime (ecco la fine… spero ti sia piaciuta), Bea ( ecco l’aggiornamento, spero sia di tuo gradimento) bulma 90 che nonostante non mi abbia recensito nell’ultimo capitolo, mi ha sempre incoraggiato con bellissime parole.

Sia per aver aggiunto questa mia storia tra i vostri preferiti:

Able81, Blackpearl_uaooo, Crusade, Fulmy, Hinatina, Kokky, Lisepotter, Miettajessica, Nanahigurashi91, Nico22, Shiva90, Swwticicia.

Alla prossima,

Maryana.

  
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