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Autore: Silkye53    03/07/2013    1 recensioni
Questa è un po'diversa da tutte le AU che ho fatto.
Si parla della vita in ospedale e di come Kori e Richard si trovino in una situazione davvero scomoda.
Cosa succede quando una specializzanda si innamora del suo capo sposato?
Colpi di scena, divertimento e dramma.
Rating arancione per linguaggio poco carino e probabile presenza di lime o cose simili.
Spero vi piaccia e sono gradite critiche o complimenti ;)
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Cancer Mi sveglio e mi volto per toccare  il corpo di Richard.
Allungo la mano ma lui non c'è.
- Richard ... -
Mi alzo rapidamente e mi guardo attorno preoccupata.
Dov'è?
Cammino fino al bagno ma non è lì, in cucina nemmeno e non si trova neanche in salotto.
Corro fuori presa dal panico ma non lo trovo neppure lì.
All'improvviso due braccia mi riportano in casa afferrandomi per la vita.
Tento di urlare spaventata ma una mano mi tappa la bocca zittendomi.
-Shhh sono qui ... -
Mi giro lentamente.
- Richard, mi hai fatto prendere un colpo -
Lui ride e mi bacia la guancia.
Mi rilasso contro il suo corpo e chiudo gli occhi.
- Non farlo mai più - mormoro
- Ok, ti amo -
Sorrido .
- Ti amo anche io Richard -
Abbasso il capo .
Mi sono preoccupata per niente.
Quante volte ancora accadrà?
Quando non lo troverò accanto a me penserò sempre al peggio?
- Oggi devo ritirare le analisi -
- Ti diranno che cos'hai al cervello ? -
- Sì .... -
Lo abbraccio forte e lo bacio.
- Qualsiasi cosa sia lo supereremo insieme -
Mi guarda come se avessi detto la cosa più stupida del mondo.
Sorride scettico e mi bacia di nuovo.
Posa la sua fronte contro la mia nel vano tentativo di tranquillizzarmi, io non mi calmerò finché non saprò che c'è che non va nella sua testa.
A me sembra normale.
Non credo che stia male, o meglio, non sembr proprio una persona malata di mente.
- Tu come ti senti? -
- Bene a dire il vero ... Non manifesto nessun sintomo di pazzia ... -
- Infatti a me non sembra che tu stia male, sei sicuro che abbiano letto bene i primi risultati? -
- Non lo so, non ... Non ho controllato ero scosso -
- Bè, avresti dovuto dare un'occhiata -
Sbuffa e rotea gli occhi.
Mi prende le spalle e mi guarda dritta negli occhi.
 - Senti,l'hai detto prima, nel caso dovessi avere qualcosa la supereremo insieme ... Ok? -
Annuisco e mi lascio abbracciare.
- Voglio venire anche io a ritirare le analisi -
Richard mi guarda, uno sguardo dolce e comprensivo.
- Certo....Ma qualunque sia la risposta devi promettere che non mi lascerai -
- Non potrei mai Richard - sussurro avvicinandomi ancora.
Lui mi regala uno dei suoi sorrisi sghembi che sono il suo marchio di fabbrica.
Ci baciamo di nuovo.
Ogni volta è come perdersi in un mondo fantastico, un mondo tutto nuovo che si apre di fronte ai miei occhi.
Quando ci stacchiamo gli prendo la mano e poso di nuovo la mia fronte contro la sua guardando quei cristalli azzurri da cui non riesco mai a distogliere lo sguardo.
La sua espressione è talmente intensa e concentrata che mi chiedo a cosa stia pensando di tanto serio.
Forse alla malattia, magari sta analizzando i sintomi per vedere che cosa può essere.
Io comunque non riconosco sintomi di sorta.
Per me è .... Normale, normalissimo anzi.
Non credo che stia male a dire il vero, chissà chi gli ha detto che ha un problema alla testa?
Non riesco a fare a meno di chiedermelo.
Sono confusa, nervosa e insicura.
Non riesco a frenare i sentimenti contrastanti  che provo in questo momento.
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Gli errori.
Tutti ne commetono, di grandi, di piccoli o di innoqui.
Fatto sta che nessuno è perfetto, tantomeno i medici.
Dobbiamo difendere la nostra reputazione di dèi, di quelli che stanno in alto, gli intoccabili.
Dobbiamo rassenare i pazienti.
Non possiamo farlo se sanno che commettiamo errori, ma ne facciamo purtroppo.
Tanti.
Nella vita privata, sul lavoro ... Come persone siamo talmente incasinati che non vale la pena considerarci.
Riusciamo a combinare i disastri più impensabili ma alla fine, in un modo o nell'altro, tutto si sistema.


REGULAR POV:
- Ha il cancro -
Richard fece crollare le spalle, controllò le analisi.
Era cancro, un vero cancro.
Come l'avrebbe detto a Kori?
Come?

KORI POV:

Non sempre nel modo in cui vorremmo.

Mi giro verso Richard non appena esce dal laboratorio.
- Allora? - chiedo alzandomi dalla sedia.
Lui mi fissa con gli occhi lucidi e mi prende la mano.
- Ti amo -
- Ti amo anche io ... -
Mi bacia e posa la sua fronte contro la mia.
- Avevi ragione, avevano sbagliato -
Sorrido .
-Davvero? -
Lo stringo a me con energia ma lui non sembra entusiasta quanto me.
- Tutto bene? Hai detto che hanno sbagliato quindi stai bene no? -
- Sì, sto bene, davvero bene, devo solo ... Riprendermi -
- Comprensibile, ti amo tesoro -
- Ti amo anche io, tantissimo -
Ci abbracciamo di nuovo e io non potrei essere più felice ma .... Ho come l'impressione che qualcosa non vada.
Spero che non mi stia mentendo.
Ma perché dovrebbe?
Insomma se si sono sbagliati sta bene per forza.
Ma sì, abbiamo tanto tempo davanti a noi.
Sono così felice.
  
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