Science
can be just what is, not what it could be.
Epilogo
Il campanello trillò tre
volte, sovrastando il rumore soffuso della radio posta vicino al
lavello, che
trasmetteva ‘Don’t go away’ degli Oasis.
-Devono essere arrivati
anche gli ultimi ritardatari- sorrise Liam bevendo un sorso del suo
coctail.
-Amore,apri tu per favore?-
urlò
Louis dal salotto continuando a versare del vino in un calice.
-Devo fare sempre tutto io
in questa casa - borbottò Becky abbandonando sul ripiano
della cucina l’arrosto
appena sfornato.
La donna si
sfilò il grembiule a pois arancioni e i guanti da forno,
ravvivandosi i
capelli.
Il campanello
trillò ancora una volta.
-Arrivo-
urlò
Becky avvicinandosi alla porta.
- Smettila di
giocare col campanello, sei grande ormai-.
La voce di Harry
arrivò ovattata dalla porta alle orecchie della donna, che
con un sorriso
enorme spalancò la porta in legno costoso.
Il riccio
alzò
lo sguardo chiaro sulla sua migliore amica, aprendosi in un sorriso
caloroso.
Becky allargò le
braccia e l’uomo non esitò ad
abbracciarla.
-Il tempo passa
e tu sei sempre più bella- gli disse Harry entrando in casa.
-E tu sempre
più
vecchio- scherzò la donna.
-Becky!- la voce
squillante di Holly fece allargare ancor di più il sorriso
della donna.
-Ho portato
qualcosa- disse la bionda stringendo un vassoio tra le mani.
-Tranquilla zia,
non l’ha mica fatto lei. Lo abbiamo comprato per strada-
annunciò in tono
rassicurante una voce un pò più giovane.
Becky
osservò
divertita il quindicenne che la osservava con un sorrisetto con tanto
di
fossette come quelle del padre -Luke- salutò entusiasta,
scompigliando i capelli
ricci e biondi del ragazzino -L’ho sempre detto che ha preso
il tuo carattere-
rise la mora rivolta verso Holly.
Harry si
guardò in
torno, osservando le mura gialline ricoperte di foto di famiglia -Ma
dov’è lo
scienziato matto?- chiese incuriosito verso Becky.
-E’ in
salotto
insieme a tutti gli altri, venite- la donna li guidò
all’interno della casa.
Le voci e le
risate che provenivano dal salotto mettevano buon umore, e Becky non
desiderava
altro.
-Eccovi
finalmente, credevamo di dover pagare una squadra di ricerca per
potervi
ritrovare- la voce profonda e divertita di Zayn accolse i nuovi
arrivati.
-E’ colpa
sua,
lo sapete che una vecchietta è più veloce della
nostra auto quando c’è lui alla
guida- rispose Holly, salutando il pachistano e sua moglie.
-Dove sono i
gemelli?- domandò la bionda abbracciando Fizzy, la sorella
di Louis ( e ormai
moglie di Zayn).
-Sono di
là a
giocare con il resto della banda- spiegò la donna,
stringendosi tra le braccia
del marito.
-Liam, c’e
l’hai
fatta allora a raggiungerci- salutò Harry stringendo la mano
al suo amico.
Liam
annuì,
pensando che dopotutto gli faceva piacere andare via dalla Francia per
qualche
giorno e mostrare a sua moglie Adele le meraviglie
dell’Inghilterra.
-Non è
stato
facile prenotare un volo da Parigi a Londra all’ultimo minuto
ma non potevamo
mancare a questa rimpatriata- sorrise l’uomo posando a terra
sua figlia.
-Ciao Allison-
salutò il riccio, e la piccola le rivolse un sorriso dolce
proprio come quello
del padre.
-Non essere
timida con lo zio Harry- la incitò la madre.
La bambina
sorrise, abbracciando appena le gambe del riccio che rise, pensando a
quanto
quella bambina di sette anni fosse carina.
-Non saluti
più
tuo cognato?- domandò Niall togliendosi gli occhiali da sole
costosi.
-Oh allora ci
sei anche tu, credevo non ci avresti onorato della tua importante
presenza-
scherzò Harry, riferendosi al lavoro del fratello di sua
moglie.
Il biondo
infatti era riuscito a studiare teatro e a diventare un regista di
media
importanza.
-Cosa non si fa
per la famiglia- rispose Niall cominciando a scherzare con Luke.
Era un peccato
che il biondo non avesse figli né moglie visto che ci sapeva
fare, ma come
diceva lui ‘il mio amore appartiene solo al cinema’.
Louis
posò la bottiglia di vino sbuffando
sonoramente -Certo, ignoratemi pure. Ma ricordate che siete in casa mia
e
potrei cacciarvi da un momento all’altro- disse, cercando di
trattenere un
sorriso.
Holly ed Harry
risero, abbracciando il loro vecchio amico.
-Bambini il
pranzo è pronto, venite- urlò Becky terminando di
apparecchiare.
-Eccoci-
urlarono all’unisono i gemelli Malik correndo per la stanza
come dei razzi
impazziti.
Era strabiliante
quanta energia possedessero quei bambini di soli nove anni.
Arrivò nel
salotto anche la piccola Dana, balzando tra le braccia del padre.
-Eccola la mia
piccola principessa- sorrise Louis, stringendo la bambina di otto anni.
-Ed io?-
domandò
delusa Lizzie,abbassando lo sguardo azzurro come quello della madre.
-Tu puoi essere
la mia principessa se vuoi- intervenne Luke, posando un braccio sulle
spalle
della quattordicenne che sorrise timidamente.
-Hei Holly, tuo
figlio ci sta provando con mia figlia- bisbigliò Becky
nell’orecchio della
bionda.
La donna
osservò
soddisfatta i due ragazzini, poi la sua amica mora.
-Questo è
l’inizio
della nuova generazione- annunciò euforica Holly sbattendo
il cinque con la sua
amica.
Becky sorrise.
Sorrise
perché era
felice.
Nella sua vita
non era stato tutto rose e fiori.
Ricordava bene quando
lei e Louis,ancora giovani, si erano messi in viaggio senza soldi
né una casa.
Ricordava
com’
era stato vivere a Doncaster assieme alla famiglia del suo ragazzo.
Ricordava di quando
finalmente Louis era riuscito a prendere un posto in una scuola del
paese.
Ricordava di
quando si erano sposati, di quando i genitori di suo marito erano morti
lasciandogli in eredità la loro casa, e di quando aveva
scoperto di essere
incinta.
Becky ricordava
ogni attimo della sua vita, ma ricordava ancora meglio che in quegli
attimi
erano sempre stati presenti i suoi amici e suo marito.
Questo
è l’ultimo saluto, quindi
non so che scrivere e finirò per non scrivere nulla lol
Beh
questo è l’epilogo.
In
realtà non mi piace
particolarmente, ma non sapevo bene come far finire la storia visto che
tutto
si era già concluso al meglio.
Così
ho deciso di darmi alla
pazza gioia, terminando con un
clima
di felicità e con tanti
bambini che
riescono
sempre a rendere tutto
più allegro.
Spero
di non avervi deluso e di
essere riuscita a trasmettervi qualcosa con questa storia.
Non
mi resta che dirvi grazie per
tutto.
Le
recensioni, il seguito, siete
state semplicemente fantastiche.
Spero
che qualcuna di voi
continui a seguirmi
Nell’
altra storia ( Fight
for your freedom)
e
in quella nuova che posterò a
breve.
Grazie
ancora una volta,
vi
amo tantissimo
Much love,
Anto.