Anime & Manga > Sousei no Aquarion
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Autore: LalyBlackangel    17/01/2008    7 recensioni
Allora, prima fic su Aquarion per me... Dopo i 20 milioni su HP... Coppie? Ovviamente Apollo e Silvia, + mooolte altre... E' la prima, quindi.... Commentateeeee! Zao! Bax bax!
Due occhi color oro guardavano la nascita di un timido sole primaverile dietro l’orizzonte, dall’alto della balaustra di un balcone enorme di forma semicircolare...
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nella puntata precedente:
“…Si abbracciarono e restarono legati in quel bacio per molto tempo, sullo sfondo del tramonto accarezzati e cullati dal vento.
“Ti amo, Chloe…”
“Anch’io… Ma ora zitto e fammi tua.”
Pierre sorrise.
“E poi sarei io il pervertito…”
“Ora!”
“Ai suoi ordini…”
…”



8- Can’t fight the moonlight
(ovvero, Magica notte di mezza estate.)

Quando Silvia e Apollo uscirono dall’acqua il manto blu della notte stava già iniziando a coprire il cielo.
Nonostante fosse solo fine maggio, la sera era gia abbastanza calda da fare in modo che i loro corpi si asciugassero comunque in un tempo decente, giusto quello che serviva per andare a cogliere un po’ di frutta o di animaletti da mangiare, visto che, per motivi “tecnici”, avevano saltato il pranzo.
Ovviamente, Silvia costrinse il povero Apollo a prendere solo qualche pesce, anche perché mangiare topi le faceva sinceramente un po’ schifo.
Si rivestirono in tutta calma ed iniziarono a mangiare l’uno affianco all’altra guardando le tiepide fiamme del fuocherello che avevano acceso per cuocere le trote crepitare.
“Non pensi che faccia un po’ caldo?”
“Senti un po’ la mia piccola fessa… Mai stanca tu, eh?”
“N-No… Io intendevo per il fuoco…”
“Aaah, capisco. Io pensavo che avessi freddo, così l’ho tenuto acceso. Allora spegniamolo, tanto è abbastanza caldina come serata.”
“… Deluso?”
Apollo riuscì a buttare (chissà come!) dell’acqua sul fuoco e si voltò verso di lei, per poi adagiarlesi accanto e darle un leggero bacio sulle labbra.
“No… Eppoi guarda che bello: la natura ci sta offrendo uno spettacolo incredibile. Ora che non c’è più il fuoco, possiamo godercelo per bene.”
Il ragazzo sorrise alla faccia perplessa di Silvia.
Perciò la cinse con un braccio e puntò il dito al cielo.
“Wow…”
“Già…”
Una stellata immensa e chiara si estendeva sulle loro teste, espandendosi nell’infinito del cielo.
E poi, bella come un sogno, c’era la luna, grande e piena nel suo splendore verginale, che sembrava quasi la regina indiscussa di quella calda notte di “mezza estate”, come avrebbe detto Shakespeare.
Una luna così magnifica che, in effetti, dava un ché di magico e fiabesco alla notte, popolandola con la sua luce di infiniti Puck, Oberon e Titanie.
Silvia rimase incantata a guardare quella luna per quasi mezz’ora.
Sentiva che le dava una strana energia quella pallida luce, come se la chiamasse a sé.
Ed era splendido guardala in quel posto da sogno tra le possenti e forti braccia di Apollo.
Il suo Apollo.
L’uomo di cui era stata per ben due volte in un solo giorno.
In quel momento un pensiero strano si fece strada nella sua mente.
Sarà stata la luce così candida e perfetta della luna a farglielo venire.
Il pensiero che non c’era due senza tre.

Under a lover’s sky
Gonna be with you
And noone’s gonna be around.
If you think that you won’t fall
Well, just wait untill
‘Till the sun goes down...


“Apollo...”
“Si?”
“...”
Senza una parola, si mise sopra ad un Apollo quanto mai stupito e fece aderire perfettamente il suo corpo a quello del ragazzo, togliendogli la maglietta e sorridendogli sensuale.

Underneath the starlight – starlight
There’s a magical feeling – so right
It will steal your heart tonight...


“Posso dirti che mi fai paura?”
“…”
“… Allora faccio a meno di dirtelo…”
“Bravo…”

“Alla buon’ora, Jerome.”
“Ma, comandante, ho dovuto…”
“Siediti.”
Jerome ubbidì all’istante, sedendosi in mezzo ad una Sophia raggiante ed ammiccante (?) verso Fudo ed a una Rena che sorrideva maliziosa.
Decise di ritenere la cosa perlomeno vagamente inquietante.
“So perché Apollo e Silvia sono spariti e perché non si fanno più vedere neanche Sirius, Reika, Pierre e Chloe. E ho come il sospetto che, se li cercassimo, non troveremmo neanche Jun e Tsugumi tra pochi minuti. Sono uno sciocco, me ne sono ricordato solo dopo che…”
Dicendo questo sorrise a Sophia, che arrossì all’istante.
Rena soffocò palesemente una risatina.
Il fatto si trasformò da “vagamente inquietante” a “decisamente inquietante” all’istante.
“Vabè, non ti interessa… Tu che sai tutto, che giorno è oggi?”
“Il 31 maggio, perché? Cos’è questa storia?”
“E’ una storia che inizia proprio in questo giorno dodicimila anni fa…”
Esitò per un secondo, e Jerome si affrettò a sollecitarlo.
“Continui…”
“Bene…”

“Jun, che stai facendo?”
Il ragazzo si voltò sentendo la famigliare voce di una ragazza coi corti capelli castani e gli occhiali. Jun sorrise mentre lei si avvicinava in tutta calma a lui.
“Ciao Tsugumi. Sto facendo una ricerca in internet sulla congiunzione di Venere, Marte e della luna che accade solo una volta l’anno, cioè oggi…”
“Ecco perché sei nel giardino delle rose e non al tuo computer fisso. Non vedi l’ora di vederla, eh? E’ un peccato che sia impossibile da vedere a occhio nudo…”
“Lo so, ma c’è comunque un bellissimo cielo stasera… Guarda che stellata!”
“Già…”
Tsugumi si sedette tra le rose accanto a lui, ringraziando il buio della notte che nascondeva al ragazzo il suo rossore per la vicinanza.
“E cos’hai trovato?”
“Nulla…”
“Ah…”
Scoraggiato, Jun tolse le mani dalla tastiera e le poggiò a terra.
Sfiorando però inavvertitamente quelle di Tsugumi.
Il computer iniziò a friggere all’istante, smettendo non appena il ragazzo scostò la mano.
Spense subito il computer, restando così entrambi alla sola luce pallida delle stelle.
“Scusami…”
“Non preoccuparti…”
Nascosti dalla notte, entrambi arrossirono.

There's no escaping love
Once a gentle breeze
Weaves a spell upon your heart.
No matter what you think
It won't be too long
'Til you're in my arms


“Jun...?”
“Si?”
“Non voglio più questo potere...”
“…”
“Non ce la faccio più, è solo un problema. Non potrò mai fare nulla…”
“Non dire così, non è vero…”
“Allora perché non mi guardi mentre lo dici?”
Senza pensarci due volte, Jun l’abbracciò.
Sentiva il battito della ragazza accelerare e farsi più forte.
Sentiva anche che i loro cuori battevano all’unisono.
“Jun, non resisto… Potrei farti del male…”
“E allora? Non m’importa se mi farai del male, ora che ho trovato il coraggio. Non m’importa più di nulla! Ora m’importa solo di te!”
“Jun…”
Una brezza fresca e leggera li avvolse in quel momento, come un’onda avvolge lo scoglio su cui si scaglia implacabile.
Come il coraggio di affrontare sé stessi e le proprie paure di sempre avvolge il cuore in un caldo sogno.
Il cuore si calmò inspiegabilmente, e Tsugumi rispose all’abbraccio.
“Grazie…”
E in un istante magico e indefinito di tempo rubarono un timido bacio l’un l’altra.

Silvia si sedette a cavalcioni su Apollo, che le tolse nuovamente i vestiti, lasciandola in biancheria intima.
In quel momento capì: se lui era Apollo, il Sole, lei era la sua Selene, la sua Luna.
Si stupì a vederla così simile alla Luna sopra di loro.
Era così perfetta illuminata dalla luce lunare, così bella, così…
Così… Lei…
Si trovarono nuovamente nudi, stavolta sotto i raggi della luna, invece che sotto il sole.
Stavolta sotto…
Sotto?
“Silvia, c’è qualcosa che non mi quadra…”
“Si?”
“Sei sopra…”
Lo sguardo della ragazza era indecifrabile, pieno di desiderio e di…
Di…
“E dove sarebbe il problema?”
Il ragazzo ammutolì.
Nonostante ciò, sorrideva a metà tra lo stupito ed il divertito.
E con decisamente più di un pizzico di voglia.
Questa inedita Silvia, oltre a spaventarlo non poco, lo eccitava parecchio.
Doveva proprio ammetterlo…
E chi si opponeva ora?
“Ah. Ok…”

You can try to resist
Try to hide from my kiss
But you know, but you know
That you
Can't fight the moonlight!
Deep in the dark
You'll surrender your heart
Don't you know, don't you know
That you
Can't fight the moonlight...
No... You can't fight it...
It's gonna get to your heart...


E fecero l’amore per la terza volta, sotto la splendente luna di mezza estate.
Stavolta il re non era Apollo, ma era Silvia la regina.
La Regina della Notte.
Altro che stelle e luna…!





Ehm…(me si schiarisce la gola sotto i vostri sguardi a dir poco assassini)(me diventa piccola piccola)…
Salve a tutti!
(MALEDETTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
(TI SEMBRA IL MOMENTO DI AGGIORNARE? è PASSATO PIù DI UN ANNO!!!)
Ehm…Si, lo so, mi dispiace…
La verità è che…L’avevo dimenticata nelle cartelle imbucate nel computer…
E oltretutto non so come continuarla…
Non me la ricordo più…
Mi ricordo solo quello che doveva essere l’ultimo capitolo…
Poi oggi ho fatto un giretto nel mio computer, ho visto questa fanfic, mi sono ricordata e…Ops…
Oh cazzo, le Aquarion fan vorranno la mia pelle…
Ops…
Scusate ragasse…

ANTICIPAZIONI

“Jerome assunse un’aria molto molto perplessa.
Sophia sbuffò, Fudo e Rena scossero la testa sconsolati: quell’uomo non avrebbe mai capito nulla…
“E se dico ormoni che circolano?”
L’uomo scosse la testa.
“Istinto primordiale?”
Nuova scossa.
“Dichiarazioni affettive?”
Nada…
Fudo sospirò e parlo con voce completamente atona.
“Sesso.”
“Aaah! Dovevate essere più precisi!”…”
  
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