Serie TV > Che Dio ci aiuti
Segui la storia  |       
Autore: Serenella88    04/07/2013    2 recensioni
[Che Dio ci aiuti]
La mia versione di Che Dio ci aiuti 2, è diversa da come si è conclusa quella andata in onda. Infatti nel mio racconto ci sono degli eventi che non abbiamo visto ed il finale della serie è differente (non c’è la caccia al tesoro). Durante il matrimonio di Margherita, Paolo Marino confessa a Guido che Davide è suo figlio naturale e che quando Manuela aveva cercato di dirgli la verità, il marito si era sempre rifiutato di ascoltarla. Guido è fuori di sé, in una conversazione con suor Angela e con Azzurra, il professore mostra tutta la sua rabbia, la sua delusione, il suo dolore e quando lei si offre di crescere insieme Davide come una vera famiglia, lui le scarica addosso la sua frustrazione, non riesce a credere di non aver visto crescere suo figlio. Non vuole Azzurra accanto a lui! Aveva amato Manuela più di ogni altra cosa al mondo e lei lo aveva tradito due volte, con un altro uomo e nascondendogli un figlio, stavolta non avrebbe messo in gioco il cuore. Stavolta avrebbe pensato solo a Davide, al meglio per lui, aveva Beatrice accanto, era una donna pratica, razionale, sarebbe stata la scelta più idonea.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 19 Amore criminale

Capitolo 19. Amore criminale

Guido allertò immediatamente Magliani.

“Giudice Corsi ha dimenticato di chiedermi qualcosa?”

“Azzurra è sparita”

“Ma cosa sta dicendo giudice? Come sparita? Di nuovo?”

“Si, sono molto preoccupato Ettore, non ha con sé praticamente nulla e a casa sua non c’è”

“Potrebbe essere scappata un’altra volta, ha finto di collaborare e invece preparava un piano alternativo”

“No, non questa volta Magliani. Gliel’ho detto che sospettavamo di Barricati e che c’era uno spiraglio per lei, perché sarebbe dovuta andare via ancora? E dove poi? Senza un soldo, senza documenti, senza carte di credito, anche la macchina è qui e poi Azzurra è incinta, ha bisogno di riposo, è successo qualcosa di grave me lo sento”

“Si, forse, ha ragione lei, allerterò le pattuglie, la cercheremo. Faremo tutto il possibile Guido. Cerca di stare calmo e qualsiasi cosa ti viene in mente avvisami prima, non fare gesti avventati, non prendere iniziative prima di avermi consultato”

“Va bene”

Chiusa la conversazione, cominciò a girare quella casa in lungo e in largo, quello era l’ultimo posto in cui era stata e lì doveva essere successo qualcosa, ma chi o cosa l’avevano spinta ad andarsene?

“Qualcuno, ma certo qualcuno!” pensò raccogliendo da terra un orologio maschile che lui riconobbe.

“Lorenzo, questo è di Lorenzo!” aprì la porta e se ne andò sbattendola dietro di sé “Alla Masalor, quel pazzo l’ha portata alla Masalor me lo sento”

***

“Perché? Perché quella corda?” chiese Azzurra in preda al panico

“E’ per te cara mia” disse con una calma disarmante Lorenzo “La dottoressa Leonardi, manager di moda, stilista, testimonial e già iscritta nel registro degli indagati per l’omicidio Pérez si è tolta la vita oppressa dal senso di colpa per il delitto che ha compiuto”

“Tu sei malato, tu sei matto, TU FARNETICHI”

“No mia cara, io ragiono così bene, non vedi come sono stato bravo in questi ultimi mesi? Il mio piano iniziale era perfetto, ma poi le cose sono mutate ed ho dovuto cambiare le carte in tavola più volte, eppure sono così bravo che oggi chiuderò per sempre questa storia, tra poche ore sarò un uomo libero e affranto per la perdita della sua fidanzata e promessa sposa”

“Perché vuoi uccidermi Lorenzo?” domandò in lacrime

“Ma come sei ingenua talvolta piccola mia, ecco una delle cose che ho amato fin da subito di te, non sei mai stata meschina, calcolatrice, pianificatrice, hai sempre avuto troppa fiducia negli altri, ma poca nell’uomo che hai amato incessantemente. Guido Corsi avrà pure fatto molto errori in passato nei tuoi confronti, ma tu da quando lo hai rivisto non gliene hai perdonata una, hai continuato a stare con me e a fidarti di me, ma non di lui”

“Ma tu chi sei? Che cosa sai? Ma cosa hai fatto?”

“Facciamo così esaudirò la tua sete di conoscenza, così poi scaricò i miei segreti dalla mia coscienza e te li porti tu nella tomba”

“Non può essere vero, no se mi ama come dice non può uccidermi, forse vuole solo spaventarmi, si piccolino mio non preoccuparti sta solo bleffando”

“Ho ucciso io Felipe” lo confessò come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Come.. mah... cosa hai fatto? Perché lo hai ucciso?”

“Mi sono costruito un alibi ci ho lavorato qualche settimana ed ho calcolato, tempi, percorsi, abitudini, è stato semplice, fai credere a tutti di essere in un posto ed invece non lo sei, il farmaco era mio, lo assumo regolarmente da mesi, da dopo la morte di mia madre, lo vedi come è strano il destino? A me per superare la depressione legata al lutto di mia madre, è stato prescritto un farmaco a base di una sostanza che per Felipe era letale. Non ho mica colpe per questo”

“Lorenzo tu hai ucciso un uomo, come non hai colpe?”

“Pérez meritava di morire, lui ci stava togliendo tutto amore mio, era diventato il padrone della mia azienda, aveva circuito mia madre, l’aveva illusa ed io avevo dovuto già assistere impotente a questo, sai quante volte ci ho discusso, i nostri rapporti si erano compromessi per colpa sua. Felipe fingeva di non volere le sue ricchezze, di volerla amare per quella che era. TUTTE BALLE. Poi mia madre ha cominciato a stare male e solo noi ce ne siamo davvero occupati, non volevo contraddirla, non volevo avvelenarle il sangue ulteriormente ma ha fatto il più grande errore della sua vita quando gli ha lasciato la presidenza. E’ stata colpa sua se mia madre è morta in sei mesi, nessuno me lo toglierà mai dalla mente che è stato lui a distruggerla. Ed ora stava mandando in pezzi anche la MIA casa di moda. Quell’uomo era capace di frantumare qualsiasi cosa toccasse. Lo sai perché la MASALOR si chiama così? LO SAI?” le urlò contro

“Marilù una volta mi disse che aveva a che fare con i vostri nomi” rispose lei spaventata.

MArilù, SAvino e LORenzo  Barricati. C’è scritto Felipe per caso da qualche parte, eh? LUI COSA C’ENTRAVA? COSA?”

“Lorenzo, calmati, io capisco che Felipe era un uomo arrogante, presuntuoso, tirannico, era un bastardo hai ragione, ti ha fatto male, probabilmente ne ha fatto a Marilù e voleva farne anche a me, non aveva pietà per nessuno, non aveva rispetto per niente, ma ucciderlo è abominevole. E poi perché hai cercato di incolpare me, noi stavamo per sposarci Lorenzo, perché mi hai incastrato?”

“Perché, mentre cercavo di riprendermi la Masalor per noi, ho perso anche te. Io non volevo buttarti nel fango, amore, non volevo, inizialmente, il mio piano era perfetto, volevo far cadere i sospetti su Converso”

“Il nostro stilista? Ma è uno dei miei più stretti collaboratori, ha l’ufficio accanto al mio ed insieme noi tre abbiamo lavorato giorno dopo giorno per anni”

“Oh, senti Azzurra, mi serviva un colpevole e il suo carattere irruento e rissoso calzava a pennello, aveva avuto vari scontri con lui documentabili da molte testimonianze ed è per questo che ho fatto ritrovare quel farmaco nella spazzatura del vostro piano, era per lui non per te”

“Ma le cose sono andate storte, vero? Quel giorno lui mi chiese un permesso, sua figlia piccola si era sentita male a scuola e andò a prenderla e non ritornò più alla maison, quindi uno valeva un altro, siamo stati tutte pedine nelle tue mani, hai pensato di sacrificare me”

“No, avrei risolto questo inconveniente, stavo già studiando delle soluzioni alternative, io sono bravo in queste cose, hai visto come sono stato bravo? Sono bravo! Ti avrei tirato fuori dai guai e ti avrei salvato un’altra volta, ma non te lo sei meritata. SGUALDRINA” gli gridò in faccia.

“Tu sapevi di me e di Guido, tu lo hai sempre saputo” cominciò a piangere disperata. Quel quadro era sempre più comprensibile, ma sempre più drammatico.

***

“Giudice novità?”

“Sono quasi arrivato alla Masalor, deve essere stato quel pazzo di Lorenzo a rapirla, a costringerla a seguirlo, devo trovarla Magliani, quello le farà del male”

“Stiamo arrivando anche noi giudice, saremo lì tra pochi minuti, ci ha chiamato il custode poco fa, mi ha preso alla lettera quando gli ho detto che qualsiasi novità conoscesse doveva comunicarcela, pare che ci sia la macchina di Lorenzo posteggiata innanzi al magazzino della maison, è un capannone alle spalle dell’azienda”

“Ci vado subito”

“No, giudice ci siamo anche noi, stia fermo lì e ci aspetti potrebbe mettere in pericolo la sua vita e quella della dottoressa Leonardi, non si muova”

“Va bene” chiuse Guido. In barba a quelle parole, c’erano Azzurra e suo figlio là dentro e lui non avrebbe aspettato un minuto di più.

***

“Io sapevo che Guido Corsi era a Milano da prima che lo sapessi tu, l’ho scoperto per puro caso, sono stato fortunato, quello è stato un vero colpo di fortuna, gli ho messo un investigatore alle calcagna, so che vi siete anche incontrati per caso in un locale qualche sera prima che ti interrogasse, ho saputo subito che il caso era stato affidato a lui, l’avrei evitato ma non ho potuto, è così fin dal principio ho dovuto trasformare ogni inconveniente in opportunità, ti avrebbe difeso e protetto ad ogni costo, ma dato i vostri legami passati l’avrei potuto far sbattere fuori dalle indagini quando avrei voluto ed al momento giusto l’ho fatto, ma tu caro amore mi hai deluso, mi hai deluso più di tutti. Sei finita tra le sue braccia come se non aspettassi altro da 4 anni, io volevo perdonarti Azzurra credimi, io volevo, ci ho provato, ma non ho potuto”

“Ma quello che mi hai detto fino a qualche giorno fa, le belle parole, le promesse, questo amore che dici di provare per me…”

“Ma, infatti, io ti amo Azzurra e ti ho amato moltissimo e tu mi ha lasciato, archiviato così, buttato via come una scarpa vecchia, sapevo che l’avresti fatto, mi sono preparato il discorsetto. Ti è piaciuto il modo in cui ho recitato che ti avrei aiutato lo stesso e che alla fine saremmo tornati insieme, sono stato convincente, vero? Mi serviva solo un modo per prendere tempo, per farti avere ancora fiducia in me, vedi ti stavo preparando la sorpresa” disse mostrandole la corda appesa “Questo è un momento molto delicato delle indagini, Magliani e il tuo giudice stanno dando fastidio in giro, fanno domande, cercano informazioni, devo fermarli, devo stroncargli ogni possibilità di arrivare a me e quindi gli consegnerò te, si rassegneranno”

“Vuoi far credere che mi sia suicidata? Non ci crederanno mai, mai! Il tuo piano è inutile e fallirà con te”

“Oh, invece si, si convinceranno, guarda questa?” gli mostrò una lettera scritta con la sua calligrafia dove lei spiegava i motivi che l’avevano spinta al suicidio, c’era una parola per tutti, per i suoi amici, il convento, Lorenzo e il suo amore “Vedi è stata il mio ultimo atto ed è perfetta, nessun perito potrà mai dubitare che non sia stata scritta da te, l’ho pagata un sacco di soldi, dovresti complimentarti con me” si avvicinò per baciarla e lei gli sputò in volto “Adesso basta, la tua ora è finita puttana, finalmente mi vendico anche del male che mi hai fatto tu e ti ammazzo”

“Tu non ammazzi proprio nessuno, bastardo” fu la voce di Guido a interromperli.


Grazie a Lisbeth17 per il banner
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Che Dio ci aiuti / Vai alla pagina dell'autore: Serenella88