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Autore: ChiizuDreamer    05/07/2013    1 recensioni
Harmony Miiko è una ragazza di 15 anni, amante del canto e della musica da sempre. Il suo sogno è proprio quello di diventare una brava cantante per emozionare il pubblico: tale scopo l'ha indotta ad iscriversi presso una prestigiosa scuola privata, il Miracle Painting Institute...
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jump & Smile, it's Summer Time!



Agosto non si era fatto attendere per niente: i primi quattro mesi e mezzo dell'anno scolastico erano volati, e si erano piacevolmente alternati momenti di impegno per lo studio, momenti d'impegno per il concerto e momenti di divertimento. 

Erano i primi del mese, una mattina calda e afosa, neanche un minimo di vento sembrava volersi alzare per far star meglio le persone. Per fortuna però, le ragazze erano in agenzia, anche se stavano combattendo per decidere chi doveva stare davanti al ventilatore.

«Fa troppo caldo...» sospirò Makoto bevendo un sorso d'acqua «...e quest'acqua è ormai diventata simile al brodo.» 

«Buon giorno!» esclamò Katsuko entrando improvvisamente con un sorriso che andava da una tempia all'altra «Ho una bellissima notizia per voi!»

«Ci hai comprato un ventilatore a testa?» Chiese Shino.

«Gelatooooo~» fece Harmony. Il caldo la stava facendo andare in palla, rotolare a terra, stava perdendo contegno.

«No e...no. Vi spiego: sono molto buona e voglio farvi godere le vacanze estive e il vostro ultimo periodo da "ragazzine qualsiasi"...così  ho deciso di invitare tutte quante per una vacanza di due settimane nella mia villa in riva al mare! Dunque preparate le valigie! Si parte dopodomani!» 

«Zia, perché non me l'hai detto? Non ne sapevo niente!»

Katsuko si avvicinò e le rispose: «Hai smesso di essere mia nipote il mese scorso...o-oh, no, non prenderla male!»

Wow, una vacanza in una villa al mare! Quella donna era ricca sfondata. Cosa si poteva desiderare di meglio? Relax assoluto prima di ricominciare la scuola ed essere sepolte da impegni e impegni, come ogni idol che si rispetti.

Due giorni dopo, le ragazze partirono sulla splendida limousine che aveva portato Makoto a scuola il primo giorno. Dopo qualche ora di viaggio si cominciò a intravedere la spiaggia e il mare di un blu bellissimo che luccicava alla luce del sole. Luccicava esattamente come gli occhi smeraldini di Harmony alla vista di quel panorama. E la villa? Una casa grandissima circondata da un cancello in ferro battuto all'interno del quale si trovava un giardino. C'erano, inoltre, due piscine, una più grande ed una più piccola, un gazebo con delle sedie e un tavolo all'aperto e un sacco di sculture tutte fatte con...piccoli arbusti e cespugli.

"Non ci posso credere...Makoto passa sempre le sue vacanze in luoghi simili? Wow, che fortuna. Beh, comunque un po' mi spiace per Selene. Di solito passavo sempre con lei il mese di Agosto." pensò Harmony sollevandosi gli occhiali da sole e trascinando la valigia con l'altra mano, mentre guardava la villa.

«Posate pure le valigie e poi andiamo un po' in spiaggia, se vi va.» fece Katsuko. «Makoto, guidale tu.»

«S-sì!» Makoto, come le era stato richiesto, guidò le ragazze nelle stanze. Come presumibile, erano grandi e ben arredate.

«Posso provare il letto?» chiese Shino buttandocisi su.

«Shino!» la richiamò Ichigo «L-lo sai che non si fa- oh?» mentre parlava, sentì il cellulare vibrare. Lo prese e guardò il display facendo per uscire dalla stanza e dicendo: «Mi allontano un attimo...»

«Meglio, così la smetti di rimproverarmi sempre. Sono stanca e ho caldo...»

«Andiamo in spiaggia, dai...l'acqua qui è sempre molto fredda.» le disse Makoto tirandola via. Le altre cominciarono a prepararsi, indossando il costume e prendendo i loro teli. Shino le guardò con la coda dell'occhio, con un'espressione strana, un misto di tristezza e invidia, nonostante lei non avesse nulla da invidiare alle altre: un fisico snello e slanciato, dei bei capelli ramati e curatissimi, un bel taglio di occhi non particolarmente orientali che la rendevano diversa dalla massa. Dunque? Le ragazze non se ne accorsero e le continuarono a dire di prepararsi. Ma lei rifiutò. Ad un tratto, tremendamente infastidita da tutto quel vociare, dal continuo sentirsi chiamare da tre voci diverse si alzò e disse, quasi urlando e visibilmente irritata: «Vi ho detto di no, dannazione! Non voglio venirci, non stressatemi!»

Le altre si zittorono improvvisamente e la guardarono. Dopo aver bisbigliato qualcosa fra loro uscirono dalla stanza.

«Se ti viene fame, la cucina è al piano di sotto.» le disse Makoto mentre chiudeva la porta.

Shino non rispose, rimase sul letto per un po', con un braccio penzoloni. Sospirò, poi si sollevò, mettendosi seduta. "Non mi sono comportata bene, ne sono consapevole...ma...io...loro..." si morse il labbro inferiore e strinse due lembi della coperta con le mani. Di lì a poco, in stanza rientrò Ichigo, con una faccia da funerale.

«Che fai qua, Shino-chan? Non sei in spiaggia con le ragazze?»

«N-no, io non vengo. Lo sai che non mi piace il mare.»

«Come non ti piace? Non mi risulta.»

«P-per favore, lasciami in pace anche tu...»

Ichigo era già abbastanza dispiaciuta per la telefonata appena ricevuta, la frase di Shino di certo non le fece tornare il sorriso. Così, dopo essersi preparata anche lei, raggiunse le altre in spiaggia. Yui e Makoto stavano giocando a beach volley, mentre Harmony stava sotto l'ombrellone, preoccupata di prendere un'insolazione. Ichigo la notò e, dopo esserle andata accanto, sedette accanto a lei.

«Ah, sei tu.» Fece Harmony girandosi a guardarla e bevendo un sorso della sua soda.

Ichigo sospirò, si cinse le ginocchia con le braccia e vi poggiò sopra il mento, guardando il vuoto.

«Che ti è successo?» 

«Mmmh...nulla...prima ero al telefono con un'amica e non mi ha detto cose non esattamente carine.»

Harmony, dotata del suo elevato altruismo e della sua grande gentilezza e delicatezza, si limitò a dirle: «Oh, capisco.», senza preoccuparsi minimamente. Ma, d'altronde lei non si era mai lamentata del fatto che non avesse amici, quindi non le cambiava comportarsi da stronza anche con chi non le avesse fatto niente.

«Uuuumh...Harmony...posso farti una domanda?» chiese ad un tratto Ichigo.

«Secondo te la canzone che abbiamo cantato è...stupida?»

A quelle parole, Harmony, piena di orgoglio si alzò velocemente e le urlò contro: «Ovvio che no! Tu pensi questo?!»

Ichigo scosse energicamente la testa; nel frattempo arrivarono Yui e Makoto, con una grande palla colorata sottobraccio: «Che succede? Litigate?»

Harmony sbuffò e tornò seduta, dicendo alle due cosa le aveva appena chiesto Ichigo. 

«Perché una domanda simile?» le chiese Yui sedendosi accanto a lei sulla sabbia, rimettendosi gli occhiali e sistemandoli bene sul naso.

«Con chi eri al telefono prima? La chiamata e la tua domanda sono collegate?» chiese a sua volta Makoto mettendo la palla da parte e stendendosi a pancia in giù accanto ad Harmony.

«Con una mia amica...e...mi ha detto che...umh...» era come se Ichigo non riuscisse a continuare a parlare. Si vergognava, non voleva parlare apertamente del suo "problema". "Cosa penseranno di me?" si domandava "Magari diranno che sono strana e che faccio schifo..."

«Senti, lo so che non ci conosciamo da tantissimo, ma...di cos'hai paura? Non siamo qui per giudicarti, di qualsiasi cosa si tratti. Nemmeno Harmony vuole farti star male, lei è solo tsundere, lo sai. Avanti, che succede?» Dopo che Yui ebbe detto queste cose, Harmony la guardò sbuffando ancora una volta.

«I-il fatto è che...a me...piace una persona.» iniziò Ichigo, attorcigliandosi fra le dita una ciocca dei suoi bellissimi capelli neri.

«E questo che c'entra con la canzone?»

«Questa mia amica mi ha detto che facendo parte del nostro stupido gruppo non ho alcuna possibilità di fare colpo su di lei...»

«"Lei"?» chiese Harmony «E' una ragazza?»

Ichigo si coprì la faccia con le mani, singhiozzando «M-mh...»

«Non c'è nulla di male in questo- MA QUESTA TUA AMICA MORIRA' PER AVER DEFINITO "STUPIDO" IL NOSTRO GRUPPO!»

A quel punto prese parola Makoto: «Io credo che non si debba considerare sempre e solo l'insieme. Le Koe no Kaori siamo noi, ma anche ognuna di noi è una Koe no Kaori. Capisci cosa voglio dire? Ogni volta che canti quella canzone anche tu metti tanto tanto amore...e sono sicura che arriverà anche a lei!»

«Da-davvero?»

«Certo, ne sono sicura!» Makoto le fece uno dei suoi sorrisi, mostrando i denti bianchissimi.

Ichigo arrossì e sorrise dolcemente anche lei, asciugandosi quelle poche lacrime che le avevano rigato le guance. Passò un altro po' di tempo, e si fece ora di pranzo. Yui andò con Ichigo a prendere qualcosa da mangiare; le due tornarono con dell'anguria e dei calamari arrostiti. Harmony conservò un po' di tutto, poi si alzò dicendo: «Vado a portare qualcosa a Shino.» così, senza dare troppe spiegazioni, si incamminò verso la villa e raggiunse Shino in camera. Lei era ancora stesa sul letto, guardava il suo costume, pieno di pizzi e merletti, di un rosa molto acceso, proprio come piaceva a lei.

«Quel colore sta bene su una pelle abbronzata, non sulla tua.» disse Harmony dopo essere entrata «tieni.» continuò porgendole quel che aveva messo da parte per lei.

Shino osservò la scena stupefatta, non se lo sarebbe mai aspettata da una come Harmony. Eppure non stava sognando, era tutto vero: Harmony era lì, con del cibo in mano.

«Harmony-chan...» bisbigliò Shino prendendo le cose in mano.

«Non mi chiamare Harmony-chan, non ti ho mai dato il permesso per farlo...» borbottò Harmony arrossendo un po'. Poi sospirò e disse: «Torno in spiaggia. Staremo lì fino al tardo pomeriggio, quindi se vuo raggiungerci...» detto questo diede le spalle a Shino e fece per andarsene. Ma Shino si alzò in fretta e, prendendole il polso, la trascinò di nuovo accanto a lei: «Mangia con me.»

Harmony le fece mollare immediatamente la presa: «No, tu ci hai cacciate tutte e ora mi chiedi di restare? Tsk...nemmeno se mi preghi.»

Shino abbassò la testa, scusandosi. Ma, a quel punto, Harmony pensò che effettivamente era parecchio strano che Shino, così esuberante ed egocentrica, avesse rifiutato di andare in spiaggia; tremendamente intenerita, allora, tornò a sedersi sul letto con lei, cercando di non far notare la sua compassione.

«...R-resti?»

«Sì.» sbuffò Harmony «...Non che ti voglia bene o cosa.» terminò accavallando le gambe. Shino le sorrise e la abbracciò affettuosamente, ricevendo, però, come risposta, solo urla e manate.

  
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