05/07/2013
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You’ll never know what went well
Then again it just depends on
How long of time is left for you
I’ve had the highest mountains
I’ve had the deepest rivers
You can have it all but not til you prove it
Now take it in but don’t look down
(Imagine Dragons-On Top Of The World)
Apparecchio la tavola.
Forse questa è l’unica cosa che non è cambiata da quando Ian è immobile su quel letto di ospedale, l’unica abitudine rimasta.
Ogni tanto io e le ragazze ci vediamo, per cenare tutte insieme, vedere un film o solo distrarci un po’ a vicenda.
È vero, ultimamente ci siamo viste molto di meno ma qualche volta capita ancora, di riunirci così attorno a un tavolo.
Finito di apparecchiare, vado in cucina e apro il forno. Il profumo della pizza fatta in casa è delizioso. Lo respiro a pieni polmoni, poi buco la crosta con uno stuzzicadenti per vedere se è cotta dentro. Perfetta.
La tiro fuori e la metto sul tavolo, insieme a un’insalata. Laurie porterà la frutta, e Martine il dolce.
Sul tavolinetto basso vicino alla tv ci sono una decina di dvd, fra i quali sceglieremo poi.
Alle 21 squilla il citofono, apro e le ragazze salgono.
Le stringo una per volta in un lunghissimo abbraccio. Martine mi accarezza i capelli e Laurie la schiena, dolcemente.
«Ciao, piccole, mi siete mancate da morire». Faccio un mezzo sorriso.
«Che si mangia? » fa Laurie.
«Tu niente, golosona! » Le rispondo io, ridendo sotto i baffi.
« IL DOLCE È MIO! »strilla Martine, correndo verso la cucina con la scatola della pasticceria in mano.
Ceniamo tutte insieme, parlando del più e del meno, poi ci sediamo sul divano, per scegliere il film.
Alla fine scegliamo Scary Movie 3 e ridiamo fino alle lacrime.
Solo con loro riesco finalmente a sfogarmi un po’.
Finito il film, le ragazze mi chiedono, quasi all’unisuono: «Come sta? »
Sospiro.
«Uguale. Nessun cambiamento.»
«E tu? »
C’è una pausa. E ci penso.
Sto bene? Certo che no. Non sto bene. Quando la gente ti fa questa domanda, in genere, la risposta che vogliono sentirsi dire, è “si”. Non gli interessa veramente come stai.
Ma le mie amiche vogliono sapere veramente come sto. Ne hanno bisogno. Perché devono starmi accanto.
«Vado avanti. Ci provo, almeno. »
Annuiscono.
Dopo qualche altra chiacchera poco importante, mi stringono di nuovo in un abbraccio di gruppo e se ne vanno, lasciandomi qui, a ripulire i resti della serata e ad andare a dormire.
Mangiucchio un’altra fettina di torta rustica e lecco le briciole in fondo al piatto.
Spero di svegliarmi, domani, di fronte a un nuovo giorno, che mi porti un po’ di gioia.
Non è detto che lo faccia veramente, lo so, ma sono consapevole che alla fine succederà.
Ci credo, stasera, fin nel profondo del mio cuore. Domattina magari la penserò diversamente, ma questa serata con le mie amiche mi ha fatto capire che c’è sempre speranza. Che non devo farmi sopraffare dalla malinconia.
Che devo sempre guardare avanti.
E so che ce la farò.
Ciaao a tutti/e!
spero che vi piaccia il banner e il capitolo!
grazie mille alle 2 persone che hanno recensito fino adesso, pochine ma io spero che aumentiate presto :D
Grazie anche a tutti quelli che hanno letto.
Un bacione, e al prossimo capitolo!