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Autore: Miss Fayriteil    05/07/2013    1 recensioni
Questa storia è nata un po' per caso, volevo provare a scrivere un romanzo rosa, nello stile di Lauren Weisberger o Sophie Kinsella, che mi piacciono molto. Mi sono ispirata un po' anche alla coppia che amo di più in Grey's Anatomy. Capirete perchè. La trama... è un romanzo, una storia d'amore. La donna single che trova l'amore della sua vita. Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Abiti color panna e bouquet di fiori misti

 
 
Era esattamente il 14 settembre, la vigilia del matrimonio di Ali e Dana. Ogni cosa era ormai a posto. La torta era pronta, sarebbe stata portata dai camerieri del ristorante in tempo per il ricevimento. Il vestito di Ali era chiuso in un sacco di cellophane, cucito apposta da sua zia. Lo stesso quello di Dana e il mattino seguente avrebbero dovuto ritirare i bouquet, composti da diversi tipi di fiori. Ali non doveva nemmeno preoccuparsi per le tradizioni: l’abito era nuovo, le scarpe prestate da sua cognata Lara e quella sera Taylor e Chris erano andati a cena da lei e Dana e dopo mangiato, la donna aveva preso la figlia da parte. Da una scatola di velluto, aveva tolto i due famosi orecchini di turchese che per Ali erano stati un sogno fin da quando era solo una bambina. Taylor le aveva detto che glieli avrebbe dati quando si sarebbe sposata.
  «Beh, eccoci qua» disse sua madre con un sospiro. «Ti stai per sposare quindi ti do gli orecchini della nonna. È una tradizione della nostra famiglia, che quando una ragazza si sposa, la madre le regala questi orecchini. Sono vecchi e blu, quindi è perfetto. Ammetto che all’inizio questo... tipo di matrimonio non era quello che io sognavo per te, ma ormai ho capito che sei felice, quindi non posso che dirti... Ali... ecco gli orecchini e... sono fiera di te». La abbracciò e Ali sorrise.
  «Anche io sono fiera di te, mamma» disse. Taylor la guardò perplessa. «Per aver cambiato idea. Per avermi accettata per quello che sono, per aver accolto Dana in famiglia. Per tutto quanto».
  «Spero che quando sarà il momento giusto li darai a tua figlia, Aliana» replicò Taylor. Ali sorrise e annuì. «Spero anch’io» commentò, quasi più a se stessa che a sua madre. Alla fine tornarono in sala da pranzo e Dana lanciò ad Ali un’occhiata interrogativa, ma lei le fece capire che gliel’avrebbe spiegato più tardi, quando sarebbero state da sole.
 
 
Alla fine Chris e Taylor tornarono a casa e Ali e Dana rimasero finalmente sole.
  «Dana!!» strillò Ali saltandole al collo. «Domani ci sposiamo! Non ci posso credere! Domani ci sposiamo! È davvero fantastico!»
  «Io non sto più nella pelle» esclamò Dana baciandola sulle labbra. «Credo che stanotte non riuscirò a dormire, non vedo l’ora che arrivi domani!», le diede un altro bacio e all’improvviso sentì il bisogno impellente di fare una telefonata al ristorante, per sapere della torta. Quando finì di parlare tornò in soggiorno da Ali e le chiese: «A proposito, cosa ti ha dato prima tua madre?»
  «Gli orecchini» rispose Ali sorridendo. Li prese dalla scatola di velluto e li mostrò alla fidanzata, ormai futura moglie. Le piaceva moltissimo pronunciare quella parola tra sè. “Moglie. Dana è mia moglie. Buongiorno, le presento mia moglie Dana”. Sì suonava decisamente bene. «Gli orecchini di turchese che si tramandano nella mia famiglia da un sacco di tempo, da madre a figlia. La mamma mi ha detto... mi ha detto che spera che prima o poi io li darò a mia figlia». Dana annuì, ma non disse niente. Anche Ali non aggiunse altro. Non era il caso di aggiungere altro stress, poi era talmente felice, che non voleva rovinare tutto con una stupida discussione sui figli. Avrebbero ripreso a parlarne in luna di miele, o una volta tornate a casa. Per il viaggio di nozze sarebbero andate in giro per le isole caraibiche, un posto che aveva sempre fatto parte dei sogni di Ali. Ma per quel momento era meglio pensare solo al matrimonio, che sarebbe stato l’indomani e aveva un sacco di cose che potevano andare storte. Controllarono un’ultima volta che fosse tutto a posto, chiamarono Taylor e Tracy che dovevano andarle a prendere di lì a poco. Com’era giusto quella notte non dovevano dormire insieme, si faceva così dalla notte dei tempi, prima di un matrimonio e loro avevano deciso di rispettare le usanze.
 
 
La sveglia suonò alle 7 e Ali balzò a sedere sul letto, completamente sveglia. Le sembrò stranissimo svegliarsi in un letto singolo da sola per la prima volta dopo mesi. Erano entrambe tornate a casa dei genitori la notte prima delle nozze, per seguire la tradizione. Si alzò e si preparò con la massima cura aiutata da Taylor. Alla fine sua madre uscì per prima per andare a prendere l’auto e Ali la seguì poco dopo con il vestito in mano. Quando entrò in macchina diede a Taylor un bacio sulla guancia, ma poi cominciò a farsi prendere dal panico. «Non credo di poterlo fare» disse Ali. Taylor sorrise.
  «Sì che puoi, Ali» le rispose. Le mise una mano sul braccio continuando a guidare, poi le allungò un bicchiere di caffè e un muffin. «Hai sentito Dana ultimamente?»
  «No, è da ieri sera quando sono uscita che non la sento... oddio, pensi che sia ancora viva?» esclamò all’improvviso. Sua madre scoppiò a ridere. «Ma certo che è ancora viva, tranquilla! La vedrai al parco».
  «Mamma ho paura» disse ancora Ali con voce venata d’ansia. «E se... e se in realtà è tutto uno sbaglio? Se Dana capisce che non vuole sposarsi con me e scappa? Se la cerimonia è un disastro? Se non viene nessuno? Se Benji, Lara e i bambini perdono l’aereo? Lei è la mia testimone! Potrebbe piovere, i fiori potrebbero rompersi, magari quelli del ristorante si dimenticano di portare la torta, magari...»
  «Ali, smettila» disse sua madre in tono fermo, smettendo di guidare e spegnendo il motore. Si voltò verso di lei con un’espressione molto seria. «Ti stai facendo prendere dal panico, è normale. Devi capire che andrà tutto bene, se pioverà andremo sotto il gazebo, Benji è già arrivato ed è in albergo, dice che arriverà in perfetto orario. Quanto al fatto che Dana potrebbe scappare...è strano che sia io a dirlo, tesoro, ma non credo che lo farà, lei ti ama, ti ha chiesto di sposarla, non ti lascerebbe mai all’altare da sola. Andrà tutto bene, Ali. Respira profondamente e calmati. Io ti porto al parco».
  Ripresero ad andare e Ali prese alcuni respiri profondi per calmarsi. In realtà la sua parte razionale era sicura che sarebbe andato tutto bene, ma quella irrazionale, continuava a vedere tutto negativo. Dopo circa dieci minuti arrivarono al parco dove si sarebbe tenuta la cerimonia e dove erano stati montati alcuni gazebo, quello grande in caso di pioggia e altri due più piccoli uno di fronte all’altro, in modo che lei e Dana potessero prepararsi. Ali scese dall’auto cominciando a sentirsi molto emozionata. All’improvviso si rese conto che stava per sposarsi e fece un improvviso strilletto. «Ali, tutto bene?» le chiese Taylor con aria piuttosto perplessa.
  «Sì tutto bene, mamma» fece lei ancora emozionata. «Ho appena realizzato che sto per sposarmi ed è... è fantastico! Non vedo l’ora che arrivi Dana».
  «Già...» Taylor apparve improvvisamente molto nervosa. «Per-perchè non vai a cambiarti intanto? Io vengo con te e... e ti aiuto». Ali annuì confusa ed entrò in uno dei camerini e Taylor la seguì.
  «Mamma, che c’è?»le chiese la figlia. «Fammi indovinare. Finchè era teorico andava bene, ma adesso che sto per sposarmi davvero, con Dana, stai cambiando idea. Credevo l’avessi superato, sinceramente. Credevo che la cosa più importante per te fosse la mia felicità». Scosse la testa e si sedette su una panchina. Taylor le si sedette accanto e le prese una mano.
  «Mi dispiace» disse. «Mi dispiace sul serio. Credevo davvero di averlo superato, te l’assicuro. E la cosa più importante per me è ancora la tua felicità. È solo che... non lo so... è pensare che ti sposi. Oh, mio Dio Ali. Non è il fatto che ti sposi con Dana, ma è il fatto che ti sposi! Sei diventata così grande...»
  «Mamma...» cominciò Ali, ma questa l’abbracciò, con gli occhi umidi e lei ricambiò la stretta.
  «Credimi» le disse, «se ti stessi per sposare con Josh, mi sentirei esattamente allo stesso modo. Sei la mia bambina e stai per sposarti. È un momento che mi voglio ricordare per sempre. E senti... Dana mi va bene, se va bene a te».
  «Mamma sono contentissima» disse Ali quasi con le lacrime agli occhi. «È un momento unico, non potrò mai dimenticarlo e sono contenta che tu sia qui con me».
  «Okay, che ne dici se adesso ti metti il meraviglioso abito di zia Jill? Vai lì in piedi e ti aiuto ad indossarlo. Sarai meravigliosa, tesoro». Ali annuì e asciugandosi gli occhi prese l’abito dal suo sacco e sua madre l’aiutò ad indossarlo. Alla fine mentre Ali si guardava allo specchio ritoccandosi il rossetto, Taylor le si avvicinò di nuovo e le mise le mani sulle spalle, guardando il suo riflesso. «Sei bellissima» le disse. Ali le sorrise di rimando con gli occhi lucidi.
  «Mamma, mi passi gli orecchini?» chiese Ali cercando di evitare il tremito nella voce. Taylor li prese e fece per passagliergli poi cambiò idea e li appese lei stessa ai lobi della figlia. Le lisciò pieghe inesistenti sul vestito e alla fine la abbracciò. Subito dopo uscì dal gazebo e rimise dentro la testa e annunciò: «Sono arrivati tutti, sei pronta? Oh, eccoti Chris, bene» aggiunse rivolta a qualcuno fuori. A quel punto suo padre entrò e disse: «Andiamo piccola?» rivolto alla figlia. Lei annuì e lui la prese sotto braccio. Uscirono insieme dal gazebo e Ali vide per la prima volta il parco preparato per la cerimonia e rimase a bocca aperta. Sul prato erano state posizionate moltissime file di sedie di color rosa pallido e in mezzo c’era un vialetto di pietra. C’erano composizioni floreali all’inizio e alla fine di ogni fila e il palco dove sarebbe stato il celebrante era ricoperto di seta dello stesso colore e c’erano fiori ovunque. C’erano altre decorazioni appese alle gambe del gazebo. Un pianista era su un lato del palco e tutti gli ospiti erano già arrivati. Lei e Dana avrebbero raggiunto il palco da due punti opposti del parco e sarebbero quindi arrivate insieme.
  Cominciò a percorrere il vialetto al braccio con suo padre, che indossava un completo scuro e sembrava essere ringiovanito di anni. Mentre camminava vide Dana venirle incontro accompagnata dal padre e seppe che ormai era arrivato il momento che tanto aveva aspettato. Era bellissima, l’abito era di seta con il corpetto tutto ricamato. I capelli erano sciolti sulle spalle e pettinati con morbidi boccoli. Quando la vide le sorrise e Ali pensò in quel momento più che mai che quella donna era meravigliosa ed era stata incredibilmente fortunata ad averla conosciuta. Arrivarono davanti all’uomo che le avrebbe sposate e Ali passò il suo bouquet formato da gigli e piccole rose rosa a Lara poi si voltò a guardare Dana e le sorrise emozionata. Poi si guardò intorno e notò i suoi amici e i suoi familiari. Con un po’ di sorpresa vide Josh seduto in una delle prime file accanto alla fidanzata. Non credeva che sarebbe venuto davvero, anche se lei gli aveva mandato l’invito non per educazione. Alla fine si voltò di nuovo verso Dana e il consigliere guardò entrambe sorridendo.
  «Cari amici» esordì, «siamo qui oggi per unire queste due donne in matrimonio. Se qualcuno, chiunque, è a conoscenza di un motivo per cui non debbano sposarsi, parli ora o taccia per sempre». Fu un attimo. Un attimo in cui tutto quello che era successo negli ultimi mesi, sembrò non essere mai accaduto e Ali si voltò di scatto a guardare sua madre. Ma non avrebbe dovuto preoccuparsi: Taylor era in prima fila, si asciugava gli occhi in un fazzoletto e la guardava orgogliosa. Sorrise e si girò ancora una volta, verso il palco. «Il matrimonio è un passo importante nella vita di una persona e di una coppia e Dana e Aliana sono pronte per compierlo. Prendetevi per mano» disse l’uomo e Ali afferrò le mani della fidanzata con gli occhi luminosi e il cuore che batteva a mille. «Ali, ripeti dopo di me. Io Aliana prendo te Dana come mia moglie...»
  «Io Aliana prendo te Dana come mia moglie...» gli fece eco Ali con voce tremante. Ripetè tutta la formula in cui promise di amare Dana per tutta la vita e in qualunque occasione. Poi toccò a Dana e Ali, per altri due spaventosi secondi, era sicura che lei non avrebbe detto niente e se ne sarebbe andata da lì, rendendosi conto di stare per fare un enorme errore. Ma non fu così.
  «Io Dana prendo te, Aliana come mia moglie. Per amarti ogni giorno della mia vita, in ogni situazione, finchè morte non ci separi» disse e le sorrise emozionata. A quel punto si scambiarono gli anelli e Ali cercò di infondere quanta più solennità possibile in quel semplice gesto. Il consigliere le guardò e alla fine concluse: «Per il potere conferitomi dallo stato di Washington, io vi dichiaro... moglie e moglie. Potete baciarvi». Loro non se lo fecero ripetere due volte e si avvicinarono per baciarsi. Quando si separarono tutti i presenti si alzarono in piedi e applaudirono fragorosamente.
 
 
Dopo la cerimonia ci fu il ricevimento e fu bellissimo. Ali non sapeva se avrebbe mai potuto essere più felice di così. Il buffet era eccezionale e ogni momento era buono per mostrare le fedi agli invitati. E soprattutto per Ali ogni momento era adatto per parlare di Dana e usare la parola “moglie”. Ogni volta che ci pensava sentiva un fremito in tutto il corpo. Era sposata, con la donna più fantastica del mondo, e tutta la sua famiglia era lì con lei per festeggiare quel giorno. Aveva già ricevuto gli auguri emozionati di tutti i suoi parenti e adesso i suoi genitori la stavano abbracciando per l’ennesima volta. Taylor la strinse tra le braccia, la guardò negli occhi e la strinse ancora una volta. Poi Chris si avvicinò alla coppia con aria commossa.
  «Sei sposata. La mia bambina è sposata. Oh, Ali sono così fiero di te. Dana... trattamela bene, ti prego. Adesso te la affido, definitivamente. Sono felice che tu sia entrata nella nostra famiglia» disse. Dopo aver lasciato libera la figlia si avvicinò alla nuora e abbracciò anche lei. Ma in quel momento qualcun altro si avvicinava sorridendo. «Lo ammetto. Credevo che in questo momento saremmo stati insieme».
  «Josh!» esclamò Ali abbracciandolo d’impulso. Poi guardò sua moglie e, temendo che potesse ingelosirsi, lo lasciò andare. «Anche io l’ho creduto per un bel po’. Ma... a quanto pare la vita aveva altro in mente per noi. Sono davvero contenta di vederti. Spero solo di poter assistere al tuo matrimonio prima o poi! Senti... lo so che conosci bene Dana, però... posso presentarti mia moglie?»
  «Certo che puoi» rise lui. «Sono felice di rivederti, Dana». Lei ricambiò il sorriso. «E io sono felice di rivedere te, Josh» disse. Passò un braccio attorno alle spalle di Ali e le diede un bacio sulla guancia. Ali si voltò a guardarla e si sentiva ancora come quando stavano insieme da poco. La stessa sensazione di farfalle nello stomaco, lo stesso brivido di piacere, la stessa incredulità che una simile fortuna fosse capitata proprio a lei. «Auguri ragazze» disse Josh prima di allontanarsi. Ma la persona che, a parte i suoi famigliari, Ali voleva vedere di più arrivò subito dopo di lui. Teneva la mano al marito, ma quando raggiunse lei e Dana lo lasciò andare. «Ali...» disse Faith con voce emozionata. «Sei sposata, non ci credo. Adesso siamo entrambe sposate e... io ho un figlio, ma sono sicura che presto l’avrai anche tu. Sono così felice per te, vieni... parliamo un po’». La prese per un braccio e si allontanarono insieme dai due coniugi. Si sedettero insieme su una panchina e Faith le prese una mano.
  «Allora?» le chiese con un sorriso smisurato. «Come stai? È stata una cerimonia fantastica, sono così felice per voi. Quindi hai invitato anche Josh... hai fatto bene. Non ti chiedo nemmeno se sei felice perchè lo capisco dai tuoi occhi. Ti brillano così solo quando parliamo di Dana o di qualcosa che ha a che fare con lei. Quindi sì, direi che sei felice».
  «Non sono solo felice, Fay, sono al settimo cielo» rispose Ali senza smettere un secondo di sorridere. «Hai ragione, adesso siamo tutte e due sposate, ma tu hai un figlio. Non vedo l’ora di averne uno mio, ma ho paura di non essere all’altezza. Poi sai... io vorrei adottarlo».
  «Adottarlo? Tesoro, è fantastico! Sono sicura che sarai più che all’altezza, tu e Dana sarete due mamme fantastiche e qualunque bambino sarà fortunato a essere figlio vostro». Ali la abbracciò, con le lacrime agli occhi. «Grazie Fay» disse con voce tremante.
  «Tesoro, vieni?» disse Dana e Ali si voltò di scatto e le sorrise. «Ci vogliono per delle foto». Ali si alzò e la seguì. Arrivarono in mezzo al prato dove un fotografo era pronto in mezzo a tutti i familiari. Fecero la foto con i Rogers e Jacob tentò di mettersi accanto a Dana per prenderla in giro, ma lei lo allontanò sbuffando. «Aria Jake».
  «Che c’è non mi vuoi nella foto?» chiese lui seccato. «Nella foto del matrimonio più ridicolo del mondo? Non ci credo che siete sposate davvero, per me non potete neanche. Allora che vuoi dire? Non posso far parte della fotografia?»
  «La tentazione è forte Jake, credimi» rispose Dana nello stesso tono. «Ma immagino di dover accettare che fai parte della famiglia. Ma non azzardarti più a fare battute su di me, o su mia moglie o sul nostro matrimonio, hai capito? Voglio la mamma qui. Mamma!» Tracy le si avvicinò e le mise un braccio attorno alle spalle. Kim prese il marito per un braccio e lo tirò verso di sè sibilando: «Devi sempre mettermi in imbarazzo Jake, non è possibile!» alla fine scattarono la foto tutti insieme, con Leah in braccio a sua madre che tendeva una mano verso il fotografo. Fatte quelle foto venne il turno dei Donnell. In quel caso fu più semplice, Taylor insistè per stare vicina alla nuora e Chris abbracciò subito la figlia. Deena e Sam erano davanti a tutti, in piedi, mentre i loro genitori erano ai due lati. Poi ci furono gli scatti con le spose insieme, poi da sole con i propri genitori, quelle con i testimoni e tante, tante con gli amici. Infine, ancora con l’immagine del flash impressa nella retina, Ali decise che era arrivato il momento del taglio della torta. L’aveva vista solo da poco e trovava che fosse bellissima. Non le era mai capitato di vedere una torta con i piani esagonali e pensò che era unica e speciale, come il suo matrimonio e come la sua bellissima moglie. Era perfetta, c’erano anche le bamboline a forma di sposa, proprio come le aveva volute e il momento più bello fu quando, le mani nelle mani, presero il coltello e tagliarono la torta insieme. Poi assaggiarono l’una la torta dell’altra, guardandosi negli occhi e Ali sentì i suoi bruciare. Pensò che era inutile frenarsi, quindi lasciò che una lacrima le scorresse sulla guancia. Vide che anche Dana aveva gli occhi lucidi, e seppe subito che si sentiva esattamente come lei. Innamorata, sposata, felice.
 
 
 
 
NdA: lo so l'ho pubblicato una vita fa, ma volevo modificarlo... c'erano delle incongruenze nella trama... va bene, non voglio tediarvi. Have fun!
  
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