Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: onedswish    05/07/2013    7 recensioni
"Da uno stupido vetro è iniziato l'inferno..."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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16.If i was your boyfriend, never let you go. pt.2                                                                         ANCHE SE SO CHE NON VE FREGA

AGGIORNO LO STESSO.
 

Noah's POV.
Continuai a ballare ignorando i forti dolori che aumentavano, resistetti fino alla fine della lezione. Le fitte non si bloccavano.
Andai negli spogliatoi tenendomi il braccio, lo misi sotto l'acqua giacciata per cercare di farmelo passare, ma non funzionò.
Decisi di asciugarmi il braccio e vestirmi.
Prima la maglia.
Poi i jeans.
Infine le scarpe.
Uscii dallo spogliatoio con la testa che mi girava per il dolore lancinante al braccio, dovevo resistere un'altra settimana, il saggio sarebbe stato in quei giorni. Non potevo perdermelo.
-Ehi Noah!- Esclamò Julian alle mie spalle afferrandomi per i fianchi.
Cercai di tenere gli occhi aperti, mi sentivo svenire.
-Ehi.......- risposi e poi solo buio.

Justin's POV.
Dopo la prima lezione della giornata andai verso il mio armadietto per prendere gli appunti e finire la canzone per Noah.
Avvicinandomi al mio armadietto sentì le solite ragazzine del primo anno che pettegolavano su cose infantili. Non mi preoccupai nemmeno di stare attento a quello che dicevano.
-Avete sentito?..................... Stewart................. la più brava della scuola.................... esatto!.............. poverina,non se lo meritava...................... Noah.................... avete sentito che è successo?- queste parole arrivarono automaticamente alle mie orecchie, vidi Selena con le lacrime agli occhi che si dirigeva di corsa verso l'uscita della scuola come se fosse accaduto qualcosa di grave a qualcuno, decisi di afferrarla tranquillamente per un braccio.
-CHE CAZZO FAI? LASCIAMI! LASCIAMI ANDARE! DEVO RAGGIUNGERLA! DEVO ANDARE DA LEI! LASCIAMII!- urlò tra panico e lacrime e poco dopo si appoggiò sopra di me e io l'abbracciai automaticamente.
-che succede?- le chiesi contagiato dal suo stesso panico.
-Noah! Noah è svenuta! E' in ospedale cazzo! Dicono che sia grave! Devo andare da lei!- esclamò ancora.
Noah era in ospedale. 
Sentì le mie guancie sbiancare e la mia bocca spalancata.
-Andiamo! Corri!- iniziammo entrambi a correre verso la mia auto in velocità.
-Dov'è? Dove l'hanno portata?!- dissi quasi urlando preso dal panico.
-Al pronto soccorso! Al centro della città, non arriveremo mai in fretta!- urlò rassegnata.
Accesi la macchina e parti quasi immadiatamente verso il centro di Manhattan, il massimo della velocità, in quel momento un'ambulanza passò al nostro fianco.
''Forse Noah si trova lì..'' pensai tra me e me preoccupato.
-Non ci abbiamo messo tanto!- esclamai contro Sel parcheggiando nel primo posto libero trovato. 
Scendemmo entrambi dall'auto e iniziammo a correre, entrammo in ospedale e incrociammo Julian che se ne andava.
-Dov'è Noah? Dove cazzo vai?! E' la tua ragazza!- esclamai stringendo i pugni per calmare la voglia di pestarlo a sangue.
Aveva gli occhi lucidi. Non prometteva bene.
-Stanno cercando di rianimarla. Non riesco a reggere questo peso.. Ho già avvisato suo fratello, sta arrivando.-
-NEL MOMENTO IN CUI LEI HA BISOGNO DEL TUO SOSTEGNO TU TE NE VAI? LA LASCI SOLA? MA VATTENE AFFANCULO BAMBINO DI MERDA. SE NON TE NE VAI IMMEDIATAMENTE TI PESTO A SANGUE FIGLIO DI PUTTANA.- mentre urlavo le lacrime rigarono il mio viso. Sentivo tutti gli occhi su di me.
Julian Cambiò strada e se ne andò.
Mi sedetti sulle sedie di attesa, poggiai la testa fra le gambe e iniziai a piangere come non avevo mai fatto prima.
Passavano le ore e lei era ancora li, che cazzo le era successo?
-Chi è Justin Bieber?- chiese un dottore uscendo dalla stanza di Noah.
Mi alzai in piedi e parlai.
-Sono io..-
-Ha chiesto di te, entra.-
Vancai la soglia della stanza di Noah in meno di un secondo, la trovai pallida, con gli occhi socchiusi, sdraiata nel letto. Se non avessi visto il petto alzarsi avrei pensato che fosse morta.
-Ehi- le sussurrai dolcemente spostandole i capelli dagli occhi.
-Ciao..- rispose con un filo di voce.
-Sei messa maluccio eh?- ironizzai, un sorriso spuntò sulle sue labbra.
-Diciamo che sono stata meglio.- ansimò una risata.
-Che hai quindi?-
-Sicuro di volerlo sapere?-
-Certo tesoro, quanto sarà grave?-
-Ho il... cancro...-le lacrime rigarono il suo viso.
Mi senti sbiancare.
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SO CHE NON VE FREGA. 
PUBBLICO A DUE RECENSIONI.
NON PRIMA.
L'ALTRO E A ZERO, MI STO PERDENDO D'ANIMO.
SCUSATE SE E' CORTO MA IL PC MI STA MOLLANDO.
-ALLIE.

  
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