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Autore: SandrinaWriter    10/07/2013    4 recensioni
Come sarebbe andata se Marissa non fosse morta? Se lei fosse riuscita a sopravvivere a quell'incidente? Come sarebbe continuata la sua storia con Ryan? Cosa sarebbe successo a Seth e Summer? Ecco come io immagino la mia quarta stagione di The O.C., ecco come avrei voluto che andasse. Perché Ryan e Marissa erano destinati a stare insieme. Perché Seth e Summer avevano un futuro davanti a sé. Perché i Fantastici Quattro sarebbero ancora stati Fantastici.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marissa Cooper, Ryan Atwood, Seth Cohen, Summer Roberts, Un po' tutti | Coppie: Marissa Cooper/Ryan Atwood, Ryan Atwood/Taylor Townsend, Seth Cohen/Summer Roberts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"E poi ci sono io, come faccio senza di te? Insomma, potrei anche dimenticarti, ma ci vorrà un pò"

"Quando non ci sei le cose non funzionano"  "E quando stiamo insieme invece vanno alla grande"

Ryan si svegliò turbato, capì che quello era solamente un sogno, la voce di Marissa gli aveva fatto da sfondo a quelle scene di tanto tempo fa, quando lei era ancora sua, quando poteva vederla, poteva ascoltarla parlare, poteva rimanerle accanto. Si alzò dal letto e ancora sconvolto e amareggiato per quel sogno, si diresse verso la cucina. Seth stava mangiando latte e cereali mentre leggeva uno dei suoi fumetti preferiti, Sandy e Kirsten, come al solito, si stavano facendo qualche coccola mattutina. Ryan aprì la porta e li vede lì. Non aveva voglia di dare il buongiorno, non aveva voglia di fare colazione, voleva solamente andare in ospedale e vedere Marissa. Ma non poteva. Dopo l'ennesima sua sbandata, si era giocato la possibilità di stare lì. Julie Cooper non gliel' avrebbe mai permesso. Ryan andò verso il soggiorno, si mise seduto sul divano a guardare la televisione cercando di scacciare i brutti pensieri, anche se sapeva che era praticamente impossibile.

"Sandy, devi parlargli. Prima del pugno e poi del resto. Non ce la faccio a vederlo così" disse Kirsten.

"Lo sai com'è fatto, puoi dirgli quello che vuoi, ma capoccione com'è non cambierà mai idea"

"Chissà da chi avrà ripreso..."

"Secondo me a forza di stare con te è diventato così.."

"Grazie, quindi mi stai dando della capocciona?"

"No, cioè... Ok, vado a parlargli, ma non ti assicuro nulla"

Sandy diede un bacio sulla guancia di Kirsten e poi raggiunse Ryan.

"Puoi spegnere un attimo?"

"Che succede?"

"Ryan.. Ora dovrei rimproverarti per quello che è successo in ospedale, ma non credo lo debba fare. Ora sei maggiorenne e sei in grado di capire da solo quali devono essere i tuoi limiti e cosa fare per non oltrepassarli"

"Mi dispiace per quello che è successo, ma..."

"Ma hai perso la testa. Lo so, ti capisco. Molto probabilmente anch'io in uno sfogo di rabbia avrei voluto fare la stessa cosa, ma non so se l'avrei fatta. Devi riuscire a controllarti. So che non è una situazione facile, che vederla lì senza poter fare nulla, ti fa salire il sangue al cervello, ma non è spaccando i vetri che Marissa si sveglia"

"Hai ragione. Vi chiedo scusa, ma tanto non mi posso avvicinare a lei, per cui non ci sarà più nessun pericolo"

"Pericolo, che ne dici di fare colazione? Kirsten ha fatto il ciambellone, ma non l'ha toccato nessuno, magari puoi offrirti come cavia"

"E' una punizione vero?"

"Bè, qualcosa dovrai pur scontare!"

Un sorriso, un abbraccio e poi tornarono insieme in cucina. 

"Vorrei un pezzo del tuo ciambellone, se è possibile" disse Ryan a Kirsten

"Certo, te lo taglio subito, una bella fetta grande"

"Oddio, no, Ryan so che sei depresso, ma non puoi tentare il suicidio, non così! Sei troppo giovane per morire!" esclamò Seth

"Guardate che deve essere venuto buono, ho seguito la ricetta che mi ha lasciato Summer.."

"Appunto, andiamo bene.." rispose Seth

Stavano tutti e quattro ridendo, quando improvvisamente squillò il telefono. Lo guardarono, nessuno voleva rispondere, la paura aveva invaso l'intera cucina. Seth si alzò e andò a rispondere.

"Pronto..."

"Cohen sono io, Summer.."

"Summer, che succede?"

"Io.. non.. non ce la faccio.."

"Stai calma, spiegami che succede"

"Sono quì, quì in ospedale e... ero, ero entrata a vedere Coop, ma poi un macchinario che non so cosa sia, ha cominciato a suonare e allora sono entrati subito quattro dottori, mi hanno detto di uscire in fretta e furia e ora, ora non so cosa sta succedendo. So solo che lei sta male... Non lo so, ma.. ti prego, arrivate subito.."

E riagganciò. Seth guardò Ryan, aveva paura a riferire ciò che aveva sentito, sapeva come avrebbe reagito. Ryan, come suo solito, si fece capire con uno sguardò e Seth capì che anche lui doveva sapere.

"Era Summer, ha detto che Marissa si è aggravata"

Ryan rimase immobile. Non sapeva cosa fare. Doveva andare da lei, doveva vederla. Non poteva rimanere lì un minuto di più. Doveva starle accanto, non poteva lasciarla soffrire da sola. Lui avrebbe sofferto con lei. 

"Andiamo.." disse Ryan rivolgendosi a Seth.

"No, tu resti quì, abbiamo detto niente pericoli e niente guai" gli disse Sandy

"Sandy ti prego, non puoi chiedermi questo"

"Non te lo sto chiedendo"

"Sandy, ma come faccio? Devo vederla, devo andare da lei. Tu puoi capirmi.."

"Tesoro, Ryan ha ragione. E' vero, ha sbagliato, ma diamogli una seconda possibilità. Marissa ha bisogno di lui" disse Kirsten incoraggiando Sandy.

Pochi minuti dopo Sandy, Ryan e Seth si ritrovarono nel parcheggio dell'ospedale. Ryan scese in fretta dalla macchina, senza neanche richiudere lo sportello. Corse velocemente verso l'ingresso, non aspettò l'ascensore, salì in furia le scale, come aveva già fatto per il primo Capodanno con Marissa, per il suo primo "Ti amo".

Si ritrovò in corridoio, mentre Seth e Sandy erano in ascensore. 

"Dove credi di andare?" 

Julie era davanti alla porta della stanza di Marissa. Ryan voleva entrare.

"La prego..."

"Te lo sei dimenticato cosa ci siamo detti? Marissa non la devi vedere"

"Chi è il ragazzo?" chiese il primario.

"E' quel disgraziato che ha dato un pugno al vetro.." rispose Julie.

"Sono il ragazzo di Marissa.. cioè.. ero, comunque voglio vederla"

"Vieni ragazzo.." disse il primario.

"Che cosa? Non voglio che lui entri lì" disse Julie a voce alta.

"Signora non so perchè sia così arrabbiata con lui, ma vede lui potrebbe essere d'aiuto. Abbiamo provato a far sentire a Marissa la sua voce, ma non ha funzionato. Dobbiamo provare anche con lui. Le farà bene"

"Assolutamente no"

"Julie, che cavolo, ma non vuole che Marissa stia bene? Smetta di fare l'egoista e pensi veramente al bene di sua figlia" le disse Ryan con tono deciso.

Julie fece un cenno di consenso, senza dire nulla voltò le spalle e si mise seduta. Nel frattempo Seth aveva raggiunto Summer nel bagno dell'ospedale. Era terribilmente preoccupata per la sua migliore amica e non riusciva a smettere di piangere. Seth voleva consolarla, ma non sapeva come fare.

"Vedrai che andrà tutto bene..." le disse Seth stringendola forte.

"Lo sai come va a finire nella maggior parte dei casi..."

"Non lo dire neanche per scherzo. Marissa è forte, è figlia di Julie Cooper, figuriamoci! Ti pare che lascia questo mondo? Ha tante cose ancora da fare e soprattutto dovete ancora passare un'intera vita insieme.."

"Non ce la farei senza di lei. Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza la mia migliore amica. Siamo praticamente cresciute insieme, ci siamo messe insieme il rossetto per la prima volta"

"Questa la voglio proprio sentire. Quand'è successo?"

"Eravamo in quinta elementare. Vedevamo le donne in profumeria che si provavano tutti quei rossetti, così siamo andate a casa di Coop, abbiamo frugato nei trucchi di Julie, ne abbiamo presi due e ce li siamo messi. Sembravamo due pagliacci. Ci eravamo messe il rossetto ovunque tranne che sulle labbra!"

"Vedrai che metterete altri rossetti insieme.."

"Sicuro?"

"Sicuro"

Seth le diede un dolce bacio, Summer gli sorrise e poi entrambi tornarono dagli altri, anche se la preoccupazione non era mai svanita.

Ryan era entrato nella stanza di Marissa. La rivide come l'aveva lasciata l'ultima volta, come l'aveva vista con quel suo ultimo sguardo mentre lo stavano trascinando fuori. Prese una sedia e si mise seduto proprio acccanto a lei. Questa volta non c'era un vetro a separarli. Due erano le fortune: avrebbe potuto toccarla e vederla da vicino e non ci sarebbe stato il pericolo di sferrare altri pugni. Almeno non si sarebbe cacciato di nuovo nei guai.

Ryan la cominciò ad accarezzare dolcemente, le spostò un pò i capelli, le toccò le labbra e guardò i suoi occhi. Erano chiusi, ma lui non aveva dimenticato quale fosse il loro colore, come fossero fatti. Chiuse gli occhi anche lui e per un momento immaginò di poterli vedere. Proprio come la prima volta che l'aveva vista. Quel giorno di tanto tempo fa, aveva notato per prima cosa la sua bellezza sì, ma il suo sorriso lo aveva colpito. Poi le si era avvicinato per farle accendere una sigaretta e lì notò i suoi occhi. Li guardò, li fissò. Da lì non li aveva più dimenticati. Gli occhi di Marissa erano diventati i suoi occhi. Guardava il mondo attraverso di lei. 

Summer, qualche giorno prima, le aveva portato lo stereo per farle ascoltare un pò di musica. I medici le avevano detto che le faceva bene. Così Ryan tirò fuori dalla tasca un cd, lo mise e schiacciò "Play". Da lì partirono una sequenza di canzoni che avevano caratterizzato la loro storia. C'era la canzone del loro primo appuntamento http://www.youtube.com/watch?v=po2rkkLoESk e anche quella che ricordava il loro primo bacio, lì, sulla famosa ruota panoramica. http://www.youtube.com/watch?v=4qIyUpCPVkI

"Te lo ricordi questo cd? Me l'avevi masterizzato tu tanto tempo fa. Eravamo nell'abitazione tipo di Kirsten, io mi stavo nascondendo e tu e Seth mi avevate portato qualche risorsa di sopravvivenza. Tu mi diesti questo cd, mi avevi detto che era per la mia educazione musicale. Poi con l'incendio andò perso e per i miei diciotto anni me l'hai masterizzato di nuovo. Tu se non mi sorprendi non sei contenta eh! Guarda che me ne sono accorto che ne aggiunta una. Vediamo se la riconosci..."

Ryan saltò qualche traccia e fece partire la loro canzone, quella su cui avevano ballato, quella che era capitata alla radio in quel momento, quella che doveva essere la loro canzone.http://www.youtube.com/watch?v=E70ykNfM7-c  Balliamo in stile, balliamo per un pò, il paradiso può aspettare, noi stiamo solo guardando il cielo. Fateci morire giovani o lasciateci vivere per sempre. Per sempre giovane, voglio essere per sempre giovane, vuoi davvero vivere per sempre, per sempre, per sempre? 

Ryan le prese la mano e insieme a lei ascoltava la loro canzone. Aveva gli occhi lucidi, ripensò al momento che aveva ballato con lei questa canzone. Tutto era ancora perfetto quel giorno. 

Ryan era ancora immerso nei suoi ricordi, quando sentì una stretta alla mano. Guardò immediatamente Marissa, lei si muoveva, la sua mano lo stava stringendo forte, i suoi occhi piano piano si stavano aprendo. Lei l'aveva di nuovo sorpreso. La loro canzone continuava ad andare, Forever Young, I Wanna Be Forever Young, e Ryan tornò a guardare il mondo con gli occhi di Marissa.

  
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