10. Right Direction.
- Levatevi! - non ci pensai due volte a buttarmi accanto a Tom.
- C-chiamate una-un'ambulanza! P-per favore! -
mentre Kelsey parlava a singhiozzi, Max tirò fuori il suo telefono e chiamò un'ambulanza.
- Tom? Thomas? Mi senti? Rispondimi idiota! Rispondimi! -
- La...testa. Mi fa male.. -
Era sveglio, ma ancora per poco.
Lo abbracciai, avevo così paura per lui.
- Il mio amico è più che ridotto male, vi prego sbrigatevi, siamo al pub..-
Max aveva più che ragione.
Thomas era veramente ridotto male.
I lividi gli riempivano il corpo, le labbra coperte di sangue che proveniva dal naso e..
- Merda Tom! La tua testa è quasi spaccata in due! Ora sappiamo perché ti fa male la testa.
Avevo toccato il suo capo con la mano, e sentii una grossa ferita.
Un taglio enorme.
- Tutto questo è ketchup vero? Ragazzi questo è uno dei migliori scherzi fatti. Ci sono cascato! -
- No Tom....a quanto pare è ancora ubriaco. Guardate li. -
Jay ci indicò due bottiglie di birra per terra, più una rotta.
- Ricordi qualcosa amico? -
Jay si inginocchiò accanto a me.
- Voglio solo altra birra..-
Iniziai a sentire il suono dell'ambulanza in lontananza, mentre Jay tentava di far ricordare qualcosa a Parker.
Ma in quel momento Tom chiuse gli occhi e non rispose più.
Passai tutta la notte in ospedale, aspettando buone notizie del mio migliore amico.
Non ero sola.
Nessuno voleva ritornare a casa, riposare.
Volevano solo avere buone notizie, perché dovevano essere per forza buone, altrimenti non sarebbero usciti dall'ospedale.
Quei momenti di attesa non fecero altro che aumentare la mia ansia.
Non riuscivo a star ferma, i miei pensieri andavano dalle cose peggiori alle cose migliori che potessero accadere.
Mi scoppiava la testa, eppure non mi fermavo.
- Hey, perché non ti siedi accanto a me? -
Jay me lo chiese così dolcemente da non poter far altro che rispondere si.
Mi strinse forte a se.
Lo giuro, mi sentii la persona più protetta al mondo.
Lo giuro, mi sentii la persona più protetta al mondo.
Mi passò una mano tra i capelli delicatamente, stava cercando di tranquillizzarmi.
- Andrà tutto bene. -
- Non avrei dovuto lasciarlo solo..-
- Non è colpa tua, è lui che è un combinaguai! -
Le nostre risate rimbomarono nel corridoio.
- Ho bisogno di prendere aria, questo posto non fa altro che mettermi ansia. -
- Ti accompagno io tesoro. -
Nareesha prese la mano di Seev e lo portò fuori.
- E io avrei bisogno di un caffè per tenermi sveglio. -
Max in realtà era più che sveglio e molto più agitato di me.
- Scherzi? Vieni alla macchinetta con me e ci prendiamo tutti e due un qualcosa di caldo e rilassante. -
Kelsey prese dalla sua borsa il suo portafoglio e accompagnò Max giù.
Eravamo rimasti solo noi, io e Jay.
Ah no, anche Hilary e Nathan.
Quei due sembravano invisibili.
Stavano parlando in un angolo, sotto voce.
Ma con il silenzio che c'era riuscii a sentirli.
- Sono così preoccupato Hilary..-
- Stai tranquillo, andrà tutto bene. Sono dei bravi dottori e presto Tom si sveglierà! -
Il viso di Nathan era davvero triste, ed Hilary non faceva altro che abbracciarlo e consolarlo.
Dopo qualche abbraccio apparve un piccolo sorriso di Nath.
Ero così presa da quei due da non accorgermi di Jay che continuava a fissarmi sorridendo.
- Che c'è? -
- Niente..-
- Sei sicuro? -
- Sei bellissima. -
Non sapevo se baciarlo in quel momento oppure prendere il suo cellulare che stava squillando e buttarlo dalla finestra.
Tanto è abituato a stare senza quell'aggeggio.
Fatto sta che non feci nessuna delle due opzioni.
- Pronto? -
Mi avvicinai al suo orecchio per sentire qualcosa.
Una voce femmile, conosciuta.
Si, era Stefy.
- Non posso venire ora! Sono in ospedale! Ci vediamo quando posso, così tu mi dici quello che mi devi dire e io ti spiego un po' di cose. Ok? Ciao. -
All'improvviso mi ricordai di una cosa successa al pub, così mi staccai velocemente da Jay e guardarlo disgustata.
- Che ti succede? Ho intenzione di lasciare Stefy e tu mi fai quella faccia? -
- Perché sono così stupida a darti un'altra possibilità? -
- Ma cosa stai dicendo? -
- Ti ho visto sai! Si, ti ho visto al pub quando ti stavi allontanando con una ragazza come se volessi...fartela. -
Jay spalancò gli occhi.
- Non ero assolutamente io! -
- Si invece! Eri tu..insomma, ti somigliava molto. -
- Non ero io ti dico. -
Pensai un attimo.
In effetti non ero davvero sicura che fosse lui.
- Fidati di me. -
- Mi fido. -
- Bene. Baciami. -
Quel "baciami" sembrò decisamente un ordine.
Sinceramente, io non vedevo l'ora di baciarlo.
Dopo quello che era successo a Tom avevo bisogno di un bacio per farmi dimenticare quei brutti pensieri che mi giravano in testa, anche solo per poco.
- Ci sono parenti di Thomas Parker qui? -
Jay si alzò davanti all'infermiera e disse:
- Amici. Siamo degli amici. -
- Il vostro amico non è assolutamente in pericolo, potete stare tranquilli. -
Si sentì il respiro di sollievo da parte di Nathan, che spuntò dietro di noi.
Aveva assistito alla scena tra me e Jay sia lui che Hilary.
- Ma temo proprio che abbia bisogno di riposo, e non può andare subito a casa. Gli basterà un giorno o due qui, così si riposerà al meglio e potremo tenere d'occhio la ferita alla testa. -
- Fantastico, per caso possiamo vederlo? -
- Sta dormendo ora ma..-
- Non si preoccupi, passeremo più tardi. - dissi io, non volevo disturbare Tom.
- Va bene. A più tardi. - l'invermiera se ne andò.
Dopo aver dato buone notizie a tutti, ritornammo a casa.
Eravamo tutti più tranquilli, e avevamo deciso di passare verso l'ora di pranzo a trovare Tom.
In realtà, tranquilli del tutto non lo eravamo.
Non sapevamo la causa di quella ferita.
Forse gliel'aveva procurata un ubriaco, o forse no.
Dovevamo aspettare di parlare con Tom prima di saperlo, sempre se se lo fosse ricordato.
Jay non perse tempo e si diede appuntamento con Stefy per parlarci.
Appena uscì di casa iniziai a sorridere come un ebete.
- A quanto pare Sara è diventata di buon umore! -
Hilary si buttò addosso a me stringendomi.
Non ci conoscevamo da molto, ma era adorabile.
Passammo il tempo a chiaccerare, e la parte migliore è stata quando mi ha raccontato di Nathan e lei.
- Mentre voi "litigavate" parlando di un tizio passato per Jay, io non ce l'ho fatta e..l'ho baciato. -
Non solo a me le cose stavano prendendo una giusta direzione.
- Insomma, l'hai visto? era così tenero, e il suo viso così preoccupato..-
- Sono contenta per voi due! -
- Con calma Sara, è stato solo un piccolo bacio..forse se ne è dimenticato anche. -
- Non direi da come ti guarda. -
Nath non aspettava altro di stare da solo con Hilary.
- Vi lascio soli, ok? -
- No, non so che fare! - disse preoccupata sotto voce.
- Nathan se vuoi te la lascio subito! - urlai per farmi sentire da lui, che era seduto sul divano e continuava a far finta di niente, quando, secondo me, stava sentendo tutto.
- Beh, no, la porto io via! -
Si alzò e prese per il braccio Hilary, portandola in un'altra stanza.
Guardai l'orologio e mi accorsi che erano quasi le undici.
Quando si sta con le giuste persone il tempo scorre velocemente.
Sentii suonare alla porta.
Doveva essere Jay.
- Jay? Sei tu? -
Non sentii risposte, ma aprii comunque.
Era Jay.
Ma la sua espressione non prometteva niente di buono.
- Allora? è andata bene? - decisi comunque di fare un sorriso per lui.
- Io...io non posso lasciare Stefy. -
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Salve gente! Non scrivo molto nello spazio autrice perché devo sbrigarmi,
quindi vi scrivo solo che vi amo perchè recensite e seguite la storia, ma lo sapete già lol.
Spero vi sia piaciuto il capitolo, nel prossimo faccio succedere qualcosa per intrattenervi :')
A presto :*
Salve gente! Non scrivo molto nello spazio autrice perché devo sbrigarmi,
quindi vi scrivo solo che vi amo perchè recensite e seguite la storia, ma lo sapete già lol.
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A presto :*