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Autore: SandrinaWriter    12/07/2013    2 recensioni
Come sarebbe andata se Marissa non fosse morta? Se lei fosse riuscita a sopravvivere a quell'incidente? Come sarebbe continuata la sua storia con Ryan? Cosa sarebbe successo a Seth e Summer? Ecco come io immagino la mia quarta stagione di The O.C., ecco come avrei voluto che andasse. Perché Ryan e Marissa erano destinati a stare insieme. Perché Seth e Summer avevano un futuro davanti a sé. Perché i Fantastici Quattro sarebbero ancora stati Fantastici.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marissa Cooper, Ryan Atwood, Seth Cohen, Summer Roberts, Un po' tutti | Coppie: Marissa Cooper/Ryan Atwood, Ryan Atwood/Taylor Townsend, Seth Cohen/Summer Roberts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Ryan... Ryan... Svegliati!"

"Ma chi cavolo.... Seth! E' l'alba! Sono tornato tardi dall'ospedale e ho bisogno di qualche altra ora per riprendermi..."

"E allora? Quì mi urge immediatamente il tuo aiuto!"

"Proprio ora? Alle cinque del mattino? Lo sai che per me è ancora notte!"

"Ma che sarà mai! Una lavatina al viso e sarai lindo come il culetto di un bambino.."

"Sì, certo.. Che succede?"

"Vedi, tra due giorni sarà il mesiversario della mia riconciliazione con Summer e dovrei organizzare qualcosa, ma non so cosa e.."

"Un momento. Voi festeggiate non solo l'anniversario, ma anche il mesiversario della riconciliazione?"

"Bè, sì, è un'idea di Summer. Geniale vero? Quella ragazza ha completamente perso la testa per me!"

"Seth, non vorrei deludere tutte le tue meravigliose aspettative e i tuoi castelli d'amore campati in aria, ma credo che questo fatto del mesiversario della riconciliazione sia solamente un pretesto per ricevere regali, sorprese, attenzioni, cioccolatini, fiori e quant'altro.."

"No, ma ti pare? Sarebbe un mostro!"

"No, è semplicemente una donna. E come dici sempre tu..."

"La rovina è donna!"

"Esatto! Per cui comprale qualcosa, scrivile un bigliettino carino e divertitevi"

"Grazie per l'aiuto, hai sempre mille opzioni da presentarmi!"

"Già, lo so! Ora posso andare a lavarmi, fare una colazione piuttosto rilassante e abbondante e andare da Marissa? Tra poco la dimettono e vorrei essere a casa sua quando tornerà"

"Vai, vai, ora ricomincerai ad abbandonarmi per lei. Mi sentirò il solito cane bastonato.."

"Seth..."

"Va bene, la smetto. Ma ricordati che tra non molto, quando saremo in due università differenti, ti mancheranno i miei improvvisi sfoghi notturni!"

"Cercherò di farmene una ragione..Sopravviverò!"

Mentre Ryan andava a farsi una doccia, Seth andò in cucina a fare colazione e ad aspettare che si svegliassero Sandy e Kirsten. Voleva chiedere un consiglio anche a loro. 

Sotto la doccia Ryan continuava a pensare a Marissa, il suo pensiero fisso. Ultimamente quasi tutte le notti la sognava, spesso erano dei momenti già vissuti, momenti nei quali erano insieme. Non gli ci volle molto per capire che doveva dirle tutta quanta la verità. Ryan l'amava ancora, l'amava come la prima volta che gliel' aveva detto. Aver rischiato di perderla aveva fatto in modo che lui capisse quanto fosse importante rivelarle i suoi veri sentimenti. Ne aveva già parlato con Seth e anche lui era d'accordo. Non poteva tenersi dentro tutto quell'amore, sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro. Marissa aveva il diritto di sapere la verità, avrebbe potuto così scegliere: una vita con o senza di lui. Ryan si vestì velocemente ancora un pò assonnato nonostante il freddo getto d'acqua con cui si era lavato, andò in cucina dove trovò Seth che parlava da solo impaziente del risveglio dei genitori. Ryan prese una tazza di latte, qualche cereale e lo osservò attentamente.

"Sai Seth, fino a qualche tempo fa credevo che non potevi più peggiorare. Mi sto ricredendo"

"Devo ridere? Anche io fino a qualche tempo fa credevo che non ti saresti più cacciato nei guai, ma mi sbagliavo. 1 a 1, palla al centro"

"Di fronte ad un'affermazione del genere mi arrendo"

"Troppo facile. Sei veramente diventato un Cohen"

"E' già. Dici che è troppo presto per andare a casa di Marissa?"

"No se di prima mattina hai già il coraggio di affrontare Julie Cooper"

"Incoraggiante, grazie!"

"Figurati, dovere!"

Ryan posò la sua tazza, prese le chiavi della macchina e uscì di casa. Durante il tragitto si fermò dal fioraio. Voleva comprare un mazzo di fiori per Marissa, non voleva presentarsi a mani vuote e poi i fiori gli ricordavano lei, il suo profumo, il suo sorriso. Si fece fare un bel fascio rosso che racchiudeva dei girasoli, li mise in macchina e ripartì per raggiungere casa di Marissa. Il traffico non era poco e così quando arrivò non gli sembrava più così presto. Citofonò al campanello e alla porta aprì Summer.

"Ciao Summer!"

"Ryan! Sei fortunato! Julie è appena uscita per delle commissioni"

"Marissa?"

"E' in camera sua. Io devo scappare. Mio padre non c'è. Ci resti tu con lei?"

"Sì, certo"

Ryan chiuse la porta e con i fiori in mano salì le scale. Un lungo corridoio lo portava alle camere di Summer e di Marissa. Bussò alla porta di quest'ultima, aprì e la vide distesa sul letto.

"Ciao, posso?"

"Certo che puoi.."

"Questi sono per te.."

"I girasoli.. i miei preferiti, grazie" disse Marissa prendendo i fiori. Li annusò sentendone così il buono e fresco profumo e li posò poi sul comodino.

"Come stai?" le chiese Ryan.

"Meglio. Mi sento un pò scombussalata, ma i dolori stanno passando. E poi l'infermiera passa quasi tutti i giorni a controllarmi. Dice che mi sto riprendendo velocemente"

"Sono contento. Almeno così tornerai alla tua vita di sempre"

"Già, non vedo l'ora. Non sono la tipa da stare tutto il giorno immobile nel letto a guardare la televisione"

"Dì la verità, ti manca lo shopping, l'abbronzatura, la ceretta.."

"Bè, la ceretta me la fa Summer, ma lo shopping e l'abbronzatura recupererò molto presto!"

"Ne sono sicuro!"

Marissa gli sorrise e Ryan la guardava profondamente. I fiori le erano piaciuti, lei era di buon umore ed erano soli in casa. Quello era il momento giusto per dichiararsi. Doveva farlo. Doveva dirle quelle due piccole, ma grandi parole. Era finalmente pronto.

"Marissa.. io devo.. devo dirti qualcosa.. devo parlarti"

"Sì, anch'io"

"Allora prima tu.."

"Sicuro?"

"Sono ancora un cavaliere!"

"Hai ragione.. Bè, ne ho parlato anche con mia madre e appena terminerò le cure, più o meno tra qualche settimana, raggiungerò mio padre come avevo stabilito prima dell'incidente. Se ce l'hai con me lo capisco.."

"No, ma scherzi. E' che non me l'aspettavo. Voglio dire l'incidente è stato brutto, il coma, il risveglio. Non è troppo presto?"

"Ryan prima riprendo la mia vita di sempre e prima torno a stare bene come una volta. Ho bisogno di ritrovare la mia quotidianità, la mia normalità. Ho bisogno di voltare pagina, dare una svolta. Voi andrete all'università, mentre io ci tengo a lavorare con mio padre"

"In che senso voltare pagina?"

"Ryan non fraintendere. Non vuol dire dimenticarvi... dimenticarti. Voglio solo continuare quello che avevo lasciato. E' stato un incidente di percorso, la mia strada l'ho trovata e la voglio intraprendere.."

"Sì, ma a Summer, tua madre, non ci pensi?"

"Loro sono d'accordo.."

"E io?"

"Eri d'accordo anche tu.."

"Sì, ma.. ma non possiamo lasciare tutto così. Sei sicura di voler partire? Lo sai, la lontananza.. Come si dice, lontano dagli occhi, lontano dal cuore"

"Ryan non due non stiamo insieme. E come amico non ti dimenticherei.."

"E se ti chiedessi di restare?"

"Non puoi chiedermi una cosa del genere, mi metteresti in una posizione scomoda. Non puoi chiedermi di scegliere tra il mio passato e il mio futuro"

"Non posso essere io il tuo futuro?"

"Lo sai che non intendevo dire quello.. Tu rinunceresti all'università per me?"

"Sì"

"No invece! Perchè devi rinunciare al tuo percorso, alla tua carriera? Tu hai bisogno dell'università come io ho bisogno di quel lavoro. Non parto per il gusto di partire, parto per quel lavoro. Se fosse stato quì l'avrei accettato comunque"

"Forse non mi ami più, altrimenti non diresti così. Mi ero illuso che tutto tra noi potesse tornare come una volta, come prima che fossi espulsa dalla Harbor, che conoscessi Jonny e che tutto finisse. Mi sbagliavo, di nuovo. Hai fatto la tua scelta e la rispetto, ma sappi che non la condivido.." 

Ryan le voltò le spalle e chiuse la porta dietro di sè sbattendola.

"Ryan! Ryan!" urlò Marissa invano.

Ryan era già uscito, mandò un messaggio a Summer: "Torna da Marissa, io sono dovuto andare via. Grazie"

Si mise alla guida della sua macchina senza una méta ben precisa, aveva solamente bisogno di sfogarsi. All'inizio ce l'aveva con Marissa, ma poi capì che non era così. Ce l'aveva col mondo. Credeva che tutto si sarebbe sistemato e invece tutto era andato in frantumi.

Nel frattempo Marissa cercò di non piangere, anche se poteva scoppiare da un momento all'altro. Stava veramente sbagliando tutto? Cosa doveva fare? Doveva scegliere tra Ryan e la sua carriera? Lui l'amava ancora, ma lei? Doveva scegliere. Pensava di avere le idee chiare, ma le parole di Ryan avevano fatto crollare la sua sicurezza. Fino a qualche minuto prima era sicura sul fatto che dovesse partire. Doveva scegliere Ryan e seguirlo? Non sapeva che fare. Voleva solamente che Summer arrivasse il più presto possibile. Aveva bisogno di un suo abbraccio, dei suoi consigli e poi avrebbe dovuto pensare alla sua scelta da compiere. 

 

 

(CONTINUA..)

  
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