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Autore: ViaggioAstrale    16/07/2013    1 recensioni
L sapeva che sarebbe morto. La sua ultima mossa, quella più agile fu di far credere di non aver scelto un successore. E invece lo aveva fatto...
Dal primo capitolo:
"Ma non aveva mai pensato di vedere quel Mello della Wammy's con mezza faccia deturpata, irriconoscibile e in pessime condizioni, con addosso quell'odore di carne bruciata...quell'odore terribile.
-Yumi non lo stiamo aiutando lo dobbiamo portare fino alla macchina e poi in ospedale, SUBITO-
-Va bene- Cercò di calmarsi Yumi e aiutò Matt a sollevare il corpo e portarlo...anzi diciamo trascinarlo..fino alla macchina."
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Violenza
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"Sentii il rumore del portone che si apriva. Posai la penna sulla scrivania. Stavo facendo i compiti in stanza con Matt. Cominciammo a sentire le voci dei nostri compagni così ci alzammo per uscire a controllare. Molti erano nei corridoi e si sentivano frasi del tipo: "C'è uno nuovo, guardate!" oppure "Watari è qui! Ha portato qualcuno con sè". Non ci volle molto perchè la folla si dilegui e proprio davanti a me passarono Roger e Watari mentre accompagnavano un bambino già ripulito e pettinato come si deve. Portava un caschetto come il mio, solo che era castano ed aveva due begli occhioni verdi. Aveva una faccia annoiata e priva di emozioni, ma quando mi vide i suoi occhi si illuminarono. Si immobilizzò a fissarmi. Avrei voluto dirgli qualcosa ma Watari tornò indietro e dandogli una lieve spinta sulle spalle accompagnandola alla porta della presidenza. 
-Ma che aveva da guardare quello?- mi chiese Matt che fino ad allora era stato in silenzio ad osservare la scena.
-Ma chi se ne frega! Torniamo a studiare!- sbuffai spingendolo in stanza e sbattendo la porta alle nostre spalle."
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"-J, non andare!- cercai di fermarlo. Dalla finestra penzolava una lunga corda fatta con le nostre lenzuola, il mio amico più intimo di sempre se ne stava andando e io non avevo la forza necessaria per seguirlo. I miei occhi si colmarono di lacrime.
-Non mi abbandonare come fecero i miei!- supplicai.
-Avanti Mello, fatti forza, i ragazzi non piangono così- mi sussurrò abbracciandomi forte.
-Portami con te!- riuscii finalmente a dire.
-No, è troppo pericoloso, ma tornerò, tornerò per te, lo giuro! Tu aspettami, ok?-
-Ok.......ma come faccio a sapere se tornerai!?- gli chiesi singhiozzando. Mi sentivo così male, il cuore correva così veloce e pensavo di morire da un momento all'altro.
-Mello, voglio che lo tenga tu, come simbolo della mia promessa, questo rosario ti proteggerà, non toglierlo mai- disse sfilandosi il rosario che portava al collo e posizionandolo sul mio.
A quel punto non ce la facevo davvero più, avevo la nausea sempre più forte e riscoppiai di nuovo a piangere.
-Non fare così ti prego, Roger potrebbe sentirci- mi ammonì. Io feci cenno di sì con la testa e lui si voltò per scendere. Non mi spiegavo bene perchè fosse così terribile per me vederlo andare via, forse per tutte le cose passate insieme, in ogni caso ne avevo bisogno, sempre...
Non ce l'avrei mai fatta. In quel momento pregai che Roger, o qualche istitutrice ci sentisse e lo fermassero, non potevo lasciarlo andare, sentivo che ne sarei morto.
-No, no, no, non andare ti prego!!!- ritentai afferrandolo per l'estremità della maglietta nera, che era uguale alla mia tra l'altro.
-Non riesco a stare qui, è troppo pesante e odio tutto quello che stiamo studiando, voglio essere libero, ma te l'ho detto...tornerò..-
-Ma..- cominciai un'altra frase intenzionato a convincerlo, però non riuscii a finirla perchè all'improvviso si avvicinò tantissimo, con una mano mi abbracciò a sè e l'altra la mise tra i miei capelli. Avrò avuto circa 11, 12 anni e non capivo bene cosa stesse per succedere. Sentii rumori di porte che si aprivano in lontananza, grazie al cielo qualcuno si era svegliato. Ma prima che riuscissi a pensare a quale sarebbe stata la prossima mossa, quello mi baciò. Ricordo solo che era morbido ed era una sensazione bellissima, forse perchè lo volevamo entrambi. Ad un tratto mi infilò la lingua in bocca, a quel punto indietreggiai spaventato ma dopo fui io ad inseguirlo quando stava per staccarsi. D'altronde alla Wammy's maturavamo tutti un po' tardi in questo campo, quindi credo di poter affermare che fui il primo in tutto l'orfanotrofio a baciare qualcuno a quell'età. J mi mollò all'improvviso, e fu un' interruzione parecchio spiacevole, poi si calò giù come un fulmine e corse via, infilandosi tra le sbarre del cancello. Ineffetti alla House eravamo tutti abbastanza magri...chissà perchè. E io lo vidi svanire nella notte, rimanendo come paralizzato a guardare il vuoto. Fu allora che Roger e due istitutrici irruppero nella stanza.
-Cos'è accaduto!?- mi gridò Roger, ma io non lo sentivo nemmeno. Continuavo a sentirmi paralizzato, gridai per piangere di nuovo ma le lacrime erano come pietrificate negli occhi e ricordo che divenne tutto poco chiaro e opaco, ricordo il pavimento freddo sul quale caddi e la voce di Roger che gridava: 
-Presto! Portatelo in infermeria! Probabilmente ha un attacco di panico!-
Ma cos'era un attacco di panico? Era questo il panico? La pazzia che ti pervade quando stai perdendo qualcuno e non sai cosa fare? 
Una delle istitutrici mi sollevò e mi portò fuori dalla stanza.
Da lontano sentii le urla di Matt che piangeva,  fino a quel momento sembrava che dormisse, ma probabilmente aveva di nuovo fatto finta e aveva visto tutto. Matt era così, non si mostrava debole davanti agli altri, io ero uno che crollava subito, lui uno che crollava dopo, l'unica cosa che avevamo in comune è che non crollavamo mai davanti agli altri. Poi riuscii a sentire le parole di conforto di Roger rivolte al mio migliore amico mentre cercava di farlo parlare e poi..buio.
Ecco, io da quel giorno non piansi MAI più; Avanti Mello, fatti forza, i ragazzi non piangono così
  
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