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Autore: BJgirl    16/07/2013    1 recensioni
Kawai è un'azienda giapponese specializzata nella produzione pianoforti e tastiere, tra le più rinomate nel suo campo (cit.wikipedia). Matt ama la musica. Matt ama il suo pianoforte. E un pianoforte più cambiare le cose.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un fastidiosissimo raggio di sole continua a perseguitarmi. Comunque mi giri, mi colpisce la faccia. Anche con gli occhi chiusi è insopportabile.
Decido così di aprire gli occhi, benché abbia ancora un sonno indescrivibile.
Appena schiudo leggermente le palpebre, una luce fortissima mi acceca; richiudo gli occhi immediatamente.
Certo che sei un genio Matt! La luce era già forte con gli occhi chiusi, come puoi pretendere che sparisca aprendo gli occhi? Oh dio, quanto sono stupido. E non posso nemmeno dare la colpa al sonno: stupido sono la mattina e stupido resto fino a sera. Sbuffo.
Sento dei mugolii e il letto che si muove.
Mi giro e rimango senza parole.
Dominic è accanto a me, nel mio stesso letto (che poi in realtà è suo poco importa); ha i capelli biondi scompigliati, un’espressione rilassata sul viso. Solo dopo un po’ mi accorgo che è senza maglietta; mi perdo a fissare le forme del suo corpo che si intravedono da sotto il lenzuolo. Quando rialzo lo sguardo sul suo viso, trovo i suoi meravigliosi occhi intenti a fissarmi.
“Si può sapere che hai?” borbotti, con la voce ancora roca.
“Niente; perché ti sei svegliato?” chiedo, ormai il sonno che avevo è andato a farsi fottere.
“Dimmelo tu, non sono io quello che si muove senza riuscire a trovar pace da 5 minuti” sbuffi.
Merda, non avevo proprio pensato che Dominic fosse qui. No, cioè, lo so che lui è qui, ma la cosa era passata in secondo piano durante la mia lotta con il raggio di sole.
“Scusami, ma un raggio di sole si è piazzato sulla mia faccia e non accenna ad andarsene” osservo con rassegnazione.
“Te l’avevo detto di tirare le tende, ieri sera” puntualizzi tu, con un particolare tono della voce, come a dire ‘te l’avevo detto’
“Scusami se avevo cose ben più importanti da fare ieri sera!” rispondo, fissandoti negli occhi.
Ricambi lo sguardo, sorridi e ti giri dall’altro lato.
Quasi involontariamente, mi giro anche io e ti abbraccio da dietro, baciandoti sul collo.
Sento che un brivido ti percorre; ti giri e mi fissi divertito.
“Sai quante volte ho sognato tutto questo?” sorridi e mi lasci un bacio leggero sulle labbra.
Appena ti stacchi, mi fiondo di nuovo su di te, pretendendo di più di un semplice bacio a stampo questa volta. La mia lingua incontra la tua e mi sembra di essere su un altro mondo, finalmente tranquillo e felice.
“Sono stato bene stanotte” mi dici mentre riprendi un po’ di fiato.
“Già, anche io” dico, continuando a sorridere. Mi darei dell’ebete da solo se vedessi la mia faccia in questo momento.
“Lo sai che fino ad un mesetto fa avrei detto questa frase solo dopo essermi scopato una tizia qualsiasi, vero?” dici ridendo.
“Ehi, bella bionda, bada a come parli” cerco di fare uno sguardo duro, cosa che ovviamente non mi riesce molto bene.
“Ma dai tesoro, credi davvero che sarei capace di tradirti o lasciarti adesso che finalmente sei mio, dopo tutta questa attesa? E’ inutile che fai il geloso!” ribatti senza neanche pensare.
Mi blocco e ti guardo con una faccia seria.
“Che hai detto?”
Ti metti a sedere, guardandomi preoccupato.
“Che c’è? Ho detto qualcosa di male?”
“Ripeti quello che hai detto!”
“Ho detto solo che non ho intenzione di tradirti né di lasciarti andare tanto facilmente e..”
“No, come mi hai chiamato?”
“Hem..tesoro? Che c’è, non posso, ti sei arrabbiato? Guarda che non lo faccio più se…”
Ti zittisco con un bacio. Strano, di solito quello che sproloquia sono io, tra i due.
“E’ una delle cose più dolci e belle che siano mai uscite da quelle labbra sai?” ti sussurro a fior di labbra.
“E quali sarebbero le altre?”
“Beh, il ‘ti amo’ di ieri, per esempio” ti rispondo poco prima di baciarti di nuovo. Mi circondi in collo con le tua braccia e io sono costretto ad appoggiarmi con i gomiti sul materasso per non caderti addosso.
Squilla un telefono. Bene, che bella precisione.
“Matt, è il tuo” mi sussurri.
“Non vedo dove sia il problema”
“Matt, non fare così, potrebbe essere importante. Rispondi, noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo”.
Va bene, hai vinto tu. Mi alzo dal letto e solo ora mi accorgo che anche io indosso solamente i jeans. Vado nella mia stanza e prendo il telefono dalla tasca della giacca. Rispondo senza nemmeno guardare chi mi sta chiamando.
“Pronto?”
“Si può sapere dove cazzo sei! Ho provato a chiamati da ieri, sia a casa sia sul cellulare, e non una risposta, non un segno di vita! E Dominic? E’ con te? Nemmeno quel coglione si è degnato di rispondere al cellulare, dato che non ha nemmeno un telefono fisso! Come cazzo devo fare con voi due!”
Sono costretto ad allontanare il telefono, Chris sta urlando come un pazzo.
“Hem...si, si è con me..tranquillo, tutto bene” rispondo mentre torno nella camera di Dom, che appena mi vede mi guarda con uno sguardo interrogativo, al che io gli mimo un ‘Chris’ con le labbra. Dom spalanca gli occhi e si precipita fuori dal letto e giù al piano terra.
Intanto Chris riprende “Come cazzo faccio a stare tranquillo se nemmeno una settimana fa sei finito all’ospedale e i ladri ti hanno messo sotto sopra tutta la casa, eh? E che ne so io se adesso, non contenti, volevano te, e visto che c’erano, anche Dom, e non più solo le vostre cose? Eh, io che ne so!?”
“Si, scusami..è che sono stato impegnato e non sono stato a casa ieri e nemmeno ora sono a casa…cioè non sono a casa mia e…però Dominic è con me ma non…”
Intanto Dom, che era tornato anche lui in camera con il suo IPhone in mano, dopo aver esclamato un ‘merda’ constatando l’elevato numero di messaggi non letti e chiamate perse, notando che stavo combinando un casino al telefono, me lo prende di mano e inizia a placare l’ira mista a preoccupazione del nostro caro bassista.
“Chris, ciao sono io Dom. Senti, mi spiace per ieri, per averti fatto preoccupare e dispiace anche a Matt. Solo che ieri diciamo che non ha passato dei bei momenti e allora l’ho fatto venire a casa mia, per questo non rispondeva al telefono di casa. E i nostri cellulari li abbiamo lasciati al piano terra, nelle nostre giacche perché erano bagnate, perciò non li abbiamo sentiti. Scusaci”
Sorridi e dopo aver detto “D’accordo. Grazie amico, ci sentiamo presto” attacchi.
Ti fisso ancora un po’ sconvolto.
“Dai, andiamo a mangiare, ho fame.” Mi prendi per mano e scendiamo in cucina.
Noto la tavola apparecchiata per cena, con tutta la roba da mangiare pronta.
“Oh, Dom, scusami! Ieri sera non abbiamo nemmeno cenato!”
“Di che ti preoccupi? Non è niente, scaldiamo tutto per pranzo. E scambierei tutte le cene del mondo in cambio di quello che è successo ieri sera”
Sorrido. “Che ti ha detto Chris?”
“Niente, semplicemente ci ha chiesto di non farlo mai più. Era davvero preoccupato.”
“Dom, comunque ieri non pioveva”
“E allora?”
“Tu hai detto che le giacche..”
“Nah, ho parlato tanto veloce che non se ne sarà nemmeno accorto. E poi basta che stiamo bene, non si farà troppi problemi”.
“Pensi che dovremmo dirglielo?”
“Cosa?”
“Beh, si ecco…noi”
“Ah. Non lo so, credo gli serva più una conferma ufficiale, diciamo così, che altro”
“Che intendi?”
“Credo che se ne sia accorto prima di noi, di quello che c’era”
“Sul serio?” Ti guardo un po’ sconvolto.
“Si. Non hai notato che ci lasciava sempre soli, anche dopo le prove, oppure che non ha mai fatto domande, nonostante le innumerevoli volte che siamo spariti insieme? Anche se, certo, non abbiamo mai fatto niente in quel senso.”
“Si ma..”
“Ha sempre avuto occhio per queste cose” tagli corto tu.
“Si, credo tu abbia ragione”.
“Su, cosa vuoi per colazione? Abbiamo biscotti, latte, caffè, tè, cereali..”
“Cioccolata?”
“Ovvio” sorridi.
Prendi due tavolette di cioccolata e ti avvii in salotto. Ti butti sul divano, all’angolo, accendendo la tv.
Mi siedo anche io, poggiando la mia testa sul tuo petto.
“Che vuoi guardare?” mi chiedi mentre scarti la prima tavoletta.
“Hum..cartoni?”
“No, non mi piacciono i cartoni che trasmettono oggi. Una sit-com?”
“Ok, basta che fa ridere!”
Ti prendo la cioccolata dalle mani mentre tu inizi a cambiare i canali in cerca di qualcosa di decente da guardare.
 
 
 
 

Ciao! :]
Come sempre, i Muse non mi appartengono, non mi pagano, non fanno queste cose eccetera, eccetera.
Bene, ho deciso come far proseguire la storia, finalmente :)
Ringrazio tanto aleale00 e Linnea per le recensioni! Credetemi, sono contenta di scrivere di nuovo!
See you soon
XxX

  
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