Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: Miss Fayriteil    16/07/2013    3 recensioni
Questa storia viene da un sogno che ho fatto, quindi non è solo colpa mia.
Potrebbe essere un'idea bislacca per la decima stagione, con riferimento alla carriera che intraprende Arizona. Non pensate male. Buona lettura, cari!
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Nuovo Personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Entriamo nel vivo della song-fic! Una canzone per capitolo!

TURN BACK TIME

 

 

Due settimane dopo ero ancora a Springfield e nell’albergo le persone avevano cominciato a conoscermi. Avevo trovato un lavoro, niente di che aiutavo nell’infermeria, però era un modo per guadagnarsi qualcosa e allo stesso tempo non pensare al passato.
  Un giorno tornavo da una passeggiata tra i negozi. Sono passata davanti alla reception e Cindy, la ragazza che stava sempre al banco, mi ha richiamata. «Signora Robbins c’è una lettera per lei!»

  «Davvero?» ho chiesto stupita prendendo la busta che lei mi allungava. «Chi me la manda?»

  «Una certa Calliope Torres» mi ha risposto lei. Io ho avuto un sussulto. «Che c’è, la conosce?»

  «Sì... è mia moglie» le ho detto. Sono tornata nella mia stanza e una volta lì ho aperto la lettera. Non mi sono chiesta neanche una volta come avesse fatto a trovarmi, non era importante. Soprattutto non quando ho visto cosa conteneva la busta. «Vuole il divorzio?!» ho urlato all’aria. Non ci potevo credere! In realtà per essere onesta, non potevo dire di esserne sorpresa. Non dopo tutto quello che era successo nell’ultimo anno. Ho guardato le carte: lei aveva già firmato. Il mio primo impulso è stato di strappare i fogli e buttarli via, ma poi ci ho ripensato. Non avevo la minima intenzione di firmare, volevo riparare il mio matrimonio non buttarlo via, però non si poteva mai sapere. In fondo potevamo sempre decidere di divorziare e poi ricominciare da capo. Owen e Cristina avevano fatto così. Poi loro si erano lasciati comunque, per la storia dei figli, ma quella era un’altra faccenda. Non posso credere che una volta sui figli la pensassi come Cristina.

  Non saprei dire con precisione cosa fosse successo, ma ad un certo punto mi sono seduta al tavolo, ho preso carta e penna e ho cominciato a scrivere. Non pensavo a cosa stessi scrivendo, mi limitavo a farlo. Ci ho messo un po’ a capire che stavo scrivendo una sorta di poesia.

“Give me time to reason,
give me time to think it through
Passing through the season,
where I cheated you”

   Ci avevo messo dentro tutto quello che sentivo, tutta la mia rabbia verso me stessa, verso quello che era successo. Non era precisamente allegra, però mi piaceva. Era vera. La cosa più strana è successa dopo: ho cominciato a cantarla. La cosa mi ha sorpresa moltissimo perchè, insomma, io non cantavo. Sì, a volte sotto la doccia, ma niente che facesse sospettare che un giorno mi sarei messa a scrivere canzoni. La melodia veniva da sè, non avrei neanche potuto scriverla, perchè non conoscevo le note.

“If only I could turn back time
If only I had said what I still hide
If only I could turn back time
I would stay for the night.
For the night...” *

  Comunque quando ho finito di cantarla, ho sorriso. Veniva bene, sul serio. In quel momento ho sentito dei rumori fuori dalla mia stanza, perciò ho aperto la porta. Fuori c’era una mezza dozzina di persone che quando mi hanno vista si sono messe ad applaudire. «Che succede?» ho chiesto confusa.
  «Lei è fantastica!» mi ha detto Aaron, il ragazzo della stanza accanto alla mia. «È molto che canta?»

  «N-no io non canto» ho risposto sconcertata. «Io sono un chirurgo. Mia moglie... lei sì che è brava. Cioè anche lei è un chirurgo, ma è davvero brava a cantare» 
  «È sposata?» mi ha chiesto un altro tizio. «Perchè è  qui da sola? Cos’è successo?»

  «L’ho tradita meno di un mese fa. Ce l’ho avuta con lei per un anno per il fatto che ha deciso di farmi tagliare una gamba» in quel momento il mio pubblico aveva avuto un sussulto collettivo. «Dopo averla tradita sono scappata. Oggi lei ha chiesto il divorzio».

  «Porca miseria» ha commentato Aaron a bassa voce, «è per questo che cantava?»

  «Credo di sì» gli ho risposto. In realtà non lo sapevo bene neanch’io. Detto questo sono tornata nella mia stanza e mi sono seduta sul letto. All’improvviso mi è venuto in mente che possedevo un ospedale; non ci avevo pensato in tutto quel tempo. Callie mi aveva mandato messaggi per tutta la mattina, ma io non li avevo neanche letti. Non volevo affrontarla. Ad un certo punto ho preso le carte del divorzio e le ho aperte. In fondo chi mi impediva di farlo? Potevo firmarle, divorziare ufficialmente da Callie, smettere di fare il chirurgo e diventare una cantante.

  “Ma chi voglio prendere in giro?” mi sono detta. “Io sono un medico. E non posso abbandonare Sofia”. Dovevo tornare a casa e chiedere a Callie di perdonarmi, lo sapevo. Ma allo stesso tempo non ne avevo il coraggio. Ho preso i fogli e ho firmato, poi ho mandato un’e-mail a Jackson e Owen: me ne andavo.

 

 

 

NdA: Ecco il nuovo capitolo! Spero vi sia piaicuto! Ringrazio chi ha letto e messo nei preferiti e aspetto come sempre i vostri commenti!

 

*La canzone in questione è “Turn back time” degli Aqua!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: Miss Fayriteil