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Autore: the_scream_of_silence    16/07/2013    5 recensioni
Austin era lì, insieme alla sua nuova fidanzata. Con i suoi capelli biondi, sembrava un angelo, un angelo che Ally ha sempre amato. E vederlo con la sua nuova ragazza le procurava un dolore forte al cuore. Forse perché quel cuore, di cui Ally si vantava, era sempre stato suo.
Salve! Ho cambiato più volte l'introduzione, ma credo che questa sia perfetta. Un bacio a tutte le lettrici.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Nuovo personaggio, Trish
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Ally, sei splendida!- Trish, seduta su una poltrona, contemplava l’amica come se fosse una figlia, e finse di asciugarsi alcune lacrime immaginarie con il dorso della mano. Ally, davanti allo specchio, volteggiava e sorrideva: non era mai stata così bella. Indossava una t-shirt bianca, con del merletto ai bordi di quest’ultima. Trish le aveva consigliato una minigonna nera con un paio di calze, ma lei non voleva esagerare, quindi mise un paio di jeans, strappati nel punto a cui corrispondeva il ginocchio destro. Perfetto. Dopo essersi pettinata con cura i suoi lunghi capelli castani, aggiunse un po’ di fard agli occhi, e del lucidalabbra alle labbra. Adesso era pronta per cantare al suo concerto, e tutto sarebbe stato perfetto. Nessun Austin, soltanto lei e la sua musica …

-Ally, perché non hai messo i bracciali che ti ho regalato?- disse Trish infuriata. –Ho dovuto resistere un altro giorno in gioielleria per comprarti quel regalo! NON HAI CUORE!- .

Ally mise le mani sui fianchi, come se la risposta fosse ovvia. –Sai bene che odio indossare cose troppo appariscenti, e credimi, i tuoi bracciali rientrano in questa categoria. Insomma, li hai scelti seguendo i tuoi gusti!- .

-Ah, già, è vero … - La ragazza non sembrava tanto sorpresa. Dopo aver commentato insieme il numero delle persone partecipanti al concerto, le due amiche scesero le scale della casa di Ally, e si ritrovarono nell’atrio, dove avrebbero aspettato l’arrivo di Dan, il quale, per via dello scooter rotto, sarebbe arrivato un po’ più tardi del solito. Trish prese la mano di Ally, come per incoraggiarla, e la guardò con fare affettivo. –Ally, ricorda sempre che io ci sono, e ci sarò sempre. Ti sosterrò, e ti consolerò, se necessario. Ti aiuterò nel comprendere cosa sia l’amore vero, e come si possano dimenticare storie e relazioni che fanno ancora parte della tua vita. -.

-Oh, Trish!- Ally la abbracciò, consolata da quelle parole forti e sincere. Adesso sapeva che l’amicizia avrebbe sempre avuto la meglio sull’amore e, anche se le costava ammetterlo, era l’unico punto di riferimento che aveva, con il quale sarebbe riuscita a dimenticare per sempre Austin. Il campanello suonò, interrompendo i pensieri di Ally. Probabilmente era Dan. Trish salutò l’amica con affetto, dicendole: -Ricorda: non mollare mai.- . Ally aprì la porta, e uscì. Dan era lì, sul marciapiede, con un bouquet di rose, ad aspettarla su una nuova moto, probabilmente acquistata da poco.- Questi sono per te, anche se tu sei molto più bella.- . La ragazza sorrise, ma il suo sorriso si spense all’istante ripensando al primo appuntamento tra lei e Austin. Strano, ma emozionante; buffo, ma magico. Quei ricordi la facevano star male. Insomma, non poteva fare a meno di provare un po’ di nostalgia. “No, Ally, non devi fare così. Adesso stai con Dan, quindi non c’è bisogno di avere rimpianti. Non pensare più a Austin!” pensò Ally, corrugando la fronte. Purtroppo, era impossibile dimenticare Austin, anzi, non voleva dimenticarlo:lui era stato il suo primo grande amore! Chissà cosa sarebbe accaduto, se non fosse partito in quel tour … Forse l’avrebbe lasciata per un’altra ragazza, oppure si sarebbe trasferito in un’altra città … Purtroppo, in un modo o nell’altro, Austin avrebbe lasciato Ally, e questo non era un pensiero che la consolava. Doveva andare avanti, e dimenticare tutto, oppure essere disposta a perdere tutto, pur di ritrovare la sua felicità?

Austin, seduto sul letto, aspettava Michelle con impazienza. Di solito, era lui il ritardatario, non lei …

Bah, ormai non si stupiva più di nulla. La sua ragazza era in ritardo? Ok, a tutti può capitare. Quando guarda Ally sente le farfalle nello stomaco? Anche agli amici può accadere. Allora, perché stava male? L’ultima domanda implorava logica, anche se serviva a ben poco. A volte bisogna essere impulsivi, ascoltare il proprio cuore, insomma. Cosa gli diceva il suo cuore? Probabilmente gli ordinava di ritrovare la felicità, ma come? Mentre cercava di rispondere a questo interrogativo, Austin giocherellava con il papillon del suo smoking. Avrebbe voluto indossare una semplice maglietta con un paio di jeans strappati, come al solito, però Michelle non desiderava andare in una semplice discoteca, bensì in un grande palazzo, dove avrebbe avuto luogo una festa particolarmente formale. È vero, ci sarebbero stati anche molti ragazzi, ma in abito da sera, e lui, come gli altri, doveva presentarsi in giacca e cravatta, o meglio, giacca e papillon. Guardò l’orologio: erano le 20:30. Si alzò di colpo, prese dalla scrivania il biglietto che pubblicizzava il concerto di Ally e lo lesse. La sua migliore amica (se può definirsi tale) avrebbe cantato di fronte a un milione di persone non prima delle 21:00. Se non avesse promesso a Michelle di andare a ballare, avrebbe accompagnato Ally al concerto, per poi cantare con lei. Chissà com’era nervosa in quel momento! Probabilmente, stava masticando una ciocca di capelli. Lei esprimeva il nervosismo in questo modo, e, in un certo senso, non era per nulla adorabile. Austin ricordava ancora il giorno in cui era stata costretta ad esibirsi con la canzone della farfalla, scritta da lei all’asilo. Era molto nervosa, e riusciva a dire soltanto: Ohm, ehm … ohm ehm …

Per fortuna Austin era intervenuto, altrimenti quella scena avrebbe rovinato per sempre la carriera di Ally, e, probabilmente, non sarebbe riuscita nemmeno ad organizzare un piccolo concerto. Che ricordi … peccato che tutto fosse finito in un batter d’occhio. Il ragazzo, scosso da un pensiero improvviso, prese il cellulare e digitò il numero di Ally, con l’intenzione di augurarle buona fortuna, e incoraggiarla nel caso avesse deciso di non cantare più per via del nervosismo. Aspettò in linea qualche secondo, poi una voce registrata diede inizio al momento della segreteria telefonica.

-Ally, sono io, Austin. Vorrei augurarti buona fortuna per il concerto di persona, ma, purtroppo, Michelle non me lo permette. Sappi, però, che non hai bisogno della mia presenza per salire su quel palco e dimostrare a tutti chi sei veramente. Non ti scoraggiare: io ti penserò tutta la sera, e spero che questo possa tranquillizzarti. Richiamami, dopo il concerto.- .

Terminò la chiamata, e si diresse nuovamente verso il letto, con l’intenzione di stendersi e chiudere gli occhi, in attesa del sorgere del sole. In quel momento, non sembrava per niente il grande Austin Moon.  All’improvviso, però, il campanello suonò, e subito si ricordò dell’appuntamento con Michelle. Diamine, avrebbe dovuto rimandarlo! Per colpa sua, non poteva andare al concerto di Ally, dove avrebbe potuto sostenerla e magari anche cantare con lei! Aprì la porta della sua stanza, e scese le scale. Giunto nell’atrio, vide la sua ragazza in cucina, intenta a spiegare alla madre del ragazzo come dovevano essere preparate le frittelle salate. La donna sembrava molto arrabbiata. Già, nessuno poteva dire che le frittelle della signora Moon non erano buone. Austin l’aveva imparato a sue spese. –Austin, per fortuna sei sceso! Questa ragazza non apprezza le mie frittelle salate! Come se lei fosse una cuoca esperta!- disse la mamma.

Michelle, con aria da saccente, mise le braccia conserte. –Non sono una cuoca esperta, ma so che nelle frittelle “salate” non bisogna aggiungere lo zucchero!- .

-Ma sentila!-. La madre di Austin finse di essere offesa. Il ragazzo, capendo di trovarsi in una discussione tra donne ben troppo accesa per i suoi gusti, prese la mano della fidanzata, e con lei si diresse verso la porta.

-Aspetta, non ho ancora finito di spiegarle la ricetta!- disse Michelle.

-Non ce n’è bisogno, miss “So tutto io”!- rispose la signora Moon.

Austin si mise tra le due, evitando in tal modo l’inizio di una lotta assai feroce. –Basta!!!!! Non mi interessa la ricetta delle frittelle salate, adesso! Dobbiamo andare ad una festa, se non sbaglio. Michelle,cerca di tornare in te! E tu, mamma, non puoi arrabbiarti ogni volta che qualcuno non apprezza le tue frittelle salate! Per la cronaca: nelle frittelle salate non bisogna aggiungere lo zucchero.- .

-Uhm, uomini!- dissero all’unisono Michelle e la signora Moon.

Austin e la fidanzata uscirono fuori, poi si incamminarono verso la moto che il ragazzo aveva dovuto affittare per andare a quella festa di snob. Non riconosceva più Michelle, cioè, non sembrava più quella di una volta, o forse lui non era più il ragazzo di una volta. Spesso si chiedeva se fosse cambiato oppure no, ma non trovava mai risposte precise. In, realtà, Austin non riusciva ancora a capire che per rispondere a simili domande non doveva utilizzare la ragione, bensì il cuore.

Ally era nervosa. Dietro le quinte, Dez e Trish cercavano di incoraggiarla, ma non ci riuscivano. Cosa dovevano fare, per risollevare il morale della loro migliore amica? Il successo, in un certo senso, era sempre stato il sogno di Ally, ma in quel momento era diventato il suo più grande incubo. Austin non sembrava nervoso, prima dell’inizio dei suoi concerti. Qual era il suo segreto? Dan si trovava accanto al distributore automatico, facendo vagare lo sguardo tra i vari snack esposti. Pensava soltanto a mangiare. Chissà perché Ally si era fidanzata con un tipo come lui. Lei se lo chiedeva in continuazione, però non trovava mai una risposta esaustiva. Quel bouquet con il quale si era dichiarato? Non era possibile. Quell’anello che le aveva comprato? Forse. Il direttore della casa discografica di Ally irruppe dietro le quinte, rivolgendo a tutti un caloroso:-Ciao!- . Quando vide la cantante, allargò le braccia, come se fosse in attesa di un abbraccio. –Ally! Sei perfetta! Presto tutte le ragazze imiteranno il tuo look e … compreranno il disco del concerto! A proposito, devi salire sul palco tra 53, 52, 51 … - .

Ally lo interruppe, dicendo:-Ho capito! Tra meno di un minuto dovrò esibirmi! Non c’è bisogno che me lo ripeta!- .  Il direttore sembrò offeso dalle parole della ragazza. Dez e Trish, non molto distanti da lei, peggiorarono le cose, introducendo nel discorso un altro argomento, imbarazzante, come al solito. Il presentatore, senza accorgersene, salvò Ally dalla situazione. –Ehi, tra dieci secondi si comincia! Vedi quelle telecamere laggiù? Sono della TV, che ha fissato dei limiti di tempo per questo concerto. Quindi, datti una mossa, superstar!- .

-Sono pronta! Trish, Dez, devo salire su quel palco, adesso. Vi sarei grata se non rovinaste tutto. Questo è il mio grande debutto, e non voglio sprecarlo. Sono stata chiara?- disse Ally convinta.

I due annuirono impauriti, come se all’improvviso avessero paura della sua reazione. Intanto, i fans gridavano il nome di Ally, muovendo alcuni cartelloni colorati, con su scritto: “Ally, sei la migliore!” oppure “ Austin e Ally sono i migliori, sia con le canzoni che con gli amori!”. Era sbalorditiva la foga che quelle persone esprimevano ogni minuto, ogni secondo d’attesa. Ally non pensava di essere così famosa, ma, d’altronde, doveva aspettarselo: era stata la socia di Austin Moon, un tempo, e da poco era rientrata in società con lui. Oh, no: stava ripensando al biondino! “Ally, non essere la solita ragazza debole! Hai dei fans da accontentare!” le disse una vocina nella sua testa. Dopo aver preso il suo microfono personalizzato, la ragazza varcò l’entrata che dava sul palco e, armata di forza di volontà e coraggio, continuò a camminare, raggiungendo il presentatore. Adesso, era pronta a rivelare la sua vera essenza.

Austin era a disagio. Quell’ambiente aristocratico, costituito da persone di alto rango sociale, , non rientrava nel suo stile. Insomma, quale ragazzo sano di mente sarebbe andato ad una festa noiosa, con musica classica utilizzata come sottofondo? Michelle, invece, sembrava felice e, incredibilmente, riusciva a conversare con le altre persone, come se avesse sempre frequentato luoghi del genere. Quella sera indossava un lungo abito da sera, di un rosso rubino, il quale, grazie alle preziose pietre ricamate, brillava sotto le luci del salone. La sua pettinatura era impeccabile: i capelli, raccolti in una coda voluminosa, erano adornati di numerosi fermagli neri. Inoltre, una tiara da principessa era posata sul suo capo, conferendole un’aria regale, più aristocratica. Austin, in sua presenza, cercava di seguire le regole principali del galateo, ma, purtroppo, la sua era un’impresa ardua, molto ardua. Per fortuna, lei trascorreva la maggior parte del tempo conversando con uomini eleganti, o donne dall’aspetto nobile e influenzabile. Perché aveva accettato la proposta di Michelle? Nonostante tutto, il salone dove si stava svolgendo la festa lasciava a bocca aperta: sul soffitto, un grande lampadario, sfavillante con le sue pietre preziose, era il protagonista di un paesaggio dipinto a mano sul soffitto, che rappresentava un cielo costellato da minuscoli bagliori dorati. L’artista era stato molto bravo nel rendere il più verosimile possibile l’opera, anche se il suo stile reincarnava quello di Leonardo, Raffaello e Giotto. Insomma, chi aveva realizzato il dipinto? Inoltre, in ogni angolo del grande salone, erano presenti poltrone, affiancate da piccoli carrelli con sopra bottiglie di wisky, scotch e liquori famosi. Un piccolo balconcino completava il grande complesso, collegato all’ambiente interno mediante una porta-finestra. Chiunque avesse costruito quel palazzo, doveva essere molto ricco, e non appartenuto all’attuale epoca. Non molto distante dal buffet, era presente un piccolo spazio, decorato con delle tende rosse,  dove la cantante lirica e l’orchestra improvvisata si esibivano. Ad un certo punto, s’interruppero, lasciando parlare il proprietario del palazzo, salito da poco su quel “palco”. Sembrava nervoso, infatti si allargava molto spesso il nodo alla cravatta con l’indice. Qual era il motivo della sua agitazione?

-Amici,- iniziò –spero che questa festicciola sia di vostro gradimento. Molte star hanno partecipato, e tra queste, una importantissima per i giovani. Ovviamente, sto parlando del grande Austin Moon!- .

Cosa? Quegli aristocratici conoscevano la sua musica? Austin pensava che ascoltassero soltanto Bach, Mozart e Beethoven! Uno scroscio di applausi riecheggiò in tutto il salone, seguito da alcuni fischi e gridi, provenienti, naturalmente, dalla bocca dei giovani. –Signor Moon, vorrebbe cantare per noi, cioè, per i ragazzi?- chiese il proprietario. Austin non sapeva cosa dire. L’emozione prese il sopravvento, quindi cominciò a balbettare. Michelle lo incoraggiava, ma nulla da fare: il grande Austin Moon non voleva esibirsi. Strano, molto strano, vero?  I giovani della sala, notando il suo nervosismo, presero un cartellone colorato con su scritto: “Austin sei il migliore!”. Inoltre, gridarono il suo nome mille volte, agitando il cartellone. Era chiaro: il loro divo doveva cantare, e non avrebbero accettato un “no” come risposta. Austin non poteva deluderli, quindi salì sul palco e prese il microfono. Fece segno a Michelle  di venire, dopodiché diede un cd all’orchestra, la quale pensò ad inserirlo in un grande stereo,  collegato ad alcuni amplificatori. Dopo circa qualche secondo, nell’aria vibrarono le note della canzone “You can come to me”.

Ally era felice. Finalmente poteva dimostrare a tutti chi era veramente, perciò decise di iniziare il concerto con una canzone molto speciale, che l’aveva aiutata a superare le sue paure e le sue incertezze: You can come to me. Mentre i musicisti riproducevano le note iniziali della canzone,  la ragazza cominciò a parlare. A questo punto, qualcosa di molto strano accadde, ed ebbe come protagonisti Austin e Ally.

-Questa canzone è molto importante per me perché … - iniziò Ally.

- … grazie ad essa ho capito il vero significato dell’amicizia e … - continuò Austin, che si trovava in quel palazzo insieme a Michelle.

- … dell’amore. Dapprima, ho condiviso questo sentimento con una persona che … - disse la ragazza.

- … riusciva a rendermi felice. La consideravo un’amica, ma in realtà … - riprese il biondino.

- … era molto di più. Vorrei tanto che questa canzone possa diventare speciale anche per voi.- concluse Ally.

Strano, molto strano. Entrambi erano ignari del fatto che stessero pronunciando le stesse parole contemporaneamente, eppure, qualcosa li legava, qualcosa che non avrebbero mai potuto spiegare con la logica. I rispettivi partners erano pronti a cantare, quindi Austin e Ally iniziarono ad esibirsi, ovviamente in posti differenti, e questa volta accadde una cosa ancora più strana.

When you’re on your own

Drowning alone and you need

A rope that can pull you in

Someone will throw it

Ally guardò Dan, e subito le venne un’allucinazione. Sbatté gli occhi più volte, ma niente da fare: affianco a lei non c’era più il suo fidanzato, bensì Austin. La ragazza, però, sapeva che quello era soltanto un gioco della sua mente. La stessa cosa accadde al biondino, ma, purtroppo, lui pensò che fosse reale, quindi iniziò a cantare con amore, ma, soprattutto, con passione.

And when you’re afraid that

You’re gonna break and you

Need a way to feel strong again

Someone will know it

Entrambi sembravano felici, e cantavano appassionatamente, incoraggiati dall’idea di avere l’altro accanto. Il sogno si spezzò nel momento in cui i rispettivi partners aprirono bocca.

And even when it hurts the

Most try to have a little hope

That’s someone’s gonna to be

There when you don’t

When you don’t

Non fu per niente piacevole ridestarsi da quell’illusione. Erano così felici, sapendo che l’altro era vicino … Quando iniziò il motivo della quarta strofa, Ally vide Austin non molto lontano da lei, e viceversa. Questa volta, però, Dan e Michelle c’erano ancora. Cosa stava accadendo?

If you wanna cry

I’ll be your shoulder

If you wanna laugh

I’ll be your smile

 

If you wanna fly

I will be your sky

Anything you need

That’s what I’ll be

Austin e Ally non degnarono neppure di uno sguardo i compagni, e ciò causò la rabbia di questi ultimi, ma anche la curiosità degli spettatori. Michelle cercò di avvicinare il fidanzato prendendolo per il braccio, ma lui si liberò dalla presa e si incamminò verso l’immagine “illusionistica” di Ally. Dan, invece, cinse la vita della ragazza con le braccia, e la invitò a ritornare al centro del palco. Ally, però, oppose resistenza, e quando finalmente fu libera, si voltò verso l’immagine “illusionistica”di Austin. Erano gioiosi, e la gioia impedì loro di capire la situazione. Quale fan sfegatato avrebbe potuto comprendere ciò che stava accadendo?

If you wanna climb

I’ll be your ladder

If you wanna run

I’ll be you road

Ally guardò il “finto” Austin, e Austin (vi ricordo che Austin e Ally si trovano in posti differenti) guardò la “finta” Ally. La scena sembrava far parte di un flashback … Ma certo! Tempo fa, Ally cantò insieme ad Austin, in occasione della pubblicazione del libro della madre. Quella stessa notte superò la sua paura del palcoscenico. Quella stessa notte baciò il ragazzo dei suoi sogni, quello che avrebbe dovuto essere soltanto il suo migliore amico. Iniziò la settima strofa della canzone, e con essa anche l’ira di Dan e Michelle.

If you wanna friend

Doesn’t matter when

Anything you need

That’s what I’ll be

 

You can come to me

You can come to me (yeah!)

Scrosci di applausi riecheggiarono in ambedue i luoghi, riportando alla realtà sia Austin che Ally. Michelle e Dan guardavano gli spettatori con curiosità, come se applaudire costituisse un peccato. Sul palco del concerto, Ally era sconvolta: aveva appena avuto un’allucinazione su Austin! Voleva fuggire, scappare via, ma come poteva? Quello era il suo concerto! Si guardò intorno, e notò una piccola porta dietro le quinte, collocata proprio vicino ai suoi amici. Se fosse uscita da quella porta, cosa avrebbe detto loro? “Trish, Dez, ho avuto un’allucinazione che riguardava Austin! Adesso, se non vi dispiace, vorrei scappare via per la vergogna!” ? Mentire ai suoi amici non le era mai piaciuto, ma non vedeva altre soluzioni in quel momento. Mentre pensava ad una possibile scusa per giustificare la sua fuga, i fans chiedevano il bis con insistenza. Ally guardò Dan, in attesa di incoraggiamento, ma lui si limitò ad alzare le spalle, come per dire:  “Questa è la celebrità!”. Che ingrato! Avrebbe dovuto sostenerla, invece si limitava a ricordarle cos’era la celebrità! La ragazza lo odiò per un attimo, anche se non era bello avere un fidanzato come nemico. Smise di pensare a queste stupidaggini, e fuggì. Sì, scappò via, e per la precisione, utilizzò la porta dietro le quinte. – Ally, cosa stai facendo?-. Trish la osservò come se stesse commettendo un reato. Ally si voltò, e, implorante, disse:- Lasciami andare, Trish! Non posso spiegarti cosa sia accaduto sul palco, perché nemmeno io lo so, però ti chiedo di non fare domande. Comportati da amica, Trish, e rispetta le mie volontà.- . L’amica non riuscì a controbattere, perché l’altra aprì subito la porta e scappò, con le lacrime che le rigavano le guance. Mentre correva sulle strade di Miami, Ally pensava alla sua vita, strana, così strana da averle giocato un brutto scherzo , facendole vedere Austin in un’allucinazione … “La logica è inutile, nelle storie d’amore. E allora perché mi ostino a credere che la storia con Dan vada alla grande? Perché ho cercato di allontanare Austin, quella sera, se è sempre stato il mio unico amore?” si chiese la ragazza, con le lacrime agli occhi. Sapeva che sentimenti del genere avrebbero rovinato tutto, ma non aveva la forza necessaria per negarli a se stessa. Inoltre, di cosa doveva preoccuparsi? La sua vita non avrebbe potuto prendere una piega peggiore …                           

Austin, intanto, cercava di sembrare il più naturale possibile. Decise di non dire nulla a Michelle, per evitare eventuali gelosie. Prese il suo cd, e lo infilò in tasca. Dopodiché, abbandonò il “palcoscenico”, e si diresse verso la porta d’ingresso. La fidanzata lo seguì, facendogli il terzo grado, ma lui non rispose a nessuna di quelle domande. Era troppo scosso per poter parlare con logica e intelligenza. –Austin, dove vai?- sentì dire da Michelle.

Austin non si voltò neppure per rispondere. -A casa. Oggi è stata una giornata stressante, e vorrei riposare. Dovresti venire anche tu. – . La ragazza, imbarazzata, agitò la borsetta. Quella festa era molto importante per lei, e sicuramente non voleva che qualcuno la costringesse a ritornare a casa. Il biondino, capendo la situazione, scrollò il capo. –Michelle, scusami. Non c’è bisogno che tu venga a casa con me. Puoi sempre trovare un passaggio. - .

Michelle esultò, poi corse ad abbracciare Austin. –Sei il miglior fidanzato della Terra!- .

Il ragazzo non ne era più convinto, ormai. Salutò la fidanzata con un piccolo movimento delle dita, ed uscì dal salone, con l’intenzione di ritornare a casa. Quell’allucinazione gli aveva prosciugato le forze, come se la sua natura fosse assorbire energie vitali. In realtà, Austin non aveva il coraggio di ammettere che quegli ultimi anni erano stati uno sbaglio, a partire dal tour. Se non fosse partito, probabilmente avrebbe avuto una vita normale, magari con la ragazza dei suoi sogni. Ally, ally, nella sua mente risuonava questo nome all’infinito. Perché era così difficile andare avanti? Perché non poteva dimenticare tutto, e ricominciare d’accapo? Probabilmente non avrebbe mai trovato delle risposte, ma quelle domande erano una tortura. Quell’illusione, inoltre, non era stata di grande aiuto … In realtà, l’unica domanda da chiarire era semplice, ma altrettanto complessa, e prevedeva una percentuale di rischi altissima: Austin era disposto ad andare avanti?

 

SPAZIO DELL’AUTORE

Ciao, ragazze!

Mi dispiace di non aver aggiornato la storia da qualche settimana! Purtroppo, sono così impegnata che non ho neanche il tempo di respirare! D’ora in poi, l’attesa del prossimo capitolo sarà dolcissima. Perché? Ho appena scoperto che negli USA è stato girato il film di Austin & Ally! Lo so, è pazzesco … anch’io non ho creduto al video! Infatti, per puro caso, sono andata su You Tube, e l’ho trovato! Vi consiglio di dare una sbirciatina! Vorrei approfittare di questo spazio per ringraziare tutte le ragazze che mi hanno sostenuta nello scrivere questa storia! I loro consigli sono stati davvero utili, e mi hanno incoraggiata molto! Senza di loro, avrei aggiornato a dicembre! Comunque, aggiungerò il prossimo capitolo tra 5\6 giorni, ma, se posso, lo farò anche prima. Recensite! Ogni vostro giudizio sarà ben accetto, e mi impegnerò a migliorare il mio metodo di scrittura. Vorrei darvi un anticipo del prossimo capitolo, ma credo che qualche mistero in più non costituisca un peccato.

 Alla prossima! J J

  
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