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Autore: Alice_J    17/07/2013    1 recensioni
"gli parlavo, non mi guardava;
lo chiamavo, non rispondeva;
lo abbracciavo e non ricambiava."
Sarebbe bello se tutti provassero sentimenti reciproci ai nostri. Ma purtroppo non è così. Questo è ciò che succede ad Alice e a Jasper, due ragazzi normali. Il sentimento dell'amore provato solo da lei.. apparentemente..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Mi svegliai la mattina dopo una notte molto movimentata e il mio primo pensiero fu quello che nel pomeriggio sarei dovuta uscire con Seth. Appena finito di formulare il pensiero che il citofono suonò e Bella andò ad aprire. Sarà Nessie.
 
<< ALICEEEE!! C’è Jasper!!! >>
 
JASPER?? Cosa ci faceva Jasper Hale davanti al mio cancello? Cosa voleva, probabilmente si voleva scusare per non aver salutato. Di certo voleva quello. Mi tolsi il pigiama e rimasi per 10 minuti davanti all’armadio. Proprio quando decisi cosa mettermi Jasper aprì la porta di scatto; arrossii appena lo vidi. Cercai di coprirmi con la coperta del letto.
 
<< Jasper ti sembra il modo, cazzo? >>
 
<< Scusa tanto Alice, ma ti devo dire una cosa molto importante! >> lo disse un po’ nervoso.
 
<< Si arrivo subito >>
 
Scappai dentro la cabina armadio e sorrisi pensando alla scena di pochi secondi fa, che vergogna! Cercavo tra la mia massa di vestiti, quello giusto. Dovevo farmi bella per due motivi: uno era che nella mia stanza c’era Jasper, e l’altro era che davanti a scuola di mi sarebbe venuto a prendere Seth. Decisi di mettermi una maglietta lunga bianca, morbida sul seno e più stretta sui fianchi e dei leggings neri lucidi e aderenti. Volevo osare, volevo mettermi i tacchi, non importa se dovevo andare a scuola, volevo slanciare la mia figura esile. Perciò presi dei tacchi 12 neri. Mi vergognavo tantissimo di uscire da quella stanza e probabilmente le persone che mi avrebbero vista mi avrebbero scambiato per scema, ma era per un buon fine.
Mi misi un velo di trucco: una linea sottilissima di eyeliner nero, lucidalabbra e mi decisi finalmente a uscire da quella cabina armadio, facendo prima un gran sospiro, e quando vidi Jasper alzare gli occhi mi sarebbe piaciuto molto e soprattutto mi avrebbe fatto comodo, sprofondare nell’abisso più profondo della terra.
 
POV JASPER
Non ci potevo credere, quella era davvero Alice? Per un momento mi si fermò il cuore, un momento che sembrava durare in eterno e ancora quel vortice nello stomaco della sera prima. Sentì esplodere il cuore, mi vennero gli occhi lucidi per quanto era bella; non sapevo cosa mi stesse succedendo, non riuscivo a muovermi e tutto quello che riuscii a dire è stato:
 
<< Wow… >>
 
La vidi sorridere, e arrossire ancora più di prima, probabilmente le dava fastidio il mio sguardo fisso su di lei, ma per mio grande dispiacere non riuscivo a non guardarla, era la ragazza più bella che avessi mai potuto desiderare. Tutta la sua bellezza mi distolse da cosa le dovevo dire, ma purtroppo tutto quel ben di dio mi aveva fatto dimenticare la ramanzina che mi ero preparato per farle.
 
<< Cosa mi dovevi dire Jasper >>
 
La sua voce mi fece ritornare sul pianeta Terra, la voce della ragazzina che conoscevo da tantissimo tempo. Allora mi alzai e mi preparai moralmente per ricevere chissà quanti insulti.
 
<< Ti sono venuto a parlare perché ho notato una cosa che non mi è piaciuta per niente… >>
 
<< Aspetta Jasper, andiamo fuori da casa che possiamo parlare più liberamente >>
 
In quel momento notai la Rosalie dietro la porta che stava origliando la nostra “quasi conversazione”, allora uscimmo dalla casa sotto lo sguardo di Bella, probabilmente per il modo di vestire di Alice.
 
<< Mamma torno tardi stasera >>
 
Le sue parole mi infastidirono parecchio e mi decisi a parlare appena finì la frase e chiuse la porta
 
<< Proprio di questo ti volevo parlare.. >>
 
<< Su cosa? Se vuoi venire anche tu con la scopa ambu…. Ehm con Jane non ti conviene perché io e Seth volevamo stare un po’ da soli >>
 
<< Appunto Alice! Non puoi uscire con uno che hai appena conosciuto! Oltretutto da soli!!! >>
 
<< Ah e da quando tu ti preoccupi di cosa faccio io? >>
 
<< Da quando cominci a frequentare persone non consigliabili! >>
 
<< Ma se neanche lo conosci!!!!! >>
 
<< Neanche tu, se è per questo!!! >>
 
<< Io lo conosco! Ci ho parlato tutto ieri sera!!! >>
 
<< Ah ok! Allora se parli con una persona una sera, la conosci molto bene!!! >>
 
<< No, non lo conosco bene! Lo conosco abbastanza da capire che è un bravo ragazzo! >>
 
<< Be ovvio! Perché quando un ragazzo ci prova con una ragazza, sicuramente, si comporta malissimo, soprattutto la prima sera!!! >>
 
<< Ma cosa stai dicendo!! Lui non ci prova proprio con nessuno! Non sono mica tutti come te!! E poi cosa ti importa!! >>
 
Ora era veramente troppo, non le risposi neanche e scappai via correndo. Non volevo far notare le lacrime che mi scendevano dal viso.
 
POV ALICE
Ma questo qui chi si crede di essere? Da un giorno all’altro decide con chi devo o non vedo uscire. Non era mai entrato nella mia vita, almeno da parte sua, e adesso tutto d’un colpo me lo ritrovo davanti che mi fa le prediche. Neanche fosse un prete!
Da una parte però ero contenta di questa sua sfuriata, perché magari qualcosa di me, anche solo da amica, gli importava; questo per me era molto importante. Ma ora basta pensare a Jasper, per quel giorno ne avevo abbastanza. Più che altro dovevo pensare al compito di matematica, avrei sicuramente preso un’insufficienza, buttandomi la media in una fossa, dalla quale avrei fatto fatica a risalire; dato che avevo litigato violentemente con il mio “insegnate”. Ero abbastanza preoccupata, anche se la mia agitazione un po’ svanì quando vidi Nessie che sorrideva. Mi rassicurava sempre, anche solo vederla. Chiacchierammo un po’ e le raccontai tutto quello che era successo; anche lei rimase perplessa per il comportamento di Jasper e la prima cosa che disse ridendo fu:
 
<< Il bello e impossibile ha un debole per la signora dagli occhi verdi >>
 
<< Sii magari Nessie! >>
 
<< Niente è impossibile >>
 
Mi fece la linguaccia
 
<< Impossibile no, ma improbabile >>
 
<< Daiii, com’è che in questo periodo la mia Alicina è così pessimista >>
 
Le sorrisi, mi aveva tranquillizzato parecchio, come sempre. Arrivò il suono della campanella e due ore erano già passate. Adesso me la dovevo vedere con matematica. Quando il prof mi consegnò il compito, rimasi impietrita… cos’erano tutte quello lettere tra i numeri!!! La mia mente si distrasse quasi subito e andò a cadere su Jasper. Come faceva una persona a essere cosi perfetta; non c’era una sola cosa di lui che non mi piaceva. Lo desideravo, lo desideravo con tutto il cuore. Pensai a Seth, confrontandolo a Jazz, certo era molto bello.. ma Jasper.. Jasper era qualcosa di estremamente speciale. Mi vibrò il cellulare in tasca, era un messaggio:
“ Alice non fare cazzate. Jazz “
Non ci posso credere. Non mi aveva mai mandato un messaggio prima, a parte quando ci dovevamo metterci d’accordo per le lezioni. Ripensando alle lezioni mi venne in mente l’ultima che avevamo fatto; che nervoso. A questo pensiero mi mancò la voglia di rispondere e spensi il telefono per non cadere nella tentazione di rispondergli. Magari Renesmee aveva ragione: forse anche lui piano piano si stava accorgendo che esistevo, non solo come figlia della compagna di suo padre o come allieva di matematica. ODDIO MATEMATICA! Mi ero totalmente dimenticata che stavo facendo un compito, cioè in realtà non avevo ancora scritto una parola. Ma solo un disegnino stilizzato di Jasper. Le tre ore erano già volate via, tra un pensiero e l’altro. Il prof mi passò vicino ritirandomi il foglio e dandomi un’occhiataccia concludendo:
 
<< Signorina Alice, lei sa come si chiama? >>
 
<< Si prof, lo so >>
 
<< Bene, allora qualcosa da scrivere di sensato, la sai. >>
 
Feci una smorfia cercando di non farmi vedere. Presi lo zaino e uscii insieme a Nessie. Mi ricordai solo dopo che c’era Seth al cancello che mi stava aspettando. Appena lo vidi sorrisi ripensando alla chiacchierata che avevamo fatto la sera prima. Quando mi fu vicino mi abbracciò
 
<< Ciao Alice, come stai? >>
 
<< Ciao Seth!! Tutto bene dai >>
 
<< Il compito di matematica? >>
 
<< Speravo non me lo chiedessi ahaha >>
 
<< No dai, è andato così tanto male? >>
 
<< Diciamo che bene di sicuro non è andato >>
 
<< Dai Ali ammettilo che stavi pensando a me >>
 
<< Si in effetti ahahah >>
 
<< Dove preferisci andare? >>
 
<< Andiamo in un Bar qua vicino, ci vado sempre dopo scuola >>
 
<< Ok, mi affido a te >>
 
Camminammo per 10 minuti, mi trovavo bene con lui, continuavamo a parlare senza mai fermarci. Avevamo tanto da raccontare l’uno all’altro. Quando arrivammo al bar notai Jane venire verso di me con aria poco amichevole (come sempre).
 
<< Tu! Sai dov’è il mio fidanzato? >>
 
<< Ciao Jane! Sto bene grazie. Non so dov’è il tuo fidanzato >>
 
<< Ok, ciao >>
 
Ma perché d’ovunque andavo c’era qualcuno che mi ricordava di Jasper?
 
<< Molto simpatica, vero? >>
 
<< Simpaticissima! >>
 
<< Tu sei in rapporti molto legati con Jasper? >>
 
<< Ci conosciamo da tanto, ma non siamo mai stati tanto amici, suo padre è il compagno di mia madre >>
 
<< Ah ok, con Nessie? >>
 
<< Con Nessie ci conosciamo da quando siamo nate più o meno >>
 
<< Cavolo >>
 
<< Tu cosa prendi? >>
 
<< Estathè, tu? >>
 
<< Coca-cola >>
 
<< Sei una delle poche ragazze che bevono la Coca >>
 
<< Perché? >>
 
<< Le altre hanno paura di gonfiarsi, ma come si può ben notare, non è un tuo problema >> mi disse scrutandomi da cima a fondo.
Mi fece ridere. Passammo il resto del pomeriggio chiacchierando e ridendo, alla fine mi accompagnò davanti a casa. Si avvicinò in maniera pericolosa e io gli diedi un leggero bacio sulla guancia. Rimase un po’ deluso da quel mio gesto, ma alla fine sorrise e questa cosa mi tranquillizzò.
<< Ci sentiamo Ali >>
 
<< Ciao Seth >>
 
Se ne andò un po’ frastornato, ma alla fine lui si aspettava qualcos altro da parte mia; come un bacio. Ma io ero ancora della mia idea sui baci. Un secondo prima che io suonassi il campanello, Jasper saltò fuori dalla siepe spaventandomi a morte.
 
<< Cazzo Jasper mi fai paura! >>
 
<< Dobbiamo finire la chiacchierata di stamattina! >>
 
<< Io non ho niente da dirti >>
 
<< Okok, com’è andata Matematica? >>
 
<< Da schifo, è colpa tua! >>
 
<< Colpa mia?? Ma se ti ho fatto anche lezione il giorno prima! >>
 
<< Si è vero, ma io ti avevo chiesto lezione di Matematica, non di lingua! >>
 
<< Ancora con questa storia? >>
 
<< Certo, prenderò un 2 per colpa tua! >>
 
<< Sempre colpa mia! Cresci un po’ Alice! >>
 
<< Tu dici a me di crescere?? Che cambi ragazza ogni 30 secondi? >>
 
<< Si esagera!! Tu che esci con uno di 40 anni in più! >>
 
<< A parte che non sono 40 anni, ma sono 9 e poi farò quello che mi pare! >>
 
<< No non puoi fare quello che ti pare!! >>
 
<< Ah si? E chi me lo impedisce? >>
 
<< Io! >>
 
<< E sentiamo, come mai? >>
 
<< Vuoi davvero sapere il perché? >>
 
<< Si, lo voglio sapere! >>
 
<< Per questo…. >>
 
In quel momento Jasper mi prese per i fianchi tirandomi a sé e le nostre labbra si scontrarono e cominciarono a muoversi in un bacio, un bacio stupendo. Il mio primo bacio. Con Jasper.
 
 
Spazio autrice:
Ciaoo angeli! Finalmente è successo qualcosa di estremamente bello. Mi aspettavo qualche piccola recensione. Ve lo giuro, mi sto impegnando moltissimo. Oltretutto per far venire decentemente questo capitolo l’ho dovuto riscrivere e cancellare tutto almeno 3 volte. Dai recensite un pochino! Cosi mi date l’energia necessaria per scrivere più velocemente. Ci rincontriamo nel prossimo capitolo, bacioni. RECENSITEEE Alice_J :*
  
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