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Autore: cenli    18/07/2013    0 recensioni
Vi siete mai resi conto di quanto possano essere importanti i rimpianti? Del peso che uno di loro può avere sulle vostre vite? Denise è una ragazza di 16 anni che suo malgrado si trova in una situazione complicata e difficile che la costringerà a mettere in discussione le sue scelte, l’amore e la sua stessa vita. Si troverà a dover capire quali siano le cose veramente importanti e le persone con le quali condividerle. Sfortunatamente la sorte ha in serbo per lei una vita differente da quella che immagina a causa di un unico sbaglio, un piccolo errore, una decisione sbagliata che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 2 – Nuovi arrivi e Vecchi rancori


 Sono passati due giorni da quella magica sera ma io non posso fare a meno di ritornare continuamente li col pensiero. È stata la serata più bella di tutta la mia vita, non posso credere che sto vivendo tutto questo, proprio io! Mi sembra di essere in una favola. Okay Denise, pedi per terra per favore! La collana, non faccio altro che giocherellarci tutto il giorno, è perfetta al mio collo, e non devo neppure nasconderla, è bastato dire a Mamma che l’avevo comprata insieme a una mia amica in un negozio vicino casa; mi ha creduta all’istante.
 
<< Denise io e zia andiamo in aeroporto >> mi avvisa Mamma.
<< Perché dovete andare in aeroporto? >>, non ricordo mi abbia detto se arriva qualcuno, che io sappia Papà scende verso ferragosto, non prima.
<< Perché andiamo a prendere gli amici di Simone. In realtà li va a prendere il pullmino della pensione Margherita, dove staranno per dieci giorni, ma andiamo comunque in aeroporto con Simone >>.
 
Me ne ero dimenticata, oggi arrivano gli amici di Simone, mio cugino, nonché fratello di Katerina. Se non ricordo male dovrebbero essere cinque, tre suoi compagni di classe, la sorella di uno di loro - più piccola di me di un anno e amica di mia sorella maggiore Veronica, erano andate insieme in vacanza studio a Dublino l’anno prima - e ultimo se non sbaglio un ragazzo più piccolo con la madre che penso se lo sia portato dietro perché è venuta con le madri degli altri. Ora che ci penso, con tutte queste persone in giro riuscirò a ritagliarmi i miei momenti con Lorenzo? Lo spero. Però forse sarà il contrario, voglio dire, tutti saranno impegnati a occuparsi di loro, portarli in giro per fargli vedere il paese, il mare, le attrazioni e tutto il resto, e se giocherò bene le mie carte potrei addirittura passare più tempo con lui senza interruzioni; sarebbe fantastico.
 
<< Va bene, io e Katerina aspettiamo qui oppure possiamo uscire? >>.
<<Potete uscire ma quando torniamo vorranno sicuramente andare in spiaggia. Dico a Simone di mandarti un messaggio una volta in spiaggia così li raggiungete e vi presentate >>.
<< Va bene, a dopo Ma >>.
 

****************

<< Ka, mi ha scritto tuo fratello, dice che sono tra il lido Mediterraneo e il Lido Azzurro, nello spazio libero in mezzo >>.
<< Ok, andiamo da loro >>.
<< Dobbiamo andare da loro per forza? >> tra poco Lorenzo finisce di lavorare e verrà in spiaggia al sombrero, non voglio andarmene, è l’unica occasione per vederlo in costume! Mi piace stare a guardarlo mentre fa il bagno, gioca a calcio con gli amici, si diverte.
<< Lo so che vuoi vedere Lorenzo e mi dispiace che ce ne dobbiamo andare ma è pura cortesia, e poi sono simpatici! C’è Matteo, non lo conosco benissimo ma mi sembra simpatico, Giada la conosci, anche se tua sorella ci ha legato di più, suo fratello Luca lo hai visto più volte quando sei venuta da noi per Natale, per Pasqua… Poi c’è Alberto, sinceramente non lo conosco nemmeno io, è venuto con la Manu, Manuela sua mamma E poi c’è Francesco, ah vedrai Francesco ti piacerà! È stra-simpatico e ti fa morire dal ridere! >>.
Non posso dire di no, è pura cortesia, e poi Ka mi ha convinto, voglio vedere se Francesco è davvero così simpatico come dice, lo spero, qui ci vuole qualcuno che risollevi l’umore in una compagnia si sole ragazze – solo due ragazzi, Simone e Giorgio, un ragazzo del posto che conosciamo fin da piccole – che la maggior parte delle volte si annoia e passa la serata seduta su una panchina.
 

****************

Ka aveva ragione, per quanto ho potuto vedere ieri sembrano simpatici, soprattutto Francesco, è il più sociale di tutti, si è presentato subito, capelli biondo scuro, occhi verdi, un bel ragazzo dal viso simpatico, anche se non troppo alto. Gli altri sono invece un po’ più chiusi. Matteo è alto e robusto, moro e occhiali, ci ho scambiato due parole di numero quindi ancora non posso esprimermi anche se non sembra male. Invece Luca e Giada erano molto silenziosi, soprattutto Giada, insolitamente non ha quasi aperto bocca, se non con Katerina; forse si aprirà di più al ritorno di mia sorella da Lipari, è andata con due nostre cugine al concerto di Ligabue. Alberto, al contrario, è un tredicenne un po’ rompiscatole, ma dopotutto sembra simpatico e spontaneo.
Oggi al mare mi sono proprio divertita con loro, è stato diverso dagli altri giorni, meno abituale e scontato. L’unica cosa che non mi va molto a genio è che abbiamo cambiato spiaggia sul lungomare, siamo andati al lido Azzurro, perché pernottando alla pensione Margherita hanno compresi gli ombrelloni del lido; ciò significa che non vedrò Lorenzo in costume per due settimane. Non è giusto.
 
A proposito di Lorenzo, sento che devo fare qualcosa, lui mi ha regalato una bellissima collana e io non gli ho nemmeno fatto il regalo per i diciotto anni. Però posso rimediare ora, ecco l’idea! Mi serve Katerina.
 
<< Ka! Ho bisogno del tuo aiuto, è urgente! >> è davvero urgente, non posso aspettare, sono già passati due giorni, devo farlo oggi, altrimenti poi sarà troppo tardi.
<< dimmi Deni >> smette di guardare il cellulare e mi presta tutta la sua attenzione.
<<Ho avuto un’idea. Allora, Lorenzo mi ha regalato la collana, e io non gli ho nemmeno fatto il regalo per i diciotto anni! >> comincio un po’ in preda al panico, non so nemmeno se si tratta di una buona idea.
<< Okay..? Non capisco dove vuoi arriv.. >> non le faccio neppure finire la frase << Voglio comprargli un regalo e voglio darglielo stasera! >> ecco l’ho detto tutto d’un fiato. Cosa Penserà Katerina? Le piacerà l’idea oppure è un’enorme cavolata?
<< Si! >> esclama Ka tutta compiaciuta.
<< Si? >> gli faccio eco io un po’ perplessa dalla sua reazione.
<< Si, penso sia un’idea grandiosa. Hai già pensato a cosa potresti prendergli? >>. No che non l’avevo fatto! Mi era venuta l’idea come se fosse un lampo di genio ed ero andata subito a chiedere il suo parere, ma a quello proprio non avevo pensato.
<< No, non ne ho la più pallida idea! Cosa si può regalare a un ragazzo? >> panico, e se non mi venisse un’idea? Andrebbe tutto in fumo.
<< Aspetta, chiedo a mio fratello >> ottimo, lui avrà qualche idea. << Simo! >> grida Ka per chiamarlo e farci raggiungere nella sua stanza, lui era  momentaneamente in cucina.
<< Ka, mi hai chiamato? >> chiede Simone entrando nella stanza.
<< Si, >> gli conferma Katerina <<avrei bisogno di un tuo parere >>.
<< A proposito di che cosa? >>.
<< Se una ragazza volesse farti un regalo, cosa ti farebbe piacere ricevere? >>.
<< Che tipo di regalo? Uno serio e impegnativo o un pensierino? >>.
<< Uno serio >> rispondo io.
<< Si, uno serio, del tipo per i diciotto anni >> si affretta ad aggiungere Ka, per evitare che Simone cominci a fare troppe domande a cui non posso rispondere.
<< Okay, allora in tal caso, se non volete spendere troppo, sarebbe carino una collana a cordoncino – le preferisco a quelle a catenina - con un ciondolo particolare, magari con un simbolo, oppure un bracciale semplice e lineare; ma dovete prenderlo qui? >> ecco, lo sapevo, è diventato sospettoso e comincia a fare domande. Vediamo come posso rispondere senza dire troppo.
<< Si, in una delle gioiellerie in via Margherita, qualcosa di carino che non costa troppo, dato che le disponibilità sono quelle che sono >>.
<< Si ma Deni, tieni conto di una cosa. Fare un regalo del genere a una persona è impegnativo, voglio dire, significa qualcosa di importante, non perdere di vista questo aspetto, una volta fatto il regalo non puoi più tornare indietro >>. Non so dove vuole arrivare, non ne ho la più pallida idea, e sinceramente la cosa mi spaventa un po’.
<< Perché mi dici questo? Certo che sono sicura di volerlo fare e so che è un gesto importante, magari voglio che lo sia >>.
<< Non dirmi che è per Lorenzo!? >>.
 
Ci risiamo. Simone ha sempre saputo di Lorenzo, fin dal giorno in cui l’ho conosciuto, ogni volta che avevo bisogno di un consiglio maschile andavo da lui. All’inizio lui, come tutti gli altri – come anche mia sorella – mi appoggiavano, non avevano niente contro Lorenzo, ma dopo questi due anni ha sviluppato come un odio nei suoi confronti, un disprezzo, e gli altri pure, il che è comprensibile dopo tutto quello che è successo, solo vorrei che non me lo facessero pesare ogni volta che parlo di lui. Per questo motivo quest’anno ho deciso di tenerlo nascosto a tutti, tranne all’unica persona che l’ha conosciuto più degli altri, l’unica persona che mi appoggia in questa scelta e che lo difende a spada tratta – a volte forse anche troppo – per questo a volte mi sorge qualche dubbio – ma comunque l’unica persona che capisce quello che sto passando: Katerina.
La scelta è quindi tra confermare, sorbendomi così la ramanzina di mio cugino e quelle future ogni volta che programmerò di vederlo, oppure negare e continuare a tenere tutto segreto, pur sapendo che sarebbe rimasto sospetto, perché la storia che gli avrei rifilato non l’avrebbe di certo convinto.
È deciso, mi prendo i miei rischi e nego.
 
<< No, ma cosa ti salta in mente! Non voglio più sentire parlare di Lorenzo dopo tutto quello che mi ha fatto l’anno scorso, non voglio averci più niente a che fare! Il regalo è per un mio amico, un mio compagno di classe, che tra un po’ compie diciotto anni e voglio fargli un regalo carino, qualcosa che arrivi direttamente da Amantea >> mento spudoratamente, a volte mi sorprendo di come riesco a mentire con naturalezza e di come possa essere convincente la storia che invento. Non fraintendetemi, non mi piace mentire, per nulla, ma nella situazione in cui mi trovo ne sono costretta, e per quanto mi sforzi di non pensarci, so che prima o poi tutte le storie che ho inventato mi ricadranno addosso; non a caso di dice che le bugie abbiano le gambe corte e il naso lungo.
<< In tal caso va bene, ma tu ricorda che un regalo del genere è comunque impegnativo, chiunque sia la persona destinataria. Ora, se non avete bisogno di altro, torno a fare quello che stavo facendo >>, si gira e ritorna in cucina, poco convinto, ma non mi importa, l’importante è che io non gli abbia detto niente.
<< Ka andiamo, ho un’idea di cosa comprare e dove >> sono decisa a farlo.
<< Via Margherita? >> chiede, anzi afferma quasi mi avesse letto nel pensiero.
<< Via Margherita >> confermo io.
 

**************

Erano passate tre ore da quando eravamo uscite in cerca del regalo perfetto, due delle quali avevamo passato a girare per negozi senza trovare nulla, fino a quando l’illuminazione. Eravamo entrate nella gioielleria sotto casa di mia zia, fortunatamente senza farci vedere, chiedendo al gioielliere qualche consiglio a proposito di collane e bracciali maschili. Di tutti quelli che l’uomo aveva tirato fuori non me ne era piaciuto nessuno quando a un tratto, casualmente, notai nella vetrina sottostante il bancone, un ciondolo circolare, nero sul bordo e argento all’interno con inciso un segno zodiacale, precisamente il segno del cancro, che per pura coincidenza era il segno di Lorenzo. Non avevo più dubbi, era il regalo perfetto, dovevo comprarlo.
 
Così eccomi a casa, sdraiata sul letto, con un pacchetto regalo in mano. Ora devo solo organizzare la serata. Per mia fortuna stasera c’è un’occasione che non posso non cogliere al volo. Simone e i suoi amici andranno a giocare a calcio al campetto del Paese, e quasi tutti andranno a vederli, tranne forse due persone. Ciò li terrà impegnati almeno fino alle ventitré e trenta, di conseguenza se uscirò prima potrò stare per circa un’ora e mezza da sola, e preciso sola perché non avrò bisogno della presenza di Katerina, con Lorenzo.
 
Sono così emozionata e non vedo l’ora di stasera, spero arrivi presto, non posso fare a meno di pensare cosa accadrà.

  
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